Piace al sindaco di Sarnano Franco Ceregioli, l'annunciato cambio di strategia del governo per accelerare la ricostruzione. La volontà di una revisione del decreto 189, si era già palesata lo scorso 22 gennaio a Tolentino, in occasione dell’incontro tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega sul sisma Vito Crimi e i sindaci del cratere. E il Sottosegretario Crimi è tornato a rafforzarne il messaggio anche dalla recente riunione tenutasi in prefettura a Perugia, dichiarando che l’obiettivo del governo è modificare le leggi, semplificare le norme esistenti e velocizzare le procedure di ricostruzione. “ Tutto questo- afferma il primo cittadino di Sarnano Franco Ceregioli - è perfettamente in linea con le richieste che avevamo espresso al Sottosegretario nella riunione di Tolentino; l'esigenza assoluta è quella di snellire l’iter delle pratiche e intervenendo in quell’occasione, avevo sollecitato di favorire un’azione In tempi rapidi su due aspetti che ritrovo con piacere nelle posizioni espresse da Crimi e cioè, la necessità di mettere mano alle procedure per i danni lievi (sgravando così gli USR e liberando "energie" da dedicare a quelli gravi) e, la necessità di cambiare l'impostazione di fondo della normativa sul sisma, che oggi sembra far sottendere una sorta di inaccettabile "presunzione di mala fede" in capo ai vari attori delle procedure. Nessuno si vuole approfittare del terremoto-continua Ceregioli- e bisogna pertanto un po’ modificare lo schema di un impianto normativo che vede le persone quasi come se fossero tutti in malafede, quando invece siamo tutti in buona fede e volenterosi, proiettati nel desiderio di poter tornare ognuno nelle proprie abitazioni e nel ridare stimolo ad un'economia che appare un po' soffocata dal post sisma.  Se questa è la linea che sta seguendo il governo, ben venga- aggiunge il sindaco di Sarnao- Adesso attendiamo di vedere che questa linea e questi intendimenti vengano tradotti in norme concrete e applicabili. Gli Uffici di Ricostruzione, di fatto sonobloccati da procedure talmente macchinose e farraginose che,se creano grandi difficoltà ai tecnici nella predisposizione dei progetti e nella presentazione delle pratiche, al momento in cui queste approdano all'Usr, creano altre difficoltà per poterle istruire. Risultato, prima di arrivare al Decreto che poi concede il contributo per la ricostruzione o la riparazione, passano mesi e mesi e- evidenzia Ceregioli- , a distanza ormai di due anni e mezzo dal terremoto, questo non è più accettabile.  Si consideri peraltro che l'Usr sta trattando prevalentemente solo danni lievi e, togliere questa incombenza o quantomeno semplificarla in maniera importante, contribuirebbe a liberare l'Ufficio per la Ricostruzione di energia da poter dedicare alla ricostruzione pesante che non si è mai avviata. Si pensi che su 165 pratiche di ricostruzione presentate a Sarnano, il 90 per cento riguarda solo danni lievi, mentre i danni gravi sono ancora fermi”.

C.C.  

Cinghiali sbranati dai lupi nei prati vicini alla strada. E' accaduto a due passi della Strada provinciale 78 dopo l'abitato di Gabella nuova verso Pian di Pieca. Il tutto è avvenuto in pieno giorno e non è l'unico caso che persone di passaggio hanno potuto notare, a conferma che sempre più spesso gli esemplari protetti scendono a valle in cerca di cibo. Una preoccupazione non da poco quella degli animali selvatici per gli automobilisti, come testimoniato dai frequenti incidenti stradali e, soprattutto per gli stessi agricoltori e allevatori le cui coltivazioni e i cui capi allevati si trovano ad essere costantemente minacciati da incursioni devastanti e attacchi. Animali selvatici che trovano nei mutamenti climatici una sempre maggiore capacità di adattamento e proliferazione. Ed è così che selvatici, schivi e riservati come i lupi si spingono sempre più spesso anche a chilometri di distanza per cercare le loro prede; non ultimo l'attacco di un gregge nella Valdaso, costato la perdita di oltre 100 capi ad un allevamento di ovini.

