Prosegue il lavoro per la legalità nei cantieri.
Dopo l'incontro della scorsa settimana con il nuovo prefetto Flavio Ferdani, ieri mattina si è tenuto un confronto tra il presidente della Provincia Antonio Pettinari e le organizzazioni sindacali del settore edile, rappresentate da Filomena Palumbo per la Feneal UIL, Jacopo Lasca per la Filca CISL e Massimo De Luca per la Fillea CGIL.

Al centro del dibattito l’importanza dell’utilizzo del badge di cantiere, "strumento innovativo e fondamentale - spiegano - per la lotta al lavoro irregolare, al dumping contrattuale e per garantire che l’utilizzo di risorse pubbliche alimenti un settore economico strategico, come l’edilizia, nell’ottica della qualità del lavoro e della realizzazione delle opere stesse".

Ma per il futuro l'obiettivo è anche quello di sottoscrizione di un Protocollo Quadro da applicare in tutti gli appalti futuri, che avrà lo scopo di rafforzare la lotta al lavoro irregolare che passa innanzitutto dalla corretta applicazione del contratto nazionale edile.

"Bisogna fare chiarezza sul badge - spiega Filomena Palumbo - , affinchè non si pensi che sia solo un cartellino per timbrare. È uno strumento che garantisce ai lavoratori di essere identificati a pieno: dati personali, contratto con il livello di inquadramento, conoscere se quel lavoratore ha fatto corsi specifici per quella mansione e le visite mediche. Una immagine chiara che consente di comprendere come si lavora nel cantiere. Le linee antimafia prevedono un settimanale di cantiere con i dipendenti che saranno impiegati nella settimana seguente. Con questo sistema abbiamo un confronto reale: nel cantiere, quando ci sarà la badgiatura, si verificherà se è stato rispettato il settimanale di cantiere o se ci sono delle modifiche da apportare.
Si apre un mondo nella legalità del lavoro edile - annuncia - e tutti gli occhi sono puntati su Macerata che è la provincia con il maggior numero di cantieri della ricostruzione, ma l'obiettivo non è quello di arrivare solo ai cantieri sisma, ma anche a tutti gli altri.
La Provincia - spiega - ci ha aperto la strada per andare avanti con questo progetto.
Abbiamo lavorato tanto grazie al precedente prefetto Iolanda Rolli e anche il nuovo Flavio Ferdani ci ha dato la massima fiducia. Possiamo dire che c'è una gandissima apertura su questa idea, quindi siamo pienamente soddisfatti perchè vediamo politicamente il desiderio di fare le cose fatte bene".

GS

Si è concluso questa mattina con il convegno "Un mondo a regola d'arte", il progetto sulla diffusione della cultura alla legalità. Si è svolto all'Itas di Macerata Matteo Ricci ed ha visto la partecipazione di diverse scuole oltre allo stesso Itas: il liceo artistico Cantalamessa, l'Ipsia di Macerata, l'istituto alberghiero di Cingoli e il liceo classico di Macerata. Ognuno di questi istituti è stato affinacato, nel corso dell'anno scolastico, dal personale dell'Arma dei Reparti Speciali. Insomma, il Comando Provinciale Carabinieri di Macerata ha voluto coinvolgere gli studenti in un percorso che fosse per loro prima di tutto fattivamente partecipativo e dinamico ma soprattutto formativo in base alle peculiarità di ciascun istituto e che si legasse, ovviamente, alle specialità dell’Arma dei Carabinieri. Una sorta di “joint venture” professionale quindi, finalizzata soprattutto alla crescita dei giovani, attori del futuro, e alla sempre più stretta collaborazione con i militari. 

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"Questo progetto - ha detto la dirigente dell'Itas Matteo Ricci, prof.ssa Emiliozzi - è la dimostrazione che le forze dell' ordine non sono solo repressive ma anche di accompagnamento. Al principio della legalità tengo tantissimo e iniziative come questa rendono lustro non solo alla scuola ma alla nostra vita perché le regole sono fatte per essere rispettate".

