Il sindaco di Treia Franco Capponi, allineandosi al pensiero del collega di Tolentino Pezzanesi, ha chiesto ampia responsabilità e maggiore potere per gli enti locali nella gestione della pandemia da Covid 19. Una proposta proprio di Capponi ai sindaci della provincia di Macerata è al vaglio dei primi cittadini, pronta a essere rielaborata e poi inviata all’assessorato regionale alla sanità.

Si può leggere: “Ognuno deve fare la sua parte. Il sistema sanitario, da solo, non può vincere contro un virus che sta crescendo, a livello di positivi, facendo così saltare il tracciamento in tutte le Aree Vaste. I ritardi accumulati nelle operazioni di tracciamento dei contatti stretti amplificano enormemente la diffusione del virus e creano nelle persone positive un senso di confusione e disorientamento per la mancata affidabilità del sistema.

L’epidemia è in peggioramento progressivo nella nostra Regione e nella nostra Area Vasta 3, nella quale nella giornata di ieri sono stati registrati quasi 200 casi, che vanno ad aggiungersi ai 2700 casi totali. Il carico di lavoro non è più sostenibile dai servizi sanitari territoriali con l’evidenza di impossibilità di tracciare in modo completo le catene di trasmissione, come spiegano i servizi ISP delle ASUR.

Il sistema di tracciamento è complicato e quindi una nuova organizzazione di esso, con il coinvolgimento dei sindaci, dei medici di base, l’accreditamento di ulteriori laboratori di analisi e delle strutture comunali si rende indispensabile. Non si può, come ora, affidare ai singoli individui il rispetto dei provvedimenti di quarantena e di isolamento nel caso ci si trovi nella condizione di contatto stretto con casi accertati, anche in assenza di comunicazione da parte dei servizi sanitari di Area Vasta.

Tutto ciò specialmente in un momento in cui vi e’ un aumento progressivo e lineare dell’incidenza dell’infezione e quindi risulta saltato il modello ISP di tracciamento tempestivo dei contatti.

Per far fronte a questo quadro noi sindaci proponiamo di aiutare le ASL nell’istruttoria di individuazione dei tracciamenti, anche perche i sindaci già utilizzano i dati del tracciamento ISP per attivare i servizi di supporto alle famiglie colpite dal Covid, sia per l’approvvigionamento di medicinali e beni di prima necessità, sia l’attivazione dei servizi di raccolta dedicata dei rifiuti, che debbono essere trattati in modo specifico per non ampliare la diffusione del virus.

L’azione potrebbe essere semplice: quello che proponiamo come sindaci è che al posto di chiamare l’Asl, il medico, qualora rilevi un caso di positività, chiami il sindaco e comunichi chi è il sospetto o il positivo. A quel punto il tracciamento verrebbe affidato alla Polizia Locale e alle stazioni dei Carabinieri. Si avrebbe il quadro completo in poco tempo, vista anche la conoscenza territoriale, e l’ASUR avrebbe caricato a sistema un dato veritiero e certificato su cui avviare le azioni di controllo e di effettuazione dei tamponi.

I dipartimenti di prevenzione sono in difficoltà in ogni provincia, bisogna usare quello che si ha a disposizione: l’istituzione locale che diventa, come autorità, anche garante del rispetto della privacy”.
Aveva più volte richiamato i propri cittadini ad un alto senso di responsabilità per contenere la diffusione del Coronavirus ed ora è risultato positivo alla malattia il sindaco di Treia Franco Capponi, in isolamento fiduciario dopo l'esito postitivo del tampone cui si è sottoposto a causa del contagio contratto da una dipendente degli uffici comunali di segreteria.

"Fortunatamente non presento gravi sintomi - è positivo nelle sue parole Franco Capponi - Purtroppo nella nostra attività amministrativa si incontrano molte persone, si parla con tutti, non ci si risparmia per cui il rischio di contagio aumenta, anche se nel mio caso questo è avvenuto all'interno del comune. Soltanto io sono risultato positivo, anche se con una carica virale molto bassa, tra le persone che sono venute in contatto con la dipendente della segreteria". 

Continua, così, ad essere operativo nella propria attività il primo cittadino di Treia che nel suo domicilio continua a seguire le vicende della città da lui guidata, mantendosi in stretto contatto con i suoi collaboratori soprattutto per rimanere vicino alla cittadinanza, soprattutto nel garntire servizi adeguati a quanto si trovano in isolamento fiduciario perchè, come lui, sono stati colpiti dal virus.
 e attraverso i volontari

"Già dalla scorsa settimana - continua il sindaco - abbiamo riattivato il Coc e anche attravero l'opera dei volontari di Protezione civile, contiamo di far fronte ad ogni esigenza. Cerchiamo di dare una risposta pronta e veloce al problema".

