Riparte “Sibillini LivePercorsi culturali per la ricostruzione”, festival itinerante organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti locali e nazionali e sotto la direzione artistica di Musicamdo. Primo appuntamento giovedì 29 novembre a Camerino con Ascanio Celestini e lo spettacolo “Pueblo” in scena all’auditorium Benedetto XIII ; a seguire, sabato 1 dicembre Ginevra Di Marco e il suo “Donna Ginevra e le Stazioni Lunari”nella tensostruttura di San Ginesio ,infine, Ambrogio Sparagna protagonista del “Il viaggio di Giuseppantonioal Teatro Feronia di San Severino Marche il 2 febbraio 2019. Le tre serate con inizio alle ore 21.15 sono gratuite. Il festival ha l’obiettivo di rafforzare i legami sociali e i tessuti culturali dei luoghi  e delle popolazioni colpite duramente dal sisma. Cuore della rassegna è il claim “Più cultura, meno paura”: lavorare sulla proposta culturale per combattere la paura, ovunque si annidi e, riportare i luoghi colpiti ad essere fucine di cura delle anime e della socialità, tessuti produttivi di giovialità e cultura, riserve di benessere e di convivialità.

“ Centrale sarà il territorio- - spiega Massimiliano Bianchini, presidente Arci Marche - non solo perché il festival si muove sul territorio e tra le comunità colpite dal sisma,  ma anche perché chi lavora per la realizzazione della manifestazione, è del territorio. Accanto alla sensibilità dei grandi artisti nazionali coinvolti- continua-  importantissimo è il lavoro che le compagnie teatrali del territorio svolgono nelle scuole con i ragazzi, col fine di far superare il trauma del sisma e recuperare il rapporto col territorio".

Oltre ai tre eventi che toccheranno Camerino, San Ginesio e San Severino, la rassegna Sibillini Live  2018, produrrà infatti anche un bel movimento teatrale negli istituti scolastici.. Partita già nei mesi scorsi con i progetti nelle scuole, la rassegna di teatro si è già aperta al pubblico ad Amandola con la seconda residenza artistica della Compagnia Bartolini/Baronio cheha portato in scena “Dove tutto è stato preso” .Nelle scuole di Mogliano, Gualdo e Monte San Martino, al lavoro con i ragazzi il Teatro Rebis con “Cosa Vien Dopo?”; progetto itinerante invece per la provincia di Ascoli Piceno con Ruvidoteatro e “Le avventure di Arlecchino”. Il 25 di novembre  presso il Teatro Gentile di Fabriano, andrà in scena  “E questo è il fiore: canto la libertà”, canzoni, poesie e racconti del Canzoniere dell’ANPI e Gruppo Arci Voce. Domenica 2 dicembre per le vie del centro storicodi Tolentino sarà protagonista lo spettacolo itinerante   “Le strade di Oliver Twist”, a cura dell’Associazione Culturale Teatri della Plebe,e, risultato del laboratorio teatrale condotto da Antonio Mingarelli nelle scuole. A chiudere la rassegna sarà la serata ANFFAS prevista  il 26 dicembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata, lcon lo spettacolo comico “Radical Grezzo” di e con Piero Massimo Macchini e la partecipazione straordinaria di Cesare Bocci.

Tutti gli spettacoli di Sibillini Live sono ad ingresso gratuito.

C.C.

Oltre cento alunni, riuniti nel nome di Gioacchino Rossini. Palestra del Polo scolastico provinciale di Camerino, gremita di ragazzi delle scuole medie di Camerino, Pieve Torina, Visso, Valfornace, Fiastra e Serravalle del Chienti, per assistere allo spettacolo “ Benvenuti in casa Rossini”. Un’occasione specialissima con la quale si è voluto celebrare il 150° anniversario del grande musicista e compositore pesarese  (1868-2018). Decisamente originale il racconto che, attraverso una scenografia minimalista capace di esaltare la bravura e l’esposizione brillante di tutti i suoi protagonisti, ha preso vita dall’ambientazione inconsueta di una palestra.

