La miccia innescata dal gruppo di maggioranza di Sarnano in merito a quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, con una nota nella quale si invitava il capogruppo di opposizione Giacomini Piergentili a “chiedere scusa per aver prospettato la chiusura delle Terme”, ha provocato un’autentica deflagrazione, con il consigliere Gicamoni Piergentili che non ha mancato di far sentire la propria voce attraverso la nota che di seguito pubblichiamo.

"Sono d’accordo con il sindaco. Chiedo scusa. Chiedo scusa ai miei concittadini sarnanesi per non essere riuscito due anni fa a mandare a casa l’attuale sindaco e la sua maggioranza, politicamente incapaci di amministrare un paese. Di solito è l’opposizione che attacca con critiche il gruppo di maggioranza. A Sarnano accade esattamente il contrario. Consapevoli di questa loro incapacità politica, la migliore difesa diventa l’attacco, per nascondere le tante anomalie e lagnanze che affliggono il nostro territorio, nel pieno di una stagione turistica che si sta dimostrando fallimentare.

Veniamo ai fatti. Sono stato accusato di volere la chiusura delle terme. Questo sarebbe accaduto durante la discussione di apposito ordine del giorno per l'approvazione dell'acquisto dell’ex mercato coperto in largo Manara di proprietà della Società Terzo Millennio. Tale transazione è solo una parte di un’acquisizione di immobili di proprietà della società termale da parte del comune, per un ammontare di 760.000,00 euro, beni conferiti dallo stesso comune all’atto della costituzione della società termale.

L’Opposizione è stata sempre molto critica su tale operazione, perché attuata senza una strategia di risanamento della società termale, soprattutto in assenza di un piano industriale.

Lo stesso revisore dei conti del comune dichiara nel parere al rendiconto 2020: - "LO SCRIVENTE NON CONDIVIDE A PIENO LA POSIZIONE PRESA DALLO STESSO ENTE IN MERITO A QUESTA COMPRAVENDITA SOPRATTUTTO CONSIDERANDO: LA SITUAZIONE DI DISEQUILIBRIO ECONOMICO E FINANZIARIO; LA MANCANZA DI REDDITIVITÀ DELLA STM E IL FATTO CHE LA STESSA NON ABBIA PRESENTATO UN PIANO INDUSTRIALE O DI RUSTRUTTURAZIONE AZIENDALE, DAL QUALE RISULTI COMPROVATA LA SUSSISTENZA DI CONCRETE PROSPETTIVE DI RECUPERO DELL'EQUILIBRIO ECONOMICO DELLE ATTIVITA SVOLTE."

In tale contesto riporto quanto da me esternato in consiglio comunale il 14 luglio e trascritto nel comunicato del sindaco: "E' da troppi anni che la Società Terzo Millennio non riesce ad avere un quadro, una situazione di rilancio messa nero su bianco in modo da capire se vale la pena rifondarla (ma rifondarla anche nel senso economico finanziario magari creando una società nuova, creando un'altra strategia) oppure CHIUDERLA PERCHÉ QUANDO UN QUALCOSA CHE NON FUNZIONA È DESTINATA A MORIRE È INUTILE CHE GLI SI DÀ L'OSSIGENO, allora bisogna avere il coraggio di decisioni forti."

Considerata l’espressione di criticità anche del revisore, si discuteva se sarebbe stato il caso di studiare forme radicali di rilancio della società termale, tramite magari la ristrutturazione della stessa società o la rifondazione tramite altro organismo che poteva prevedere anche la chiusura dell’attuale società termale.

Nella replica, il vice-sindaco Ceregioli, accusa il capogruppo di opposizione di volere la chiusura delle terme.

E’ ovvio che la mia affermazione sia stata strumentalizzata ed adattata per scopi prettamente politici da parte del Sindaco e della sua maggioranza. Invito i cittadini ad andare ad ascoltare l’audio del consiglio per capire bene i contenuti di quanto affermato.

Infatti, il sottoscritto non ha mai parlato della chiusura delle terme, ma eventualmente della società termale. Ben altra cosa rispetto a quanto dichiarato dal sindaco.

È ovvio che, in casi estremi, si può prevedere la costituzione di un nuovo organismo gestionale su diverse basi di opportunità economiche e finanziarie, anche chiudendo quello in crisie non più strategico per il raggiungimento dei fini aziendali prefissati.

Per rendere ancora meglio l'idea, cito un esempio ancor più chiaro e di facile comprensione; la ristrutturazione dell'Alitalia, diventata ITA, con la chiusura dell'originaria storica società di bandiera nazionale.

Si è chiusa la società in crisi gestionale, ma non l’attività che svolgeva la società, che verrà svolta da un’altra, risanata, con nuove strategie aziendali e non gravata finanziariamente.