C.C.

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foto di Enrico Ortolani

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foto di Enrico Ortolani

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foto di Enrico Ortolani

Quando la rinascita parte proprio dell'identità.

Sicuramente sono le macerie provocate dal sisma a fare più rumore e a chiedere la precedenza nella rinascita. Ma in questo periodo di attesa che tutto torni come prima, o meglio di prima, è importante che i centri colpiti non perdano la propria identità.

E per un paese come Sarnano l'identità sta anche nello stemma che da centinaia di anni rappresenta la città e i cittadini. Uno stemma che il tempo aveva scolorito e per evitare che i colori si perdessero anche nel cuore dei sarnanesi è stato restaurato.

Ad annunciarlo il sindaco, Franco Ceregioli: "Sopra al portone del palazzo municipale di Sarnano c'era uno stemma comunale logorato da anni di esposizione alla luce ed alle intemperie. Lo abbiamo restaurato ed ora è tornato a mostrarsi con tutto il fascino della storia che rappresenta. È una piccola cosa, forse piccolissima, ma vedere tornare a splendere il volto del nostro Serafino ti riempie il cuore".

GS

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Sfollate da oltre due anni 14 famiglie sarnanesi tornano a casa. Sono state consegnate, infatti, le chiavi dei 14 appartamenti di proprietà dell'Erap, 9 in via San Sebastiano e le restanti 5 in contrada Brilli, lungo la strada che conduce a Sassotetto, ad altrettante famiglie che, finalmente dopo tanto peregrinare, possono avere una dimora stabile in attesa che venga restaurata la propria abitazione. "Una grande felicità per un obiettivo perseguito da tempo ed oggi coroniamo un altro sogno – le parole del sindaco di Sarnano Franco Ceregioli – A breve anche un'altra palazzina sarà pronta per ospitare ancora altre famiglie. Oggettivamente ci sono stati dei ritardi, ma non è più tempo di polemiche. Bisogna guardare al futuro". Servizi approfonditi sulle pagine del settimanale L'Appennino camerte.

F.U.

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LA CONSEGNA A ENZO GENTILI

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LA CONSEGNA AD ALFIO GIANNINI

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LA CONSEGNA AD ADRIANA MANCINELLI

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LA CONSEGNA A PIERO VEROLINI

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E' una prima, quella a Sarnano, per La Rassegna Parlare Futuro.Lezioni D'Autore. Una tappa nella splendida città alle pendici dei Monti Sibillini, Sabato 26 gennaio alle ore17.30 , al Loggiato di Via Roma. Anche la meravigliosa location sembra cospirare per una serata memorabile all'insegna della Passione. Sarà Paolo Crepet , l'illustre psichiatra e sociologo, l'ospite della serata. Allievo di Franco Basaglia, ha vissuto i giorni gloriosi in cui il suo maestro, con una sorta di rivoluzione copernicana, ha cambiato la visione tradizionale della malattia mentale, aprendo i manicomi e dando il via all'approvazione della legge 180. Paolo Crepet è nato a Torino il 17 settembre 1951. Nel 1976 ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova. Ha perfezionato i suoi studi in psichiatria a Aarhus , Londra, Oxford , Nottingham, Mannheim , Ginevra , Praga , Chandigar, New Dehli e Agra. Nel 1980 ha conseguito la Laurea in Sociologia presso l’Università di Urbino e nel 1985 si è specializzato in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova. Tuttora ricopre cariche importanti nel mondo della ricerca e dell'applicazione delle cure psichiatriche in Italia ed in Europa. E' scrittore di numerosi saggi ed editorialista in diversi quotidiani e settimanali.

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L'intervento di Crepet sembra concludere nel migliore dei modi una rassegna, Parlare Futuro, all'insegna della follia intesa come possibilità per l'essere umano di far agire non solo la sua capacità di raziocinio, ma, anche e soprattutto, quelle forze che esorbitano il dato empirico, che smarginano e destabilizzano i recinti circoscritti della divina ratio, quella stessa ragione basata sul principio di causalità e non contraddizione, quella ragione che ci salvaguarda dall'angoscia dell'imprevedibile. Ma, forse, è giunta l'ora di tentare il mare aperto, di abbandonare gli ormeggi sicuri e confortevoli per tentare l'ignoto e il mistero. E la passione, argomento principe dell'ultimo libro di Paolo Crepet, sembra appunto inneggiare alle forze primigenie e irrazionali dell'essere umano, quelle stesse potenzialità che permettono una visione di futuro, una prospettiva altra sul reale. Paolo Crepet dopo aver preso atto dell'estinguersi della passione " come sfida lanciata al mondo e a se stessi per continuare a migliorarsi, a sperare, a sognare e poiché, senza passione, non c’è una vita vera né una visione del futuro, in primo luogo del proprio-il noto psichiatra asserisce- che l’unico modo per non arrendersi a questa perdita è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla." Ed è quello che fa attraverso un inventario di storie e testimonianze fra cui tre esempi di grande passione come Renzo Piano, Alessandro Michele e Paolo Fresu..

Ha fatto visita a Sarnano questa mattina la moglie del cantante Andrea Bocelli, Veronica Berti, per un saluto agli studenti a cui la Andrea Bocelli Foundation ha ridato una nuova scuola. Nel suo viaggio nelle Marche, dove è attesa a Muccia intorno alle 14 per visionare l’avanzamento dei lavori dell’istituto scolastico De Amicis, non poteva non passare per Sarnano per vedere la soddisfazione e la gioia dei bambini.

La gioia è nostra – ha affermato – ed è sempre una unione di forze. Noi crediamo molto nelle sinergie. Abbiamo avuto l’aiuto di tante persone, con gli sms solidali abbiamo ricevuto ben 270mila euro e questa cifra l’abbiamo messa a frutto ancor prima di averla in tasca. A tutti coloro che ci hanno supportato dico che la trasparenza è fondamentale e che possono venire a vedere coi loro occhi quello che abbiamo realizzato”.

La musica di Bocelli emoziona dunque, ma anche i suoi gesti, e anche Muccia ne beneficerà. Grazie alla Fondazione il Comune e i piccoli studenti avranno una nuova scuola: “Ovviamente – sottolinea Berti – rimaniamo nelle zone più colpite seguendo le istruzioni del commissario per la ricostruzione. Tantissime delle famiglie dei bimbi che sono a scuola vivono ancora nei container o in situazioni non definitive e nel nostro piccolo cerchiamo di portare alla comunità quel centro che è la scuola dove non solo si va per imparare ma anche per stare insieme, per imparare a vivere. Ce la metteremo tutta e speriamo di poter consegnare l’opera, tempo permettendo, in 150 giorni”.

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Quella di Veronica Berti è stata una visita molto gradita per Sarnano e a confermarlo è stato il sindaco Franco Ceregioli: “Per noi è stato un piacere perché ormai sono amici di Sarnano. Oltre a ringraziarli per ciò che hanno già fatto, mi sento di ringraziaeli per ciò che stanno facendo per il territorio. Il nuovo intervento a Muccia è un segno di vicinanza della famiglia Bocelli e un esempio perché tanti altri donatori si sono avvicinati e consentono la realizzazione di opere importanti. Purtroppo – continua – tutto ciò che riguarda le donazioni private ha un canale privilegiato, se ne vedono i risultati, mentre il pubblico è ancora fermo al palo. Bisogna fare qualcosa per far sì che anche la ricostruzione pubblica possa avere gli stessi risultati di quella fatta dai privati”.

g.g.

 

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In queste ore, a seguito delle dichiarazioni del Sindaco Ceregioli, sono stato contattato da diversi Organi di Stampa, ai quali ho ritenuto di non rilasciare dichiarazioni diverse dal presente comunicato, preferendo intervenire - come ho sempre fatto – prima sul mio profilo, per puntualizzare quanto espresso nel post oggetto delle osservazioni del sindaco.   Il funzionamento degli impianti - da me descritto anche sulla scorta di testimonianze espressamente richiamate - non è stato contestato (al momento) né dal Gestore, né dal Sindaco, che - in evidente difficoltà nello spiegare alla Cittadinanza i motivi di una mancata pronta attivazione degli strumenti contrattuali a disposizione dell’Amministrazione, volti ad esigere una diversa gestione, maggiormente corrispondente a quanto descritto nel Contratto di Servizio del 2007 e tuttora in vigore, preferisce traslare il confronto dall’ambito politico a quello giudiziario.

La denuncia prettamente politica da me fatta, in difesa di interessi della ns Comunità - che mi paiono quantomeno trascurati - resta, purtroppo, ancora priva di repliche soddisfacenti.

Per indole e storia personale, non fuggo mai dal confronto e tengo a precisare anche quanto appresso: mi è stato contestato l’uso della parola  “connivente” in relazione al Gestore. Ebbene, “connivente” deriva dal latino con ivens e significava “chiudere gli occhi” “fingere di non vedere”. Nell’uso moderno sta ad indicare il comportamento di colui che tacitamente consente a un’azione non buona (nel senso di inopportuna, inadeguata, impropria) pur avendo la possibilità d’impedirla, in virtù del ruolo ricoperto (definizione Treccani).

Il Sindaco - dunque - ignorando la sostanza (ma anche la forma, ahinoi) delle mie critiche - concernenti la scarsa diligenza professionale nell’esercizio della piena committenza pubblica, ha preferito divagare, forse col tentativo d’intimidire chi lo critica ma, molto più probabilmente, perché le critiche mosse, alla carente azione amministrativa degli ultimi 10 anni, colgono nel segno e sono largamente condivise tra la popolazione. Egregio Sindaco, più che minacciare improvvide querele nei confronti del Sottoscritto, dovrebbe rispondere all’intera Cittadinanza sulle ragioni della Sua inerzia amministrativa e chiarirci se ci sono, nel Contratto di Servizio, delle lacune previsionali - nel qual caso dar conto del perché l’Amministrazione ha sottoscritto tale accordo, prorogandolo ulteriormente alla naturale scadenza - ovvero spiegare se tale atteggiamento derivi da valutazioni extracontrattuali, a noi non note, chiarendone la natura. In entrambi i casi occorre fare chiarezza, perché la gestione è sotto gli occhi di tutti e non consentirò di sviare il dibattito volto a chiarire responsabilità politiche verso improbabili orizzonti di melliflua consistenza.

Quindi, chiarito che non vi era nessuna volontà di diffamare nessuno, il sindaco sembrerebbe, più che altro, molto preoccupato della eventuale candidatura del sottoscritto.

Giacomo Piergentili

Consigliere comunale

E’ scontro tra il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli e il consigliere di minoranza Giacomino Piergentili che ieri ha pubblicato un post contro il primo cittadino definendolo “connivente” con il gestore degli impianti di Sarnano.
Un post che ha fatto subito scalpore e che ha visto costretto Franco Ceregioli a pubblicare un video in cui, dopo aver illustrato la giornata da record degli impianti sciistici della città, annuncia di querelare il consigliere per quanto scritto.
Il sindaco ha detto: “Ho trovato estremamente grave, offensivo e diffamante l’affermazione fatta nei miei confronti. Quando si scrive le parole sono come pietre e bisogna sapere cosa si scrive perché altrimenti si incorre in situazioni gravi. Non so se Piergentili conosce il significato di connivente. Significa - dice Ceregioli leggendo il vocabolario - chi tacitamente consente lo svolgersi di una azione illecita o delittuosa. Io starei consentendo un'azione illecita o delittuosa posta in essere dal gestore degli impianti di risalita.
Io non intendo acconsentire che nei miei confronti vengano mosse accuse così gravi ed infamanti, per cui procederò secondo quello che la legge mi consente di fare. Prendo atto del modo di fare politica di Piergentili, prima eravamo su critica strumentale, ora siamo passati ad un livello ben più grave e preoccupante anche per il futuro del paese, anche dal momento che potrebbe essere uno dei candidati alle prossime elezioni amministrative”. 
 
