Il professor Claudio Pettinari è il nuovo rettore dell'università di Camerino per il periodo 2017 – 2023. Pettinari, 53 anni, docente di Chimica Generale e Inorganica ed attuale pro rettore vicario, è stato eletto lo scorso 14 giugno alla prima votazione con la maggioranza assoluta dei voti ed entrerà ufficialmente in carica il prossimo 1 novembre.

Un camerinese alla guida di Unicam. Cosa significa?

"Per me questa elezione ha un sapore particolare non tanto per il fatto di essere camerinese, ma soprattutto perchè sono stato eletto in un momento in cui il nostro territorio sta soffrendo e ha necessità di ripresa. Un'elezione che mi pone alla guida dell'ateneo nel quale mi sono laureato, che mi ha dato la possibilità di visitare il mondo, che mi ha proposto spesso in tanti luoghi come suo rappresentante. Grazie a questa università ho potuto svolgere attività e iniziative che in altri atenei, magari di più grandi dimensioni, forse non avrei potuto svolgere".

Il terremoto ha segnato profondamente la città e il territorio. Unicam ha dato e continua a dare risposte.

"Ho collaborato negli ultimi 6 anni con il rettore Corradini e ho apprezzato moltissimo il suo modo di lavorare, la sua incredibile attività, la sua capacità di risolvere i problemi. Dopo il sisma fin da subito si è cercato di dare risposte importanti. Siamo ripartiti con gli esami appena una settimana dopo il terremoto e con le lezioni dopo 20 giorni circa. Questi segnali hanno mostrato che Unicam era viva e stava lavorando per il futuro dei giovani. Si sono poi aggiunti altri segnali che hanno evidenziato la nostra capacità di produrre iniziative e attività per il territorio. Abbiamo continuato a organizzare eventi, cercando di ristabilire quella normalità che fino a quel momento ci aveva caratterizzato. Sono stati proposti concerti, ci sono state iniziative, presentazioni di libri , conferenze, corsi di aggiornamento, corsi di perfezionamento, master. Tutto si è svolto come se nulla fosse successo. Siamo stati presenti su tutti i principali tavoli di concertazione, sia regionali che nazionali, e siamo stati indicati spesso come esperti senza i quali la cura per questo territorio non potrà essere somministrata".

Si avvicina il momento delle iscrizioni. Lei è più fiducioso o preoccupato?

"Sono per natura ottimista. I ragazzi ci sono stati sempre vicini, hanno dato ragione alle nostre scelte, ci hanno sostenuto, aiutandoci a lavorare per il territorio. Ciò mi rende abbastanza fiducioso. Secondo la classifica emanata dal Censis per il 14° anno consecutivo ci siamo classificati al primo posto fra gli atenei fino a 16mila studenti. Abbiamo, quindi, confermato ancora una volta l'incredibile punteggio che la nostra università sta raccogliendo da anni e questo ci rende ottimisti. Siamo ancora un'università in grado di erogare servizi, didattica, borse di studio. E' chiaro, comunque, che dobbiamo prima completare quelle opere che potranno garantire la residenzialità agli studenti. Per questo, congiuntamente con il comune di Camerio, con il Commissario per la ricostruzione, con la Protezione civile, stiamo cercando di poter completare quanto primadi lo studentato che con i suoi 457 posti potrebbe dare ossigeno a quegli studenti che vogliono venire a studiare a Camerino. Inoltre cerchiamo di ottimizzare gli spazi a nostra disposizione, rendendo alcune camere fruibili da un maggior numero di studenti, manterremo i container che già abbiamo e addirittura ne avremo altri dalla Protezione civile, per altri 250 posti, prima della fine dell'estate. Oltre che per la residenzialità dovremo anche lavorare sulla costruzione di infrastrutture per la ricerca, perchè solo continuando a fare una didattica e una ricerca di eccellenza, solo potendo ricevere in questo territorio studiosi internazionali di grande fama potremmo continuare a essere attrattivi in un momento in cui la competizione e l'eccellenza devono essere il faro. L'università deve sempre di più essere inserita all'interno della comunità".

Quali sono le linee di indirizzo della sua governance e come Unicam può porsi rispetto a questo territorio ferito?