A parere di Cappono solo operando con responsabilità si potrà uscire dalla pandemia più forti di prima.

"Quando si sta bene si pensa di essere invulnerabili, commettendo anche degli errori - conclude - Quando, invece, la malattia ti colpisce in prima persona si riflette molto. Porbabilmente aumenta anche il senso di responsabilità e si promette a se stessi di non sbagliare nessuna mossa. Non è pensabile che tutti miglioriamo perchè abbiamo il Covid, come dimostra quanto si è verificato nei nostri comportamenti dopo il primo lokdown. Speriamo che tutti facciamo una riflessione personale, disposti a cambiare i nostri stili di vita. Solo così possiamo sconfiggere questo virus".

f.u.


Il dispositivo del Tar non lascia dubbio alcuno. Il ricorso del gruppo di minoranza Prima Treia, che riteneva illegittima la nomina a sindaco di Franco Capponi, la nomina della giunta e tutti gli atti conseguenti, è stato respinto. La sentenza definitiva arriverà non prima dei 30 giorni e non cambierà l'esito del procedimento ma semplicemente chiarirà le motivazioni del giudice. Già a luglio il Tar aveva respinto la richiesta di sospensiva da parte del gruppo capitanato da Vittorio Sampaolo e sostenuto dall'onorevole Tullio Patassini che però invitavano alla cautela e hanno continuato a sostenere la loro posizione.
Lo hanno fatto anche in consiglio comunale, a cui non hanno mai partecipato se non per dichiarare che non riconoscevano la legittimità della giunta e degli atti per poi abbandonare gli scranni.

"Il giudice ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso presentato da Sampaolo - spiega il vicesindaco David Buschittari - dando seguito alla precedente decisione sulla sospensiva. Noi possiamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto dal 27 maggio per il bene dei cittadini di Treia. L'auspicio è che da oggi anche l'opposizione possa impegnarsi sulle questioni e sui problemi della città, capendo che hanno perso le elezioni e esercitando il ruolo che è stato loro assegnato".
Non può che essere soddisfatto il sindaco Franco Capponi, ancora sospeso in attesa della sentenza di secondo grado in merito all'accusa sulle spese pazze in Regione. La sua sospensione, qualora la sentenza della Corte di Appello non dovesse pervenire nei tempi previsti (autunno di quest'anno) decadrà in ogni caso a far data dal 25 dicembre, ovvero 18 mesi dopo dalla condanna di primo grado.
"Quello del gruppo Prima Treia - dice Capponi - è stato un imbroglio. Prima hanno denigrato me e la nostra lista in campagna elettorale affermando che ero ineleggibile e che se avessimo vinto Treia sarebbe stata di nuovo commissariata. Così non è stato e ancor più grave è che non si siano arresi ma abbiano proseguito a non partecipare ai consigli comunali. Ci siamo assunti l'onere di non far perdere al Comune mesi di lavoro e di possibilità e abbiamo gestito la città anche se costantemente sotto torchio a causa delle loro accuse. Speriamo che ora inizino anche loro a pensare a Treia e ai treiesi".
g.g
 

A tre anni dal sisma che ha colpito il centro Italia, e in particolare le Marche, Fondazione Symbola ha presentato un report sullo stato della ricostruzione, un’analisi critica delle difficoltà e dei ritardi accumulati e le proposte per avviare la rinascita delle comunità e dei territori.
A spiegare quanto emerso dall'elaborazione dei dati ufficiali, le cui fonti sono quelle del sito del commissario e della Regione, è il segretario generale della fondazione, Fabio Renzi ai microfoni di Radio C1: "Su 46mila edifici privati danneggiati nelle Marche - spiega - , con danno lieve e grave, gli edifici con progetto di ripristino presentati sono solo 6000: il 13%.
Mentre gli edifici per cui sono stati autorizzati intervento e finanziamento sono 2800, appena il 6%, e non significa che abbiamo cantieri aperti per questa percentuale. La quota  infatti scende, perchè una volta che è stato autorizzanto l'intervento bisogna attendere la procedura da fare con la banca.
Le pratiche esaminabili dagli uffici incaricati, all'anno, sono 1250, una percentuale del 2.7% annua. I progetti presentati ogni anno sono in media 3500, mentre la media mensile è di circa 300 pratiche.
Significa - aggiunge Renzi - che per la sola presentazione di tutti i progetti ci vorranno 15 anni. Questi dati ci parlano di una prospettiva di ricostruzione di 30 o al massimo 35 anni. Noi finiremmo, andando avanti con questi tempi, nel 2044 o al massimo 2049. Un report complesso - conclude - quello che abbiamo presentato, molto ricco, ma molto chiaro. Abbiamo fatto lo stato dell'arte e una analisi critica su quali sono le storture che hanno portato a questo esito e abbiamo presentato le nostre proposte, grazie alle quali si potrebbe anticipare la fine della ricostruzione fisica  al 2030".

