24 gennaio 2019. A Panama il giorno del contatto tra Papa Francesco e i giovani. Sullo sfondo dell'oceano, una miriade di colori in movimento per l'arrivo del Santo Padre in papamobile sulla Cinta Costera.Nella parte più moderna della città la cerimonia di benvenuto al Campo Santa Maria la Antigua. Un appuntamento vissuto con grande entusiasmo dalla numerosa delegazione marchigiana della quale fanno parte anche Fabio, Luca, Pietro e Paolo, i quattro ragazzi della diocesi di Camerino San Severino Marche.
" Veri maestri e artigiani della cultura dell'incontro"come li ha definiti il Pontefice, i ragazzi dei 5 continenti riuniti per la Giornata Mondiale della Gioventù, hanno risposto sventolando le loro bandiere e sottolineando il passaggio della papamobile con grida di giubilo. Circa 250 mila, secondo l'organizzazione, i giovani presenti sui gradoni del Campo, ad ascoltare le parole di Papa Francesco, risuonate in un clima di grande festa ma anche di riflessione e di preghiera " Questo incontro trasmette speranza grazie ai vostri volti e alla preghiera. Ognuno tornerà a casa con la nuova forza che si genera ogni volta che ci incontriamo con gli altri e con il Signore"- ha detto il Santo Padre, salutato sul palco da cinque ragazzi di El Salvador, Perù, Haiti e Messico, nei costumi tradizionali dei loro paesi . " Con i vostri gesti e i vostri atteggiamenti, smentite e screditate chi si impegna nel creare divisione, nell'escludere ed espellere quelli che non sono come noi". Sentite ed emozionate le testimonianze che ci rimandano i "discepoli in cammino" della diocesi camerte settempedana, immersi in un'esperienza unica che mescola culture, storie e lingue differenti: "quante cose ci possono differenziare- ha detto il Papa- ma nulla di tutto ciò ha impedito che ci potessimo incontrare, di stare insieme e di divertirci insieme, di confessare Gesù Cristo insieme. Nessuna differenza ci ha fermati". Parole che subito hanno invitato alla riflessione anche i quattro ragazzi partiti dalla nostra arcidiocesi . " L'amore di Dio, non fa differenze tra persone e culture"- sottolinea Riccardo Cellocco- " Il cristianesimo è Gesù"- gli fa eco Paolo Campanelli. Ed è proprio il messaggio dei ponti da costruire in luogo dei muri e del cristianesimo come canale quello che più ha fatto presa su Fabio Pazzelli. Per usare ancora le parole di Papa Bergoglio, l'augurio è che per tutti i giovani della GMG l'esperienza di Panama non sia vissuta solo "come canale che collega i mari, ma anche come canale in cui il sogno di Dio continui a trovare altri piccoli canali per crescere, moltiplicarsi e irradiarsi in tutti gli angoli della terra".
C.C.
Dopo una settimana di gemellaggio nella diocesi di Katowice anche i giovani della diocesi di Camerino-San Severino Marche hanno raggiunto Cracovia, unendosi ai giovani provenienti da ogni parte del mondo, per vivere la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù che come tema centrale la Misericordia. Diversi i momenti vissuti e da vivere, dalle catechesi dei vescovi agli eventi del programma ufficiale. Mercoledì 27 prima catechesi con l'arcivescovo Francesco Giovanni, il quale nei giorni successivi ha incontrato giovani di altre diocesi italiane.
Parla di esperienza positiva e molto bella l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro che, nelle giornate precedenti, ha tenuto la catechesi, non solo dei giovani della diocesi di Camerino San Severino Marche, ma anche di quelli delle regioni Puglia e Abruzzo. “ I nostri ragazzi sono molto contenti- commenta l’arcivescovo-. Sono giornate molto intense e significative, stiamo pregando insieme a loro e abbiamo in mente i nostri fratelli di fede che sono provati nelle forme più diverse di martirio. Abbiamo incontrato tanti vescovi delle Marche e dell’Umbria e anche il “nostro” vescovo di Cremona e, quello che è fondamentale, i ragazzi si stanno sentendo Chiesa Universale. Debbo dire che c’è stata anche un’accoglienza favolosa- sottolinea Brugnaro-; famiglie che hanno messo a posto le loro case per accogliere bene i ragazzi e farli sentire a casa loro. Loro stessi mi hanno riferito di essere stati trattati con infinite attenzioni e accolti affettuosamente. Ci siamo sentiti a casa e incoraggiati a manifestare la fede, uscire, come ci ha detto Papa Francesco, da quel quietismo che impedisce di testimoniare una fede autentica e sincera. Un invito ad uscire dalla mediocrità, dalle nostre omertà e dalle nostre pochezze. Il Papa ci ha indicato un valore alto: avere grandi sogni, avere il coraggio di comunicare Gesù Cristo che è capace di cambiare e cambia la tua vita: Si può cambiare, si possono cambiare le condizioni di vita”.
A tenere gli incontri con i 45 giovani della diocesi camerte-settempedana si sono poi succeduti mons. Claudio Giuliodori e mons. Renato Boccardo, arcivescovo della diocesi di Spoleto-Norcia. Momenti di preghiera, riflessione, fraternità e festa per vivere i due momenti centrali della GMG: la veglia di sabato 30 e la celebrazione eucaristica conclusiva di domenica 31, entrambe presiedute da papa Francesco.