"Contratti non conformi alla provincia" sindacati comunicano stato di agitazione per la Pedemontana
16 Feb 2021A lanciare l'allarme, questa mattina, in videoconferenza, Massimo De Luca di Fillea Cgil, Andrea Casini di Feneal Uil e Giuseppe Quinzi di Filca Cisl.
"Da 16 mesi - dice De Luca - , da quando il tratto Maceratese della Pedemontana delle Marche ha cominciato i lavori, la ditta capofila di tutto l'appalto non ha ancora applicato il contratto integrativo Edile Industria della provincia di Macerata.
Non abbiamo mai urlato questa situazione perchè sappiamo tutti che il Paese è alle prese con problemi ben più gravi, ma questo non può essere più la scusa per non dire ciò che sta succedendo in quei cantieri".
Gli fa eco Andrea Casini: "Macerata - spiega - è una delle poche province in Italia, forse l'unica, che ha alcune maggiorazioni per le lavorazioni svolte per lavori particolari come gli scavi delle gallerie.
Sono soggette anche al pagamento di un elemento variabile della retribuzione legato all'andamento dell'edilizia su questa provincia e ad oggi il contratto non è correttamente applicato".
da qui la decisione di inviare all'azienda il comunicato dello stato di agitazione: "Abbiamo avuto sempre trattative serrate e continue con la Astaldi ma, nonostante questo, ad oggi non ci spieghiamo questo silenzio. Si tratta - dice Giuseppe Quinzi - di un contatto migliorativo rispetto ad altre province d'Italia e di Ancona.
C'è anche una legge regionale che obbliga qualsiasi impresa lavori nel nostro territorio ad iscriversi agli enti previdenziali di Macerata.
Solo a gennaio - dice - la Astaldi ci ha inviato una dichiarazione che procederà all'iscrizione alla Cassa Edile di Macerata. per noi è importante - conclude - attenzionare una azienda così grande, perchè insieme a lei ci sono diverse ditte in subappalto che dovranno, anch'esse, applicare lo stesso contratto provinciale di Macerata".
Debiti Astaldi: nessun pagamento grazie al fondo Salva Imprese. L’allarme della Confartigianato
18 Ago 2020“Ricordiamo che alcune aziende sono fallite, mentre altre hanno avuto la forza di continuare ed oggi hanno diritto a ricevere i fondi pari al 70% dei crediti vantati dal concordato di cui la prima tranche pari al 35 % dovrebbe, come detto, avvenire a settembre, mentre del restante 35% ancora non si hanno informazioni.
Le aziende interessate a questa vertenza in alcuni casi sono tornate sui cantieri, ma il problema della grave crisi di Astaldi in concordato che ancora non è stata incorporata nella Salini, con le scarse risorse economiche a disposizione, non è in grado di garantire liquidità al cantiere ed i lavori procedono a rilento. Apprezzabile comunque l'impegno delle imprese locali che, con grandi rischi, continuano a sostenere, lavorando, la realizzazione sia del completamento della SS 76, che della Pedemontana, per la quale ci auguriamo che quanto prima venga aperto al traffico il primo tratto», conclude Gasparoni.
Raddoppio della SS. 76 e realizzazione della Pedemontana delle Marche Fabriano-Muccia che sono vitali per i distretti economici dell’entroterra anconetano e maceratese.
“Il completamento della SS 76 è di fondamentale importanza per l'economia della Vallesina e dell'alta Vallesina come per l'economia costiera ed umbra. Una volta completata la SS 76 a quattro corsie sarà una grande opportunità per lo sviluppo montano con un collegamento veloce tra Ancona e Civitavecchia mettendo rapidamente in relazione anche due grandi porti internazionali strategici che collegheranno il mediterraneo ed i paesi iberici”, conclude Federico Castagna Responsabile territoriale di Confartigianato Fabriano.
m.s.
Sono ripresi i lavori lungo la Perugia –Ancona nell’ambito della Quadrilatero. Lo comunica ufficialmente una nota di Anas, nella quale si precisa che «l’impresa Astaldi, principale affidataria del Contraente generale “Dirpa 2” per i lavori di completamento della direttrice Perugia-Ancona nell’ambito del progetto Quadrilatero Marche-Umbria, ha ripreso i lavori lungo la strada statale 76 “della Val d’Esino” e sulla strada Pedemontana delle Marche. I cantieri potranno gradualmente tornare a regime nelle prossime settimane”. Nella nota si ricorda anche che “gli interventi erano stati sospesi a causa della crisi di Astaldi, assoggettata alla procedura di concordato in continuità aziendale. Nei giorni scorsi Anas e società Quadrilatero hanno approvato l’atto aggiuntivo che, a valori economici invariati, ha disposto il riavvio dei lavori con aggiornamento dei tempi necessari per ultimare le opere».
