Allo studio da tempo anche attraverso incontri con i territori il nuovo Piano Sanitario Regionale, attraverso i fondi del PNRR, è in dirittura d’arrivo. La bozza, infatti, sarà presentata ai sindaci delle 5 Aree Vaste (giovedì 10 Ancona, Macerata, Pesaro-Urbino, venerdì 11 Fermo e Ascoli Piceno) e successivamente alle parti sociali, agli ordini professionali e ai comitati dei cittadini. Infine la discussione in Consiglio regionale per il confronto con le opposizioni prima dell’approvazione in Giunta.

“Il Piano è pronto – ha detto l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini – ma vogliamo ulteriormente condividerlo con i territori prima della approvazione definitiva. Gli investimenti da fare sono importanti e vanno utilizzati per andare incontro alle esigenze reali dei cittadini, per cui le osservazioni degli enti locali sono fondamentali”.

La Missione 6 Salute del Pnrr si articola in due componenti: reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale, e poi innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.

Allo stato attuale per la componente 1 sono previsti stanziamenti per quasi 43 milioni per la realizzazione di 29 Case di Comunità, 23 milioni per 9 Ospedali di Comunità e quasi 2,6 milioni per 15 Centrali Operative Territoriali. I Piani Operativi Regionali vanno perfezionati entro il 28 febbraio con le relative Schede di Intervento.

“Siamo perfettamente nei tempi previsti – conclude Saltamartini – abbiamo dovuto apportare delle minime variazioni per via delle richieste avanzate solo in questi giorni dal Ministero".
Da domani, mercoledì 29 novembre, la somministrazione della seconda e della terza dose di vaccino Sars-Cov2 nei Punti Vaccinali di Popolazione verrà effettuata solo a coloro che sono prenotati. L’accesso diretto, senza prenotazione, sarà possibile solo a chi deve effettuare la prima dose.

Il provvedimento è stato adottato per evitare le lunghe code e gli assembramenti che si stanno formando in questi giorni in tutti i punti vaccinali della regione.

“Il giustificato desiderio dei marchigiani di vaccinarsi – ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – vista la difficile situazione pandemica, sta rendendo però difficile a tutti l’accesso ai punti vaccinali. Aumenteremo i posti a disposizione per le prenotazioni dalle prossime ore per garantire a tutti l’accesso entro i termini”.

Per presentarsi nei Punti Vaccinali di Popolazione, dunque, bisognerà essere muniti di foglio di prenotazione, fatta eccezione per coloro che devono fare la prima dose. Dal 10 gennaio 2022 la terza dose potrà essere effettuata a quattro mesi dalla seconda. Solo dal primo febbraio 2022 invece il Green Pass scadrà dopo sei mesi anziché nove mesi. La vaccinazione è possibile anche nelle farmacie convenzionate, per gli over 18 (la lista è presente sul sito della regione), e nei camper vaccinali.
"Settembre sarà il mese cruciale per la ripartenza". Lo afferma l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini nel momento in cui l'Asur Marche rende nota la programmazione delle località dove saranno operativi i camper vaccinali in tutta la regione nel mese che inizia. Giorno per giorno, il calendario è suddiviso per comune appartenente alla area vasta di riferimento con le relative fasce orarie.

Parte un nuovo mese con questo ormai collaudato servizio sanitario – ha rilevato l’assessore Saltamartini - una soluzione che si è rivelata molto utile e apprezzata dai cittadini e che ha dimostrato con il personale sanitario l’abituale efficienza e disponibilità già registrata nei centri vaccinali. Come è intuibile, settembre è un mese cruciale per la ripresa delle attività lavorative e la ripartenza dell’anno scolastico. Contiamo sul senso di responsabilità verso la collettività che i cittadini tutti e anche i giovani hanno già dimostrato nell’avere aderito alla campagna vaccinale in numero notevole e invitiamo a farlo chi vorrà e non lo ha ancora fatto. L’augurio è quindi quello che sempre più marchigiani possano vaccinarsi per concorrere al rilancio dei nostri territori”.

Nell'Area Vasta 3 i camper vaccinali saranno nelle seguenti zone evidenziate:

tabella av3



La Regione Marche spinge sull’acceleratore per le vaccinazioni. L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha annunciato che l’obiettivo, del tutto raggiungibile, è quello di un milione di vaccinati entro giugno.