A portare il proprio saluto è stato anche il Prefetto Iolanda Rolli che ha evidenziato come l'immagine dell'Arma, negli ultimi anni, sia cambiata. "Avete potuto capire - ha detto rivolgendosi agli studenti - che i Carabinieri fanno molto molto di più che i semplici controlli. Vi porterete dentro una grande sinergia, l'Arma è quanto di più prossimo ai cittadini, in loro troverete sempre persone disponibili e il messaggio è che se voi conoscete e approfondite, anche su questi temi, progredirete e soprattutto sarete liberi. Perché sapere vi dà la possibilità di scegliere".

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Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha lavorato con il Liceo Artistico, per il rispetto dei beni culturali, con un tanto particolare quanto doveroso sguardo al territorio maceratese, colpito dal sisma che ha ferito anche le bellezze artistiche di questo territorio e un lavoro conclusivo sulla chiesa della Madonna della Cona, fra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia; il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale con una settore dell’Istituto “Matteo Ricci” per una fruibilità da parte di un numero sempre più crescente di siti archeologici, in particolare quello di Helvia Recina, a Villa Potenza; il Nucleo Operativo Ambientale, di concerto con il Gruppo CC Forestali, con un altro settore dell’Itas, istituto poliedrico dal punto di vista di crescita formativa, per la tutela ed il rispetto dell’ambiente insieme hanno realizzato un video della simulazione di un intervento in caso di inquinamento ambientale; il Nucleo Tutela del Lavoro con l’Istituto IPSIA - sede di Macerata - per il rispetto della sicurezza sui luoghi di lavori, tema di attuale importanza, con un altro video-simulazione di un intervento in un luogo di lavoro; il Nucleo Antisofisticazione e Sanità con L’Istituto Alberghiero di Cingoli per il rispetto della salute hanno realizzato un documento Haccp. A completare il quadro, i ragazzi del Liceo Classico di Macerata i quali hanno lavorato con il Comando Compagnia Carabinieri di Macerata sul tema, anche questo di triste attualità, del bullismo, concludendo un percorso fatto di incontri e riflessioni con la realizzazione di cortometraggio frutto della vicinanza tra l’Arma ed i giovani.

Prima di passare alla presentazione di tutti gli elaborati, hanno portato il loro saluto anche il sindaco Romano Carancini e il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei Carabinieri.

"Ai miei tempi - ha affermato il primo cittadino - si parlava del contrasto alle istituzioni. Oggi è fondamentale capire che la rivoluzione è quella della relazione umana, il rapporto tra persone e il riconoscimento delle istituzioni è la chive del futuro. Faccio il sindaco da 9 anni e l'esperienza che abbiamo vissuto con le forze dell'ordine è straordinaria. E' cambiato anche l'approccio delle forze dell'ordine che oggi entrano nelle scuole, partecipano ai progetti e danno un'immagine di persone vicine a noi".

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"Il confronto coi ragazzi - ha detto il colonnello prima di lasciare la parola agli studenti - è sempre entusiasmante. Il progetto è promosso ogni anno ma il comando provinciale ha voluto coinvolgere i reparti speciali che sono stati subito entusiasti. Perché i reparti speciali? Perché l'ambiente, la salute, la cultura e il lavoro sono i pilastri della nostra Costituzione. Le professionalità dei reparti speciali vanno sfruttate e presentate ai ragazzi".

g.g.

L’adolescenza è il periodo della curiosità, del cambiamento e dello sviluppo dell’identità sociale. Ma anche l’età in cui iniziano le prime responsabilità. 

Di adolescenti e legalità si è parlato stamane al teatro Italia, in un incontro organizzato dai Bikers Lions Club e riservato alle classi prime e seconde dell’Itts Divini, a cui hanno preso parte anche il vicesindaco Vanna Bianconi, il rappresentante dei Lions Francesco Forti, il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino e il dottor Stefano Galeazzi vicepresidente dell’associazione nazionale dipendenze patologiche.

