"Sono delle dichiarazioni avventate quelle del sindaco di Camerino che, probabilmente, si fa prendere dal panico per la gestione politica del suo Comune".
Rimanda le accuse al mittente l'assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini dopo 'allarme lanciato dal sindaco Sandro Sborgia sull'avviso "di mobilità interna che esclude il nosocomio cittadino dalla possibilità di essere destinatario di personale dirigente medico".

"Noi - dice Saltamartini ai microfoni di Carla Campetella per Radio C1...InBlu - stiamo vivendo questa pandemia e stiamo ragionando su come uscirne fuori.
Con i vaccini che arriveranno tra maggio e giugno avremo coperto circa 800mila cittadini e quindi potremmo essere fuori dal guado più pericoloso. A quel punto si dimostrerà se gli impegni che io e la giunta regionale abbiamo assunto su Camerino saranno mantenuti o meno.
L'Asur - chiarisce - ha avviato una procedura di mobilità che si attua prima di avviare i concorsi. Quelle del sindaco Sborgia sono strumentalizzaizoni politiche che io rimando al mittente: se continua così si gioca molta credibilità nel rapporto con la Regione".

Non usa mezzi termini l'assessore regionale nel contestare il comportamento del primo cittadino: "Non è la prima volta  - aggiunge - che, nonostante la cordialità dei rapporti, Sborgia si esprime in modo così pesante. Bisogna anche tener conto che lo scorso anno, a marzo, non aveva detto nulla sulla trasformazione di Camerino come ospedale unico Covid, ma da quando è cambiata la giunta regionale, per ogni questione strumentalizza situazioni di emergenza che tutti stiamo vivendo".

Non ci sarebbero motivi di preoccupazione, secondo Saltamartini, sul paventato ridimensionamento del nosocomio camerte: "Come si fa - si chiede l'assessore - a parlare di scomparsa in merito ad un presidio di primo livello del sistema sanitario e che secondo il nuovo piano sanitario regionale tornerà a riavere la sua centralità. L'ospedale è stato inserito in un percorso Covid, come anche gli altri ospedali della nostra regione, ma non significa che per questo sarà chiuso. Forse il sindaco approfitta di questa condizione per riattivare una scena mediatica.
Questa mobilità attivata dall'Asur - precisa - ha dei problemi oggettivi, perchè in un interpello fatto su tre Aree Vaste, nessuno ha fatto domanda per andare all'ospedale di Camerino.
Di questo non può essere accusata la giunta regionale".

GS


Asur Marche Area Vasta 3 ha diffuso una nota con la quale, nel rispetto di una corretta informazione per la popolazione dell’entroterra, con riferimento alle affermazioni uscite sulla stampa, del sindaco di Camerino relativamente all’ospedale cittadino e alle procedure espletate, con le quali viene paventata una volontà da parte del direttore della Area Vasta 3 di “lento e silenzioso svuotamento” dei servizi sanitari dell’entroterra, ha ritenuto necessario riportare con precisione  quanto realmente si sta attuando.
L’intenzione dell’azienda è quella,come già affermato dalla Giunta regionale- recita la nota- di potenziare le strutture dell’entroterra delle Marche, dando risposte precise nei territori e in particolare all’interno della provincia di Macerata colpita dall’evento sismico. Lo scopo è quello di creare una rete capillare, tra ospedali e territorio, in modo da dare risposte soddisfacenti e adeguate alla popolazione residente e anche ai giovani che vi afferiscono per motivi di studio. A tale scopo gli atti a cui si fa riferimento sono atti dovuti, nella prassi amministrativa, propedeutici alle procedure concorsuali in coerenza delle norme vigenti. In questa ottica, l’avviso si colloca come prima fase della procedura, che vedrà da subito l’acquisizione di nuove figure professionali attraverso l’utilizzo di concorsi già espletati, nelle seguenti discipline: cardiologia, chirurgia e ortopedia. Questo al fine di assumere nel più breve tempo possibile le unità di personale necessarie. È giusto precisare che questa direzione ha tutto l’interesse a mantenere le attività vigenti sul territorio e in particolare presso la struttura di Camerino, sempre e comunque nel rispetto delle procedure e della prassi consolidata. È intenzione, inoltre, attuare un piano di supporto per non lasciare sguarnita la struttura- conclude il comunicato-  mantenendo fino al momento di una eventuale uscita l’attuale organico, anzi potenziandolo, garantendo in questo modo la qualità e la continuità dei servizi presso il presidio stesso.