"La linea guida principale del mio programma è la ricerca. Voglio ripartire dalla ricerca e continuare a legarla alla nostra attività didattica perchè a mio avviso sarà la ricerca di eccellenza che porterà a scegliere Unicam. Faccio un paragone con il Verdicchio delle nostre zone. Ovunque si può bere vino, ma se vogliamo bere un vino come il Verdicchio, con il suo colore il suo aroma particolare, dobbiamo continuare a produrlo in questo territorio. Così la nostra università deve avere delle peculiarità che altri atenei non hanno. Altra linea guida è la ricostruzione. Dovremo ricostruire il nostro ateneo non solamente da un punto di vista strutturale, ma anche sociale e nelle persone, coagulando intorno all'università tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo. Per fare questo dovremmo offrire strutture sicure e adeguate dove lavorare. Abbiamo perso tanti uffici, aule, laboratori, abbiamo perso il luogo dove avevamo la governance dell'ateneo. Noi dovremo ricostruire tutto ciò. Anche nel post sisma possiamo svolgere un ruolo importante. Abbiamo una scuola di architettura e, quindi, possiamo progettare non solo edifici nuovi, ma anche il recupero di vecchi edifici e di centro storici martoriati. Abbiamo geologi che rappresentano un'eccellenza a livello mondiale e che possono fornirci importanti informazioni sui luoghi in cui poter edificare. I nostri fisici, chimici, biologi possono farci costruire in maniera sostenibile e con materiali innovativi. Abbiamo giuristi che possono indicare la via nelle attività di cooperazione o di terzo settore. Abbiamo farmacisti e medici veterinari, che con le loro competenze potranno dare risposte alle domande degli allevatori e della nostra popolazione anziana. Tutti progetti che Unicam ha in animo di portare avanti e che permetteranno alla nostra università di svolgere un ruolo da protagonista nel progettare il futuro di questo territorio".

Al Campus  Unicam , mercoledì 5 luglio,  per la fine dell’anno accademico, dalle ore 18:00 torna l’iniziativa targata Musicamdo.

Dopo il grande successo degli Aperitivi Internazionali dello scorso giugno che si sono svolti nel centro storico di Camerino in occasione del Premio Internazionale Massimo Urbani, l'Associazione Musicamdo ripropone l'evento mantenendo uno spirito festoso e rigorosamente multietnico.

In occasione della conclusione dell’anno accademico, nel Campus dell'Università di Camerino, a partire dalle ore 18,00 si potranno degustare piatti tipici delle varie nazionalità ospitate da UNICAM.

Un viaggio tra i sapori e la cultura gastronomica internazionale. Il Filo conduttore sarà la musica, linguaggio universale in grado di abbattere le barriere tra i popoli. Ospite d'eccezione sarà ancora una volta la P-Funking Band, la band di Perugia che balla e suona il Funk, divenuta ormai la mascotte di Musicamdo. 

 

Un seminario per parlare dei "Nuovi sentieri di sviluppo per le aree interne dell'Appennino Marchigiano" si è tenuto a Camerino, presso la sala convegni del Campus Universitario, nella giornata di giovedì 22. Un progetto nato dalla volontà del Consiglio Regionale delle Marche e delle quattro Università marchigiane (Camerino, Macerata, Ancona e Urbino) di lavorare congiuntamente per mettere a disposizione della rinascita del territorio colpito dai recenti eventi sismici le rispettive competenze e tecnologie. Tra gli intervenuti al convegno il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, i Rettori dei quattro atenei interessati, il Presidente della II Commissione del Consiglio Regionale Gino Traversini, la coordinatrice del Comitato Nazionale per le Aree Interne Sabrina Lucatelli, l'Assessore Regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, l'Arcivescovo di Camerino – San Severino Marche Francesco Giovanni Brugnaro, numerosi sindaci e amministratori dei comuni maceratesi colpiti dal terremoto. Il progetto sarà realizzato attraverso la partecipazione di un team composto da 11 laureati, che effettueranno indagini sul campo insieme ad un gruppo di ricercatori di tutte le Università marchigiane, coordinati dall'Università di Camerino sotto la supervisione del professor Massimo Sargolini, responsabile scientifico del progetto.

