A Matelica, la prima delle visite  istituzionali della Governance di Unicam ai Consigli comunali delle sedi che ospitano l'Ateneo. Il rettore Claudio Pettinari, il prorettore Vicario Graziano Leoni ed i prorettori Barbara Re, Luciano Barboni e Andrea Spaterna, sono infatti intervenuti in modalità telematica al Consiglio Comunale di Matelica, città in cui ha sede il polo di Medicina Veterinaria, accolti dal sindaco Massimo Baldini, dal presidente del Consiglio Comunale e da tutti i consiglieri

La presenza del Rettore in Consiglio comunale a Matelica, la riprova del forte legame e della sinergia tra l’Università di Camerino e le Amministrazioni dei Comuni che ospitano sedi di Scuole e corsi di laurea dell’Ateneo, che sono, oltre a Camerino le città di Matelica, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. E$ i9ntenzione della governance , incontrare dunque tutte le città con le quali collabora fattivamente per lo sviluppo dei territori e per una sempre migliore crescita dei corsi di studio che si trovano nelle sedi collegate.

“Sono molto felice di aver avviato questa iniziativa da Matelica, una sede molto importante per il nostro Ateneo, in continua e costante crescita- ha detto il rettore UNICAM Claudio Pettinari nel ringraziare il Consiglio e la cittadinanza matelicese per l’opportunità - Il successo di tutti i corsi di laurea della Medicina Veterinaria passa attraverso l’eccellenza della didattica e della ricerca, ed è per questo che stiamo valutando che tipologia di investimenti poter fare. E’ necessario avere spazi e laboratori adeguati, anche in vista del rinnovo della certificazione europea EAEVE, che qualifica ancora di può la Scuola a livello nazionale”.

Nel ricevere tra i banchi “telematici” ospiti così graditi, grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Baldini e da tutti componenti il Consiglio comunale 
“ E’ per me e per tutto il Consiglio Comunale di Matelica un onore avere fra i nostri scranni consiliari la presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari- ha detto il sindaco Massimo Baldini- Con grande piacere e soddisfazione ho partecipato all’apertura del 685° anno accademico di UNICAM, la sua lunga storia continua con forza nonostante le molte emergenze che tentano di incrinare la vita di questo glorioso Ateneo e di tutto il nostro territorio dell’entroterra marchigiano. “Coraggiosa Università” come l’ha definita il Magnifico Rettore a conclusione del suo intervento di inaugurazione dell’anno accademico.
La Città di Matelica è vicina e sostiene questa realtà presente e attiva nel territorio, noi abbiamo una realtà che può aiutare concretamente a far crescere i nostri giovani, abbiamo una ricchezza che da tanti anni diffonde il sapere e le conoscenze necessarie per affrontare meglio e in ogni campo il futuro. Matelica ringrazia per essere stata scelta come sede della Facoltà UNICAM della Medicina Veterinaria oggi denominata “ Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria”.

In evidenza anche gli investimenti fatti dall’ateneo di Camerino per potenziare e migliorare le strutture e gli impianti della Facoltà di Veterinaria e la ferma volontà dell’amministrazione comunale di continuare a dare il suo apporto e il suo sostegno all’Università, “una ricchezza presente nel territorio che oltre a diffondere scienza, conoscenza e saggezza, aiuta anche l’economia locale con il lavoro che produce e con la presenza dei docenti e degli studenti.
c.c.
"Da Unicam, una terapia che potrebbe aprire incooraggiianti scenari per la cura del Covid-19".  C'è Fiduciosa attesa all'Università di Camerino per gli esiti dei primi trial clinici di un protocollo di cura innovativo che potrebbe essere efficace sulla pandemia generata dal Coronavirus.

La terapia  è’ nata, infatti, all’interno dei laboratori dell’Ateneo camerte, in particolare dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giacomo Rossi, medico veterinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam . Il prof. Rossi sta conducendo uno studio sul Coronavirus del gatto, FeCoV, nel quale da molti anni si verifica una patologia molto grave, per lo più ad esito mortale, di cui non esiste un protocollo terapeutico o un vaccino efficace/protettivo.

Studiando i siti recettoriali ed il modo con il quale i coronavirus si legano alle cellule dell'ospite, il gruppo di ricerca si è accorto di una particolarità di Covid-19: il virus presenta un numero maggiore di legami con i siti di glicosilazione del recettore ACE2 cellulare (il recettore che Covid-19 utilizza per entrare nelle cellule del polmone, dell'apparato digerente e del tratto genito-urinario dell'uomo). 

“I siti di glicosilazione – afferma il prof. Rossi – sono delle aree in cui delle molecole di zucchero semplice si legano ad una proteina ancorata sulla membrana cellulare. In particolare, ho notato che tutti questi siti di glicosilazione sono costantemente legati all'ultimo amminoacido della proteina di membrana, che è l'aminoacido Asparagina. Da qui l'idea di utilizzare un vecchio farmaco, ben noto presso gli oncologi che lo usano nella terapia della leucemia acuta dei bambini, la L-Asparaginasi, che è un enzima che eliminando l'aminoacido Asparagina "taglia" di fatto il legame dello spike virale con il suo specifico recettore cellulare, bloccando di fatto l'infezione.

Questo farmaco, unito alla già nota Clorochina che funziona bloccando l'ingresso del virus nella cellula tramite un altro meccanismo alterante il pH delle vescicole che trasportano il virus al proprio interno, e all'Eparina, che previene il danno acuto vascolare indotto dalla tempesta dell'infiammazione causata dal virus, e quindi la trombosi secondaria, copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo”.

E poiché la scienza non conosce muri e steccati ma solo ponti e collaborazioni, grazie all’interessamento di un medico marchigiano, lo studio in brevissimo tempo viene analizzato dal noto imprenditore e scienziato Francesco Bellini, laureato ad honorem Unicam, cofondatore della società canadese Biochem Pharma e presidente, tra le altre, della ViroChem Pharma, nonché membro del Consiglio di amministrazione di Montreal Heart Institute Foundation e Canada Science Technology & Innovation Council.

Dopo un attento studio ed analisi è nato il brevetto che, in tre giorni, è stato depositato negli USA (Washington DC) e che già è in fase di valutazione in vari nosocomi statunitensi e canadesi per una rapida applicazione.

“Chiaramente è presto per poter dire se questa cura sarà efficace – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ma ancora una volta sono ad esprimere grande soddisfazione, a nome dell'intera comunità universitaria, per questo ulteriore successo che conferma l'eccellenza della qualità della ricerca scientifica dell'Università di Camerino, riconosciuta anche a livello internazionale. In questa occasione la soddisfazione è ancora più grande perché abbiamo messo in campo le competenze dei nostri ricercatori per trovare soluzioni che siano a beneficio della salute pubblica mondiale. Mi complimento con il prof. Rossi, di cui apprezzo le ottime capacità di ricercatore e divulgatore.
C.C.


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