Anche Rosa Piermattei a Bruxelles con la delegazione marchigiana.

Un totale di 36 sindaci. Insieme a lei, dal maceratese, Romano Carancini di Macerata e Osvaldo Messi di Appignano. È iniziata, con la partecipazione alla sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni, la missione dei 36 sindaci marchigiani a Bruxelles, promossa da Regione e Anci Marche, in collaborazione con Svim (Sviluppo Marche srl). Gli obiettivi sono quelli di portare all’attenzione del Comitato l’esperienza marchigiana sulla sostenibilità ambientale e di fare il punto sulle opportunità dei finanziamenti dell’Unione europea nella prossima programmazione. La delegazione è stata ricevuta dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “Questa à casa vostra, mi fa piacere che ci siano i sindaci delle Marche - ha detto Tajani, ricordando la recente visita alla scuola di Caldarola - Sono a disposizione per cercare di dare una mano sotto tutti i punti di vista, anche per quanto riguarda la politica industriale e, quindi, il sostegno all’occupazione. La gente parla con voi, siete un terminale istituzionale indispensabile”.

L’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora, ha portato il saluto del presidente Luca Ceriscioli e ringraziato, a nome della Giunta regionale, per “la meravigliosa accoglienza e disponibilità. Siamo una delle Regioni italiane che hanno rendicontato di più relativamente ai fondi europei e siamo qui con il protagonismo dei nostri Comuni”. Il presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi, ha presentato i sindaci. “Ci siamo tutti. Ringrazio per la presenza a Caldarola. La nostra Regione ha puntato sulle scuole perché senza queste non ce la possiamo fare. Far rinascere il territorio significa ridare speranza per il futuro. Siamo qui anche per l’alleanza sulle politiche di coesione. Racchiudono il concetto di comunità, al quale teniamo tanto. La nostra regione vuole fare integrazione sul serio e in questo chiediamo aiuto all’Europa. Siamo qui anche per le buone pratiche della nostra regione, con il patto dei sindaci, buone pratiche che abbiamo messo in campo, nei comuni di tutte le dimensioni. Cogliamo volentieri la sua disponibilità, perché abbiamo bisogno di grandi riferimenti per costruire l’Europa”. Presso l’Emiciclo del Parlamento europeo, salutata dall'applauso da parte di tutta l'assemblea, la delegazione marchigiana ha poi ascoltato le parole del presidente del Comitato, Karl-Heinz Lambertz, che ha annunciato il raggiungimento di “quota diecimila” firmatari della Cohesion Alliance, conseguita anche grazie alla sottoscrizione dei primi cittadini marchigiani, che hanno siglato l'accordo come fatto dal presidente della Regione Luca Ceriscioli.

“Il manifesto – ha sottolineato l’assessora Bora - ribadisce il ruolo centrale della politica di coesione come uno dei pilastri su cui poggia il futuro dell’Unione europea, che non può prescindere dalla partecipazione e dal ruolo delle autonomie locali e che tende al superamento delle diversità tra i vari territori”. Rappresentando la principale politica di investimento dell’Unione per favorire la coesione economica, sociale e territoriale sancita dal Trattato Ue - è stato evidenziato nel corso di tutti gli interventi - crea occupazione, sviluppo sostenibile e infrastrutture moderne. Aderiscono all’Alleanza i rappresentanti delle istituzioni europee, nazionali, regionali e locali che sollecitano investimenti a lungo termine per tutte le regioni europee. Domani mattina, nella sede di Bruxelles della Regione Marche, la delegazione parteciperà a un workshop informativo sulle opportunità di finanziamento dell’Unione europea, con una panoramica sulla programmazione 2021-2027. La discussione sarà incentrata sui cambiamenti previsti per la politica di coesione, sulle nuove opportunità del Programmi operativi regionali e sul nuovo Fondo sociale europeo (Esf Plus). I lavori si concluderanno, nel pomeriggio, con l'incontro dei sindaci sulle migliori pratiche regionali e sulle opportunità finanziarie in vista degli obiettivi previsti per il 2030.

Gaia Gennaretti 

MACERATA – In vista della manifestazione di oggi a Macerata, anche alla luce dell'autorizzazione rilasciata dalla prefettura di Macerata, il sindaco del capoluogo Romano Carancini ha convocatoin municipio un vertice con tutte le associazioni e gli enti della Rete Antifascista di Macerata con la volontà di costruire un percorso di partecipazione. Alla fine, è stata trovata una sintesi. “Un percorso che nasce dalla città”, ha commentato alla fine Carancini.