c.c.
"Nessun medico per l'ospedale di Camerino". È l'amara constatazione fatta dal sindaco Sandro Sborgia dopo che la direzione di Area Vasta 3 di Macerata nella giornata del 13 aprile 2021 ha pubblicato un avviso di mobilità interna per il reclutamento di 8 dirigenti medici di discipline varie quali Cardiologia, Chirurgia generale, Anestesia e Rianimazione, Pediatria, Psichiatria, da destinare alla copertura dei posti negli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.

"L’avviso di mobilità interna, nell’escludere il nosocomio camerte dalla possibilità di essere destinatario di personale dirigente medico- afferma il primo cittadino di Camerino-  è rivelatore di quali siano i veri intendimenti della politica regionale in materia di sanità, avviata dal centrosinistra prima e perseguita ora dal centrodestra. Appare, infatti, sempre più chiara la volontà di continuare in quel processo di lento e silenzioso svuotamento dei servirsi sanitari dell’entroterra avviato nel 2015, implementato nel 2017 in conseguenza degli eventi sismici e che oggi subisce un ulteriore accelerazione sotto la copertura degli effetti dovuti all’emergenza pandemica.
sindaco Sandro Sborgia
Il provvedimento amministrativo diramato dall’azienda sanitaria- continua Sborgia-  smentisce clamorosamente le promesse e rassicurazioni circa il paventato rischio chiusura o ridimensionamento fatte dall’assessore Saltamartini, insieme ai consiglieri regionali Pasqui e Marinelli, proferite nel corso dell’ultimo incontro di qualche mese fa, tenuto presso il Lanciano forum.
Al contempo, nel sollevare il velo delle ambiguità sul disinteresse per l’ospedale camerte, offende l’intelligenza dei tanti cittadini che hanno seguito e creduto in una risoluzione. Sappiano comunque che l’amministrazione comunale di Camerino e le altre comunità camerti sinceramente legate al nostro presidio ospedaliero, non assisteranno passivamente allo smantellamento del presidio ospedaliero di Camerino. La carta costituzionale- conclude il sindaco-  riconosce ai cittadini della montagna lo stesso diritto alle cure garantite a coloro che abitano in territori meno disagiati. Nel rispetto delle condizioni imposte dalla emergenza pandemica, chiameremo a raccolta i cittadini dell’entroterra e avvieremo tutti insieme ogni legittima iniziativa per contrastare la realizzazione di questo scellerato disegno".

c.c.
Donato all'ospedale di Camerino un nuovissimo dispositivo portatile a raggi ultravioletti, utile per la disinfezione e sanificazione degli ambienti sanitari. 
Il nobile gesto di vicinanza e altruismo si deve all'azione congiunta intrapresa da Rotary Camerino e associazione IoNonCrollo fattisi promotori di una specifica raccolta fondi che ha permesso di acquistare la strumentazione. 
Questa mattina, la presidente del Rotary Camerino dottoressa Nunzia Cannovo e, in rappresentanza di IoNonCrollo Marco Panniccià, Patrizia Antolini e Giovanni Biondi,  hanno consegnato la nuovissima strumentazione nelle mani del primario del Pronto Soccorso Domenico Sicolo, presenti anche la caposala Rosa Piccirilli e personale infermieristico. La direzione ATMO dell'Area Vasta n.3 era rappresentata dal dottor Massimo Sgattoni il quale ha portato il saluto e il ringraziamento della direttrice Daniela Corsi e del direttore sanitario Carlo Di Falco. 

