Parchi acquatici a fondo. Lo ha fatto sapere l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, che ha denunciato un calo degli ingressi prossimo al 50% nella prima settimana dall’entrata in vigore del Green Pass. Un comparto, quello dei parchi divertimento, che si rivolge per la maggiore a un pubblico di giovanissimi. Una categoria che risulta essere tra le meno vaccinate nel nostro Paese.

Alla denuncia generale dell’Associazione, hanno fatto eco anche diversi parchi acquatici marchigiani, tra cui spicca la questione legata all’Eldorado di Apiro. Difficoltà legate per la maggiore alla gestione della clientela, poco informata e spesso costretta a rivedere i propri piani di vacanza. A queste problematiche si è legata anche una questione prettamente concorrenziale. Negli scorsi giorni, infatti, proprio il Parco Acquatico Eldorado ha fatto sapere come gli affari siano stati danneggiati sia dalla disinformazione intorno al Green Pass, sia da quella che è stata definita sostanzialmente “concorrenza sleale” a causa dell’assetto normativo attuale.

In sostanza le differenze che hanno portato al solco tra i parchi Verdeazzurro e, appunto, Eldorado, sono presumibilmente legate ai diversi codici ATECO che li contraddistinguono. Il Verdeazzurro è infatti a ridosso di un villaggio turistico, e non richiede il Green Pass per l’accesso alle sue strutture. I clienti tendono quindi ad optare, per evitare le complicazioni legate alla certificazione verde, per la struttura del Verdeazzurro.

“Accettiamo le regole della concorrenza, sono il sale del nostro sistema economico – fa sapere la direzione dell’Eldorado – ma le regole devono essere uguali per tutti, non si possono penalizzare solo quelli che rispettano la legge”.

l.c.
Si è riunito lunedì un Tavolo tecnico finalizzato ad un primo confronto volto ad esaminare le proposte per affrontare la fase della ripartenza e le eventuali possibilità di intervento nel settore delle piscine, alla luce delle ricadute economiche che l’emergenza sanitaria ha determinato.

Oltre all'assessore regionale allo Sport Giorgia Latini e al Vice Presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui, erano presenti i rappresentanti provinciali della categoria gestori piscine regionali, Venanzo Aquili, Mirko Santoni e Andrea Sebastianelli, il Presidente del Comitato Regionale F.I.N. Fausto Aitelli e il Dirigente Politiche giovanili e Sport Giovanni Pozzari.

Nel corso del primo incontro, i rappresentanti dei gestori delle piscine marchigiane hanno espresso innanzitutto il loro sentito ringraziamento per come la Regione Marche è stata concretamente vicina alla categoria durante questi lunghi mesi di pandemia.
Sono state ribadite le enormi difficoltà che il settore si trova ad affrontare, a fronte di costi vivi di manutenzione elevati e indifferibili per non lasciare cadere letteralmente in rovina le strutture.

All'ente Regione sono state sottoposte due proposte.

La prima riguarda la possibilità di uniformare, magari al ribasso, i costi dell'acqua che sono differenti in tutta la Regione a seconda dell'Aato di riferimento.

La seconda proposta è invece relativa alla possibilità di stabilizzare il personale con contratti di lavoro a tempo indeterminato.

"Si tratta di proposte senz'altro valide e interessanti" ha detto Pasqui aggiungendo "ora saranno valutate dal dottor Pozzari ed eventualmente messe all'attenzione del Consiglio e della Giunta. Di certo, come Regione continueremo ad avere la massima attenzione verso un settore che consideriamo strategico come quello delle piscine".
c.c.






















Un eventuale ritorno in zona gialla, sempre più probabile, non salverebbe piscine e palestre, costrette alla chiusura forzata anche nella fascia caratterizzata da restrizioni più blande. Per questo la Regione ha deciso di muoversi stanziando fondi a sostegno degli impianti natatori. Su proposta dell’assessore Giorgia Latini, la Giunta ha integrato i fondi aggiungendo 84mila euro destinati agli impianti con vasche di 25 o più metri.

Incrementiamo gli aiuti – dice l’assessore Latini – grazie alle economie destinate al fondo straordinario per lo sport. Altri fondi saranno ancora destinati e reinvestiti per il tessuto sportivo marchigiano, che al pari di quello economico sta soffrendo molto”.

Giorgia Latini prosegue: “Anche lo sport, come molti altri settori fortemente colpiti dalle restrizioni, si trova a fronteggiare ingenti spese di gestione a fronte di introiti estremamente limitati. Quella delle piscine, in particolare, è una condizione molto onerosa che trova ora un ristoro grazie alle risorse regionali, consentendo ai tanti atleti agonisti e delle associazioni sportive coinvolte di continuare ad allenarsi nella massima sicurezza”.

Red.

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