Firmato il protocollo d’intesa "Il Controllo del Vicinato" tra il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani ed il sindaco di Loro Piceno Robertino Paoloni. 

Il protocollo rientra  nelle iniziative promosse dalla Prefettura, in stretto raccordo con le istituzioni del territorio, per garantire livelli sempre più elevati livelli di sicurezza, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini, che attraverso il Progetto di vicinato del Comune  e opportunamente informati e formati, potranno così dare il loro contributo.

È un modello di sicurezza partecipata che si estenderà ad un'altra area del territorio maceratese coinvolgendo i cittadini in una attività di osservazione nella propria zona di residenza e mettendo a disposizione delle Autorità di Pubblica Sicurezza “un ventaglio” di informazioni aggiornate e modulate sulla realtà territoriale del Comune.

Alla sottoscrizione del protocollo, seguirà una più stretta intesa di collaborazione istituzionale in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, affinché l'attuazione dei progetti sia supportata dalle Forze di polizia, anche mediante momenti di informazione e formazione diretti ai coordinatori dei progetti che sono stati individuati e designati dalle Amministrazioni Comunali.

Il  Protocollo ha lo scopo di assicurare, a livello provinciale, un più incisivo contrasto ai fenomeni criminosi valorizzando forme di controllo sociale attraverso il recupero delle regole di "buon vicinato", di "attenzione e di protezione collettive” Salgono così a tredici i protocolli firmati nella Provincia che pongono le basi per lo sviluppo di nuove iniziative nel settore della sicurezza urbana e partecipata.


“La firma del protocollo è il risultato della leale collaborazione, e della vicinanza ai Sindaci e la testimonianza della volontà di un confronto costante nell’interesse del territorio e dei suoi cittadini”– ha dichiarato il Prefetto Flavio Ferdani.

“Il Controllo del Vicinato – ha commentato il Sindaco Robertino Paoloni – era uno dei punti del nostro mandato elettorale, fortemente voluto dall’Assessore Fabio Pisani. Un prezioso  aiuto al lavoro dei Carabinieri della locale Stazione dell’Arma, e da subito, i loresi si sono resi disponibili e pronti, così da vedere in poco tempo operativo il Progetto. Un grazie al Comandante Giorgio Bibini, che con intelligenza e sempre nel rispetto delle leggi ha affrontando e sta affrontando anche le problematiche legate alla pandemia”. 
Nell'ambito della ricostruzione post-sisma continua la sperimentazione del badge elettronico nei cantieri. Nuove adesioni si aggiungono a quelle già manifestate dal Presidente della Provincia, da S.E il Vescovo di Camerino  dal Dirigente della Cedam Casse Edile delle Marche e dal rappresentante legale di MIC Srl. In questi giorni hanno infatti comunicato la partecipazione al progetto anche l'Università degli Studi di Camerino e il Sindaco del Comune di Castelsantangelo sul Nera con tre cantieri.

Segnali positivi che fanno sì che il modello Macerata registri un ulteriore passo in avanti per la legalità, la sicurezza e la salute nei cantieri che saranno interessati dalla ricostruzione.

Un progetto, quello del badge elettronico, che si pone l'obiettivo ambizioso non solo della prevenzione nei cantieri da possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, non solo di assicurare il rispetto delle regole contrattuali, retributive e contributive ma, in questo particolare momento interessato dalla pandemia, anche di garantire l'osservanza della normativa anticovid, riguardo il rispetto del divieto di assembramento all'interno dei cantieri mediante il controllo elettronico.
c.c.

Nella foto il Prefetto Flavio Ferdani
Ferdani
No agli spostamenti fuori comune per andare dal parrucchiere o dall'estetista. Ha deciso così la Regione, accogliendo la nota della Prefettura di Ancona, in merito agli spostamenti fuori comune legati alla cura della persona.
Una posizione condivisa ieri anche dalla Prefettura di Macerata, nel corso di un incontro del Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico: anche il Comitato si è espresso infatti in maniera sfavorevole alla prima interpretazione data alla norma in materia di spostamenti necessari consentiti nell'Area Arancione definita dall'ultimo Dpcm. 

Insomma la cura della persona non rappresenta in questo momento uno stato di necessità tale da richiedere uno spostamento fuori comune. Le Prefetture stanno invitando gli organi di Polizia a fare controlli per assicurare l'esatto rispetto della norma.

L’Amministrazione comunale di Macerata sta intanto informando tutte le associazioni di categoria affinché comunichino agli esercenti, e attraverso di loro gli utenti, della nuova e diversa interpretazione per tutto il territorio della provincia di Macerata.
red.

 

 
Sono proseguiti, e con sempre maggior incisività, anche nel fine settimana di Pasqua i controlli per accertare non giustificate, violando i divieti imposti per il contenimento della diffusione del coronavirus.
Sotto la lente, in particolare, le direttrici che portano verso il mare, i parchi e le mete abituali durante i giorni di festa.

Gli spostamenti nelle giornate del week end di Pasqua erano stati considerati un rischio nell’ambito della pianificazione decisa dal Prefetto e dai vertici delle Forze di polizia, e sono scattati ovunque controlli serrati, secondo gli indirizzi ricevuti dal Ministro dell’interno al fine di non vedere vanificato, l'immane sforzo compiuto dall'intera Nazione.

