Il Comune di Ripe San Ginesio, riparte dalla cultura e dalla bellezza.
In programma domenica 30 agosto una maratona di letture, proposta dal Comune per festeggiare il riconoscimento “Città che legge” 2020-2021, conferito al borgo dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell), Istituto autonomo del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, insieme ad A.N.C.I. Dalle ore 17.00, in diversi luoghi del Centro storico, si avvierà una condivisione di letture che vedrà coinvolti cittadini e non, Plesso scolastico Comunale, associazioni e volontari locali, la Casa editrice Giaconi Editore. L'evento si protrarrà ininterrottamente fino alle ore 21.00 e oltre.
"E' un modo per festeggiare questo riconoscimento- dichiara il sindaco Paolo Teodori-. Probabilmente siamo uno dei più piccoli comuni d'Italia ad aver ottenuto questa onorificenza che riconosce di un paese che si sta dando da fare nell'ottica del recupero della passione della lettura. Non a caso ospitiamo la Casa editrice Giaconi, abbiamo riaperto una piccola biblioteca mentre già stiamo portando avanti un progetto per aprirne una più grande; inoltre, in collaborazione con le scuole stiamo da tempo curando con loro una progettualità che porteremo avanti anche per l'anno scolastico 2020/2021 e prevediamo nell'orario delle lezioni e in accordo con la dirigente scolastica di dedicare degli spazi alla lettura. Siamo convinti che dovremmo proprio ricominciare dai più piccoli- conclude Teodori- far riappassionare i bambini alla lettura proprio per cercare di migliorare anche il livello culturale della popolazione".

Un'idea dunque nata allo scopo di coinvolgere genitori e bambini, che potranno vivere la propria esperienza da lettori anche insieme, a più voci, leggendo liberamente un brano del proprio libro preferito o scegliendone uno tra quelli messi a disposizione dalla Biblioteca Comunale. 

“Una piccola maratona di lettura che si muove nel segno della partecipazione collettiva- sottolinea il primo cittadino di Ripe-. Saranno presenti grandi e piccini, alunni della scuola; sarà una giornata sicuramente particolare nel corso della quale saranno letti anche dei testi in inglese.  Penso che sia proprio questa la strada giusta per far riscoprire i Borghi, per far ritrovare la passione per la lettura e  recuperare un po' tutto ciò che riguarda la cultura che in questi anni abbiamo forse un po' dimenticato e accantonato".
Il tema della maratona  sarà proprio la Bellezza, intesa nelle sue più diverse accezioni: come categoria estetica, filosofica, artistica. Bellezza dei nostri borghi e territori o di una scrittura raffinata e sapiente. Ma anche, semplicemente, di una storia o un racconto amati, in particolare dai bambini.
Bellezza in una libera interpretazione, così come libera sarà la lettura, come strumento di arricchimento e piacere, in questo caso condiviso. 
L’iniziativa si inserisce nel ricco programma domenicale del Borgo, con laboratori artigianali, mostre d’Arte diffusa, botteghe aperte, passeggiate nella natura, anche in e-bike, aperitivi e musica in piazza.
c.c.







Cinquanta dispositivi di protezione individuale, sono stati donati al Comune di Ripe San Ginesio dall'azienda di pelletteria “Corona Rita”. Il titolare Ivan Scagnetti ha provveduto a consegnarli alla polizia municipale del paese. Le mascherine sono realizzate in Tnt idrorepellente e lavabile.
“ Un bel gesto –commenta il sindaco Paolo Teodori – e lo è soprattutto in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo. Ivan è un giovane sensibile; solo pochi giorni fa mi aveva parlato di questo progetto che aveva in mente di riconvertire totalmente la produzione dell’azienda, per la realizzazione dei dispositivi di protezione. Era molto entusiasta di partire ed è venuto a chiedermi qualche consiglio- spiega il sindaco-. Ha quindi deciso di donare la sua primissima produzione al comune e che destineremo ai volontari di Protezione civile , alla polizia locale e alla stazione dei Carabinieri di Loro Piceno. Un gesto- conclude Teodori che abbiamo apprezzato moltissimo, considerata l’utilità di questi strumenti in un momento in cui è quasi impossibile reperirli altrimenti. Un atto di generosità che si rivela di grosso aiuto per tutta la comunità”.
C.C.
Comunità in fermento a Ripe San Ginesio per la riapertura solenne della Chiesa intitolata al patrono San Michele Arcangelo, prevista per sabato 7 dicembre alle ore
17. 30. Lesionato dal sisma del 2016, l'edificio di culto viene restituito alla frubilità con una festosa cerimonia che culminerà nella solenne santa messa presieduta dall'arcivescovo Francesco Massara. Posta di fronte alla torre leonina sulla piazza centrale del borgo medievale, la chiesa era stata inserita nel primo stralcio delle opere ecclesiastiche danneggiate da ricostruire. I lavori partiti nei primi giorni dello scorso mese di marzo, sono stati portati avanti dalle ditte con grande velocità, tanto da farla collocare tra le prime opere dell'arcidiocesi di Camerino San Severino Marche, restitutite all'originale funzione di culto.  
Conserva al suo interno un bellissimo affresco, oltre a pregevoli manufatti tra i quali spiccano una statua dell'artista Peschi e opere settecentesche. Sensibile l'attesa da parte della comunità, trattandosi dell'unica chiesa parrocchiale del paese; tanti sono tuttavia i significati profondi che il riuscire a varcare di nuovo quella soglia a lungo interdetta, porta con sè.
"Un evento che aspettavamo tutti- dichiara il sindaco Paolo Teodori- La chiesa è il segno della fede e il punto di ritrovo degli abitanti; riapppropriarcene, significa che il territorio è vitale e non viene abbandonato. Riaprire scuole e chiese vuol dire che le comunità  el le amministrazioni stanno resistendo al declino e allo spopolamento. Sono segnali che ci fanno capire che ci siamo- continua Teodori- Riaprire la chiesa dedicata al nostro patrono è un forte simbolo identitario e una forte iniezione di fiducia per tutta la comunità. Non è trascurabile anche la velocità che ha caratterizzato tutte le azioni che hanno condotto a questo risultato, testimonianza della vicinanza delle istituzioni e del buon funzionamento di tutta la macchina, dallo staff dell'arcidiocesi ai tecnici che si sono occupati della progettazione, dai segnali di collaborazione della Soprintendenza e dell'Ufficio Ricostruzione. Quando c'è sinergia - conclude Teodori-  le cose vanno avanti anche in modo spedito. E' anche da questi piccoli segnali che si riesce a trasmettere fiducia alle persone e in particolare, ai nostri giovani".  
cc

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