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Al via domani l’edizione numero 107 del Giro d’Italia. Ci sarà anche un po’ di Camerino nella carovana della Corsa Rosa. Alla partenza piemontese di Venaria Reale, infatti, anche Giulio Pellizzari. L’alfiere della VF Group - Bardiani Csf - Faizanè, classe 2003, è il più giovane dei ciclisti in gara. A fargli da chioccia sarà invece il più anziano dei corridori che attaccheranno il numero sulla schiena, Domenico Pozzovivo.

Pellizzari ha chiuso in crescendo di condizione il Tour of the Alps nei giorni scorsi, conquistando anche un secondo posto di tappa. Nei mesi scorsi ha anche confidato il sogno per questa sua prima partecipazione al Giro: azzeccare la fuga giusta e per provare a giocarsi una vittoria di tappa. Ambizioni importanti per uno dei profili su cui il ciclismo italiano ripone maggiormente le sue speranze. Grande incognita, ovviamente, la tenuta in una corsa lunga tre settimane, in cui le capacità di resistenza e recupero la fanno da padrone.

Dalla parte di Pellizzari ci sarà sicuramente la sfrontatezza della giovane età e la voglia di misurarsi con alcuni dei migliori ciclisti del mondo. Tra i partenti spiccano infatti i nomi di Tadej Pogacar, già vincitore di due Tour de France e di sei Classiche Monumento, anche lui all’esordio al Giro. Ma anche Geraint Thomas, inglese, secondo l’anno scorso. Da tenere d’occhio anche Julian Alaphilippe, due volte campione del mondo, alla prima partecipazione alla Corsa Rosa. Tutti nomi di assoluto prestigio, chiamati a impreziosire la carovana che attraverserà lo Stivale.

Una curiosità: è dal 2021 che un italiano non veste la Maglia Rosa. L’ultimo a indossarla è stato Alessandro De Marchi, che la cedette ad Attila Valter al termine della sesta tappa. Il Giro partì quel giorno dalle Grotte di Frasassi per arrivare ad Ascoli Piceno. Nel mezzo il passaggio a Camerino. Chissà se, per uno strano scherzo del destino, il simbolo del primato non scelga proprio il camerinese Giulio per tornare a far sorridere i tifosi italiani.

l.c.


L’Università di Camerino è diventata Membro Associato dell’EUSA – European University Sports Association.

Si tratta di un importate risultato a livello istituzionale per Unicam e per il CUS Camerino sancito nel meeting del Comitato Esecutivo dell’EUSA dello scorso 19 aprile: l’Ateneo camerte diventa così la 102ma Università Europea e tra le pochissime Italiane, ce ne sono solo altre quattro (l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi di Bologna e l’Università Ca’ Foscari Venezia), a far parte di questa importante istruzione sportiva europea.

Nel corso degli anni l’Università di Camerino ha ospitato tre manifestazioni sportive targate EUSA, che hanno riscosso grande successo grazie all’eccellente organizzazione del Cus Camerino: i Campionati Europei Universitari di Tennistavolo nel 2019 e i Campionati Europei Universitari di Pallavolo sia nel 2008 che nel 2015.

Ma non finisce qui, perché Unicam e Cus Camerino si preparano ad ospitare il Campionato Europeo di Calcio nel 2025.



Oltre all’organizzazione degli eventi sportivi, poi, è importante ricordare la partecipazione delle studentesse-atlete e degli studenti-atleti dell’Università di Camerino a diverse edizioni di Campionati e Giochi EUSA.

Tra queste spiccano la medaglia d’argento di Carlotta Avanzato nel judo durante gli EUC Combat 2023 a Zagabria, la medaglia d’argento di Raffaella Lelia Ciano nel judo durante gli EUG 2022 a Lodz, la medaglia d’argento della squadra di Calcio ad Eindhoven nel 2008 e il quarto posto di Erica Biaggi durante la prima edizione degli Winter Universities Championship che si sono tenuti in Italia in Val di Zoldo.