Questo era il senso del mio intervento ed è quello che avrebbe fatto il mio gruppo, grazie agli accordi con una cordata di imprenditori, che avrebbe costituito un nuovo contenitore societario riducendo drasticamente la quota di partecipazione pubblica e liquidato l’attuale società termale.    E’ ovvio che coloro che potrebbero investire nelle nostre terme non possono avere le mani legate data dalla presenza ingombrante del comune.

Perché tali imprenditori non si fanno avanti? Chiede la maggioranza. Perché non ci sono i presupposti che noi avremmo garantito. E per la scarsa fiducia politica in chi governa Sarnano?

Si adducono le tragedie degli ultimi anni quali cause della crisi societaria termale. Ma nessun sisma ne pandemie si sono verificate dal 2009 al 2016 e la gestione termale è sempre stata disastrosamente deficitaria. Prima della pandemia in pochi mesi abbiamo assistito alle dimissioni di ben due presidenti e relativi cda con l’attuale sindaco e giunta, che nella quasi totalità dell’esecutivo governa Sarnano da 12 anni. Ed attribuiscono colpe a chi c’era prima di loro. Questi amministratori, politicamente incapaci, hanno il coraggio di parlare al sottoscritto di “aria fritta”.

Invece di attribuirmi cose mai dette, il sindaco risponda alle seguenti domande:

-       E’ vero che la Società termale è in forte ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti?

-       E’ vero che è stata acquistata una macchina imbottigliatrice, costata migliaia di euro, che giace nei sotterranei delle terme per adempiere al vincolo imposto dalla delocalizzazione che prevedeva la riapertura dell’imbottigliamento delle acque minerali? La riapertura dell’imbottigliamento sarà realizzata?

-       Quali sono gli indirizzi strategici che il sindaco, socio di maggioranza nella società termale, ha dato al cda della stessa? Soprattutto, sono stati mai dati tali indirizzi?

-       Per quali motivi non viene redatto un piano industriale della società termale, basilare per una buona gestione aziendale ed il raggiungimento dei fini societari?

-       La gestione della società termale viene svolta in base a principi economico finanziari con specifici fini aziendali o sono prevalenti principi gestionali di carattere politico?

E’ giunto il momento di fare chiarezza in molti procedimenti amministrativi, anzi il tempo e la pazienza sono scaduti e le conseguenze saranno colpa dell’arroganza politica di chi governa.
“Bel colpo quello di portare il famoso attore Cesare Bocci a Sarnano”. Commenta così la scelta dell’attore come testimonial dello spot turistico per il territorio il capogruppo di minoranza de “Il paese che vogliamo – Ripartiamo insieme” Giacomino Piergentili. “Dopo il regista Pupi Avati, che ha visitato la nostra cittadina i giorni scorsi per girare un film, sembrerebbe da indiscrezioni – purtroppo nessuna informazione ci è fornita dalla maggioranza - che il nostro paese possa fregiarsi della collaborazione dell’attore come testimonial per i prossimi anni”.

Assolutamente critico, invece, il capogruppo Piergentili sul comportamento tenuto dal sindaco, Luca Piergentili, e dall’assessore Censori, comparsi in un video “social” mentre pranzano all’interno di una struttura di Sarnano, che lo stesso Giacomino Piergentili qualifica come “un’assoluta caduta di stile”. “Al di là del fatto che sia lecito o meno l’acconsentire semplicemente alla pubblicazione del video – continua il capogruppo di minoranza - è quantomeno un fatto eticamente gravissimo e politicamente ingiustificabile per chi ricopre la massima carica istituzionale del paese. E’ una mancanza di rispetto nei confronti delle tante attività di Sarnano che sono costrette a lavorare con i posti limitati all’aperto o sono chiuse perché non dispongo di spazio adeguato. Sarnano dispone di decine di attività ristorative che permettono di consumare un pasto all’aperto e, vista la splendida giornata, sarebbe stato più opportuno fruire di uno di queste strutture e rispettare le normative come ogni cittadino è costretto a fare al momento. Oppure era opportuno solamente evitare di pubblicare tali video”.

“Ora siamo certi che pioveranno critiche e in tanti ci diranno che siamo solamente invidiosi del fatto che l’Amministrazione sia riuscita ad avere un volto autorevole per la sua valorizzazione pubblica e pubblicitaria, ma non è così – conclude - Ribadiamo fortemente che siamo ben felici delle iniziative volte a mostrare quanto di bello ci sia nel nostro territorio, ma siamo in primo luogo vicini ai nostri cittadini, alle loro perplessità, esigenze e problematiche, soprattutto a coloro che in questo periodo hanno sofferto le conseguenze di tale maledetta pandemia, dalla quale, ricordiamocelo, non siamo ancora fuori”.

f.u.

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