Macerata è città della cultura democratica, antifascista e non violenta. Si dica a chiare lettere. È una città che per storia ha costruito se stessa sulla qualità della vita civile, libera dalle paure, aperta all'accoglienza. Per questo ancora una volta condanniamo fermamente l'orrore di quello che è stato un vero e proprio attacco fascista mosso da razzismo nei confronti delle persone che, fuggite alla guerra e dalle persecuzioni, hanno cercato rifugio qui, in queste terre.

incontro 1

Così come condanniamo fermamente l'orrore per la perdita della vita di una giovane che meritava serenità e ha trovato violenza. Oggi più che mai condanniamo tutte le violenze, la violenza razzista e la violenza fascista che improvvisamente hanno fatto di Macerata un simbolo della ferocia. Ma noi non ci stiamo: Macerata non è questo. Il sindaco Romano Carancini ha chiesto di rispettare i tempi della comunità: un tempo per riflettere, un tempo per ritrovarsi, un tempo per manifestare. Noi lo abbiamo fatto, insieme. Insieme abbiamo riflettuto sul dolore, sulle paure, sulle rabbie. Insieme ricostruiamo i legami della comunità a partire dai valori democratici e antifascisti. Insieme manifestiamo non un giorno ma con percorso che ci vedrà tante volte scendere nelle piazze, parlare nelle scuole, nelle università, nei teatri, nei musei, nelle biblioteche, nei luoghi della città, in tanti modi con tanti linguaggi. Lo abbiamo fatto in questi 70 anni dalla Costituzione italiana e lo facciamo con più convinzione oggi. Lo facciamo partendo da Macerata. Sabato 10 febbraio molti verranno da tutta Italia per manifestare contro il razzismo e la violenza fascista. Non ci fermiamo qui, vogliamo continuare coinvolgendo prima di tutto il territorio. Domenica 18 febbraio vogliamo ritrovarci ancora a Macerata nelle piazze per una festa di colori e di parole, con le famiglie, i giovani, i bambini, tutti in una grande manifestazione della città e del territorio. E poi saremo tutti in prima fila nella grande manifestazione nazionale che è in preparazione, perché tutta l'Italia è chiamata contro ogni fascismo e ogni forma di razzismo. Ogni volta ricorderemo insieme le parole che i partigiani pronunciarono al Monumento dei Caduti quel 30 giugno del 1944: Macerata è libera”.

Questo è il documento che riassume l'incontro delle associazioni e degli enti della Rete Antifascista di Macerata convocato in municipio dal sindaco Romano Carancini con la volontà di costruire insieme un percorso di partecipazione condivisa. All'incontro insieme al sindaco e agli assessori Stefania Monteverde, Paola Casoni, Mario Iesari, Federica Curzi, Alferio Canesin, hanno partecipato Francesco Adornato rettore dell'Università di Macerata, Gilberto Mosconi delegato del rettore dell'Università di Camerino, Daniel Taddei per Cgil Macerata, Silvia Spinaci per Cisl Macerata, Manuel Broglia per Uil Macerata, Lucrezia Boari per Anpi Macerata, Lorenzo Marconi per Anpi Marche, Claudio Maderloni per Anpi nazionale; Donato Bevilacqua per Arci Macerata, Paolo Branchesi per Refugees Welcome Macerata, Silvano Fazi per Coop. Mondo Solidale, Claudio Loncas per Officina Universitaria, Sami Ghanmi la Rete degli Studenti Medi Marche, Paolo Trognoni per Emergency Macerata, Martina Ortolani per Giovani Democratici Macerata, Stefano Di Pietro per Pd Macerata, Massimo Montesi per LeU Macerata, la deputata Irene Manzi.

Tutti hanno condiviso il valore di questa riunione perché è l'inizio di un tavolo permanente per lavorare insieme, aperto a tutti. “Invito tutte le istituzioni, le associazioni, i partiti, le persone che si riconoscono nei valori antifascisti, democratici e nonviolenti ad aderire a questo percorso, - è l'invito del sindaco Carancini - abbiamo bisogno di tutti per ritornare alla vita civile”.

I primi firmatari:

Comune di Macerata

Università di Macerata

Università di Camerino

Accademia di Belle Arti

MacerataCGIL

MacerataCISL

Macerata UIL

Macerata ANPI

Macerata ARCI

Macerata ISREC – Istituto Storico della Resistenza

Macerata Refugees Welcome

Macerata Coop. Mondo Solidale,

Macerata Officina Universitaria Rete degli Studenti Medi –

Marche Emergency

Macerata Partito Democratico

Macerata Giovani Democratici Federazione di Macerata

LeU – Macerata

di Sauro Ciarapica

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo