Prevista questo venerdì 21 agosto alle ore 12 a Villa Fornari di Camerino la presentazione ufficiale della lista civica "Rinasci Marche" in appoggio al candidato presidente Maurizio Mangialardi.
Coordinatore regionale della civica che riunisce anche Verdi e + Europa è Massimiliano Bianchini: "Abbiamo fatto una cosa direi abbastanza diversa e in un certo senso rivoluzionaria; se si pensa infatti che io sono di Macerata e lì ho fatto l'assessore per tantissimi anni sia al comune che in provincia, la presentazione si sarebbe potuta tenere più facilmente nel capoluogo di provincia. Volutamente invece si è scelto Camerino per una testimonianza di vicinanza a quelle terre che tra l'altro, esprimono candidati di grande risalto che abbiamo in lista;  fra tutti, l'ex sindaco storico di Serravalle di Chienti e nostro amico Venanzo Ronchetti che è punto di riferimento di tantissime persone, la manager dell'Università di Camerino Alessandra Zampetti, quindi, già da questi nomi, è evidente che la nostra non è una vicinanza costruita e artificiosa ma molto vera e reale. Personalmente- spiega ancora Massimiliano Bianchini- ho lavorato moltissimo con l'associazione ARCI nelle zone terremotate con le quali ho un rapporto profondo e, presentarci a Camerino, è un segnale che vogliamo dare. Siamo noi i primi e oggettivamente anche gli ultimi a farlo, dato che proprio questo venerdì  scade  la presentazione delle liste. Essere a Camerino per noi vuol dire testimoniare vicinanza e dire che è nostra intenzione non dimenticare mai;  siamo e saremo sempre presenti, ovviamente soprattutto coi nostri candidati e con una lista civica e che in tal senso ha profonde radici in primo luogo nella provincia di Macerata più che da altre parti.
"Rinasci Marche" in realtà è anche una lista che ha al suo interno un'area ambientalista e verde che, come in tutto il mondo dovrà prendere sempre di più il largo visto che i temi legati all'ambiente sono giustamente punto di riferimento di tantissime persone. Anzi, credo che l'Italia sia anche un po' in ritardo su questo, ma credo che, sia pure in ritardo,  arriveremo a capire l'importanza delle politiche ambientali. Perciò la nostra lista ha tanto da dire e tanti progetti: per noi la politica è progetto e penso che davvero potremmo dare un buon contributo". 
Oltre a Venanzo Ronchetti e Alessandra Zampetti fanno parte della compagine anche
Sandro Bisonni, consigliere regionale uscente vicepresidente della III Commissione Permanente: governo del territorio,ambiente e paesaggio, l'avvocato Francesco Acquaroli già candidato presidente della provincia e dal 2016 sindaco di Morrovalle, la civitanovese Sabrina Ercolanoni  che lavora nell'ambito naturalistico e ambientale, Giulia Messere,componente del direttivo provinciale di ARCI a Macerata.
"Una rosa di persone impegnate dunque civicamente e nel sociale, persone che presentiamo a Camerino volutamente perchè tutti i giorni lavorano da quelle parti".

Quanto all'accordo giallorosso tra Pd e M5S, Bianchini è dell'avviso che non vi sia ormai più tempo per raggiungere un'intesa. "E' un po' un dispiacere, non tanto per l'accordo o il mancato accordo in sè; il dispiacere è per come la politica talvolta mostri la sua improvvisazione. Credo che la base dei 5 stelle stia infatti diminuendo in maniera vertiginosa ogni giorno; mi pare che in realtà il  problema sia oggettivamente di orizzonte politico e che la situazione sia molto particolare . La loro piattaforma Rousseau ha detto che in realtà dovrebbero fare più accordi politici.  Poi però in queste regionali appaiono ancora  legati a vecchi schemi. Tuittavia- conclude Bianchini- è una faccenda che certamente quasi neanche ci riguarda;  a noi interessano le nostre attività, la nostra lista e la nostra progettazione. Quello che un po' stupisce​ è che​ si parli a metà agosto di questo, quando ci sono stati 5 anni per portare avanti queste attività. A me sembra che i 5 stelle abbiano dei problemi oggettivi: 5 consiglieri regionali se ne sono andati, il gruppo storico dei 5 stelle di Jesi dice cose molto diverse. Rispetto il dibattito interno, ma sinceramente non capisco molto l'orizzonte politico
".

c.c.























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Unicam è maestra in questo, ovvero nel costruire negli anni una rete di enti pubblici, imprese e associazioni che insieme possa ripartire dalla montagna per rilanciarla e valorizzarla. Il Covid ha dato peraltro un impulso importante ad alcune necessità, come ad esempio quella di avere un contatto vero con la natura, il buon cibo, il benessere che può garantire un territorio come il nostro entroterra ma anche quella dell’abbandono del concetto di “massa”. Le grandi città d’arte vuote di turisti danno l’idea di quanto stia prendendo piede il turismo di qualità. Su tutto questo vogliono puntare i due progetti presentati stamattina in Unicam insieme a Istao.

La collaborazione nel territorio è importantissima - ha affermato il rettore, Claudio Pettinari -. Molti partner stanno pensando insieme a noi a come fare sviluppo e Istao è stato un compagno di viaggio importante, come Tipicità, imprese e molti altri soggetti, nell'elaborazione di un progetto nato anni fa, in tempi non sospetti, quando pensavamo a come poter far rinascere questo territorio”. Da qui è nato Unicamontagna qualche anno fa, un hub con l’obiettivo di creare uno spazio condiviso in cui sviluppare un modello organizzativo nuovo tra filiere produttive, con particolare riferimento ai settori manifatturiero e agroalimentare, in relazione ai servizi creativi. È da questo hub che si sono poi sviluppati i due progetti finanziati dalla Regione presentati stamane: Ricrea e Lo Gusti.

Il primo è seguito da Ivana Marchegiani: “L'obiettivo è quello di promuovere il riutilizzo di tutto ciò che vogliamo scartare, dei rifiuti, dei materiali in disuso. Si va dal recupero della plastica ai vecchi mobili. Allestiremo un laboratorio nel territorio, inviteremo delle imprese a partecipare, creeremo nuovi prodotti da immettere poi sul mercato. Dimostreremo come da un materiale di scarto si possa dare vita a nuovi prodotti, anche opere d’arte. Con studio e mani sapienti si possono creare oggetti riutilizzabili. Oltretutto - ha aggiunto - ricreare può anche comportare la nascita di nuove imprese e quindi di nuovi posti di lavoro. Ci rivolgeremo anche ai bambini delle scuole affinché crescano con la consapevolezza dell’importanza del riuso. Dal rifiuto generiamo nuove vite perché l’inventiva dell’uomo è infinita”.

A presentare il progetto Lo Gusti è stato invece Massimiliano Bianchini: “Abbiamo dei finanziamenti pubblici che in realtà moltiplicheremo, una cosa importante per il territorio terremotato e per i giovani che hanno la possibilità di avere nuovi impieghi. Faciliteremo attività culturali, teatrali, il turismo di qualità e attività enogastronomiche a km zero. La cultura ha senso quando è moltiplicatore di attività imprenditoriali, quando riesce a promuovere un turismo non di massa e il buon cibo. È una grande occasione per i giovani e per l’entroterra perché noi partiamo da qui. Il Covid peraltro ha dato slancio a tutto questo”.

Gaia Gennaretti

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