“Ho accolto con grande soddisfazione questa notizia – ha affermato il rettore Unicam Graziano Leoni – che riempie di orgoglio l’intera comunità universitaria. Ringrazio il Cus Camerino nella persona del suo presidente Stefano Belardinelli e di tutto lo staff, per il grande lavoro che da tanti anni stanno portando avanti con impegno e professionalità per mantenere sempre elevata la qualità non solo degli impianti sportivi, ma anche delle attività e delle iniziative a beneficio non solo delle nostre studentesse e dei nostri studenti, ma del territorio tutto”.

Anche il prof. Guido Favia, prorettore alla Ricerca dell’Università di Camerino e docente della scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, ha preso parte al gruppo di esperti che sono intervenuti nei giorni scorsi a Roma all’incontro “Advancing the global health agenda of G7. The challenge of malaria eradication” promosso dall’Istituto Affari internazionali (IAI) in collaborazione con il Friends of the Global Fund Europe.

Il prof. Favia, parassitologo di fama internazionale, è intervenuto in qualità di Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerche sulla Malaria - Italian Malaria Network, centro di ricerca finalizzato al potenziamento e al coordinamento degli studi che riguardano i principali aspetti della malattia, che vede la collaborazione tra ricercatori di diversi Atenei italiani e dell’Istituto Superiore di Sanità. L’Italian Malaria Network rappresenta in Italia il punto di riferimento per la ricerca sulla malaria.

Nel corso dell’incontro si è discusso del ruolo del G7 sotto la presidenza italiana nella promozione della salute globale, con riguardo, in particolare, alle sfide emergenti per l’eradicazione della malaria.
Si è trattato, quindi, di un’importante occasione di confronto e dibattito tra i principali esperti e stakeholder nazionali ed internazionali sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, sul ruolo dei vari attori nell’architettura della salute globale e sulle nuove iniziative da intraprendere per mobilitare le necessarie risorse finanziarie.

“Sono stato molto onorato – ha sottolineato il prof. Guido Favia – di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo incontro e di aver potuto portare il mio contributo, essendo da molti anni impegnato in attività di ricerca scientifica relative al controllo delle più pericolose malattie infettive che affliggono in particolare i paesi del terzo mondo, tra cui appunto la malaria. L’eradicazione della malaria è uno degli obiettivi che l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite mira a raggiungere entro il 2030 ed è pertanto necessario che la ricerca su questo settore sia sempre più efficace, anche facendo sinergia, per ottenere i risultati sperati”.

Dopo lo sblocco di 110 opere a inizio marzo, prosegue l’avanzamento della ricostruzione pubblica nelle Marche con un ulteriore trasferimento di 9 milioni di euro per altre 30 opere.

A firmare il decreto, che assegna le risorse all’Ufficio speciale ricostruzione, il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli.

“Proseguiamo nel lavoro impostato dall’inizio del mio mandato per far sì che la ricostruzione, in particolare la pubblica, non rimanesse incagliata nelle difficoltà legate all’aumento dei prezzi e all’introduzione del nuovo Codice degli Appalti - sottolinea il Commissario Castelli -. Abbiamo scelto di supportare fattivamente i territori e i Soggetti attuatori, lavorando fianco a fianco con il Presidente della Regione, con l’Usr Marche e con i Comuni. Il risultato è l’avvio dell’80% delle procedure del Piano delle opere pubbliche, che continuano ad andare avanti”. 

