Seconda settimana di grande musica per il Camerino Festival

Lunedì, 23 Agosto 2021 08:29 | Letto 551 volte   Clicca per ascolare il testo Seconda settimana di grande musica per il Camerino Festival Prosegue con grande successo di pubblico la 35^ edizione del Camerino Festival, che quest’anno si sta svolgendo quasi interamente nel cuore del centro storico, nelle tre piazze disposte lungo il corso cittadino.La seconda settimana del festival festeggerà due importanti ricorrenze: i 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla, re inventore del tango argentino, e il 50° dalla morte di Igor Stravinskij.A celebrare Piazzolla ci penserà martedì 24 agosto il più grande fisarmonicista vivente, il francese Richard Galliano, più volte della rassegna camerte, con un solo che promette momenti di grande intensità emotiva.Fisarmonicista, bandoneonista, compositore, Richard Galliano, musicista poliedrico, instancabile lavoratore sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, riscrive instancabilmente la storia della fisarmonica. Dopo gli studi in Conservatorio, decisivo per la sua carriera fu l’incontro con Astor Piazzolla, maestro indiscusso di Tango Nuevo, che scoprì in lui lurgente necessità di affermare la sua vera identità. È così che Galliano ha inventato il concetto di New Musette, rivelando al mondo musicale limmagine originale e audace di una fisarmonica rivitalizzata, tra musette di valzer, jazz e tango, blues e musica brasiliana. Gli incontri con le star del jazz, Chet Baker, Charlie Haden, Ron Carter, Michel Portal e tanti altri, confermano il suo eclettismo musicale. Da qualche anno Galliano sta esplorando con successo discografico, per la prestigiosa etichetta discografica tedesca Deutsche Grammophon, arrangiando per fisarmonica le opere di Vivaldi, Mozart, Bach e persino di Nino Rota.Altra perla della settimana sarà il concerto del Quartetto Tchalik, mercoledì 25 agosto, ensemble formato da quattro fratelli di origine russa, vincitori del Concorso Internazionale “Mozart” di Salisburgo. Nella raccolta piazza Caio Mario, proprio di fronte l’ingresso del Comune e dunque del Teatro Filippo Marchetti, i giovani artisti eseguiranno due capolavori del repertorio classico, il Quartetto “La caccia” di Mozart e il Quartetto “L’americano” di Dvorak, secondo la migliore tradizione del festival camerte.Il 26 agosto la rassegna ospiterà il capolavoro di Igor Stravinkij “L’histoire du Soldat”, Storia da leggere, recitare e danzare in 2 parti su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. La parte recitata sarà affidata agli attori Gianni e Paolo Parmiani, con l’ensemble strumentale Tempo Primo diretto dal M° Jacopo Rivani. L’Histoire du soldat, scritta da Stravinkij nel 1918, presenta una partitura come una suitecostituita da tanti pezzi separati, ognuno col suo preciso carattere: una marcia, una pastorale, una marcia reale, un tango, un valzer, un rag-time. L’opera dunque sintetizza in modo emblematico il cartellone di quest’anno, essendo la partitura il frutto di varie esperienze musicali dell’epoca.Il 27 agosto il festival ospiterà due stelle del panorama internazionale, il mandolinista israeliano Avi Avital e il violoncellista siciliano Giovanni Sollima. Il programma, dal titolo Roth, sarà dedicato al tema del viaggio: con i loro strumenti Avital e Sollima ripercorreranno territori, culture, canti ed epoche che hanno visto gente spostarsi da un luogo all’altro, fuggire, creare nuove radici, custodirne le antiche. Due voci, due strumenti, un racconto che tocca a tratti la sfera privata, le storie dei due musicisti e la loro provenienza. “Roots” copre un ampio arco di tempo, dal Barocco (Dario Castello, Domenico Scarlatti, viaggiatori anche loro), ai nostri giorni, fino al popolare.Il Camerino Festival chiuderà i battenti sabato 28 agosto in piazza Cavour con il pianista Danilo Rea, impegnato in un programma dal titolo “Something in our way”, ovvero i Beatles e i Rolling Stones nell’universo jazz di Danilo Rea. I successi delle due band britanniche icone della musica pop e rock dagli anni ’60, uniti sul filo delle note del piano di Danilo alla memoria di tutti noi. I brani di Lennon, McCartney e Harrison, da sempre riferimento musicale e colonna della formazione di Danilo, s’intrecciano con i pezzi di Jagger e Richards. Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.c.c.
Prosegue con grande successo di pubblico la 35^ edizione del Camerino Festival, che quest’anno si sta svolgendo quasi interamente nel cuore del centro storico, nelle tre piazze disposte lungo il corso cittadino.