“Lo avevamo annunciato a gennaio tra molti increduli – ha sottolineato – e oggi possiamo dire che se il volume di vaccini previsti ci sarà consegnato nei tempi stabiliti, il nostro sistema sanitario regionale è pronto entro la  fine del mese prossimo, a portare le Marche ad un milione di prime dosi e quindi all’immunizzazione di massa. Merito dei medici e di tutti gli operatori che lavorano senza sosta e merito anche dei marchigiani che sono andati diligentemente a vaccinarsi evitando di dover organizzare i Vaccin Day come da altre parti. Al momento sono aperti gli slot di prenotazione per la fascia dai 40 anni in su, stiamo approntando un nuovo sistema con slot dedicato tramite Poste per accelerare le vaccinazioni delle persone con comorbidità e ci stiamo organizzando per la vaccinazione nelle aziende e nel settore del turismo. In questo senso ci sono numerose richieste di sindaci a cui intendiamo dare risposta. Sono infatti convinto che  per impedire la diffusione del virus sia necessario immunizzare oltre alle categorie fragili, i soggetti con elevata mobilità sociale. Il Piano del Generale Figliuolo prevede come prioritari i criteri dell’età e della fragilità e solo in seguito i ragazzi che devono affrontare la maturità per esempio o i lavoratori delle aziende  e degli esercizi commerciali. In ogni caso, se entro giugno arriveremo ad 1 milione di vaccini su 1,2 milioni di persone vaccinabili, a quel punto potremo utilizzare anche criteri diversi e procedere alla vaccinazione a tappeto dai 16 ai 39 anni. La nostra Regione per efficienza di vaccinazione è tra le prime a livello nazionale e  ci stiamo impegnando al massimo per essere anche tra quelle che ripartiranno per prime”.
"Se non prestiamo la massima attenzione potremo ritrovarci in zone rosse o addirittura in lokdown". E' un forte appello al senso di responsabilità quello che l'assessore regionale Filippo Saltamartini rivolge ai cittadini marchigiani.

"Se è vero - afferma - che la maggior parte dei comuni hanno un rapporto di contagi inferiore a 250 positivi su 100mila abitanti, è altrettanto vero che nella provincia di Pesaro si è registrato in un solo giorno un aumento di ben 150 persone positive. Se il trend nel fine settimana è quello di ritornare al mare, nelle piazze e nelle vie come se il Covid non fosse mai apparso questo potrebbe creare grossi problemi. Per questo l'invito è sempre quello di essere responsabili e garantire tutte le misure di prevenzione. Se poi entro la fine di maggio riusciremo a vaccinare, come nei nostri programmi, 600-700 mila persone possiamo ragionevolmente sperare di riavviare nel mese di luglio un percorso di vita post Covid".

Proprio sul fronte della campagna vaccinale arrivano dallo stesso assessore alla sanità notizie confortanti. Parte, infatti, questo sabato la possibilità di prenotazione per i cittadini compresi nella fascia di età tra i 60 e i 64 anni e nella settimana successiva quella per le persone tra i 50 e i 60 anni che hanno patologie non gravi, mentre dal 1 giugno inzierà anche la vaccinazione per i cittadini di età compresa tra i 50 e i 60 anni che non hanno alcuna patologia. 

f.u.
“Oggi alle 15 sono iniziati i trattamenti a Marche Nord per i primi tre pazienti con gli anticorpi monoclonali”. Lo annuncia l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

Si tratta di tre  pazienti trapiantati di rene, la cui terapia immunosoppressiva è stata sospesa a causa della recente infezione CoVid, paucisintomatici per febbre, senza necessità di ossigeno. Queste persone, per la loro patologia di fondo e le terapie immunosoppressive, sono a rischio elevato di sviluppare una forma grave di malattia.

Nella nostra Regione sono stati approntati 15 centri prescrittori: oltre a quello di Marche Nord, 2 centri sono agli Ospedali Riuniti di Ancona, 2 all’Inrca e 10 nelle aree vaste dell’Asur: 1 nell’area vasta 1; 3 nell’area vasta 2; 3 nell’area vasta 3; 1 nell’area vasta 4 e 2 nell’area vasta 5.

Siamo pronti a partire con la terapia in tutta la regione – spiega ancora Saltamartini - con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le Usca che partecipano nella individuazione soggetti candidati alla terapia”.

L’infusione avverrà sempre in ambiente protetto. Contemporaneamente la Regione Marche, con l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e l’Asur, ha partecipato alla stesura di un importante progetto inviato all’Aifa per l’estensione dell’utilizzo degli anticorpi monoclonali attraverso uno studio farmacologico al quale partecipano società scientifiche dei medici di medicina generale, infettivologi e l’Ospedale Spallanzani di Roma.

“Un ulteriore contributo – commenta l’assessore -  per la tutela della salute dei cittadini e lo sviluppo della ricerca scientifica”.


Gli anticorpi monoclonali sono arrivati ieri nelle Marche, nella quantità  di 133 flaconi, sui 4 mila flaconi disponibili in Italia.

I cittadini che lo vorranno, tra pochi giorni, potranno eseguire presso le farmacie il test diagnostico rapido per la ricerca di anticorpi anti SARS-CoV-2. È quanto stabilisce l’accordo tra la Regione Marche, la Federfarma Marche e la Confservizi Assofarm Marche il cui schema è stato approvato oggi con una deliberazione dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini e che sarà sottoscritto a breve.

“Si tratta di un utile strumento di prevenzione – spiega l’assessore Saltamartini – perché se il test molecolare rimane il riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2, i test rapidi possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone in quanto può accelerare la diagnosi. Rappresenta quindi un valido strumento per effettuare indagini sierologiche ed epidemiologiche su ampie parti della popolazione utili per il controllo della pandemia”.