Piergentili ha poi ribattuto: "Come volevasi dimostrare. Il sindaco finalmente è uscito allo scoperto. Prima ha provato ad azzittirmi con il dileggio politico, adesso prova con le querele. Sono pronto a rispondere alle accuse. Domani provvederò ad acquisire tutta la documentazione del contratto di gestione, poi approfondiremo i vari contenuti e vincoli che dovevano essere fatti rispettare previsti nel contratto originario. Considerato ora che vi è la necessità di alzare il livello del confronto, come ha deciso il sindaco, che io fino ad ora ho ritenuto tenere basso, occorrerà parlare anche dell'accertamento della legalità degli scarichi fognari e dell'inquinamento conseguente procurato.
Questo solo per iniziare una lunga serie di rilevamento di pesanti anomalie amministrative gestionali. Fino ad oggi vi è stato un sereno confronto politico. Non è stato sicuramente il sottoscritto ad alzare il livello del confronto. "Chi fa politica e si rifugia nell'azione giudiziaria dimostra che ha ben poco da dire e dimostrare." Me lo ha ricordato più volte il ns Sindaco. Probabilmente stavolta lui lo ha dimenticato. Andiamo avanti per il bene di Sarnano, per farla tornare la "CORTINA DEI SIBILLINI".
 
Inizia così un duro scontro tra maggioranza e opposizione in vista della campagna elettorale che vedrà Sarnano interessata nella primavera prossima.
Giulia Sancricca
 
 
 
 

Emendamento per gli impianti di risalita di Sarnano. All’interno del maxi emendamento in via di approvazione dal governo è stata inserita una norma che consentirà di riaprire in tempi brevi gli impianti di Sassotetto: “L’avevamo fortemente richiesta - afferma il sindaco Franco Ceregioli -. Riguarderebbe due sciovie perfettamente funzionanti e assolutamente sicure che per questioni legate alla loro vita tecnica quest’anno non avrebbero potuto essere usati. Avrebbero necessitato di una revisione dell’importo di 300mila euro, che sarebbe stata una cifra al di fuori delle possibilità delle case comunali”. In assenza di appositi finanziamenti gli impianti rischiavano di rimanere fermi ma ad interessarsi della questione è stato il governo e il capogruppo della lega al Senato, Paolo Arrigoni che ha presentato un emendamento: “Siamo in dirittura d’arrivo - prosegue - e con questo emendamento si andrà a coprire una situazione penalizzante per le Marche e per i comuni del cratere perché questa deroga di un anno lo scorso anno era stata concessa solo all’Abruzzo”.

G.G.

(in foto, Franco Ceregioli sulle piste da sci)

E' ufficiale, sabato 22 dicembre alle ore 16:00, si svolgerà la cerimonia di riapertura post sisma della Pinacoteca Comunale di Sarnano (Mc).
Tale evento, oltre ad essere importante per la comunità di Sarnano, è particolarmente significativo per tutta l'area colpita dal sisma, essendo la prima Pinacoteca che riapre nel cratere.
Infatti, grazie alla progettazione effettuata dall'Ufficio Tecnico Comunale, i lavori di messa in sicurezza hanno consentito di rendere nuovamente fruibile oltre il 60 % degli spazi della Pinacoteca: in questi spazi verranno fin da subito esposte una parte delle opere già presenti nel sito prima del terremoto, quelle presenti nella Chiesa di Santa Maria di Piazza (purtroppo ancora chiusa per inagibilità) ed una pala d'altare di Simone De Magistris, proveniente dalla Chiesa di San Cassiano di Sarnano.
Inoltre, dal prossimo mese di marzo rientreranno nella Pinacoteca anche le otto opere attualmente esposte a Senigallia.
Rimarranno ancora in deposito presso la Mole Vanvitelliana di Ancona alcune opere per le quali necessitano attività di restauro, che verrà curato direttamente dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Ancona.

 

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