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Presenti per il Rotary anche il prefetto Isolina Marota con Corrado Zucconi Galli Fonseca e l'ex presidente Roberto Santacchi, la dottoressa Valentina Cordeschi ha illustrato il funzionamento del dispositivo di disinfezione portatile, corredato di tablet.
Lo strumento si basa su una tecnologia a ultravioletti che prevede due tipologie di lampade di irraggiamento. La prima funziona a 254 nanometri ed emette esclusivamente raggi ultravioletti,  l'altro tipo di lampada funziona invece a 185 nanometri e, oltre ad emettere ultravioletti, genera anche quantità di ozono intorno al dispositivo. È stato spiegato che l'energia che viene emessa dalle lampade e le conseguenti reazioni che vengono attivate, consentono la trasformazione in ozono delle molecole di ossigeno naturalmente presenti nell'aria. Da software è anche possibile selezionare il tipo di tecnologia che si vuole impiegare per la sanificazione di un determinato ambiente.
Grato per un dono che è testimonianza dello sforzo e della solidarietà collettiva, il dirigente del Pronto Soccorso dott. Domenico Sicolo, il quale ha sottolineato il valore del gesto di vicinanza nei confronti della struttura ospedaliera e dell'intera comunità. La presidente del Rotary Nunzia Cannovo ha quindi spiegato i passi che hanno condotto all'acquisto della strumentazione, grazie alla raccolta fondi partita la scorsa primavera e che, oltre alla collaborazione con IoNonCrollo, ha visto il contributo dell'ammnistrazione comunale camerte.
"È questa una risposta del territorio per venire incontro al lavoro prezioso che si svolge all'interno dell'ospedale- ha detto la presidente del Rotary-. È un acquisto che abbiamo studiato nella convinzione che possa arrecare utilità per la sanificazione degli ambienti". Nella difficile battaglia contro l'emergenza pandemica, ogni contributo fatto con entusiasmo lascia un segno di positività e, ancora una volta, un'azione corale è riuscita a produrre un risultato di grande valore umano.
c.c.
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Solo un territorio unito nei suo organismi istituzionali e nelle relative scelte politico - amministrative riuscirà a risollevarsi potenziando i propri servizi per i cittadini. Questo il comune sentire dei sindaci e degli amministratori presenti all'incontro di Borgo Lanciano per parlare dei problemi e delle possibili soluzioni riguardo all'ospedale di Camerino che, come sottolineato più volte dall'assessore Filippo Saltamartini, non è assolutamente a rischio.

Proprio Saltamartini ha indicato nell'unione dei sindaci la chiave di volta per puntare all'eccellenza dei servizi sanitari in un territorio duramente colpito dal sisma prima e dalla pandemia poi. "Le istituzioni sono chiamate a collaborare per il bene delle realtà che amministrano e senza fare campanilismi - ha dichiarato l'assessore alla sanità - Lanciare continui allarmi o agire ognuno per conto proprio di certo non aiuta a raggiungere l'obiettivo".

Lavorare insieme per il territorio è da sempre uno dei cavalli di battaglia di Renzo Marinelli, ex sindaco di Castelraimondo e attualmente capogruppo della Lega in Consiglio Regionale. "Nell'ottica di potenziare i servizi sull'intero territorio regionale - le sue parole - non possiamo, come rappresentanti dell'entroterra maceratese, permettere che i servizi sanitari sul nostro territorio vengano a mancare. Abbiamo chiarito al riguardo la volontà dell'attuale governo regionale, ora occorre che gli amministratori di questa terra si siedano insieme con i rappresentanti della Regione per delineare strategie e obiettivi futuri".

"Occorre remare tutti nella stessa direzione - fa eco il presidente dell'Unione Montana di Camerino Alessandro Gentilucci - Il territorio non deve isolarsi nè trincerarsi dietro strumentalizzazioni politiche. La regione ha dichiarato che l'ospedale di Camerino non solo c'è, ma sarà potenziato e da questo dobbiamo partire. Credo che ci sono dei tempi: il tempo passato, che ci ha irrigidito e ci fa pensare male perchè siamo stati spogliati di tutto, il presente, nel quale bisogna prendere atto della situazione e formulare le proposte. Da queste bisogna partire attraverso interlocutori seri del territorio che insieme alla regione lavorino insieme non solo per dare dignità a questo territorio, ma anche per garantire la presenza di ulteriori servizi". 

f.u.
"L'ospedale di Camerino non si tocca, anzi, come detto in campagna elettorale, dovrà essere potenziato". Così l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini all'incontro che si è svolto al Lanciano Forum per parlare, con amministratori locali e cittadini, delle problematiche dell'ospedale di Camerino. L'allarme sulla situazione del nosocomio camerte era stato lanciato negli ultimi giorni da un blog creato sui social che aveva visto una grande partecipazione di cittadini preoccupati per il futuro di quello che, da un intero territorio, viene considerato l'ospedale della montagna.