Tra le proposte, un paragone con il ciclismo: "Quando si corrono gare importanti  -dice - gli atleti si trovano sulla linea di partenza e cominciano la corsa. Solo a fine gara vengono fatti i controlli antidoping. Se i controlli venissero fatti all'inizio, ogni gara durerebbe settimane. Dovremmo ragionare così anche con la ricostruzione e i professionisti che se ne occupano: sono esperti che hanno superato un esame di stato per iscriversi ai rispettivi ordini. Facciamoli correre, poi alla fine faremo gli eventuali controlli".

GS

Nuovo polo scolastico a Passo di Treia. La critica del gruppo d'opposizione Uniti per Treia. Da settimane ormai va avanti la querelle tra l'amministrazione e il gruppo d'opposizione in merito ai nuovi poli scolastici finanziati dal Commisario Straordinario per la ricostruzione. Uno sarà realizzato nel capoluogo, mentre altri due saranno rispettivamente edificati a Passo di Treia e a Chiesanuova. Se l'area individuata della Città, quella di Bell'Amore, non piace perché si troverebbe in un fossato, dice l'opposizione, ma anche perché non permetterebbe la realizzazione di un campus ma di strutture frammentate, nemmeno quella della frazione passotreiese è esente da critiche. Nondimeno le critiche sono ancor più aspre, in seguito alla condanna del sindaco Franco Capponi per le "spese pazze" in Regione: "L'incontro dell'Amministrazione con i genitori dei bimbi iscritti alle scuole, a Passo di Treia, è stato una farsa. A monopolizzarlo, noncurante della condanna in primo grado, il sindaco 'sospeso' che per due ore ha condotto l'ennesimo bluff per la cittadinanza, smentito sia dal punto di vista tecnico che progettuale dai genitori presenti. Se il 'polo' treiese fa accapponare la pelle infatti, Capponi vuole fare addirittura peggio a Passo di Treia". Secondo il gruppo d'opposizione si è trattato di una in primo luogo perché erano presenti genitori di bambini già iscritti, che quindi "non vedranno mai le nuove scuole" e non la cittadinanza. La seconda motivazione è che, a parere di Uniti per Treia, "ciò che viene presentato come innovativo a colpi di slides non è altro che l'ennesima riproposizione di una scuola anni 50, stretta tra le case e senza spazi dedicati, con una via pubblica che diventerà addirittura un vicolo cieco. Una proposta che, per soddisfare le esigenze di spazi verdi, comunque minimi, prevede l’edificazione della scuola elementare su due piani; mentre la scuola materna viene di fatto rinviata a data da destinarsi". L'area individuata infatti ha una superficie di circa 10mila metri quadri e si trova nel centro abitato di Passo di Treia, negli spazi occupati dall’ex Consorzio Agrario, dalle case popolari, dalla scuola dell’Infanzia Caracini, dalla scuola media e dalla palestra.

"E ancora - agiungono - perché i soldi finanziati dallo Stato, circa 4 milioni, non basteranno, anzi ne serviranno il doppio e li metteranno i treiesi: in pratica, 15-20 milioni di euro per avere due plessi incompleti. Una farsa, infine, perché i cittadini sono chiamati ad esprimersi su un fantomatico blog, in realtà la mail del sindaco, su una decisione già presa, l'area scelta, senza alcuna alternativa, potendo indicare solamente i propri gusti sulla disposizione dei volumi. Alla faccia, ancora una volta, dell'urbanistica partecipata prevista dalla legge. Nonostante la sospensione - concludono - Capponi sarà ancora l'allenatore di una squadra che, con un uomo solo al comando, non c’è mai stata”.
Gaia Gennaretti 

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