In provincia di Macerata, a Colmurano, i lavori di ristrutturazione dell’immobile “Ex Tronelli” (700 mila euro), i lavori alle mura (1,2 mln), la manutenzione della strada comunale Trambiano (500 mila euro), i lavori di restauro e risanamento conservativo delle fonti Allungo e Angerillo (400 mila euro). A Monte San Martino il completamento del C.I.S. (200 mila euro), la riparazione dei danni della strada comunale Peretti (100 mila euro), una serie di interventi in piazza XX Settembre, nel campo da bocce di via Ricci e in via Piana (120 mila euro) e il rifacimento dei selciati nel centro storico (1,8 mln). A Ussita la ricostruzione del cimitero di San Placido (2 mln), la realizzazione delle opere di urbanizzazione di Tempori, Castelfantellino e Palazzo (160 mila euro) e l’urbanizzazione di Calcara e Fluminata (160 mila euro). A Sarnano la riparazione dei danni e miglioramento sismico nel cimitero comunale di Giampereto (450 mila euro) e riparazione danni e migioramento sismico del Palazzo dei Priori in piazza alta (2,3 mln). A Treia i lavori di restauro e ripristino del civico cimitero (5,1 milioni di euro) e l’intervento su Villa La Quiete (6,1 milioni di euro). A Camporotondo di Fiastrone la demolizione e ricostruzione dell’edificio ex Meschini (circa 1 mln), la ricostruzione dell’edificio polifunzionale danneggiato dal sisma in via Portarella (450 mila euro), e il restauro e consolidamento delle mura urbiche (2,1 mln). A Petriolo la riparazione danni con miglioramento sismico del centro storico (650 mila euro) e interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana a Caldarola (40 mila euro). 

In provincia di Ascoli Piceno, il trasferimento riguarda l’avanzamento per il civico cimitero a Spinetoli (750 mila euro) e per il blocco loculi del cimitero di Pianaccerro, frazione di Ascoli Piceno (50 mila euro). In provincia di Fermo il ripristino e rigenerazione urbana fonti storiche ad Amandola (circa 96 mila euro), rifacimento Piazzale Bramante e via d'accesso a Montelparo (350 mila euro) e ripristino pavimentazione stradale e sottoservizi sempre a Montelparo (1,3 mln).
In provincia di Ancona, ad Arcevia, il cimitero di Palazzo (500 mila euro), di San Pietro (100 mila euro), di Nidastore (900 mila euro), di Santo Stefano (600 mila euro) e a Filottrano l’intervento di restauro con consolidamento della chiesa e del cimitero comunale (240 mila euro). 

Presentato nella sede del Parco il progetto  "Good Morning Sibillini, edizione 2024"  
In continuità con quello che si è già svolto nel 2018, il progetto propone una ventina di escursioni, a piedi e in bike, alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con la possibilità di usufruire di degustazioni di prelibatezze locali.

“La chiave di questa proposta” sottolinea Andrea Spaterna, presidente del Parco, ente che ha promosso l’iniziativa, “è quella di far conoscere il territorio, la sua bellezza paesaggistica e naturale, la sua storia e le sue potenzialità economiche che riguardano, in primis, le attività agropastorali e quelle turistiche. A queste si legano, ovviamente, le eccellenze che può offrire il Parco dal punto di vista gastronomico. Un mix di esperienze straordinarie, realizzato con guide esperte, che saranno fruibili dal pubblico gratuitamente, da maggio fino a ottobre”. Un contesto ancora fragile ma in grado, grazie a progetti come questo, di restituire l’immagine di un territorio che, dopo il sisma del 2016, sta rialzando la testa: “il turismo che promuoviamo è un turismo d’attenzione e cura per ciò che si visita, per ciò che si sperimenta” prosegue Spaterna. “Oggi più che mai i Sibillini sono un parco da vivere, da scoprire e riscoprire in tutti i suoi aspetti e noi offriamo questa possibilità, con il coinvolgimento delle nostre guide, dei nostri centri di educazione ambientale, delle aziende che qui operano. Tutti i comuni del parco saranno coinvolti e avremo anche ospiti che ci racconteranno realtà specifiche, come quella delle orchidee selvatiche presenti nel Parco o l’esperienza della transumanza dei pastori dell’Appennino nei secoli passati. Tanta bellezza, tanta storia, tanto gusto, insomma un mondo di conoscenze che farà bene sia allo spirito che al corpo e che” conclude Spaterna “siamo orgogliosi di poter proporre all’attenzione di un pubblico consapevole, rispettoso dell’ambiente, alla ricerca di proposte di turismo lento e responsabile”.