L’esecuzione del test avviene in modalità di auto-somministrazione da parte dell’assistito, sotto la sorveglianza del farmacista o del personale qualificato e attenderà la risposta che si manifesta indicativamente in circa 15 minuti. Il farmacista, nel rispetto delle norme di contenimento della diffusione del virus, verificherà la corretta esecuzione dei passaggi, preservando la sua persona da potenziali rischi di esposizione. In ogni caso saranno rispettate rigorose misure di sicurezza (uso obbligatorio della mascherina chirurgica o FFP2/KN95, igienizzazione delle mani, controllo della temperatura corporea, distanziamento) e con prenotazione telefonica obbligatoria. I risultati sono poi trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR per valutare se sottoporre il cittadino al test molecolare. La Regione ha concordato il prezzo massimo consigliato di 19 euro a carico del cliente. L’accordo, che durerà fino al 30 giugno prossimo, stabilisce anche che in caso di rilevazione delle immunoglobuline l’assistito si impegna ad eseguire il tampone naso-faringeo come disposto dall’ASUR Marche.

“Siamo molto soddisfatti – ha proseguito Saltamartini – di aver instaurato su questa azione di profilassi un proficuo rapporto di collaborazione con i farmacisti convenzionati perché le farmacie sono state durante la prima ondata del contagio e restano ora, un punto di riferimento e un’antenna in una logica di prossimità, indispensabile sul territorio. Un grazie dunque a chi ha scelto ancora una volta di sentirsi parte attiva del sistema sanitario regionale mettendo a disposizione la propria professionalità”.
L'ospedale di Camerino non sarà riconvertito in presidio Covid, contrariamente a quanto avvenuto nella prima fase della pandemia. Rassicurazioni al riguardo sono giunte dall'assessore alla sanità Filippo Saltamartini.

“Stando alle linee del Piano Pandemico - ha affermato l'assessore Saltamartini – in questa fase ci siamo trovati di fronte all’opzione di dover decidere se riconvertire l’ospedale di Camerino in presidio di riferimento Covid. D’accordo con l’intera Giunta, riteniamo impraticabile l’idea di svestire il territorio montano colpito dal sisma del suo presidio sanitario di riferimento. Conosciamo le difficili condizioni in cui vivono i nostri concittadini nelle aree interne terremotate, che già a marzo hanno sacrificato con solidarietà i propri servizi sanitari ordinari per fronteggiare la pandemia, e che in questo momento non possono essere ulteriormente penalizzati”.

Per fronteggiare l’espandersi del contagio in questa fase sarà aperto un nuovo modulo del Covid Hospital di Civitanova con la cooperazione del personale proveniente del presidio sanitario camerte. “Resteranno garantite le attività del Pronto Soccorso - ha aggiunto l’assessore Saltamartini - tutti gli interventi urgenti, la gestione ordinaria della rianimazione, mentre per quelli programmati si dovrà provvedere ad una riduzione conforme. Quello di Camerino è un presidio sanitario territoriale che oggi rappresenta, ancora di più, un presidio sociale fondamentale per la tenuta della comunità terremotata".
La situazione della pandemia da Covid 19 nelle Marche è stata oggetto di una conferenza stampa del nuovo assessore alla sanità FIlippo Saltamartini, che ha fatto il punto della situazione partendo dalla questione del Covid Center di Civitanova Marche su cui si sono riaccesi i riflettori.

"Il centro sarà riaperto con un primo modulo di 14 posti letto in terapia semi intensiva che diventerà subito operativo - le parole di Saltamartini - Una misura che si rende necessaria perchè abbiamo un numero di posti di terapia intensiva sotto soglia rispetto alle misure che dovevano essere adottate. Da qui l'urgenza di intervenire. Per quanto riguarda il personale medico, viste le difficoltà di reperimento, l'obiettivo è quello di non sguarnire i servizi essenziali della sanità ordinaria. Per questo abbiamo fatto richiesta al ministero dell'invio di personale sanitario militare, in particolare quello della Marina".

Novità per quanto riguarda il numero di tamponi, con il raddoppio della dotazione, anche se il personale della regione non riesce a soddisfare la domanda.

"Abbiamo chiesto ai medici di base e ai farmacisti - continua l'assessore - di operare in questo senso e nei prossimi giorni concluderemo anche questo accordo allargando la platea dei tamponi ai bambini che devono ritornare a scuola e a tutte le categorie a rischio".

Obiettivo primario perseguito quello di evitare il più possibile l'ospedalizzazione dei malati.

"in questo senso - conclude l'assessore alla sanità - abbiamo dato disposizione direttive di comprare altri strumenti per eseguire a domicilio la radiologia toracica per cui di fronte a persone che presentano questa necessità gli stessi non dovranno più recarsi in una struttura ospedaliera, ma sarà la struttura sanitaria territoriale a recarsi al domicilio dei pazienti".

f.u.

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