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"Camerino fuori le mura", un volume che racconta una mostra

Venerdì, 10 Dicembre 2021 17:22 | Letto 767 volte   Clicca per ascolare il testo "Camerino fuori le mura", un volume che racconta una mostra “Camerino fuori le mura. Prospettive d’arte dal Quattrocento al Settecento. Studi e ricerche”. La mostra che negli ultimi mesi ha richiamato nella città ducale migliaia di visitatori diventa una pubblicazione, che è stata presentata nella sala convegni di Unicam alla presenza del sindaco Sandro Sborgia, dell’assessore alla cultura Giovanna Sartori, del rettore Claudio Pettinari, del curatore della pubblicazione Francesco Maria Orsolini e di coloro che hanno collaborato al volume, alcuni dei quali collegati da remoto. “In questa pubblicazione abbiamo raccolto gli studi relativi ad alcune opere esposte nella mostra – spiega Orsolini - e alle ricerche diagnostiche curate dallo spin off Arte&Co delluniversità di camerino su tre opere presentate: il ritratto di Giulia Da varano bambina, l’Annunciazione di Giovanni Angelo D’Antonio e la Pala d’altare di Giovan Battista Tiepolo”. Un volume che intende aumentare la fruibilità dei tesori artistici presenti a Camerino anche a coloro che non hanno potuto ammirare l’esposizione. “Una pubblicazione che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato nel 2019 – dichiara l’assessore Sartori – Il fil rouge, come dice il titolo stesso, è stato quello di andare oltre le mura cittadine, partendo dalla città storica con l’Annunciazione per arrivare all’unico dipinto del Tiepolo presente nel centro Italia, quello appunto conservato prima del sisma nella chiesa di San Filippo. In questa avventura siamo stati accompagnati da Alta Definizione, unica del centro Italia che fotografa le opere d’arte ad altissima definizione e che ha permesso di scoprire particolari non visibili ad occhio nudo”. Un segnale di rinascita, di vita e di ripresa per Camerino ha definito la mostra e la relativa pubblicazione il sindaco Sandro Sborgia, che parla anche di “fattiva collaborazione tra le istituzioni cittadine, comune, università e arcidiocesi, che nel momento forse più difficile vissuto dalla città hanno reagito e in sinergia fatto in modo che la collettività rimanesse unita”. “Una mostra importante che abbiamo riportato nel centro storico, in uno degli edifici dell’ateneo – così il rettore di Unicam Claudio Pettinari – e che ha consentito di rivedere opere importanti, dando anche l’opportunità ad alcuni nostri ricercatori di analizzare le stesse opere nel dettaglio, cercando di comprendere cosa c’è di scientifico dietro a tali capolavori”. f.u.
“Camerino fuori le mura. Prospettive d’arte dal Quattrocento al Settecento. Studi e ricerche”. La mostra che negli ultimi mesi ha richiamato nella città ducale migliaia di visitatori diventa una pubblicazione, che è stata presentata nella sala convegni di Unicam alla presenza del sindaco Sandro Sborgia, dell’assessore alla cultura Giovanna Sartori, del rettore Claudio Pettinari, del curatore della pubblicazione Francesco Maria Orsolini e di coloro che hanno collaborato al volume, alcuni dei quali collegati da remoto.

“In questa pubblicazione abbiamo raccolto gli studi relativi ad alcune opere esposte nella mostra – spiega Orsolini - e alle ricerche diagnostiche curate dallo spin off Arte&Co dell'università di camerino su tre opere presentate: il ritratto di Giulia Da varano bambina, l’Annunciazione di Giovanni Angelo D’Antonio e la Pala d’altare di Giovan Battista Tiepolo”.

Un volume che intende aumentare la fruibilità dei tesori artistici presenti a Camerino anche a coloro che non hanno potuto ammirare l’esposizione. “Una pubblicazione che rappresenta la conclusione di un percorso iniziato nel 2019 – dichiara l’assessore Sartori – Il fil rouge, come dice il titolo stesso, è stato quello di andare oltre le mura cittadine, partendo dalla città storica con l’Annunciazione per arrivare all’unico dipinto del Tiepolo presente nel centro Italia, quello appunto conservato prima del sisma nella chiesa di San Filippo. In questa avventura siamo stati accompagnati da Alta Definizione, unica del centro Italia che fotografa le opere d’arte ad altissima definizione e che ha permesso di scoprire particolari non visibili ad occhio nudo”.

mostra pettinari

Un segnale di rinascita, di vita e di ripresa per Camerino ha definito la mostra e la relativa pubblicazione il sindaco Sandro Sborgia, che parla anche di “fattiva collaborazione tra le istituzioni cittadine, comune, università e arcidiocesi, che nel momento forse più difficile vissuto dalla città hanno reagito e in sinergia fatto in modo che la collettività rimanesse unita”.

“Una mostra importante che abbiamo riportato nel centro storico, in uno degli edifici dell’ateneo – così il rettore di Unicam Claudio Pettinari – e che ha consentito di rivedere opere importanti, dando anche l’opportunità ad alcuni nostri ricercatori di analizzare le stesse opere nel dettaglio, cercando di comprendere cosa c’è di scientifico dietro a tali capolavori”.

volume


f.u.

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