L’illustrazione dei primi sette appuntamenti è stata affidata a Maria Laura Talamè, direttrice del Parco, che ha presentato nel dettaglio ogni singolo evento. “Il primo, quello di Amandola, si terrà domenica 12 maggio e sarà dedicato allo straordinario mondo delle orchidee. In quella occasione” ha ricordato la Talamè “sarà presentato in anteprima il Quaderno Scientifico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini dedicato proprio alle orchidee”.

Le attività si svolgeranno da maggio a ottobre, sono gratuite e aperte a tutti ma sono a numero chiuso ed è necessaria la prenotazione al numero: 353.4670529

Per maggiori informazioni: www.sibillini.net e pagina Facebook del Parco.








GoodMorning Sibillini






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Un ragazzo è finito nei guai per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Aveva con sè una dose di stupefacente e una cospicua somma di denaro. La successiva perquisizione in casa ha rilevato la presenza di materiale per il confezionamento delle dosi, bilancini e 3.000 euro in contanti.

L'Operazione è stata condotta  dalla Guardia di Finanza nell’ambito dei servizi di prevenzione e contrasto ai traffici illeciti, con particolare riguardo a quelli connessi all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti

In particolare, è in Corso Cairoli a Macerata che i militari, in collaborazione con l’unità cinofila antidroga della Compagnia di Civitanova Marche, hanno attenzionato diversi ragazzi. Uno di loro è stato insistentemente segnalato dal cane antidroga e, al successivo controllo dei militari, è emerso che aveva con sé una dose di hashish racchiusa in un involucro di plastica trasparente e una cospicua somma di denaro contante.

In relazione alle evidenze investigative acquisite, le operazioni di polizia giudiziaria sono proseguite presso l’abitazione del giovane, risultato inoccupato. In casa  i finanzieri hanno rinvenuto materiale idoneo per il confezionamento di dosi di sostanza stupefacente, due bilancini di precisione, uno strumento in acciaio utilizzato per la suddivisione dello stupefacente in dosi, sacchetti e rotoli di cellophane, oltre a contanti per circa 3.000 euro, in banconote di piccolo taglio.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e il ragazzo controllato, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, è stato segnalato alla locale Autorità Giudiziaria per produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti 


Oltre mezzo milione di articoli per fumatori soggetti a imposta di consumo irregolarmente importati in Italia da San Marino. Li hanno sequestrati i militari della Guardia di finanza di Macerata nell’ambito dell’attività di controllo del territorio. Il responsabile è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

L’operazione si è sviluppata lungo la costa, al casello autostradale di Civitanova Marche. Qui i militari hanno fermato per un controllo un’autovettura carica di merce. La successiva ispezione del veicolo ha portato alla scoperta di oltre cinquecentomila prodotti per il consumo di tabacco, come cartine e filtri, tutti soggetti a imposta di consumo. La persona firmata non era in possesso di alcun documento che potesse giustificare l’acquisto e che attestasse il versamento delle imposte. Oltre a ciò mancava anche la licenza di autorizzazione all’acquisto di beni in esenzione di imposta. Le successive indagini dei militari hanno confermato come questi articoli fossero stati acquistati a San Marino, destinati poi a essere ceduti a diverse tabaccherie del territorio, tuttora in corso di identificazione. Questo tipo di contrabbando è legalmente equiparabile alla vendita illecita di tabacchi lavorati: chiunque venga fermato con un quantità di tabacchi lavorati esteri di contrabbando è punito con una multa di cinque euro per chilo di prodotto e con un periodo di reclusione che va dai due ai cinque anni. Nella fattispecie, l’uomo fermato è stato trovato in possesso di circa 27 chilogrammi di prodotti considerati dalla legge come equivalenti al tabacco di contrabbando. 

La merce rinvenuta e l’autovettura sono state poste sotto sequestro. La persona fermata, stante la presunzione di innocenza, è stata denunciata appunto per contrabbando di tabacchi lavorati esteri.




