Si dicono delusi e amareggiati i componenti del gruppo consiliare di minoranza Radici al Futuro, composto da Antonella Nalli, Roberto Lucarelli, Stefano Falcioni e Gianluca Pasqui, dopo l’incontro avvenuto lo scorso sabato a Camerino per fare il punto sulla ricostruzione post sisma. L’occasione è stata favorevole per parlare dell’approvazione del programma straordinario di ricostruzione per la città e fornire qualche numero sulla ricostruzione privata e delle chiese dell’arcidiocesi. Ma questo non ha soddisfatto i consiglieri che si aspettavano risposte anche ad un interrogativo che avevano sollevato.

“Quando qualche giorno fa avevamo espresso le nostre perplessità sui piani attuativi della perimetrazione del quartiere Vallicelle - commentano i consiglieri - presentando una interrogazione che riguarda anche le altre frazioni e il centro storico in perimetrazioni, eravamo convinti che durante lassemblea sarebbe arrivata da parte dellamministrazione una replica puntuale su ogni interrogativo sollevato. Sarebbe stato doveroso, anche per i cittadini presenti, a dire il vero molto pochi. Non solo abbiamo atteso le risposte, ma abbiamo anche partecipato perché se ci sono buone notizie per la Città siamo i primi ad esserne contenti. Tuttavia, di risposte non ce ne sono state. Si è trattato - incalzano - di un incontro completamente inutile e autocelebrativo, una sintesi di numeri e dati sul passato che nulla hanno aggiunto per il futuro”.

L’amministrazione è in carica ormai da due anni e mezzo, è a metà mandato, e il gruppo consiliare si sarebbe aspettato “di più oltre al compitino”, illustrando il progetto per Camerino che si intende perseguire. Lamentano anche l’assenza di dibattito durante l’incontro di quattro ore “dove davvero non è stato detto nulla né sui piani attuativi delle zone perimetrate né su altri aspetti degni di nota. Ringraziamo il Magnifico rettore e larcivescovo Massara che sono intervenuti raccontando i progetti di Unicam e Diocesi. Ringraziamo anche larchitetto Karrer per lillustre presenza. Siamo davvero molto preoccupati perché abbiamo visto un sindaco e unamministrazione completamente in confusione, che vanno per una strada che non hanno tracciato - concludono - e che nonostante tutto continuano a chiudersi sempre più su loro stessi rifiutando qualsiasi tipo di supporto o confronto”.

Gaia Gennaretti

Approvato lo schema delle perimetrazioni presentate dal Comune di Caldarola. A darne notizia è l'amministrazione, insieme ad altre novità che riguardano la ricostruzione. "Lo scorso 23 luglio - si legge nella nota del Comune - è stato approvato da parte dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione, dello schema di perimetrazione presentato dall’Amministrazione Comunale. 

Trascorsi i 10 giorni di rito dalla data di pubblicazione sul BUR ufficiale della Regione Marche, ci sarà la definitiva approvazione con decreto del Presidente della Regione - Vice Commissario e poi, nei successivi 150 giorni, si passerà all'approvazione dei piani attuativi a cura del Comune di Caldarola, di concerto con l'USR e la popolazione". 
Novità anche sulla restrizione delle zone rosse: "Abbiamo provveduto alla messa in sicurezza ed alla riapertura di Via Portarella, strategica strada alternativa per il traffico veicolare rispetto a Via Roma, recentemente anch'essa già resa percorribile a senso unico alternato nelle due direzioni di marcia.  
Allo stesso modo sono in via di ultimazione i lavori di messa in sicurezza di Via Colcù, nell'area della Castello Pallotta, che sarà, quindi, presto riaperta al pubblico. 
Sono stati avviati anche i lavori di ripristino con miglioramento sismico dell'immobile Comunale sito in via Mazzini n.2 ed a breve sarà avviata la ricostruzione anche sull'immobile sito nel vicino civico n.2. 
Nei giorni scorsi, infine, si è svolto un'importante tavolo con i tecnici interessati dalla ricostruzione del centro storico per concertare timing e modalità di costituzione degli aggregati, facendo seguito ai precedenti incontri svolti nei mesi passati. 
In questa delicata fase della ricostruzione prosegue, infatti, la proficua collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. 
Il prossimo appuntamento, che si terrà a breve con lo staff dell’Architetto Giovanni Marinelli, servirà per valutare le schede sottoposte ai tecnici locali per pianificare i futuri interventi, al fine di coordinare ogni intervento e rendere il più possibile omogenea la ricostruzione del centro storico".

GS

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Si è svolto questa mattina il primo incontro con la stampa dei consiglieri di minoranza del gruppo Radici al futuro, dopo la rielezione del sindaco di Camerino che ha portato Sandro Sborgia a guidare la città. 
“Il primo incontro - ha detto Gianluca Pasqui - perché ne faremo altri ogni volta che ci sarà la necessità di comunicare attraverso la stampa per una comunità che ha il diritto di sentire entrambe le parti e veder snocciolato quello che sarà il percorso amministrativo con delle puntualizzazioni, quando saranno necessarie, da parte del gruppo Radici al futuro". Diversi, questa mattina, gli argomenti affrontati dalla minoranza con i consiglieri Gianluca Pasqui, Stefano Falcioni, Antonella Nalli e Roberto Lucarelli.
"Le perimetrazioni - ha detto Pasqui - fanno parte degli argomenti essenziali per lo sviluppo e la ricostruzione della comunità. Noi avevamo deliberato il 4 aprile, in consiglio comunale, e avevamo approvato le proposte di perimetrazioni con 14 frazioni, il centro storico e il quartiere di Vallicelle. Su tutte c’erano i predecreti, quindi si era messo un punto importantissimo per il percorso che doveva portare alla ricostruzione. La nuova amministrazione ha cambiato tutto: toglierà nuove frazioni e questo significa che non c’è la volontà di credere nel futuro del territorio camerte. Dove ci sono le frazioni c’è la possibilità di intervenire con opere importanti. La frazione di Campolarzo, ad esempio, è piena di ruderi che potevano essere sistemati con la perimetrazione. 