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Ad accogliere gli studenti è stato Forti, che ha brevemente raccontato alcune delle sue esperienze in giro per il mondo, nonché delle attività di solidarietà verso le popolazioni terremotate: “Ho girato il mondo in moto, tre volte sono stato in Asia per esempio, o in Siria dove ho conosciuto luoghi e persone straordinarie. In moto non ci si dovrebbe andare per correre ma per conoscere il mondo. Così si dovrebbe anche conoscere la geografia e la storia”. In merito alle attività di vicinanza alle persone colpite dal sisma, Forti ha portato l’esempio degli allevatori sulle montagne tra Accumuli e Amatrice, “dove vivono ancora come se fosse il giorno dopo del terremoto. Abbiamo portato roulottes, cavi per l'illuminazione, mangimi, crocchette e alimenti per animali. Quando arriviamo ci dimostrano un enorme affetto e ci ripetono di non lasciarli soli. Quello che vogliamo fare - ha sottolineato - è non abbandonare le popolazioni terremotate per sentirle vive. Anche quella di oggi è un’attività di solidarietà. Siate sempre voi stessi, evidenziate la vostra creatività, valorizzate doti, talenti e qualità”. 

Con il dottor Galeazzi si è entrati più nel vivo dell’incontro: cos’è l’adolescenza, la piramide dell’amore, i social e il bullismo. 

“L’adolescenza è quel periodo della nostra in cui si cambia - ha spiegato - in cui si sviluppa un’identità sociale, e si sperimenta la partecipazione sociale. Oggi, mediamente un adolescente possiede tra i 4 e i 6 profili social”. È proprio sui social, quali Instagram, Facebook, Wattsapp, Snapchat e molti altri, che si verificano i fenomeni del cosiddetto cyberbullismo che in realtà non ha differenze col bullismo se non il contesto: “Entrambi rappresentano lo stesso fenomeno. Solo che il bullismo rimane in un determinato contesto come la classe scolastica, mentre l’altro si apre al mondo. Fra i reati c’è la molestia, lo stalking, il furto d’identità, la denigrazione, il flaming (che consiste nell’inviare un messaggio ostile ad altro utente della rete per infiammare la discussione, con toni accesi e violenti e con insulti)”.

L’attenzione è stata catturata poi dal capitano De Carlini che ha parlato loro di cosa significhi, legalmente, avere più di 14 anni, del fenomeno dei reati legati alla droga, del bullismo e infine anche del caso Traini, su richiesta degli stessi studenti.

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“A 14 anni - ha detto rivolgendosi ai ragazzi - vi viene riconosciuta una certa maturità e di fronte allo Stato siete responsabili delle vostre azioni. Questo vale per tutti i cittadini in territorio italiano. Si ritiene che a partire da questa età siate capaci di distinguere il bene dal male e il giusto dall’ingiusto. Divenite imputabili, cioè accusabili di un reato”. Il capitano ha poi cercato di far comprendere come anche una semplice presa in giro, reiterata, possa ingenerare nella vittima comportamenti ossessivi anche verso se stessa. A tal proposito ha detto che “ogni anno 400 studenti si suicidano. Se tra voi c’è qualcuno che viene preso di mira siete tutti responsabili”.

Prima di rispondere alle tante domande degli studenti anche sul caso Traini, De Carlini ha chiuso con un consiglio, quello di studiare “di alimentare con la conoscenza la vostra curiosità, per essere pronti ad affrontare la vita difficile che c’è fuori. E poi, confrontatevi tra voi e coi professori”.
Gaia Gennaretti

Domani il teatro Italia di San Severino ospita un incontro di formazione sulla legalità e la cittadinanza promosso dall’associazioneLions Club Bikers con la condivisione della dirigenza scolastica dell’Itts Divini , scuola demolita a seguito dei danni provocati dalle scosse di terremoto. 

Intervengono all’incontro il professor Francesco Forti, in rappresentanza dell’associazione Lions Club Bikers, e il dottor Stefano Galeazzi, vice presidente dell’associazione nazionale Dipendenze Tecnologiche, per parlare del tema “ Adolescenti oggi”. 

Nel corso della mattina si terrà un incontro sullo stesso argomento con il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino. Al termine degli incontri verranno consegnati dodici caschi offerti dall’associazione Lions Club Bikers ai migliori alunni delle classi prime. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di San Severino.
g.g.

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