"Siamo grati al presidente del consiglio regionale per aver organizzato questo importante tavolo di lavoro fra le quattro università marchigiane ed aver dato il coordinamento di questo progetto a Camerino – le parole del rettore eletto di Unicam Claudio Pettinari - E' un iniziativa che consentirà, al nostro territorio di mappare quelle che sono le necessità, di capire come intervenire e catalogare tutto ciò che è accaduto, cercando di trovare soluzioni ai problemi che incontreremo. Probabilmente con una comunità scientifica coesa e compatta si potranno ottenere risultati importanti. Credo che questa sia una via corretta per affrontare la sfida che ci attende: mettere in campo tutte le competenze e le conoscenze scientifiche a vantaggio della comunità. E' questa la famosa terza missione che spesso invochiamo".

"Siamo di fronte ad una sfida cruciale in un momento delicatissimo in cui l'emergenza non è finita, ma noi dobbiamo pensare alla ricostruzione delle comunità – fa eco il responsabile scientifico del progetto Massimo Sargolini - Tutto si dovrebbe svolgere su quattro capisaldi. Il primo è la presa di coscienza del sistema di pianificazione locale, perché non si riparte da zero ma da un sistema di progettazione che diversi comuni hanno consolidato. Il secondo riguarda i beni culturali latu senso, inclusi quelli naturali. Terza questione è mettere in gioco i sistemi della produzione agronomiche, forestali e prodotti locali. L'ultimo è cercare di cogliere il senso delle comunità e come ricrearle in questo momento così difficile. Sono orgoglioso della fiducia che le università marchigiane hanno riposto nell'università di Camerino e nella mia persona. Spero sia l'inizio di un lungo cammino insieme".

 

convegno vescovo

 

"E' compito della politica fare in modo che il territorio elabori un progetto di sviluppo – così l'assessore regionale Angelo Sciapichetti - perché da una tragedia come il terremoto che ha colpito la comunità possa nascere l'occasione, forse unica e irripetibile, di rilancio di un'area che era già fortemente in difficoltà prima del sisma. E' necessario un cambio di passo e un'accelerazione, altrimenti corriamo il rischio di ripetere gli errori del passato. Se riprendiamo le cronache di venti anni fa, dopo il terremoto del 1997, ci accorgiamo che siamo alle prese con gli stessi problemi".

Puntuale e apprezzato l'intervento dell'Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, che ha posto l'accento sull'importanza fondamentale delle comunità. "Mi è sembrato giusto partire da un antefatto, che è quello di riconoscere o ricostituire la comunità. Parlare di sentieri, di aree interne da ricostruire secondo le esigenze del lavoro, della scuola, della storia e del turismo è giusto e importante, ma prima di tutto bisogna comprendere come rifare le comunità, come riportare in questi luoghi le persone che sono state delocalizzate. Quando le comunità sono così piccole da avere una insignificanza rispetto alle grandi domande che il terremoto pone in termini di ricostruzione, conservazione, priorità, innovazione tutti questi interrogativi hanno bisogno di trovare risposta non solo dalla singola comunità, ma dall'insieme di comunità. Quindi, chi aiuta la ricostruzione deve offrire modelli credibili, altrimenti il rischio è quello di ricostruire in un deserto cose che non servono a nessuno".

 

convegno platea

Dal 1 giugno e  per tutto il mese un gruppo di sedici studenti americani della George Mason University, in Virginia, sono ospiti dell’Università di Camerino in occasione del “Geology Field Camp”, organizzato dalla Sezione di Geologia di Unicam.

Grazie alla collaborazione con l'Università di Camerino, infatti, la George Mason University offre ai propri studenti un programma intensivo per acquisire specifiche competenze in diversi campi delle Scienze Geologiche.

Durante questo mese gli studenti alloggeranno presso la struttura Centro di Ricerca e Formazione Ambiente e Territorio (CRIFAT) di Camporotondo di Fiastrone e acquisiranno competenze di base essenziali per intraprendere la carriera di ricercatori sia nell’ambito del settore privato industriale che in quello accademico e riguardanti la cartografia geologica e il rischio idrogeologico, vulcanico e sismico.

studenti americani

Grazie alla collaborazione dei docenti della sezione di Geologia di Unicam, gli studenti avranno l’opportunità di raccogliere i dati direttamente sul campo con escursioni mirate, ed impareranno ad interpretare i problemi geologici, a creare mappe geologiche e a scrivere un lavoro scientifico.