Un provvedimento di confisca di beni e assetti societari per un valore di circa 3 milioni di euro è stato disposto, ai sensi della normativa antimafia, dal tribunale di Ancona, su proposta della divisione anticrimine di Macerata, nei confronti di un affernato imprenditore edile e immobiliare di origini calabresi, da circa 20 anni operante nelle Marche.

L’imprenditore, già coinvolto in precedenti vicende processuali per reati tributari, finanziari, fallimentari, contro il patrimonio e la pubblica amministrazione e in materia di rifiuti, risulta, altresì, imputato dinanzi al Tribunale di Palermo per riciclaggio aggravato dalle finalità mafiose, essendo stati accertati consolidati legami con Cosa Nostra nel periodo 2014-2015.

L’uomo, utilizzando lo schermo delle compagini societarie a lui indirettamente riconducibili, avrebbe agevolato, nell’ambito di uno stabile rapporto di collaborazione fiduciaria, un esponente di vertice del clan Graziano del mandamento mafioso di Resuttana (PA), nella realizzazione di operazioni di natura immobiliare e finanziaria finalizzate all’investimento delle risorse economiche illecite dell’organizzazione mafiosa in provincia di Roma e in Romania.

Le investigazioni svolte dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Macerata, hanno consentito di accertare come il soggetto, a fronte di una situazione reddituale di natura contenuta, abbia costituito, in territorio marchigiano, anche attraverso l’interposizione fittizia di familiari e prestanome, un importante e articolato sistema societario operante nel settore immobiliare.

Le società, tutte strettamente collegate tra loro, sono state utilizzate per operare trasferimenti di beni e di ricchezza, per giustificare spese e conseguente abbattimenti di utili, per parcellizzare e al contempo riciclare denaro, celando la disponibilità di somme provento di reati.

Con il provvedimento, il Tribunale di Ancona, ha disposto la confisca della totalità delle quote e dell’intero compendio aziendale di 6 società operanti nel settore immobiliare ed edilizio, 15 fabbricati e 26 terreni, 3 veicoli e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivamente stimato di circa 3 milioni di euro.



Elezioni comunali a Fiastra. Con il pieno sostegno del sindaco Sauro Scaficchia che ha fatto sapere di non voler ricandidarsi, nel segno della continuità da dare al lavoro svolto in questi anni, la maggioranza uscente fa quadrato sul nome di Manuela Ermini.

Originaria di Acquacanina, di professione geometra al Comune di Valfornace, Manuela Ermini raccoglie la sfida e si dice determinata a portare linfa alla fiducia che le viene accordata. Contatti e momenti di confronto sono già in corso per la formazione di una lista contrapposta a quella guidata da Giancarlo Ricottini, la cui candidatura ha trovato convergenza come espressione unitaria dell’attuale opposizione. Esperienza, coerenza di vedute, perseveranza e impegno, nella visione di Manuela Ermini, costituiscono capisaldi irrinunciabili per un buon servizio da rendere ai cittadini.

«Mi sono messa a disposizione dell'amministrazione, soprattutto della cittadinanza di Fiastra, proprio perché credo nel lavoro che è stato fatto in questi anni dall'amministrazione uscente, a partire da Sauro Scaficchia, da Claudio Castelletti e da tutto il Consiglio- dichiara Manuela Ermini-. Tanto c’è da portare avanti, numerosi sono i progetti da condurre a termine nel segno del progresso e del miglioramento di Fiastra. È questo un momento storico delicato e difficile , lo è a livello locale, nazionale e internazionale, e, penso che sia necessario garantire continuità. Io ci credo; ho vissuto venticinque anni nell'amministrazione comunale; sono stata responsabile e attualmente dipendente di un ente e ritengo che, in determinati periodi, la continuità sia fondamentale per arrivare a dei risultati concreti che certamente necessitano di essere condivisi. Quanto al programma di lista, adesso stiamo facendo il punto della situazione e, a tempo debito, illustreremo sia le priorità programmatiche, sia la composizione della lista che si sta formando a sostegno della mia candidatura. Di fatto - preannuncia Ermini -, seppure derivi parzialmente da quella attuale, si tratta di una squadra che sarà caratterizzata da rinnovamento, soprattutto, nel segno della collaborazione con la cittadinanza, con la volontà di garantire trasparenza e condividere molto di più l'azione amministrativa con il cittadino, le imprese e i commercianti. Credo che sia necessario entrare nel tessuto in maniera molto più pragmatica. La voglia di fare e di impegnarmi c’è – aggiunge Manuela Ermini- . Le candidature non sono state ancora ufficializzate, né sono usciti i programmi di lista ma, posso dire che nella mia visione, tanto c’è da mettere sul sociale, sul commercio, spingere l'incentivo alla gestione delle risorse naturali ma non al loro sfruttamento».

