Scoperta dai finanzieri della Compagnia di Macerata una frode fiscale nel settore del commercio all’ingrosso di pellame. Evasi oltre 3 milioni di euro. Eseguito il sequestro di beni per circa 600.000 euro. 5 le persone denunciate.

Si è conclusa, con un sequestro per equivalente di beni, un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria svolta dalla Compagnia di Macerata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, nei confronti di un gruppo di imprese, già operanti nella provincia maceratese nel settore del commercio all’ingrosso di pellami.

Il contesto investigativo, avviato due anni fa, ha comportato l’analisi di tutti i rapporti economici e commerciali posti in essere dalle imprese verificate.

Il quadro indiziario ricostruito, ha permesso di accertare l’utilizzo e l’emissione di fatture relative ad operazioni mai avvenute.

Nell’ambito dell’inchiesta, il GIP presso il Tribunale di Macerata – Dott. Domenico Potetti – su richiesta del Procuratore della Repubblica, ha disposto il sequestro per equivalente di beni fino a concorrenza delle imposte evase per circa 600.000 euro.

Le Fiamme Gialle maceratesi hanno quindi dato esecuzione al provvedimento del Giudice, procedendo al sequestro di un villino, due appartamenti con relative pertinenze e denaro contante, riconducibili agli indagati, rappresentanti legali delle aziende implicate nella frode fiscale.

I responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per vari reati tributari.

La lotta all’evasione fiscale e soprattutto alle grandi frodi costituisce un obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, teso a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche imprese e professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.

g.g.

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La Guardia di Finanza di Macerata ha partecipato all’operazione “Aphrodite”, gestita dall’Italia in collaborazione con Belgio, Bulgaria, Cipro, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito, sotto l’egida dell’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (E.U.I.P.O.) e dell’Europol, per contrastare efficacemente il fenomeno della contraffazione ed in particolar modo la vendita on-line di prodotti non genuini. 

In due distinte operazioni condotte dalla Compagnia di Civitanova Marche, sono stati sequestrati circa mille articoli riportanti il marchio d’impresa contraffatto: orologi, capi di abbigliamento, borse, scarpe ed accessori moda, perfettamente identici agli originali, rinvenuti all’interno di due abitazioni nella disponibilità di extracomunitari di origine senegalese che proponevano in vendita la merce attraverso i social media.  Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono state rinvenute e sequestrate anche quattro banconote da 50 euro ed una da 100 euro, risultate false. Quattro le persone denunciate a piede libero alla locale Procura della Repubblica, tutte di origine senegalese

Internet continua ad essere un importante veicolo per la commissione di reati contro la proprietà intellettuale, in quanto utilizza nuovi ed emergenti piattaforme, come i social media, che hanno semplificato e velocizzato la pubblicazione e la condivisione delle offerte di prodotti contraffatti e pirata ad un pubblico sempre in maggiore espansione. 

In tale ambito l’Europol ha il delicato ruolo di esaminare la portata del fenomeno, monitorare i social media e le piattaforme di vendita per raccogliere elementi investigativi che diventano, poi, oggetto di approfondimento a cura delle “law enforcement” nazionali. 

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La crescita esponenziale di piattaforme internet ha colpito anche lo sviluppo dei mercati online o e-store che possono essere considerati canali alternativi alla vendita al dettaglio e che, spesso, usufruiscono di questi nuovi mercati per perpetrare attività illecite. 

Le merci contraffatte vengono pubblicizzate con semplici messaggi che indicato prodotto e prezzo. I dettagli della transazione sono definiti attraverso altri canali di comunicazione, le spedizioni vengono affidate ai corrieri e il pagamento viene solitamente effettuato tramite carte prepagate o paypal.

E’ importante una corretta informazione dei consumatori sul corretto uso dei social e su come queste piattaforme possano essere appannaggio di reti criminali.  
g.g.

Un 29enne di Macerata finisce in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti. A beccarlo, il Nucleo Mobile della Guardia di Finanza Compagnia di MacerataAveva oltre due chili di marjiuana che i militari hanno proceuto a sequestrare.

Fondamentale, si è rivelata l’intensificazione del controllo economico su tutto il territorio provinciale, soprattutto in zone ritenute “più tranquille” dagli spacciatori.

Infatti, nel corso di un servizio di pattugliamento a Piediripa di Macerata, i finanzieri hanno fermato l’autovettura condotta proprio dal ragazzo.

Date le circostanze di luogo e di tempo, i militari hanno approfondito il controllo rinvenendo, all’interno dell’autovettura, 2,129 chili di marijuana essiccata, contenuta in involucri di plastica termosaldata.

Lo stupefacente, verosimilmente destinato al “mercato” locale, è stato sottoposto a sequestro, mentre il responsabile è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione di servizio conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, in difesa della salute pubblica.

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