Nel territorio della provincia di Macerata sono state controllate più di 4.000 persone e 2.375 esercizi commerciali proprio allo scopo di verificare l’osservanza delle misure anti coronavirus, portando così complessivamente a 67.391 i controlli effettuati dai primi giorni di marzo.

Le forze dell'ordine al termine del “fine settimana” hanno effettuato 226 sanzioni, il maggior numero delle violazioni è stato rilevato nella giornata di sabato. Diverse auto sono state fermate, con a bordo anche più persone, mentre tentavano di raggiungere il litorale senza alcuna giustificazione valida per unirsi a parenti o amici per il pranzo di Pasqua.

Uno sforzo corale che ha visto impegnati più di 1100 uomini che, con il supporto anche dell’elicottero del nucleo di Pescara, della motovedettadell’Ufficio Circondariale marittimo di Civitanova e con l’ausilio di droni, hanno svolto una importante funzione di deterrenza.

Un dispositivo a maglie molto strette quello messo in campo, ad ogni punto nevralgico delle vie di comunicazione, dal Prefetto Iolanda Rolli, con l’ausilio di Polizia, Carabinieri, Finanza, Stradale e con il concorso della Polizia Provinciale, delle Polizie Locali, dei militari dell’Esercito e dell’Ufficio Circondariale marittimo.

E’ stato un week end nel quale è stato utilizzato il massimo dispiegamento di risorse e, anche se le sanzioni non sono mancate, la cittadinanza ha dimostrato, ancora una volta di saper rispettare le regole imposte dalla situazione d’emergenza.

GS
Si è tenuto a Macerata l’incontro in Prefettura con tutti gli attori che hanno a che fare con la risoluzione della problematica della nuova Caserma della Compagnia Carabinieri di Camerino. Convocati dal Prefetto Iolanda Rolli al tavolo erano presenti il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il comandante Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fernando Nazzaro, il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata Tenente colonnello Michele Roberti, il Comndante della Compagnia Carabinieri di Camerino Roberto Nicola Cara, il direttore regionale dell'agenzia del Demanio Giuseppe Tancredi, il presidente dell’Unione Montana Alessandro Gentilucci rappresentata anche dalla ex direttrice Rosalba Catarini e dal neo segretario dott. Angelo Montaruli.
Come noto, era attesa una decisione risolutiva in ordine alla delocalizzazione degli uffici e sede operativa della Compagnia Carabinieri nello stabile dell’Unione Montana in via Venanzio Varano.
“Un incontro molto positivo” lo ha definito il presidente dell’Unione Montana Gentilucci: ” Avevo già sollecitato il fatto che saremmo dovuti tornare tutti in consiglio per cercare di trovare una soluzione in ordine alle problematiche tecniche e oggi, il prefetto Iolanda Rolli ha fatto un'opera incredibile di mediazione. Dopodiché evidente che siamo voluti addivenire a questa soluzione proprio in funzione di garantire una sede alla Caserma della compagnia Carabinieri di Camerino; prossimo passo sarà l'atto di delibera che dovrà essere fatto da ciascun consiglio comunale. Nell'accordo – continua Gentilucci- abbiamo sostanziato che lo stabile resterà funzionale alle esigenze della compagnia Carabinieri di Camerino e nella disponibilità dell'agenzia del Demanio per circa 60 anni. Ci siamo dunque dati dei tempi per realizzare questi passaggi che di fatto sottendono a una questione meramente di ordine tecnico ma, credo che i primi di dicembre si possa dare il via alla progettazione da parte dell'Agenzia del demanio e noi di fatto usciremo di scena”.
In seno al proprio Consiglio comunale,ogni ente dunque delibererà la cessione a titolo gratuito dell’immobile dell’Unione per le necessità dell’Arma; sullo stabile l’Agenzia del demanio effettuerà investimenti fino a 5 milioni di euro per l’adeguamento della struttura alle esigenze della Compagnia Carabinieri di Camerino.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “ Finalmente si è arrivati alla definizione degli atti necessari che condurranno alla formalizzazione dell’accordo che vede appunto lo stabile dell’Unione Montana da utilizzarsi per le esigenze dell’Arma dei Carabinieri, patrimonio di tutto il territorio su cui si estende la sua competenza,  da Castelsantangelo sul Nera a Matelica. C’è soddisfazione- sottolinea Sborgia- in quanto attraverso questa premessa e allorché si arriverà alla definizione dell’atto, l’Unione Montana sta dando prova che , quando è necessario, sa anche dimostrarsi unita nell’interesse della comunità. Il termine per la sottoscrizione della firma dell’accordo è stato fissato per il 20 novembre, vigilia della ricorrenza della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, proprio in segno di omaggio e di festa per la felice risoluzione della problematica e- conclude Sborgia- nella difficoltà della contingenza del post sisma, il segno di positività viene dalla certezza che quello stabile sarà a breve sistemato e adeguato per le necessità dell’Arma restituendole condizioni dignitose e di efficienza”.
cc

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