La seconda settimana del festival festeggerà due importanti ricorrenze: i 100 anni dalla nascita di Astor Piazzolla, re inventore del tango argentino, e il 50° dalla morte di Igor Stravinskij.

A celebrare Piazzolla ci penserà martedì 24 agosto il più grande fisarmonicista vivente, il francese Richard Galliano, più volte della rassegna camerte, con un solo che promette momenti di grande intensità emotiva.

Fisarmonicista, bandoneonista, compositore, Richard Galliano, musicista poliedrico, instancabile lavoratore sempre alla ricerca di nuove ispirazioni, riscrive instancabilmente la storia della fisarmonica. Dopo gli studi in Conservatorio, decisivo per la sua carriera fu l’incontro con Astor Piazzolla, maestro indiscusso di "Tango Nuevo", che scoprì in lui l'urgente necessità di affermare la sua vera identità. È così che Galliano ha inventato il concetto di "New Musette", rivelando al mondo musicale l'immagine originale e audace di una fisarmonica rivitalizzata, tra musette di valzer, jazz e tango, blues e musica brasiliana. Gli incontri con le star del jazz, Chet Baker, Charlie Haden, Ron Carter, Michel Portal e tanti altri, confermano il suo eclettismo musicale. Da qualche anno Galliano sta esplorando con successo discografico, per la prestigiosa etichetta discografica tedesca Deutsche Grammophon, arrangiando per fisarmonica le opere di Vivaldi, Mozart, Bach e persino di Nino Rota.

Altra perla della settimana sarà il concerto del Quartetto Tchalikmercoledì 25 agosto, ensemble formato da quattro fratelli di origine russa, vincitori del Concorso Internazionale “Mozart” di Salisburgo. Nella raccolta piazza Caio Mario, proprio di fronte l’ingresso del Comune e dunque del Teatro Filippo Marchetti, i giovani artisti eseguiranno due capolavori del repertorio classico, il Quartetto “La caccia” di Mozart e il Quartetto “L’americano” di Dvorak, secondo la migliore tradizione del festival camerte.


Il 26 agosto la rassegna ospiterà il capolavoro di Igor Stravinkij “L’histoire du Soldat”Storia da leggere, recitare e danzare in 2 parti su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. La parte recitata sarà affidata agli attori Gianni e Paolo Parmiani, con l’ensemble strumentale Tempo Primo diretto dal M° Jacopo Rivani. L’Histoire du soldat, scritta da Stravinkij nel 1918, presenta una partitura come una suitecostituita da tanti pezzi separati, ognuno col suo preciso carattere: una marcia, una pastorale, una marcia reale, un tango, un valzer, un rag-time. L’opera dunque sintetizza in modo emblematico il cartellone di quest’anno, essendo la partitura il frutto di varie esperienze musicali dell’epoca.

Il 27 agosto il festival ospiterà due stelle del panorama internazionale, il mandolinista israeliano Avi Avital e il violoncellista siciliano Giovanni Sollima. Il programma, dal titolo Roth, sarà dedicato al tema del viaggio: con i loro strumenti Avital e Sollima ripercorreranno territori, culture, canti ed epoche che hanno visto gente spostarsi da un luogo all’altro, fuggire, creare nuove radici, custodirne le antiche. Due voci, due strumenti, un racconto che tocca a tratti la sfera privata, le storie dei due musicisti e la loro provenienza. “Roots” copre un ampio arco di tempo, dal Barocco (Dario Castello, Domenico Scarlatti, viaggiatori anche loro), ai nostri giorni, fino al popolare.

Il Camerino Festival chiuderà i battenti sabato 28 agosto in piazza Cavour con il pianista Danilo Rea, impegnato in un programma dal titolo “Something in our way”, ovvero i Beatles e i Rolling Stones nell’universo jazz di Danilo Rea. I successi delle due band britanniche icone della musica pop e rock dagli anni ’60, uniti sul filo delle note del piano di Danilo alla memoria di tutti noi. I brani di Lennon, McCartney e Harrison, da sempre riferimento musicale e colonna della formazione di Danilo, s’intrecciano con i pezzi di Jagger e Richards. Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione: le idee che convergono nelle performance sono delle più varie, dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori.


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