Perla di un contesto ambientale e naturalistico unico, mèta di arrivi e presenze con numeri altissimi, Fiastra ha nel turismo un elemento di forza che ha costantemente e felicemente sviluppato.
«Una risorsa alla quale vorrò assolutamente dedicare attenzione, tuttavia, puntando su una qualità del turismo – afferma la candidata -. Turismo non è solo il mordi e fuggi o l’andirivieni domenicale ma deve essere quello che porta un valore aggiunto a queste zone, quello che lascia qualcosa al territorio, che valorizza un’area naturalistica spettacolare che fa parte di un Parco meraviglioso, dunque, un luogo che merita di essere tutelato anche a livello di frequentazioni. Il turismo deve essere incentivato, migliorato, la ricettività va ampliata. Mirano a questo tanti grandi progetti che sono pronti e non ancora partiti: ecco perché è significativa la continuità».

Il prossimo quinquennio sarà dunque determinante, sia per consolidare i risultati raggiunti, sia per l’ulteriore crescita turistica, sociale ed economica del suggestivo centro montano.

«C’è la coscienza che il lavoro da fare è tanto – sottolinea l’aspirante candidata a sindaco di Fiastra -. Di certo, è un percorso che richiederà grande impegno e ne ho assoluta consapevolezza. È un compito gravoso e di responsabilità che, di sicuro, non prendo a cuor leggero. Di contro, so di poter contare su un gruppo affiatato, fatto di persone con maturata esperienza, uomini e donne che hanno la volontà di offrire il loro personale contributo per il bene dei cittadini. Al loro fianco – aggiunge Manuela Ermini – convoglierò il mio impegno e la mia dedizione a servizio dell’amministrazione e della comunità. Le mie origini e le mie radici sono ben piantate in questo luogo meraviglioso e, in cuor mio, il più grande desiderio è quello di farlo fiorire e rifiorire, farlo rispettare. Ma il rispetto è dovuto anche alle persone che ci vivono e a tutti quelli che ne fanno parte. Quindi, rispetto per le persone e per il nostro ambiente».

Dalla sua, nonostante ammetta lei stessa che non si è mai abbastanza preparati, la candidata espressione dell’attuale maggioranza ha da offrire una lunga esperienza amministrativa che le ha consentito di entrare nel dentro di tante diverse situazioni.

«Vengo da un percorso diverso, sia a livello di studi sia amministrativo, dato che all’interno di un ente comunale ho rivestito diversi ruoli. Tuttavia, peccherei di presunzione se affermassi che so perfettamente cosa fare e cosa mi aspetta. Quello che posso dire è che mi metto umilmente a disposizione del mio territorio, della città di Fiastra e di quello che sarà. Nessuno di noi ha facoltà di prevedere il futuro, come andranno e come si evolveranno le situazioni. La certezza è il compito che mi aspetterà nel momento in cui i cittadini vorranno accordarmi consenso. Su questo, posso dire fin da subito che, insieme ai miei collaboratori e con il consiglio di tutti, cercherò di apportare qualcosa di buono mettendoci determinazione e massimo impegno».

Carla Campetella

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