All'incontro, voluto dalla regione Marche proprio per tranquillizzare la popolazione sul futuro del nosocomio camerte, sono intervenuti, oltre all'assessore Saltamartini, il vice presidente del Consiglio Regionale Gianluca Pasqui, il capogruppo in consiglio della Lega Renzo Marinelli, il direttore dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi, i sindaci del territorio con in testa il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia e alcuni cittadini in rappresentanza dell'intera popolazione. Dal dibattito è emersa tutta la preoccupazione per il depotenziamento che l'ospedale Santa Maria della Pietà sta subendo in alcuni reparti, soprattutto a causa della carenza di personale medico.

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"Purtroppo siamo ancora in piena pandemia - ha dichiarato l'assessore Saltamartini che si è anche lasciato sfuggire un possibile ritorno delle Marche in zona arancione - e abbiamo dovuto redistribuire le risorse umane perchè ci sono vite da salvare. Tuttavia c'è un preciso impegno del governo regionale che non appena possibile cercheremo di rafforzare questo plesso ospedaliero. Abbiamo già bandito concorsi e in attesa del loro esito continueremo a garantire i servizi aggregando personale da Macerata e da Civitanova. Si tratta di salvaguardare diritti dei cittadini, per lo più residenti in zone colpite dal sisma e per questo cercheremo di fare il massimo". A testimonianza di ciò anche l'annuncio che l'ospedale di Camerino è uno dei punti scelti dalla regione per la campagna vaccinale che partirà a breve anche per la popolazione ultraottantenne e per le persone più fragili.

f.u.


Salvare l'ospedale di Camerino. Sempre più sindaci dell'entroterra  si uniscono all'accorato appello lanciato dal primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia a tutela del depauperamento e del reintegro della piena funzionalità dei reparti di un nosocomio a servizio di una vastissima area. 
Domani al Lanciano Forum l'incontro tra gli ammnistratori locali e l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, mentre ha superato i 4500 membri il gruppo social "Salviamo l'Ospedale di Camerino" ed è salito ad oltre 5200 il numero delle firme dell'omonima petizione.
 Tra i primi sindaci ad esternare condivisione Pietro Cecoli, alla guida dell'amministrazionedi Montecavallo: " Io sono uno dei sindaci che vive questa realtà montana- dichiara Cecoli-  Con i miei familiai abito a mille metri sopra Montecavallo nella frazione di Pantaneto e non posso che avere attenzione a curare l'interesse sia degli abitanti del paese, sia dell'intero terrtitorio della montagna, come fatto del resto anche in passato quando stavoin Comunità Montana. Insieme abbiamo condotto tante battaglie in favore dell'ospedale e, anche se inn parte ci sono riusciti, ci mancherebbe che adesso ce lo facciamo chiudere o debilitare. Di sicuro debbo dire che tanta è la volontà di riprendere  tutto il terreno perduto e di riconquistare il nostro lembo di terra rappresentato dall'ospedale. Spperiamo di riuscire a riportarlo a quell'eccellenza che abbiamo sempre conosciuto nei reparti dell'ortopedia, della cardiologia e della chirurgia- continua il sindaco di Montecavallo-. Ci auguriamo di riuscire a far capire alla Regione Marche i nostri intenti e cercare una maniera per incentivare i medici a venire a lavorare in questo presidio sanitario. Sappiamo che non è semplice perchè, specie dopo il terremoto, le nostre zone sono diventate meno appetibili e alcune professionalità, o si avvicinano alle loro terre d'origine, o magari si sono stancate di operare in zone svantaggiate. Con l'aiuto dell'assessore alla sanità Saltamartini che è persona caparbia e leale - conclude Cecoli- ci impegneremo comunque a trovare le dovute soluzioni per cercare di convincere a rimanere sul nostro territorio". 
Tutti i sindaci sono concordi nel riconoscere che il presidio sanitario di Camerino è il punto di riferimento di un intero territorio.
"Credo che tutta la comunità dell'entroterra e tutti i sindaci - afferma Mario Baroni, primo cittadino di Muccia- si trovino d'accordo nel tutelare una struttura che è un punto di riferimento e che, in un'area disagiata con popolazione in prevalenza anziana, va difesa in tuttii modi. Comprendiamo che la nuova Giunta regionale si è insediata da poco e subito ha dovuto occuparsi del grave problema della pandemia che sta richiedendo grande impegno ma  anche personalmente mi auguro che possa prendere a cuore questa situazione, insieme all'impegno di riportare a Camerino reparti come l'ortopedia e la cardiologia che c'erano prima dell'emergenza. É importante- sottolinea Baroni- che la Giunta siprendaquesto impegno. Aggiungerei che bisognerebbe risolvere anche la questione delle liste di attesa perchè è inconcebile che per una visita si debba attendere 8- 9 mesi o addirittura un anno. Credo che sia necessario mettersi dunque a tavolino per cercare di trovare una soluzione alle tante problematiche di una seppure parziale chiusura dell'ospedale, che non permettono un accesso facile alla sanità da parte di chi, come nelle nostre zone, a queste difficoltà e alla pandemia, ha dovuto aggiungere anche quella di non avere più casa, vivere nelle sae o in paesi diversi da quelli in cui risiedeva prima del sisma". 

