Sanità marchigiana: bene nell’emergenza ma ne serve una che funzioni nel quotidiano. È il pensiero di Loredana Riccio, candidata alle Elezioni Regionali nella lista del PD per la provincia di Macerata.

L’ex dirigente dell’Area Vasta 3 vede il sistema sanitario regionale come “una struttura che ha retto bene ed uscita meglio di altre regioni dalla prova epocale del Covid. Non dimentichiamo che le Marche a marzo sono state una delle regioni più colpite, che siamo usciti dall’emergenza prima delle previsioni che ci accomunavano alla Lombardia e che proprio a differenza di quest’ultima stiamo resistendo al ritorno dei contagi. Se però guardiamo alla normale amministrazione, alla gestione quotidiana, va detto per onestà intellettuale, che nel corso dell’ultima legislatura alcune cose potevano essere fatte meglio”.

“Penso, ad esempio, al richiamo fatto dal sindacato dei medici Anaao-Assomed sulla divisione tra il ruolo di governatore – rilancia la Riccio – e sono d’accordo con il candidato governatore del centrosinistra Maurizio Mangialardi che ha ribadito discontinuità rispetto al passato, annunciando una delega ad hoc nel prossimo esecutivo regionale. Servono però anche maggiori risorse (una follia rinunciare al Mes) e il superamento dei limiti imposti dalla legge Balduzzi (Governo Monti) perché è ciò che ci ha insegnato l’emergenza Covid: dobbiamo poter contare su una sanità pubblica territoriale davvero vicina ai cittadini, con servizi davvero accessibili e di qualità. Ripartiamo dagli Ospedali di Comunità e dai Punti di Primo Intervento: dotiamoli di risorse umane, strutture e tecnologie adeguate. Eliminiamo la precarietà di chi lavora (non è pensabile continuare a risparmiare sulla salute delle persone e sul personale) e diamo, soprattutto, ai cittadini la certezza di avere a disposizione i servizi. Fondamentali in particolar modo nelle aree interne: penso a Tolentino e Cingoli che meritano maggiore chiarezza e determinazione nelle scelte o agli ospedali di Camerino e San Severino, punti di riferimento per chi vive nelle aree interne. Insomma, il sistema sanitario regionale deve ripartire dal territorio, dai suoi punti di intervento capaci di intercettare i bisogni e le emergenze dei cittadini”.

f.u.

“Gli eroi del Covid, gli operatori sanitari, si possono ringraziare oltre che a parole anche con atti concreti”. Loredana Riccio, candidata con il Partito Democratico per la provincia di Macerata alle Regionali 2020 del 20 e 21 settembre, esprime vicinanza al mondo sanitario marchigiano che, con grande competenza e spirito di sacrificio, è stato impegnato e lo è ancora, a fronteggiare l’emergenza covid-19.

Alla notizia di nuovi contagi da Coronavirus nelle Marche (tra cui tre, tra Esanatoglia e Pieve Torina), al fine di scongiurare una seconda ondata Riccio, ex direttore amministrativo ospedaliero dell'Area Vasta 3 di Macerata, rivolge un appello ai cittadini a non abbassare la guardia: “Non si deve assolutamente sottovalutare la situazione per non vanificare tutti i sacrifici compiuti dal personale medico, paramedico, dagli oss e da chi, ad ogni livello, ha messo in pericolo in primis la propria salute per curare gli altri, lavorando senza sosta in difficili condizioni, completamente bardati fra mascherine e tute protettive. Infermieri e dottori si sono prodigati con ogni espediente pur di mettere in contatto i pazienti con le famiglie che purtroppo hanno dovuto rinunciare anche all’estremo saluto ai propri cari. Tutti dobbiamo continuare ad osservare le prescrizioni igienico sanitarie, evitare assembramenti e continuare ad indossare la mascherina, perché non ci possiamo permettere nuovi contagi, né dal punto di vista medico, né tanto meno da quello economico”.

Loredana Riccio ricorda chi, alla pandemia, ha dovuto sommare i disagi per la propria condizione di terremotato: “Penso a quei cittadini che sono stati coinvolti da una emergenza continua tra l’attesa della ricostruzione e l’isolamento vissuto per il covid. É anche a loro che occorre dare sostegno, pensando ad un sistema sanitario con servizi presenti nel territorio, capillarmente distribuiti in modo da dare risposte adeguate a chi deve curarsi e a chi fornisce l’essenziale servizio di cura."

Infine la Riccio ha voluto ringraziare tutto il personale medico che, dal lockdown ad oggi, ha lavorato e continua tuttora a lavorare alacremente per la nostra salute e per la nostra sicurezza. “Anche per loro dobbiamo continuare a rispettare le regole”.

f.u.

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