In merito al centro storico - ha aggiunto - non c’è solo preoccupazione. Sono sconvolto perché si toglie la sicurezza: sono stati esclusi palazzi pubblici che diventano essenziali per fare vie di fuga. Mi ha sconcertato l’intervento del capogruppo Marassi che ha detto che tutto questo è stato concordato. Con chi? -si chiede Pasqui - C’è stata una frenata fondamentale sulle tempistiche per andare avanti. Abbiamo rallentato di molto l’iter che deve portare a ricostruire Camerino. Viviamo così in una situazione di stallo, fino a che non arriverà la risposta di Spuri”.

Poi l’intervento di Roberto Lucarelli: “Sulle frazioni si sta perdendo una opportunità storica, come abbiamo visto dopo il sisma del 1997. Come ex assessore ai lavori pubblici i problemi delle frazioni mi sono noti. Si sta perdendo la buona occasione per restituire dignità ad interventi e opere che sono così dal dopoguerra. Spesso si tratta di seconde case e le frazioni dove sono state tolte le perimetrazioni sono quelle dov’è c’è un maggior numero di seconde case. Il Comune si troverà poi il problema dei sottoservizi che non vengono fatti e dovranno essere realizzati in futuro dal Comune. Credo che l’amministrazione debba fare una riflessione, la campagna elettorale è finita ed è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Sul centro storico sono alquanto scettico: credo che i contatti con l’Usr non siano stati chiari. Per far passare un messaggio di accelerazione dei tempi si sta perdendo una opportunità e si stanno facendo delle manovre per un centro che al prossimo terremoto forse sarà di nuovo zona rossa".

Poi l'attenzione di Pasqui sull'Unione Montana, sul vice presidente dell'Ato e sulla Compagnia dei carabinieri: "Credo che il sindaco in due mesi si sia già isolato. Mi risulta che sia stato di Camerino l'unico voto contrario sulle norme legate allo statuto che dell'Unione Montana che si rivolgono a vantaggio dei Comuni che l'hanno costituita. Significa aver messo Camerino in minoranza nel proprio territorio. Un'altra grande preoccupazione è la nostra rappresentanza all'Ato per la gestione e il percorso legato all'acqua. Eravamo riusciti ad avere il vice presidente in questa importante istituzione con il mio vice Roberto Lucarelli e spero che Sborgia faccia del tutto per garantire qualcuno di questa amministrazione come rappresentante. Infine, l'altro punto di domanda riguarda la Compagnia dei carabinieri per la quale eravamo arrivati al punto di definizione all'interno del palazzo dell'Unione Montana. Non ho saputo più nulla e sono preoccupato perchè i nostri militari non possono continuare a lavorare all'interno dei container".

Giulia Sancricca


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Camerino i cittadini informano”. Nuovo incontro aperto alla partecipazione della cittadinanza organizzato dal Comitato concentrico; l'assemblea è prevista questo sabato 9 marzo alle ore 17:00 presso la sala riunioni del seminario di Camerino in via Macario Muzio. “Tema di questo nuovo incontro- spiega il presidente Francesco Nobili- sarà fare il punto sulla situazione delle perimetrazioni che, al momento, sono l’atto politico che è stato deliberato dall’amministrazione per procedere con la ricostruzione. Cercheremo quindi di ricostruire, sempre documenti alla mano, questa situazione e vedere a che punto è la sua evoluzione”.

Di recente, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha pubblicamente esternato l’idea di sottoporre alla maggioranza una possibile modifica della scelta che è stata adottata nel maggio dello scorso anno, sulla quale si è ancora in attesa di ricevere risposta dall’Ufficio Ricostruzione. Se la maggioranza sarà d’accordo, in una sorta di consultazione popolare, sarà chiesto ai cittadini se vorranno o meno togliere le perimetrazioni.

“ Il commento che posso fare su questo - dichiara Nobili- non è certamente riferito ai passi che vorrà intraprendere l’amministrazione, quanto piuttosto sul fatto che se è importante parlare degli strumenti, ancora più importante sarebbe affrontare il tema di una strategia e di un futuro per Camerino. E’ vero che riguardo alla possibilità della comunità di esprimersi sull’ eventualità di una conferma o modifica delle perimetrazioni- continua-  il nostro lavoro non è quello di prendere una posizione, ma è sempre stato quello di informare;  riteniamo che se i cittadini sono chiamati a giudicare qualcosa, lo debbano fare a ragion veduta e con tutte le informazioni disponibili. Un argomento che sta particolarmente preoccupando i residenti della ‘zona rossa” del centro storico- aggiunge Nobili-  è la problematica dei ripetuti atti di sciacallaggio all'interno delle case. Al Comitato concentrico sono infatti giunte diverse segnalazioni sulle quali, più che raccoglierle non possiamo fare, spettando ai singoli intraprendere iniziativa e denunciare l’accaduto a chi di competenza. Di certo- conclude Nobili- è la conseguenza di una zona rossa e di un centro storico inaccessibile ormai da troppo tempo, nel quale i cittadini hanno difficoltà ad entrare; evidentemente, non è la stessa cosa per i malfattori

C.C.

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