Un’attesa destinata a finire presto, quella per la ricostruzione del complesso di Sant’Agostino a Visso. È arrivata stamattina, infatti, la firma del contratto con la ditta che si occuperà dei lavori di ricostruzione e di miglioramento sismico nell’ex chiesa nel centro storico vissano, del suo chiostro e degli edifici abitativi che la circondano. Le imprese che seguiranno i lavori avranno tre mesi da oggi per allestire il cantiere e dare il via alle opere. L’arcidiocesi di Camerino-San Severino segue gli sviluppi con grande interesse, visto che prima del sisma all’interno dell’ex chiesa era allestito il museo civico diocesano di Visso e tra gli edifici annessi è presente anche la residenza del parroco, don Gilberto Spurio.

Per quello che riguarda le cifre, si parla di un intervento consistente. Ammonta infatti a oltre cinque milioni di euro, di cui 4,2 destinati proprio all’esecuzione dei lavori, il contributo concesso dalla struttura commissariale. Gli edifici, di proprietà dell’Ente Santuario di Macereto, seguiranno le procedure dedicate alla ricostruzione privata, disciplinate dall’ordinanza 19 del 2017. Ad occuparsi della progettazione è stato lo studio Archliving, mentre ad eseguirli sarà il consorzio di imprese Atlante. Una società composta, tra le altre, dalle imprese MG Restauri di Teramo e ItalCed di Milano. A dirigere i lavori sarà l’ingegner Giulio Rosi.

Si è conclusa dunque la parte burocratica. L’attesa durerà ora al massimo fino al prossimo autunno. Presto i cittadini di Visso potranno vedere in azione i mezzi nel loro centro storico, al lavoro in uno dei luoghi simbolo del comune dell’Alto Nera.

l.c.
Ricostruzione non significa soltanto recuperare i luoghi distrutti dal sisma, ma anche saper trovare nuove strade. È quello che è successo a Frontignano: dopo essere rimasto senza una chiesa, il comune di Ussita ha scoperto una piccola chiesa che per anni era stata rifugio per i pastori. Dopo un sopralluogo del’Arcivescovo Massara, che ha fatto luce sulle origine di quella costruzione tra gli alberi, il Comune ha deciso di restituirla alla comunità. La sindaca Silvia Bernardini ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Il terremoto ci ha portato via quasi tutto, ma ci ha fatto scoprire delle cose nuove, che possono diventare simboli per il nostro territorio e restituirci un po’ di normalità. L’Arcivescovo Massara ci ha aiutato in questo e ha aderito al nostro progetto di riqualificare questa chiesetta in un posto davvero stupendo in mezzo al verde. La Curia investirà in quello che potrà essere un simbolo per la nostra comunità: sarebbe la prima chiesa a essere ricostruita qui e diventerebbe il nostro luogo di culto insieme alla struttura che ci è stata donata da Papa Francesco. Io credo che sia importante al netto della nostra fede: per noi ussitani significa ricominciare dal poco che ci è rimasto”.

Red.

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