Agorà e vallato insieme.

È in questi due luoghi storici che si sublima la mission della Fondazione “Il Vallato”, nata a Matelica e presentata questa mattina, in conferenza stampa, dal presidente Antonio Roversi e dal presidente della Halley Giovanni Ciccolini che ne ha sposato gli obiettivi decidendo di supportarne la nascita.

Agorà perché luogo di incontro e di ‘scontro’ su proposte e idee che riguardino la città del Verdicchio; vallato perché, come quella antica opera idraulica sfruttava al meglio l’acqua a caduta per muovere le macchine sottostanti, così la nuova realtà possa rappresentare un sodalizio in grado di sostenere i progetti proposti in favore del territorio.

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Giovanni Ciccolini spiega la riproduzione del vallato matelicese


Incontro e promozione, quindi, i principali obiettivi che la Fondazione vuole raggiungere per Matelica, per le sue associazioni e per le sue imprese.

“La vera anima della Fondazione – ha detto Ciccolini per presentare il presidente – è Antonio Roversi. Ex sindaco della città, docente emerito del Politecnico di Milano, porta il nome di una conceria dove hanno lavorato tutti i nostri nonni. Il nome di una famiglia che significa tanto per la storia di Matelica.

È stato lui a diffondere la cultura giapponese dell’organizzazione del lavoro in Italia, dimostrando una grande apertura a livello internazionale.

Ora è tornato nel luogo dove affondano le sue radici per il quale ha deciso di impegnarsi. È stato questo l’input che mi ha convinto ad accettare questa sfida”.

Gli ha fatto eco Roversi che ha trovato pieno appoggio nell’imprenditore matelicese: “Pensavo di essere io a proporre a Giovanni (Ciccolini ndr) l’idea, ma dopo averci parlato ho capito che lui aveva già tutto in testa. Ho la sensazione che Matelica abbia opportunità formidabili, delle quali i primi a non esserne consapevoli sono i matelicesi. È questo ciò che vogliamo cambiate e per farlo ci impegneremo ad essere l’acqua del vallato: da un lato scuola per gli imprenditori che, caratterizzati da una mentalità troppo montanara, realizzano prodotti eccellenti ma non hanno gli strumenti per promuoverli; dall’altro lato il supporto a chi vorrà venire a chiederci ‘l’acqua’ per realizzare i propri progetti”.

È qui che Ciccolini specifica le colonne che manterranno vivo il lavoro della Fondazione: “Non vogliamo sostituirci alle realtà associazionistiche già esistenti della città, ma vogliamo essere la linfa che permetta loro di operare. Siamo pronti ad accoglierle, ascoltarle e supportarle”.

Accanto, quindi, alle finalità culturali, sociali ed economiche, un pilastro fondamentale per Ciccolini è quello religioso: “Non nascondiamo – dice - che la Fondazione sia laica, ma formata da credenti, consapevoli dell’importanza che ricopre la tradizione religiosa nei territori”.

E da imprenditore qual è, il presidente della Halley ha voluto rivolgere una particolare attenzione a chi fa impresa nel territorio: “Si parla spesso di aiutare gli imprenditori – dice -. Io credo che questo termine sia sbagliato: perché l’imprenditore deve saper fare il suo lavoro, altrimenti ha perso in partenza. Ciò di cui ha bisogno sono piuttosto le conoscenze per vendere il prodotto di cui è, forse, troppo innamorato. Non basta saper fare prodotti validi se poi non riscuotono sul mercato il successo che dovrebbero. Qui entreranno in gioco diversi eventi con cui vorremmo stimolare la cultura della vendita, della promozione, del marketing nell’animo degli imprenditori. Realizzeremo giornate con testimonial importanti che hanno questa cultura”.

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Paolo Notari, Giovanni Ciccolini, Antonio Roversi

A proposito di eventi, è stato Paolo Notari ad annunciare il primo appuntamento in programma dal 24 al 26 settembre prossimi: “Per parlare di questa manifestazione – spiega – organizzeremo una conferenza ad hoc. Intanto possiamo dire che il titolo sarà ‘Metelis. Luogo di delizie’. Sarò il direttore artistico di una tre giorni con ospiti importanti, vip, musica ed appuntamenti su più luoghi e situazioni. Perché è giusto che la cultura – conclude – esca nelle piazze e sia rappresentata dall’incontro, dalle discussioni e magari accompagnata dalle delizie del posto”.

Giulia Sancricca


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Il team della Fondazione
E’ di Katerina Vrioni il miglior diploma scolastico conseguito nell’anno all’Istituto Tecnico ad indirizzo economico di Matelica. Il suo impegno è stato premiato con la consegna di una borsa di studio da parte di Giovanni Ciccolini, patron dell’azienda Halley informatica. La cerimonia si è tenuta questa mattina nella sede comunale di Matelica, alla presenza del sindaco Massimo Baldini, dell'assessore alla cultura Giovanni Ciccardini, del dirigente scolastico Francesco Rosati che ha portato i saluti del Rettore di Unicam Claudio Pettinari e, di alcuni docenti. Istituita lo scorso 21 dicembre 2019 in occasione del felice traguardo del mezzo secolo di fondazione dell’Istituto di Matelica, la borsa di studio “Halley informatica” del valore di 1500 euro ha così raggiunto la sua finalità e la sua destinataria, la giovane Katerina Vrioni, neodiplomatasi con 100 e lode. Un premio quello del patron della Halley Giovanni Ciccolini che si aggiunge alle tanti azioni filantropiche portate avanti nel tempo dall'azienda, questa volta con lo spirito di testimoniare l’importanza dell’investimento sui giovani, sulla loro cultura e formazione, con la dichiarata volontà di incrementare una collaborazione sempre più proficua tra mondo della scuola e mondo del lavoro. In primo piano nel suo intervento, anche la necessità di accrescere le potenzialità di un approccio filosofico all’interno delle sedi scolastiche, in modo da offrire ai ragazzi sempre maggiori spunti di costruzione identitaria e una forte base culturale di crescita anche nel lavoro.
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“Un riconoscimento- ha detto il dirigente Francesco Rosati- che va nella direzione della valorizzazione delle eccellenze, percorso intrapreso ad inizio anno dal nostro Consiglio d’Istituto. Nel caso specifico l’iniziativa in questo senso è della Halley di Matelica che ringraziamo per il prezioso contributo, frutto della mente illuminata del suo titolare Giovanni Ciccolini che crede molto nella formazione. Una iniziativa che peraltro si pone in continuità con l’esperienza formativa dell’alternanza scuola lavoro, percorso in cui la didattica si apre al mondo esterno offrendo ai giovani un ventaglio di possibilità per orientare le loro aspirazioni”.
Per Katerina Vrioni, un’opportunità di impiego si è aperta proprio dallo stage frequentato in uno studio commerciale di Matelica. Emozionata nel ricevere il premio, la giovane ha detto che valuterà anche di proseguire negli studi universitari.
c.c.
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