C.C.
Prevista per mercoledi 10 febbraio alle ore 17.30 al Lanciano Forum di Castelraimondo, la riunione con i vertici regionali della sanità e dell'Asur per discutere e affrontare le problematiche riferite alla carenza di personale e al reintegro della piena funzionalità dell'ospedale di Camerino.

All'appello accorato del primo cittadino della città ducale Sandro Sborgia a difesa del presidio ospedaliero, sono seguite le condivisioni di diversi sindaci dell'entroterra, la costituzione sui social di un gruppo apartitico e apolitico che ha superato i 4300 iscritti e una petizione popolare che ha raccolto finora oltre 4100 firme.
Assolutamente infondate, secondo l'assessore alla sanità regionale Filippo Saltamartini, le notizie diffuse relative alla paventata chiusura del nosocomio camerte. "Nessuno ha detto queste cose- afferma Saltamartini- L'ospedale di Camerino anzi deve essere rafforzato. Ricordo che noi siamo entrati in servizio il 15 ottobre 2020 e nessuno di noi ha parlato di chiusura Inviterei ad abbassare i toni ed evitare di raccontare cose non vere. Quello che so è che stiamo lavorando in una situazione non ordinaria e in cui l'obiettivo è curare le persone e salvare vite umane".

Intanto il sindaco Sandro Sborgia tiene a ribadire fermamente che la vicenda sollevata non ha alcuna colorazione politica. "L'ospedale non è né di destra né di sinistra - dichiara -. L'ospedale è di tutti, è dei cittadini gialli, rossi, verdi e di qualsiasi colore siano. Guai a farne una speculazione politica. Noi parliamo per fatti oggettivi: quando i mesi trascorsi ci fanno vedere che vanno via delle professionalità e si cerca di sensibilizzare su questo la Direzione Generale Sanitaria e la Regione affinchè si intervenga, senza ottenere risposta, credo che non possano essere attribuiti intenti di strumentalizzazione politica. Assolutamente questo è un pensiero che non rende onore a chi ha vissuto sulla propria pelle il problema sanitario -conclude Sborgia- Sono tuttavia sicuro che dal confronto che ci sarà dopodomani, l'assessore regionale alla sanità potrà prendere cognizione di quella che è esattamente la situazione e, avrà certamente un quadro più chiaro rispetto a quello che ha oggi".
c.c.
Continua l'impegno per sostenere il mantenimento dei servizi all'ospedale di Camerino.
Sono ferme e si aggiungono come tasselli di un puzzle ad una richiesta unanime, le posizioni dei sindaci dell'entroterra.
A quelle dei giorni scorsi, infatti, si aggiunge anche quella di Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro, fiducioso nelle promesse fatte dal nuovo governo regionale.

