Se già negli ultimi due anni era diventato il simbolo della speranza e della rinascita che dal punto più alto delle Marche guardava alla regione infondendo coraggio per il futuro, ora più che mai l’albero di Natale a Pintura di Bolognola rappresenta la tenacia e la voglia di guardare avanti con ottimismo.

Ieri, giorno dell’Immacolata, con qualche appassionato presente e molti collegati in diretta Facebook, è stato acceso l’albero più in alto delle Marche ideato e realizzato, per il terzo anno consecutivo, dalla Pro Loco di Bolognola con la presidente Antonella De Santis e suo marito Simone.

Ad accendere le luci, insieme alla presidente della Pro Loco, il sindaco Cristina Gentili, l’onorevole Tullio Patassini e Renzo Marinelli per la Regione Marche.

“Siamo arrivati alla terza edizione – ha detto Antonella De Santis - e mai nessuno, lo scorso anno, avrebbe pensato che questo giorno, per noi così importante, sarebbe stato tanto diverso. Dietro quelle luci ci sono la speranza, la rinascita, significa illuminare queste terre e tenere accesa questa vita. Anche quest’anno l’albero di Pintura vuole tenere accesa la speranza di cui abbiamo bisogno in questo periodo . Un Natale sicuramente diverso da tutti gli altri: veniamo da un periodo che ci ha segnato, scoraggiato, impaurito, cambiato, portato via i nostri cari, ma non ha fermato la nostra voglia di fare. Eravamo abituati a festeggiare insieme questo giorno, con baci e abbracci, torneremo a farlo e ad apprezzarlo ancora di più. Collegatevi quando avete voglia – ha invitato – attraverso le telecamere d Bolognolaski - per ammirare questo segno di speranza e ci sentiremo tutti più vicini di quanto possiamo immaginare”.

Le ha fatto eco il sindaco: “È un momento diverso – ha esordito -  ma ormai ci siamo abituati, negli ultimi 4 anni, a reinventarci per uscire dall’emergenza. Ne usciremo anche questa volta perché le restrizioni non ci potranno mai togliere il valore dell’amicizia e della dignità. Lo dimostrano i turisti che non ci hanno mai abbandonato. Lo dimostra la Pro Loco, rinata grazie a persone che non abitano a Bolognola ma che sono state contagiate dalla voglia di rallentare, senza fermarsi. Venite a vedere il nostro albero – l’invito del sindaco - con le dovute distanze e cautele, e speriamo che prima o poi se ne vada anche questa emergenza”.

Poi il consigliere regionale Renzo Marinelli: “Spesso si dice che per la ripartenza bisogna partire dal basso, ora lo facciamo dal punto più in alto. Questo è il segnale che c’è la volontà di proseguire: vivere in questi luoghi è sicuramente più difficile rispetto ad altri, ed è per questo che tutti insieme dobbiamo impegnarci affinchè sia per tutti più semplice”.

L’attenzione alla montagna è emersa anche dall’intervento di Tullio Patassini. “La montagna – ha detto - potrà rinascere solo attraverso le sue bellezze. L’abete che resta verde durante tutto l’anno è simbolo di una montagna che resiste anche nei momenti più difficili. Questa è una montagna che va vissuta tutto l’anno: sciando d’inverno e passeggiando d’estate. A Pintura, come in altre zone marchigiane, l’ospitalità e l’accoglienza sono di casa grazie all’impegno ed alla passione di tutti coloro che non mollano e ci credono”.

Poi l’accensione delle luci al grido dei numeri che caratterizzano l’albero: 88 ore di lavoro,

300 metri di cavo elettrico, 1000 fascette da elettricista, 150 picchetti per definire il contorno, 70 metri di altezza, 22 sfere luminose al suo interno, 160 metri di tubo LED luminoso, 4 metri la lunghezza della stella cometa con 10 metri di tubo luminoso per la stella. La larghezza massima è di 28 mt e la sua altitudine è 1409 metri sul livello del mare.  Sono 4720 le luci che illumineranno tutti i Sibillini per tutto il periodo di Natale.