A dare il benvenuto in Unicam agli studenti americani anche il ProRettore Vicario Unicam Claudio Pettinari, che ha augurato loro buon lavoro, Chiara Invernizzi e Emanuele Tondi come Responsabile della Sezione di Geologia. Coordinatori del progetto sono i professori Giuseppina Kysar Mattietti a Randy McBride per la George Mason University e il prof. Claudio Di Celma e il dott. Alan Pitts per Unicam, il quale dopo aver conseguito la laurea magistrale Unicam in “Geoenvironmental Resources and Risks”, sta seguendo il dottorato di ricerca in Scienze della Terra sempre presso l'Ateneo di Camerino.

Ancora un successo per la ricerca Unicam, che conferma così la sua elevata qualità.

Il progetto BLUE BOOST  ideato, redatto e coordinato dall’Università di Camerino in collaborazione con la Camera dell’Economia Croata, ha ottenuto un finanziamento di 1,8 milioni di euro nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG -ADRION, gestito dalla Regione Emilia-Romagna.

Il programmaInterreg V-B Adriatico-Ionico (ADRION) è un programma di finanziamento transnazionale per il periodo 2014-2020, che interessa l’area ricompresa nella Strategia macroregionale europea per l’area adriatico-ionica.

La soddisfazione è ancora maggiore dal momento che il progetto ha ottenuto un lusinghiero secondo posto nella graduatoria finale relativa alla Priorità 1 –Innovative and Smart Regions)

BLUE-BOOST è un progetto che si inserisce nell’ambito della “Blue Growth”, la “crescita blu”, ossia la strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo, e coinvolge 7 territori costieri della Macroregione Adriatico-Ionica (contea di Zara in Croazia, Marche, Friuli Venezia Giulia e Puglia, Grecia occidentale e Macedonia Centrale, e le zone costiere di Durres, Vlora, Saranda e Shengjin in Albania) caratterizzati dalla presenza di cluster marittimi (maturi o emergenti o anche solo embrionali) con un'elevata eterogeneità delle attività.

“Obiettivo del progetto – sottolinea la prof.ssa Diletta Romana Cacciagrano, docente della sezione di Informatica e responsabile del progetto – è quello di sbloccare e rafforzare il potenziale di trasferimento di conoscenze e tecnologie e di cooperazione transnazionale e intersettoriale tra gli attori chiave dell'innovazione dei settori tradizionali (in primo luogo la pesca e le costruzioni navali) e di quelli emergenti (soprattutto biotecnologie blu, tra cui l'acquacoltura, e poi la robotica, i nuovi materiali) della Blue Growth, rafforzando le relazioni e la condivisione della conoscenza grazie ad iniziative quali, ad esempio, fab-lab, co-working, maker space, innovation hub”.

“L’approccio innovativo di BLUE BOOST – prosegue la prof.ssa Cacciagrano – verrà quindi testato tramite iniziative rivolte alle imprese blu che vogliano innovarsi e diversificare le proprie attività, attraverso azioni di finanziamento delle stesse grazie ad un voucher scheme dedicato all’innovazione blu nonché alla creazione di reti di innovazione macroregionali per l’esplorazione di possibili collaborazioni settoriali e l’avvio di nuove alleanze nel settore dell’economia blu, che merita di essere sostenuta al meglio dal momento che rappresenta un driver economico e un potenziale generatore di sviluppo e occupazione”.

L’inizio delle attività di progetto è prevista per fine settembre/inizio ottobre 2017 per una durata di 24 mesi.