Sulla direttrice Perugia-Ancona, Anas spiega che i cantieri riguardano il completamento degli ultimi due tratti da raddoppiare, per una lunghezza complessiva di 21,3 km, di cui 7,4 km tra Fossato di Vico e Cancelli e 13,9 km tra Albacina e Serra San Quirico, che comprendono 15 gallerie, per 13 km totali. La nuova carreggiata sembra sia stata già realizzata, e ora sarebbe in corso l’ammodernamento di quella esistente.
“In particolare – prosegue il comunicato – per il tratto Fossato di Vico-Cancelli l’apertura al traffico è prevista in estate, mentre le opere complementari (finiture, sistemazioni idrauliche, opere in verde, ecc.) saranno ultimate entro l’anno. Nel tratto Albacina-Serra San Quirico i lavori comprendono anche gli ulteriori interventi, recentemente approvati e finanziati dal CIPE, per l’adeguamento agli standard UE delle reti TEN-T delle gallerie esistenti Gola della Rossa e San Silvestro, entrambe in carreggiata Sud. Tali interventi prevedono la dotazione di impianti tecnologici che comprendono rilevamento automatico degli incendi, pannelli a messaggio variabile, telecontrollo, colonnine SOS e bypass pressurizzati pedonali e carrabili per consentire l’evacuazione in caso di emergenza. L’apertura al traffico è prevista nella primavera del 2020”.
Per quanto riguarda il completamento della Pedemontana delle Marche, nella nota viene specificato che l’apertura al traffico del primo tratto è prevista entro l’anno. Il tratto, ha inizio con l’innesto sulla S.S. 76 Val d’Esino in prossimità di Fabriano, località Pian dell’Olmo, e termina con lo svincolo di Matelica in località Pian dell’Incrocca, per una lunghezza di circa 8 chilometri. Nei lavori è prevista anche la realizzazione della bretella di collegamento lunga 1,2 chilometri tra la SS77 e la SP209 “Valnerina” in località Maddalena, nel Comune di Muccia.
Vogliono incontrare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, o non sbloccheranno la ripresa dei lavori per la Quadrilatero. Sono le imprese creditrici di Astaldi, l'azienda che doveva occuparsi di concludere la Pedemontana e il raddoppio della SS76 che ha accumulato circa una 40ina di milioni di euro di debiti nei confronti delle subappaltatrici. Hanno inviato una richiesta formale per incontrare il premier Conte insieme al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli e al vicepremier Luigi Di Maio. Ciò che le imprese vogliono, sarebbero delle misure straordinarie per districare la matassa relativa ai debiti senza le quali non sarebbe assolutamente possibile portare a termine l'opera. "L'Anas, la Quadrilatero, il Governo e le Regioni devono tutti assumersi delle responsabilità. Non è possibile che a pagarne siano solo le imprese e i lavoratori". Nei giorni scorsi i rappresentanti delle imprese crditrici hanno anche avuto modo di confrontarsi con alcuni parlamentari marchigiani: Patrizia Terzoni per il M5S, Francesco Acquaroli per FdI e Tullio Patassini per la Lega dai quali pare sia emersa la volontà di trovare tutte le soluzioni affinché si sblocchi la situazione. Dunque se prima la ripresa delle opere era prevista entro marzo e poi entro aprile, quel che è certo è che fintanto che non ci sarà una svolta seria per le imprese, nulla si muoverà.
g.g.
La Regione Marche aderirà alla manifestazione organizzata per domani giovedì 7 marzo nella zona dei cantieri rimasti incompleti tra Fossato di Vico e Fabriano sulla SS 76. Ad indire la protesta le imprese creditrici, danneggiate dalla crisi della Astaldi a causa dei mancati pagamenti dei lavori Quadrilatero effettuati per oltre 40 milioni di euro. Con loro scenderanno in strada anche i lavoratri Impegnato a Roma in incontri istituzionali, il presidente Luca Ceriscioli ha delegato a rappresentare la Regione il consigliere del territorio Enzo Giancarli.
“Sono oltre 40 i milioni lasciati sulla strada da Astaldi. E’ questo l’importo dei lavori fatti dalle ditte subappaltatrici non ancora pagato dalla azienda – spiega il presidente Ceriscioli –. Su questo noi abbiamo chiesto un impegno al governo. Noi stiamo dalla parte del lavoro e dei lavoratori: il resto sono bugie e chiacchiere strumentali. E’ per noi, infatti, una questione di giustizia tutelare i posti di lavoro ed auspichiamo che si possa trovare, con l’impegno di tutti, una soluzione. Sono convinto che risolvere il problema del pagamento alle ditte costituirebbe una accelerazione per la ripartenza dei cantieri. Non c’entra con i tempi di ripresa del cantiere la richiesta di provvedere quanto prima al pagamento delle imprese creditrici. Difendere le ditte del territorio è un impegno importante per tutti”.
g.g.