"La giunta regionale - dice - si è da pochissimo insediata ed ha promesso massima attenzione anche ai presidi ospedalieri di Camerino e San Severino Marche. Entrambi sono essenziali per garantire i servizi di prossimità di tutela della saluta pubblica per le alte valli del Potenza, dell’Esino e del Chienti. Il presidente Acquaroli ha assicurato che ci sarà massimo coinvolgimento anche dei sindaci nella redazione del piano sanitario regionale e sono fiducioso sul fatto che presto si arriverà a dare un futuro, anche in ambito sanitario, ai nostri territori”.

Il sindaco prosegue ponendo l’accendo sul controllo: “il nostro compito è, come sempre, quello di vigilare e rendere l’attenzione sempre alta sui territori da noi amministrati. La sanità è di tutti e non può essere vittima di appartenenza politica. Certo che non si possono avere dieci ospedali sotto casa, ma i presidi di Camerino e San Severino Marche sono esistenti e vanno valorizzati e potenziati. Entrambi. Senza preferenze e campanilismi di sorta. Scherzosamente dico sempre che mi sento al 33% di Camerino, dove sono nato, al 33% di Sefro, dove vivo, e al 34% di San Severino Marche, dove lavoro. Ecco, quel punto di percentuale in più – sorride il sindaco - lo devo a chi mi paga lo stipendio”.

Infine la questione della pandemia che "ha rallentato sicuramente i piani inziali, ma sono fiducioso - dice - e credo che con un minimo di programmazione, abbandonando quella che ho sempre definito 'Sindrome di Calimero', puntando su poche ma efficaci tematiche di sviluppo, ora al centro anche dei piani di rilancio post COVID19, si possa dare un futuro alle nostre realtà. Certo è che i servizi devono esserci e la sanità è uno di questi".

GS
"Non pensavo di scatenare tanto entusiasmo  ma evidentemente la questione dell'ospedale dell'entroterra sta a cuore a molti". Così Angiolo Napolioni, promotore e amministratore del gruppo"Salviamo l'ospedale di Camerino" che a sole 24 ore dalla costituzione sui social, ha ormai superato le 2500 adesioni.
"La cosa mi rincuora e mi è da sprone per proseguire.Mi sono fatto promotore di questa petizione-  spiega il camerte-, spinto dalla necessità di tutelare una struttura che è fondamentale per il territorio e che è prioritaria rispetto a tutte le altre, anche in funzione della ricostruzione che dovrebbe prima o poi partire, L'unica modalità che si poteva sfruttare per ottenere una forte adesione popolare era quella di utilizzare i social media e, ci auguriamo che oltre ai sindaci che si sono già affiancati all'accorato appello del primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia, si aggiungano altri amministratori. Non è escluso che questa iniziativa possa avere anche degli sviluppi concreti- continua Napolioni-; malgrado la pandemia ci impedisca presenze fisiche in Regione o manifestazioni, ciò non pregiudica quella che è la volontà di proseguire su questo indirizzo; la tutela della salute e la salvaguardia del presidio sanitario della montagna, sono assolutamente temi prioritari".
Una richiesta di chiarezza e di fatti concreti, lanciata dai social alla sanità regionale, seguita al grido d'allarme del sindaco Sandro Sborgia e rafforzata dalle parole della madre badessa suor Chiara Laura delle clarisse del Monastero di Camerino.
"Davvero non mi aspettavo un'adesione a questi livelli - aggiunge Napolioni-. Le iscrizioni al gruppo sono venute anche da fuori provincia, non solo dal territorio del comprensorio Camerte. Il nostro entroterra mi sono permesso di confrontarlo alla striscia di Gaza perchè noi siamo i Palestinesi e gli Israeliani stanno sulla costa. Noi i Palestinesi di un territorio interno sempre più martoriato e penalizzato, esigiamo chiarezza. Vogliamo sapere quali sono le intenzioni dell'ammnistrazione regionale che ha la delega alla sanità, in merito al destino dell'ospedale di Camerino. E' quello che chiediamo, non con proclami elettoralistici, bensì con atti formali della Giunta e del Consiglio della Regione Marche". 
c.c.

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