Leggendo il numero dello scorso 4 maggio de L'Appennino camerte ho potuto notare con piacere che anche nella nostra terra ci sono persone che con le loro capacità e le loro grandi intuizioni sono riuscite a creare realtà imprenditoriali davvero importanti. Colgo l'occasione per lanciare una proposta all'amministrazione comunale di Camerino per la creazione di un gruppo di lavoro, qualora ci sia la relativa disponibilità dei componenti, che sia di vero supporto alle decisioni e agli indirizzi che si andranno a prendere per il futuro della nostra città ormai piegata su se stessa. Personalmente vedrei un gruppo di lavoro di poche unità, tenendo fuori temporaneamente, almeno all'inizio, per mera opportunità di rapidità decisionali le autorità istituzionali che incontrovertibilmente peccano di decisionismo. Mi permetto anche di segnalare per il suddetto gruppo i nomi di Ivano Falzetti, general manager della 6Tour, Gaetano Maccari, fondatore della Pasta di Camerino, Sandro Parcaroli, della Med Computer. A questi grandi imprenditori, in considerazione del fatto che Camerino è anche "città di scuole" (chiarendo e specificando che l'università è soggetto istituzionale) propongo anche il prof. Francesco Rosati, dirigente scolastico dei Licei, che in questi anni ha ottenuto grandi risultati in termini quantitativi e qualitativi. Non lo dico per piaggeria, visto che tra pochi giorni andrò in pensione, ma perchè basta pensare al grande rilancio del liceo classico ed ai numeri relativi alle pre iscrizioni per il prossimo anno scolastico nel quale su 70 potenziali diplomandi in uscita ben 170 ne entreranno. Come cittadino ringrazio l'amministrazione per quanto ha fatto e sta facendo, ma la situazione sta peggiorando velocemente e servirebbe qualcosa di straordinario per gestire in modo consono l'ordinario. Spero che l'amministrazione abbia l'umiltà di reperire "aiuti e consigli esterni", altrimenti la contestazione messa in atto a Visso lo scorso 13 maggio si spanderà a macchia d'olio. Spero che chi di dovere comprenda che è finito il tempo dei "baci e abbracci" e che si deve giungere ad un livello di assoluta concretezza perchè il tempo stringe ed il rischio reale è quello che si passi dagli abbracci a qualcosa di più "pericoloso".

(Nando Ferretti)

 

Ivano Falzetti, general manager della 6Tour

Ivano HIRES

 

Gaetano Maccari, fondatore della Pasta di Camerino

gaetano maccari 1

 

prof. Francesco Rosati, dirigente scolastico dei Licei

ROSATI

Il prof. Claudio Pettinari, attuale pro rettore vicario di Unicam con delega all’internazionalizzazione, è l’unico candidato in corsa alla guida dell’università di Camerino per i prossimi sei anni. La candidatura è stata ufficializzata al centro Benedetto XIII, nel corso dell’assemblea della comunità universitaria. Il prof. Pettinari ha designato il prof. Graziano Leoni quale pro rettore vicario.

La prima votazione è prevista il prossimo 14 giugno dalle ore 10 alle ore 18. Saranno chiamati al voto il personale docente e ricercatore di ruolo e i ricercatori a tempo determinato in servizio alla data dell’elezione nonché il personale tecnico e amministrativo e i rappresentanti degli studenti negli organi accademici.

In carica dal 1 novembre 2017, il nuovo rettore eserciterà il suo mandato per la durata di 6 anni, alla scadenza del quale non potrà essere rieletto.

" I punti essenziali del mio programma- ha detto Pettinari- possono essere racchiusi in un'unica parola: " Università"; continuare ad essere un'eccellenza per quel che riguarda la didattica e la ricerca. Ricerca e didattica saranno coniugate e le metteremo a disposizione anche del territorio con quell'obiettivo di 'terza missione' che oramai le università stanno portando avanti. E' chiaro che in questa fase si aggiunge a questi importanti temi la ricostruzione. Intendo la ricostruzione dell'ateneo non solo da un punto di vista edile ma in tutte le sue componenti, cercando di aggregare la comunità, composta da studenti, personale tecnico amministrativo e personale docente, così da restituire ad ognuno la possibilità di svolgere le attività che ci possano valorizzare, e, con una socialità riconquistata. " Io ho presentato un programma- ha aggiunto Claudio Pettinari- e saranno le persone a decidere se sarà anche il loro programma. Nella mia proposta sono indicate le linee guida e invito tutti a leggerla con attenzione perchè nel programma è descritto quello che ho in obiettivo di fare insieme, quelle proposte che potrebbero significare crescita per tutti coloro che vorranno essere Unicam domani. La forza me la potranno dare soltanto le persone e la comunità che, stringendosi attorno alla sua governance, contribuirà sicuramente a risolvere e superare anche i momenti difficili. Ho designato come pro rettore vicario il prof. Graziano Leoni- ha proseguito-, persona che stimo moltissimo e con indubbie capacità organizzative. E' un importante ricercatore, un bravissimo docente, una persona che riesce a far gruppo e che, a mio avviso,completerà tutta la squadra che avremo al termine di questo percorso, se saremoeletti, Credo che con tutta la squadra potremo riuscire veramente a fare qualcosa di buono".   

