Un elettrocardiogramma prenotato ed eseguito in soli tre giorni all’ospedale di Camerino. Ne ha riferito alla stampa, quale diretto interessato,  l’assessore comunale Stefano Falcioni, sottolineando come  questa esperienza personale valga a testimoniare di una struttura  che  funziona bene  con un’eccellenza rappresentata dall’ Ortopedia, dalla Chirurgia, nonché dal reparto di Cardiologia che dopo la nomina del primario è tornato ad essere più che efficiente.
Plaude alla notizia ma coglie anche l’occasione per ricordare le attuali problematiche del nosocomio, il comitato Salviamo l’Ospedale di Camerino. «Quanto affermato dall’assessore del comune di Camerino Stefano Falcioni - dichiara il presidente Angiolo Napolioni- , non può che rincuorarci. Partecipiamo con lui alla grande gioia e soddisfazione per aver trovato la possibilità di eseguire un elettrocardiogramma in così breve tempo. I nostri rallegramenti quindi all’assessore comunale per la velocità con la quale potrà eseguire l’esame medico e alla dirigenza della struttura sanitaria per la magnifica prova di efficienza dimostrata in tale circostanza. Confidiamo che tempistiche così ravvicinate, siano assicurate a tutti i comuni cittadini che necessitino di analoghi servizi. Non è, certamente, nostra intenzione spegnere l’entusiasmo del nostro caro assessore, ma ci sembra un tantino azzardato sostenere che “...dopo la nomina del primario, la Cardiologia è tornata ad essere un reparto più che efficiente”- continua Napolioni- . Ci sia permesso, molto sommessamente, segnalare all’assessore, al quale va tutta la nostra simpatia, che un “reparto di Cardiologia” si occupa di cose ben diverse e un tantino più complicate di semplici esami diagnostici che vengono eseguiti in regime ambulatoriale e che, ad oggi, al reparto di Cardiologia sembra esserci rimasto solo il primario, verso il quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà nella speranza che presto si veda attorniata da una schiera di medici che le consentiranno di esercitare le funzioni per le quali è stata nominata. Nel frattempo, restiamo in trepidante attesa che si avveri la profezia contenuta nella leggina voluta dal consigliere Gianluca Pasqui che, stando ai suoi proclami, determinerà l’arrivo, a Camerino e negli altri ospedali del cratere sismico, di schiere di professionisti sanitari attratti dai vantaggi previsti nel documento. A ben vedere, degli effetti miracolosi che il provvedimento si propone direalizzare, sembrano dubitarne gli stessi promotori regionali i quali, a distanza, di un anno, ancora non hanno chiarito né quali siano le agevolazioni che verranno erogate, né come si prevede di erogarle (incentivi finanziari, fiscali o di altra natura?). La legge, varata un anno fa, prevede testualmente la concessione ai comuni più colpiti dal sisma, di “contributi per la realizzazione di progetti diretti a promuovere l’insediamento, nei relativi territori, di dipendenti del servizio sanitario”. Prevede inoltre che la Regione Marche “possa realizzare direttamente progetti sperimentali di incentivazione della residenzialità”. Probabilmente – conclude il presidente del comitato -, il consigliere regionale Pasqui, la Giunta Regionale e l’amministrazione comunale di Camerino hanno avuto ben altro da fare in diverse e più importanti attività, considerato che, in tutto questo tempo, non si è vista neanche l’ombra di una proposta o progetto che preveda l’erogazione di fondi destinati a promuovere l’insediamento di professionalità sanitarie nei nostri territori. Per converso, abbiamo assistito alla rapidità con la quale si è proceduto a ricollocare in posizione apricale una dirigente rimossa per mancanza di titolo e ad allontanare dall’Ospedale di Camerino un professionista per motivi ancora non del tutto chiari e che attendiamo presto di conoscere. Quando si dice essere efficienti!»

Nota a margine dell'articolo ricevuta dal presidente del Comitato per la salvezza dell'ospedale di Camerino che pubblichiamo:

In merito a quanto sopra ci corre l'obbligo di chiarire che a nostro avviso il dr. Falcioni ha eseguito l'esame a soli tre giorni di distanza dalla prenotazione non certo per favoritismi derivanti dalla sua posizione di amministratore, ma solo ed esclusivamente a causa di una rinuncia da parte di qualche altro paziente che ha consentito lo scorrimento nelle prenotazioni. 

Resta il fatto che  si tratta comunque  di un caso fortuito di fronte ai consueti tempi biblici.

Tanto dovevamo a chiarimento 


Una delegazione del comitato “Salviamo l’ospedale di Camerino”, composta dal presidente Napolioni e dalle dottoresse Tamagnini e Cristallini, è stata ricevuta in regione dalla IV Commissione Sanità per trattare le problematiche e le urgenze del nosocomio camerte.

“Abbiamo ribadito, come già fatto in altre sedi, le gravi criticità del nostro ospedale – le parole del presidente del comitato Napolioni – Un ospedale, al servizio di un vasto e scomodo territorio, ancora all'avanguardia dal punto di vista strutturale e tecnico, ma tragicamente carente di personale, in particolar modo medico. Mancano, infatti, cardiologi ed anestesisti. Abbiamo chiesto con fermezza la garanzia di un pronto intervento h.24 che a tutt'oggi non c'è, ma purtroppo non abbiamo avuto alcuna rassicurazione in merito, anzi dalle poche domande che ci sono state poste è  scaturita poca conoscenza da parte dei consiglieri delle realtà dell’ospedale e della sua operatività sul territorio. Addirittura ci è  stato chiesto se abbiamo i numeri per essere un DEA di 1 livello. Domanda davvero incredibile considerato che l'operatività copre il territorio di 23 comuni. Ci è stato chiesto, inoltre, di essere propositivi al punto tale da dover sottoporre noi un piano di rilancio. Siamo alla fantascienza e non è con essa che si tutela la salute dei cittadini e si fa fronte alle emergenze. Il Piano Sanitario Regionale è da tempo in gestazione ed è  per questo motivo che abbiamo chiesto di essere ascoltati, ma dubitiamo che l’incontro possa produrre risultati. Penso che sarà necessaria una mobilitazione concreta”.

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