GS

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Che l'estate del Covid sarebbe stata l'estate del riscatto della montagna lo avevamo immaginato; la versa sorpresa è invece quella della rivincita delle piccole Pro Loco che, anzichè arrendersi al cospetto delle norme che la prevenzione del virus richiede, annullando tutti gli eventi in programma, hanno comunque deciso di impegnarsi affinchè proprio i piccoli centri per cui sono impegnate possano vivere anche questa estate.
Ne è l'esempio la Pro Loco di Caldarola con il Restart Festival, e lo è anche la Pro Loco di Bolognola. L'associazione trainata da chi, come la presidente Antonella De Santis, vive al mare ma è innamorata della montagna, aveva dimostrato la sua vivacità già due inverni fa con l'allestimento dell'albero più in alto delle Marche. Durante il lockdown il loro segnale di speranza era invece arrivato con il tricolore acceso sotto la Madonnina di Pintura e ora la sorpresa arriva anche per l'estate.
Il 9 agosto, infatti, hanno organizzato il concerto dei Nomadi. Una iniziativa che ha così colpito il pubblico che in molti chiedono se si tratti di una cover o della band originale.
"Avevamo voglia e bisogno di dare un segnale forte - dice Antonella De Santis - , come hanno dichiarato proprio i Nomadi 'la musica non si ferma' e noi abbiamo voluto dimostrare di non fermarci. Loro sono stati ben felici di venire per valorizzare l'entroterra marchigiano e i territori della montagna.
L'impegno imposto dalle precauzioni per il Covid è davvero tanto - ammette la presidente della Pro Loco: abbiamo tante regole e tante spese, ce la stiamo mettendo tutta affinchè ogni cosa venga fatta secondo le norme per garantire la sicurezza di tutti. Bisognerà prenotare la propria partecipazione perchè le sedie saranno numerate e distanziate di un metro l'una dall'altra e gli spettatori potranno essere solo mille, il numero massimo previsto dal decreto.
Abbiamo scelto un'area con la vista fino al mare - conclude - così che possiamo perderci tra i monti e il mare".

GS
L'impegno di chi ama la montagna si è fatto più forte anche in questo momento di difficoltà. Francesco Cangiotti di Bolognolaski ha deciso di stupire ancora una volta.
Dopo l'albero di Natale più in alto delle Marche, la vetta della Madonnina a 1408 metri di altezza si è tinta del tricolore per diffondere un segno di speranza contro il coronavirus.
Un segnale che illumina la montagna proprio nei giorni in cui la coltre bianca è tornata a ricoprirla e, se non ci fosse stata l'emergenza sanitaria, gli impianti avrebbero accolto centinaia di sciatori in vista delle festività di Pasqua.
Francesco Cangiotti, insieme ad Antonella De Santis, presidente della Pro Loco e a suo marito, già autori dell'albero di Natale che ha riscosso tanto successo, si sono così rimboccati le maniche, mettendo di nuovo in pratica la loro fantasia.

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"In questi giorni - dice Cangiotti - abbiamo pensato di regalare un segno di speranza e di unione perché sono questi i principi che ci contraddistinguono. In questi giorni la neve è venuta a farci visita, purtroppo non potremo godere di quel magico manto bianco. Abbiamo, in questi giorni, vissuto paure e angosce, timori e dolori, ma volevamo fare qualcosa di più per far sentire il nostro affetto. Il monte della Madonnina è ormai diventato un simbolo per Bolognola e Pintura: è lo scenario dei bambini con i bob, è lo scenario dell’albero più in alto delle Marche e, nella sua vetta, la Madonnina guarda tutti noi, perciò abbiamo pensato di illuminare la vetta con i colori dell’Italia".
Un'idea che è subito stata condivisa dal sindaco e dai giovani della Pro Loco che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere così orgogliosi di queste montagne da renderle speciali anche in un periodo buio come questo.
Anche se le restrizioni non permettono di vedere la montagna illuminata da vicino, è visibile sul sito di Bolognolaski, dal tramonto all’alba, rigorosamente a casa.

GS

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