In un arcobaleno di colori capace di stimolare tutti i sensi si è conclusa a Camerino la due giorni di “ Cortili in fiore”. Privata dalla possibilità di accedere ai bellissimi spazi dei suoi palazzi storici, dalle aree più a valle fino a raggiungere il cuore, la città si è trasformata in un enorme cortile  per dare luce alla speranza, cogliendo un nuovo segnale della voglia di ripartire dei suoi abitanti. Una perfetta organizzazione ha consegnato alla storia l’edizione più bella della manifestazione di primavera, che ha saputo guadagnarsi nel tempo un sempre crescente apprezzamento. Determinazione, calore umano e solidarietà, hanno costituito ancora una volta il mix energetico della volontà di resistere a tutte le intemperie e di rifiorire nonostante tutto. Dagli allestimenti del City Park ai fiori di Campus dell’università, dall’orto botanico ai prati della “Rocca”, dalle iniziative editoriali alle mostre fotografiche, dalla musica della scuola ‘Biondi’al ricordo della storica figura di Santa Camilla, il fiore di Camerino ha mostrato tutti i petali della sua variegata corolla. Oltre centoventi persone in cammino sono venute da tutta Italia per testimoniare col loro affetto, vicinanza e solidarietà per la difficile stagione che la città sta vivendo. Giardini gremiti di adulti e bambini hanno calorosamente accolto il loro arrivo.

arrivo

Stupore e sorpresa per il gran finale che ha regalato ai presenti stimolanti emozioni sensoriali. Richiami alla bellezza della natura nella sfilata delle giovani donne e dei ragazzi che, insieme alle note dei musicisti, hanno guidato il pubblico alla scoperta della meravigliosa novità dell’anno: il profumo “ Sottocorte”, un mix di erbe aromatiche dei Monti Sibillini e ambrate essenze, evocatrici della vita di corte nel Ducato. Non a caso si chiama “ Sottocorte” l’esclusiva fragranza che ha preso corpo da un’idea di Mumo spin off Unicam, in collaborazione con associazione IoNonCrollo, Cortili in Fiore e azienda Pasta di Camerino. 

federica

Sulla scia inebriante del profumo della Camerino che era, e , della Camerino che sarà, Archeoclub, Comune, Unicam  e Mumo,  hanno chiuso con grande successo  un’impeccabile edizione dell’evento di primavera. Resistenza, ma anche persistenza il segnale lanciato da una città forte e sempre più determinata a rinascere.

rifioriamo

 

La School of Advanced Studies di Unicam conferirà domani

venerdì 21 aprile al prof. Edoardo Boncinelli, ricercatore, divulgatore scientifico di fama

internazionale, fisico, biologo, poeta, il SAS AWARD 2016 per il suo enorme contributo

all';avanzamento della scienza e della società.

L’incontro si aprirà con il saluto del Rettore Unicam Flavio Corradini e con l’intervento del

Direttore della School of Advanced Studies Roberto Ciccocioppo. Il prof. Boncinelli

dialogherà poi con i presenti sul rapporto fra umanesimo e scienza.

Nel corso dell’evento saranno consegnati anche i SAS Young Investigator AWARD 2016 a

tre dottorandi dell'Ateneo.

Il Premio è un’iniziativa inclusa nell’Action Plan of the Human Resources Strategy for

Researchers, che ha fatto ottenere ad UNICAM il riconoscimento “HR Excellence in

research” da parte della Commissione Europea e rientra nelle azioni di implementazione

dei principi della Carta Europea dei Ricercatori e Codice di Condotta per il loro

Reclutamento e viene assegnato sulla base di valutazioni effettuate sia da una

commissione interna che da parte di esperti esterni.

In questo modo l’Ateneo vuole premiare la ricerca di alta qualità, in modo da incentivare i

dottorandi a condurre la loro attività di ricerca secondo standard elevati.

L'Università di Camerino e il Forum Nazionale dei Giovani hanno stipulato un protocollo d’intesa per avviare un rapporto di collaborazione finalizzato alla promozione e allo sviluppo di attività di educazione non formale, di animazione sociale e di studio, con particolare riguardo alla fase di gestione dell'emergenza post-sismica e alle prospettive di ricostruzione resiliente.

L'accordo consentirà anche una collaborazione ad attività di ricerca, l'attivazione di tirocini formativii e lo scambio di buone pratiche.

