Ritornano a casa le tele dedicate alla B. Battista

Venerdì, 08 Giugno 2007 02:00 | Letto 2574 volte   Clicca per ascolare il testo Ritornano a casa le tele dedicate alla B. Battista   Rotary Club, Contram SpA e Monastero di Santa Chiara, con una semplice ma significativa cerimonia, hanno celebrato il ritorno a casa di due tele raffiguranti la Beata Battista da Varano, restaurate e riportate allantico splendore grazie allintervento del restauratore maceratese Paolo Pallotto e al contributo proprio del Rotary Club e della Contram. Si tratta di due tele raffiguranti, la prima, la Beata Battista in estasi davanti al crocifisso con, sullo sfondo, luoghi del monastero (un particolare del chiostro e la facciata della chiesa) e, la seconda, lassunzione in cielo della Beata Battista. “E uniniziativa – spiega il presidente del Rotary Francesco Brogna – che ci viene dal cuore. È nata su richiesta della Madre Superiora Suor Chiara Laura che ci ha manifestato lesigenza del Monastero di provvedere al restauro di queste due opere per le quali nessuno aveva coraggio o interesse ad investire. Noi ci siamo offerti immediatamente per poter dare a Camerino loccasione di poter vedere queste opere straordinarie”. Laver portato a termine questo progetto costituisce motivo di orgoglio per il Rotary: “Credo che il Rotary – continua il presidente Brogna – abbia ragione di essere anche per queste cose. Oltre a quello che il Rotary riesce a fare in altri campi, siamo riusciti a compiere unaltra iniziativa nel nostro territorio che ci permette di lasciare dei segni di cui anche coloro che non fanno parte del Rotary potranno godere”. Anche il presidente della Contram, Stefano Belardinelli, non nasconde il suo entusiasmo: “La nostra azienda ha una responsabilità sociale e deve impegnarsi nel sostenere quelle iniziative di cui il nostro territorio ha bisogno. I beni culturali e quelli legati al nostro ambiente religioso rappresentano un patrimonio tra i più preziosi. Questa iniziativa inoltre rispecchia il nostro attaccamento alle nostre origini e ai nostri ricordi, a quei luoghi in cui siamo nati e dove siamo cresciuti. Abbiamo così deciso di sostenere questa iniziativa sono solo per il bene di Camerino ma anche per il bene dei nostri figli che continueranno a vedere quello che ho visto anche io da ragazzo e che hanno visto ancora meglio i nostri nonni”. Il restauro delle due tele raffiguranti la Beata sono però solo un primo passo verso il recupero del vasto patrimonio artistico e religioso del monastero, ed in particolare quello della chiesa: “Già altre persone – ci conferma la Madre Superiora Suor Chiara Laura – si sono interessate ai nostri beni artistici ma la cosa più importante è la chiesa. Il nostro stato danimo è comunque colmo di gratitudine. Abbiamo sentito la solidarietà di tante persone ed in particolare, questa sera, del Rotary e della Contram, anche se le cose ancora da restaurare sono veramente tante”.
 

Rotary Club, Contram SpA e Monastero di Santa Chiara, con una semplice ma significativa cerimonia, hanno celebrato il ritorno a casa di due tele raffiguranti la Beata Battista da Varano, restaurate e riportate all'antico splendore grazie all'intervento del restauratore maceratese Paolo Pallotto e al contributo proprio del Rotary Club e della Contram.

Si tratta di due tele raffiguranti, la prima, la Beata Battista in estasi davanti al crocifisso con, sullo sfondo, luoghi del monastero (un particolare del chiostro e la facciata della chiesa) e, la seconda, l'assunzione in cielo della Beata Battista.

E' un'iniziativa – spiega il presidente del Rotary Francesco Brogna – che ci viene dal cuore. È nata su richiesta della Madre Superiora Suor Chiara Laura che ci ha manifestato l'esigenza del Monastero di provvedere al restauro di queste due opere per le quali nessuno aveva coraggio o interesse ad investire. Noi ci siamo offerti immediatamente per poter dare a Camerino l'occasione di poter vedere queste opere straordinarie”.

L'aver portato a termine questo progetto costituisce motivo di orgoglio per il Rotary: “Credo che il Rotary – continua il presidente Brogna – abbia ragione di essere anche per queste cose. Oltre a quello che il Rotary riesce a fare in altri campi, siamo riusciti a compiere un'altra iniziativa nel nostro territorio che ci permette di lasciare dei segni di cui anche coloro che non fanno parte del Rotary potranno godere”.

Anche il presidente della Contram, Stefano Belardinelli, non nasconde il suo entusiasmo: “La nostra azienda ha una responsabilità sociale e deve impegnarsi nel sostenere quelle iniziative di cui il nostro territorio ha bisogno. I beni culturali e quelli legati al nostro ambiente religioso rappresentano un patrimonio tra i più preziosi. Questa iniziativa inoltre rispecchia il nostro attaccamento alle nostre origini e ai nostri ricordi, a quei luoghi in cui siamo nati e dove siamo cresciuti. Abbiamo così deciso di sostenere questa iniziativa sono solo per il bene di Camerino ma anche per il bene dei nostri figli che continueranno a vedere quello che ho visto anche io da ragazzo e che hanno visto ancora meglio i nostri nonni”.

Il restauro delle due tele raffiguranti la Beata sono però solo un primo passo verso il recupero del vasto patrimonio artistico e religioso del monastero, ed in particolare quello della chiesa: “Già altre persone – ci conferma la Madre Superiora Suor Chiara Laura – si sono interessate ai nostri beni artistici ma la cosa più importante è la chiesa. Il nostro stato d'animo è comunque colmo di gratitudine. Abbiamo sentito la solidarietà di tante persone ed in particolare, questa sera, del Rotary e della Contram, anche se le cose ancora da restaurare sono veramente tante”.


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