Il centro estivo, a Tolentino, è realtà. Questo è il della sinergia tra i due asili privati Bimbolandia e Il Villaggio dei Folletti e dell'appoggio fornito dal Comune di Tolentino.
E' stato presentato questa mattina il progetto che sarà attivo dal 15 giugno al 21 agosto. Tolentino, da cui già da febbraio era partito l'appello del vice sindaco Silvia Luconi per il necessario supporto alle famiglie con i bambini in tempi di pandemia, diventa così uno dei primi Comuni da cui partono i centri estivi dopo il lockdown.
“I bambini - dice Roberta Mariani, educatrice di Bimbolandia - sono stati dimenticati fino a che non sono arrivate le linee di partenza per i centri estivi. Difficile per un privato mettere in atto tutte le restrizioni che sono state indicate una settimana fa. Io e la collega dell'altro asilo tolentinate, Giamaica Muscolini, eravamo già in contatto precedentemente: abbiamo compreso che insieme avremmo potuto chiedere il sostegno del Comune e abbiamo creduto in questa idea.
Abbiamo preso contatti con l’amministrazione, visto che questa città è molto collaborativa sotto questo aspetto, ed effettivamente gli amministratori hanno subito creduto nella nostra proposta, nonostante non ci fossero ancora le linee guida nazionali".

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Mirco Mancini, Roberta Mariani, Giamaica Muscolini e Silvia Passarini

Domani e giovedì pomeriggio, quindi, dalle 17.30 alle 19.30, all'asilo Rodari, sarà possibile effettuare le pre-iscrizioni per i bambini dai 3 ai 6 anni e dai 6 agli 11 anni.
"Le pre-iscrizioni - spiegano - sono necessarie dal momento che per quanto riguarda la prima fascia di età, ogni educatore seguirà 5 bambini, mentre per la seconda fascia saranno 7 bambini per ogni educatore. Questo richiede quindi una selezione, anche in base ad una graduatoria dettata dal governo, per i bambini che parteciperanno".

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Roberta Mariani e Giamaica Muscolini

Entusiasta anche la collega Giamaica Muscolini del Villaggio dei folletti che, insieme a Silvia Passarini dice: “Vogliamo ripartire e abbiamo voglia di tornare a fare quello che ci riesce meglio: stare con i bambini, con tutte le precauzioni che servono. Il 15 giugno sarà la data della ripartenza. La struttura scelta (la scuola King-Rodari) si presta a questa attività perché ogni aula ha una uscita esterna sul giardino. Ogni gruppo userà quindi uno spazio interno ed uno esterno esclusivi. Ogni famiglia potrà scegliere il periodo di iscrizione del proprio figlio che potrà partecipare per l'intera giornata o solo mezza che può essere sia il mattino che il pomeriggio". Attenzione rivolta anche al ritorno alla quotidianità scolastica dei più piccoli: "Nella frequenza del pomeriggio - spiega Roberta Mariani - ci sarà anche la possibilità per i bambini della scuola primaria di svolgere i compiti estivi e riprendere la quotidianità del fare i compiti. Gli ingressi saranno scaglionati e tutte le attività saranno scandite dal lavaggio delle mani.
All'ingresso sarà fatto il triage e ogni mattina i genitori dovranno avere l'autocertificazione. I bambini saranno accolti all’esterno e nessun altro potrà entrare nella struttura".

Orgogliosa Silvia Luconi ha approfittato anche togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Leggiamo sui social, ormai piattaforma più uttilizzata per lo scambio di opinioni, che il nostro Comune vuole primeggiare. Io credo invece che vogliamo semplicemente dare ai cittadini risposte a problemi e difficoltà. Sono soddisfatta - ha detto - perchè insieme all’amministrazione comunale, dalla prima telefonata a febbraio con Roberta Mariani, abbiamo iniziato ad interrogarci su come poter trovare una soluzione. Sono seguite diverse riunioni per dare una risposta ai genitori. Trovare una alternativa per i genitori che possono affidare i figli ai professionisti ci è sembrato importante perchè non tutti possono chiedere il congedo parentale; non tutti hanno la possibilità di reperire una baby sitter qualificata perchè i 600 euro non basterebbero e i 1200 euro annunciati dal governo non sono ancora disponibili. Questa è l’alternativa che offriamo a Tolentino". 

GS

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Mirco Mancini
La chiusura fino al prossimo 3 aprile delle scuole di ogni ordine e grado per l'emergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese e in mado significativo anche le Marche coinvolge anche gli asili nido privati. Un provvedimento necessario per contenere il contagio, ma che ha indubbiamente messo in difficoltà anche queste strutture che hanno cercato di organizzarsi per dare una risposta concreti ai problemi che si sono creati. "I giusti provvedimenti emanati dal Governo per contenere il contagio - a parlare Barbara Mariani, portavoce per la regione Marche degli asili nido privati - coinvolgono nelle Marche un numero rilevante di piccole realtà tra micronidi, nidi privati, nidi domiciliari, centri per l'infanzia e centri di aggregazione. Nonostante approviamo questa chiusura, il problema per noi privati è quello di dover sostenere delle spese che finora erano coperte dalle rette corrisposte dalle famiglie. E' chiaro che se questa chiusura dovesse prolungarsi ancora più a lungo ciò determinerebbe il collasso dell'intero sistema regionale in quanto gran parte di noi soggetti privati non abbiamo altro mezzo per sostenerci diverso dalle rette". Forte rischio chiusura, dunque, per gli asili nido privati in mancanza di speciali misure di sostegno da parte dello Stato. "L'eventuale chiusura - continua Barbara Mariani - provocherebbe il collasso dell'intero sistema educativo, in considerazione del fatto che su oltre 13mila strutture il 48% è gestito da privato. E' chiaro che il venir meno del sistema privato causerebbe il crollo dell'intero sistema poichè lo Stato non sarebbe in grado di gestire l'alto numero di bambini che entrano in queste strutture dedicate all'infanzia. Ciò comporterà disagi enormi per le famiglie che hanno necessità di portare i propri figli negli asili nido, dal momento che il sistema pubblico non riuscirà a soddisfare tutte le richieste". Nel frattempo attraverso la rete social i responsabili degli asili nido delle Marche si sono attivati per fare il punto della situazione, prendere coscienza delle difficoltà presenti e future interssando, con l'aiuto degli ambiti territoriali, la Regione attraverso una lettera nella quale si chiede la possibilità di un incontro in streaming per cercare una soluzione attuabile nella gestione dell'emergenza che coinvolga insieme strutture pubbliche e private. "Due i punti fondamentali chiesti al governo regionale - conclude la portavoce - Anzitutto come sostenere le spese, dai mutui, agli affitti, ai compensi per i dipendenti, in assenza di entrate. In secondo luogo abbiamo chiesto di non sospendere i bonus attraverso i quali le famiglie ottengono il rimborso di parte delle rette corrisposte, così da poter permettere alle famiglie di continuare a versare la retta e alle nostre strutture di poter sopravvivere".

f.u.

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