La presentazione è avvenuta nel corso di una conferenza stampa nella sede del rettorato. All’incontro hanno partecipato il rettore Unicam Flavio Corradini, il consigliere vicario del Forum Nazionale dei Giovani Francesco Nicotri, il pro rettore vicario Unicam Claudio Pettinari, l’ex presidente del Consiglio degli Studenti Unicam Giuseppe Finocchiaro.

Il Forum Nazionale dei Giovani, riconosciuto quale unica piattaforma nazionale di organizzazioni giovanili italiane, conta al suo interno più di 75 organizzazioni per una rappresentanza di circa 4 milioni di giovani. La sua mission è quella di porre al centro del dibattito politico e dell’iniziativa sociale il valore dei giovani: crescita personale e integrazione delle nuove generazioni rappresentano nei fatti le sfide decisive per garantire la qualità sociale e la democrazia nel nostro Paese.

conferenza

“ La stipula di questo accordo - ha dichiarato il rettore Corradini -è un passo molto importante che facciamo, non a caso, con il Forum Nazionale dei Giovani. Loro si occupano incessantemente di giovani, di associazionismo, di rappresentanza, dello stare insieme, di condividere delle buone pratiche sui territori del nostro Paese. I giovani, i nostri studenti, sono il cuore pulsante del nostro Ateneo: è con loro e per loro, con il futuro e per il futuro, che quotidianamente agiamo. Sono stato invitato a Perugia al loro congresso nazionale e abbiamo pensato che questa forma di associazionismo e di rappresentanza potesse svolgere un ruolo significativo anche sul nostro territorio, con il coinvolgimento dei giovani della nostra università e di tutti i giovani della comunità. Da un lato desideriamo portare le loro pratiche dentro il nostro territorio, dall’altro diffondere sul panorama nazionale tutto ciò che in questo senso il nostro ateneo sta facendo”.

“Prende il via – ha dichiarato Nicotri – un nuovo percorso tra il Forum Nazionale dei Giovani e l’Università di Camerino, grazie agli studenti di questa Università, che porterà ancora di più a Camerino i temi dell’educazione non formale, dell’Europa, del valore dell’associazionismo in un contesto di Università che sulle soft skills e sulle competenze non propriamente scientifiche, è già da tempo impegnata. Lo faremo insieme agli studenti, coinvolgendoci a vicenda. L’idea è quello che da questo protocollo nasca una vera e propria contaminazione tra due realtà accomunate dai giovani, con il futuro per il futuro. Dalle testimonianze e dagli incontri che abbiamo avuto con gli studenti - ha aggiunto – abbiamo percepito il forte senso di appartenenza che essi hanno nei confronti dell’ateneo, una compattezza e una forte voglia di esserci, anche in un momento di grossa difficoltà”

“Come presidente del Consiglio degli studenti Unicam - ha osservato Finocchiaro -ho sempre voluto dare un’impronta diversa all’attività di rappresentanza studentesca, di modo che andasse anche oltre la semplice attività istituzionale di tutela degli interessi studenteschi negli organi di rappresentanza di ateneo. Oggi possiamo dire che il bilancio è più che positivo perché nell’ambito dell’associazionismo giovanile e della rappresentanza, andiamo a stringere una collaborazione con un protocollo che guarda soprattutto al territorio e alle ambizioni e alle speranze di una terra martoriata dal sisma. Vogliamo appunto coinvolgere una squadra di esperti che intervenga con attività di educazione non formale e a favore , in particolare dei giovani della comunità camerte oltre che degli studenti dell’università. Vi saranno inoltre delle iniziative che permetteranno agli studenti dell’ateneo di attivare e svolgere tirocini curriculari nella sede del Forum Nazionale dei Giovani , con un coinvolgimento diretto nelle attività dello stesso Forum, con la possibilità di sviluppare anche iniziative di ricerca congiunte come quella che ci vede protagonisti sulla condizione dei detenuti nella regione Marche. Infine il 4 maggio si insedierà un gruppo che si occuperà di resilienza e gestione dell’emergenza post sisma e che vuole essere proprio lo strumento di attuazione del protocollo d’intesa. Sin dall’inizio- ha concluso Finocchiaro- ci siamo posti l’obiettivo di dare delle risposte a questa terra, perché ci sentiamo concittadini di un territorio che ci ha accolti e formati tanto come professionisti, quanto come uomini”.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

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