La gestione degli eventi pandemici ha investito anche cinema e teatri, sconvolgendone i programmi. Provvedimenti che certo hanno messo in difficoltà le attività teatrali, senza però stopparle del tutto: la decima edizione della rassegna “Dialettiamoci”, a cura della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti non sarà dal vivo, ma non sarà annullata. Una notizia attesa quella dell’annullamento in presenza, ma che ha indotto i vertici della compagnia a fare di necessità virtù: la soluzione scelta sarà quella della trasmissione in video: le quattro commedie in programma saranno infatti trasmesse in tv e diretta streaming. Del corpo della rassegna ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu il presidente della compagnia, Fabio Macedoni: “Abbiamo scelto quattro opere provenienti da quattro province differenti: Ancona, Pesaro, Ascoli e Macerata: se non altro la tv ci consente di raggiungere un pubblico decisamente differente e speriamo più ampio rispetto alla rassegna organizzata in teatro. Sarà un buon esperimento, poiché le commedie sono di buona qualità. Spazieremo anche con i dialetti, Anconetano, Fanese, Ascolano e infine Treiese, o più in generale Maceratese. Dire che gli eventi pandemici non ci abbiano fermato sarebbe una bugia, ma continuiamo comunque a lavorare”.

“Dialettiamoci” gode anche del supporto del comune di Caldarola, dopo il buon successo di un’altra rassegna, “Pillole di Marka”. Il sindaco Giuseppetti è convinto della bontà dell’esperimento: “Piuttosto che rinunciare, abbiamo optato per questa soluzione televisiva e web: sono convinto che sarà un esperimento buono, tale da non tagliare il cordone che ci lega al nostro pubblico”.

“Dopo il buon successo di “Pillole di Marka”, in rete dal 6 giugno, questa soluzione ci è parsa la più razionale – dichiara Francesco Facciolli, direttore artistico della rassegna – e anche quella che consente una diffusione maggiore. La scelta di trasmettere quattro commedie che propongono le aree dialettali di tutta la regione la trovo interessante e coinvolgente. Le compagnie si sono prestate con piacere e noi le ringraziamo. Sono convinto che potrà essere un tentativo da cui potremo ricavare delle positività”.

Il primo appuntamento è in programma per questo sabato 7 novembre, a cura della Compagnia Teatro del Sorriso di Ancona, “L’imbriago” di Palermo Giangiacomi, regia di Giampiero Piantadosi.

Red.
Al via da sabato prossimo l'edizione 2019 di Dialettiamoci che come ogni anno, nonostante l'assenza del teatro, si svolge a Caldarola.
Anche se il sisma di tre anni fa è riuscito a togliere alla comunità anche uno dei punti di riferimento culturale come il teatro comunale, la voglia di ridere e di fare teatro nei Cinque Comuni non è mai venuta meno.
Ed è per questo che stamattina, con i rappresentanti dei Cinque Comuni coinvolti, il presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Troia che organizza la manifestazione e alcuni attori delle compagnie partecipanti, è stato presentato il cartellone della nuova rassegna di teatro dialettale che prenderà il via il 2 novembre e che si svolgerà nella sala polivalente Annalena Tonelli di Caldarola.
Ad aprire la stagione la compagnia Teatro Gubinelli di San Severino con "Questa è la vita.
L'appuntamento speciale sarà poi quello di sabato 9 con lo spettacolo finale del festival SPARSE che prevede anche l'apericena prima della pièce e si tratta di "Mago per svago" della compagnia L'Abile teatro. Si tratta di un progetto proposto dall’Amat, insieme ad altre nazioni, dedicato alle aree rurali, ed essendo Caldarola uno dei paesi coinvolti, è stato inserito nel cartellone per avere più visibilità e risposta di pubblico.
Si arriva al 23 novembre con l'associazione culturale Sipario di Jesi che presenterà "Chi pe' riffe, chi pe' raffe". Il 30 novembre l'appuntamento è con la compagnia teatrale Li sfiguranti de Montesanto di Potenza Picena che porteranno in scena la commedia dal titolo "Come se non emo ditto gnè".
La serata finale è quella del 14 dicembre, affidata al Gruppo dell'Arco Fermano di Fermo che si esibiranno in "Cento misure e un taju".
Una kermesse che dà spazio a tante realtà teatrali del territorio, così come sono molte le attività che la sostengono. Come ogni anno, testimonial dell'iniziativa è l'attore maceratese Cesare Bocci.

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Soddisfatto Fabio Macedoni (in foto sopra), presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia che organizza la manifestazione insieme ai Cinque Comuni, per il successo che ogni anno ottiene la rassegna: "Una manifestazione che ogni anno  ede la sinergia tra i Cinque Comuni ma anche tra realtà commerciali del territorio che continuano a credere in noi. Da questa sinergia già possiamo dire che abbiamo in mente una rassegna itinerante estiva che non si fermi a Caldarola ma che vada nei Cinque Comuni. Per Dialettiamoci quattro serate dedicate al dialetto e una alla magia che non fa parte della rassegna. Ci auguriamo che la risposta sia positiva come sempre. Ringrazio le compagnie ma è importante che ogni gruppo comprenda l’importanza di partecipare anche alle altre serate e non solo alla propria per comprendere a fondo l’importanza del teatro amatoriale e della tradizione. Il pubblico riconosce sempre questa sfumatura. Anche quest’anno poi sono cominciati i corsi di teatro Dialettiamoci Primavera nelle scuole con il professionista Francesco Facciolli”.
Una rassegna frutto appunto della collaborazione dei Cinque comuni come ha detto anche il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti: ”Ringrazio i sindaci perché non era scontato che avremmo proseguito con questa rassegna e soprattutto che avremmo proseguito qui a Caldarola. Quando abbiamo cominciato avevamo il teatro, purtroppo il sisma lo ha danneggiato ma dal momento che nel 2020 cominceranno i lavori mi auguro che la presentazione della decima edizione sarà con l’allegria nel cuore nel sapere che forse ci sarà il teatro pronto per la rassegna”.

L’argomento sarà approfondito con tutte le interviste nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

GS


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