Barbiere di Siviglia

 Atmosfera giocosa e divertente, quella in cui si sono mossi attori e cantanti professionisti della lirica, destreggiandosi con grande abilità in un intreccio operistico e musicale, arricchito da  aneddoti e curiosità riferiti alla vita della più grande stella dell'opera della prima metà dell'ottocento. Attento ed interessato il pubblico di giovanissimi dell’Istituto Boccati di Camerino, attivamente coinvolti nello spettacolo grazie alla recitazione veloce e godibile e alla perfetta caratterizzazione di attori e cantanti. “ Per i ragazzi- ha commentato il dirigente Maurizio Cavallaro- un’opportunità unica di avvicinarsi al mondo dell’opera e alle grandi musiche di Gioacchino Rossini, in una maniera davvero brillante e divertente”. Scritto in forma originale da Davide Garattini Raimondi, “ Benvenuti in casa Rossini” descrive la visita guidata di alcuni ragazzi nella casa del grande musicista. Un passo dietro l’altro, prendono vita i personaggi delle più celebri opere rossiniane, insieme a situazioni bizzarre e molto divertenti. In scena, gli attori Antonella Carone e Antonio Marzolla e tre cantanti professionisti , il mezzo soprano Francesca Copertino, il baritono Eldar Akhmedov e il basso Cesare Filiberto Tenuta. Piano e clarinetto hanno completato la parte musicale, sotto la direzione di Francesco Zingariello, direttore della Camerata delle Arti di Matera che in questi giorni, sta portando lo spettacolo in giro per il Paese.

C.C.

Italiana in Algeri

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Ridotto il numero delle perimetrazioni del centro storico di Camerino. E' quanto hanno concordato USR, Unicam, Arcidiocesi e Comune di Camerino, nel corso della prima riunione 'operativa' del tavolo permanente della Ricostruzione, presenti il sindaco Pasqui e il vicesindaco Lucarelli.  Una scelta che permetterà di snellire i tempi e di intervenire sulle specificità di un'area con caratteristiche particolari. Previste inizialmente nel numero di sei, le perimetrazioni del cuore della città, sono state ridotte a quattro. Come richiesto dall’arcidiocesi, rappresentata al tavolo dall’ing. Carlo Morosi e dall’università di Camerino che era rappresentata dal prorettore vicario Leoni e dal prorettore Spaterna, nell'ottica di una più veloce restituzione alla comunità della piazza e dei suoi edifici più rappresentativi (Palazzo Ducale, Cattedrale e Palazzo Arcivescovile, Palazzo Comunale e teatro Marchetti), la scelta condivisa, prevede l’esclusione dalle perimetrazioni dell'area di Piazza Cavour che ricomprende anche Palazzo Bongiovanni.

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“ Credo che possiamo dire di aver raggiunto un ottimo risultato – dichiara l’ing. Morosi- . Quella progettualità che era stata proposta dall’allora arcivescovo Brugnaro e che il nuovo vescovo Massara ha condiviso e sollecitato, in realtà è stata  approvata all’unanimità, trovando concorde anche l’USR. Lo stesso ingegnere Cesare Spuri, è arrivato al tavolo presentando una proposta che ricalcava un po’ il progetto da me redatto, per pervenire celermente alla riapertura di piazza Cavour. Il progetto- continua Morosi- prevede appunto l'esclusione dalla perimetrazione della parte prospiciente la piazza e delle vie sottostanti la cattedrale. La nuova conformazione della perimetrazione è stata pertanto consegnata e proposta al tavolo dall’USR; insieme l’abbiamo discussa per la necessità di verificare che vengano e che verranno fatte anche in futuro delle salvaguardie statiche sui palazzi, considerato che comunque si trovano ad insistere su delle vie di esodo e su una piazza dove la gente si riunisce. Ci si è dunque accertati che nulla cambiasse rispetto ai parametri di sicurezza richiesti all’interno delle perimetrazioni e, una volta accertato che nulla differiva rispetto alla normativa sismica, si è condivisa l’uscita di quell’area dalla perimetrazione, tenuto conto che quella zona ha comunque sufficienti e larghe vie di fuga e doppi sensi che garantiscono l’entrata e l’uscita. Tutto questo-spiega l’ing. Morosi- permetterà in futuro di poter iniziare subito le progettazioni dei palazzi, sia di proprietà pubblica che privata in quell’area della piazza, quindi, di poter dar luogo successivamente, riaperta piazza del duomo, anche ai cantieri per la ricostruzione. E’ bene precisare tuttavia che quelle del tavolo permanente della ricostruzione condivise dagli enti, sono comunque delle proposte e delle consultazioni che dovranno poi seguire il regolare iter burocratico, fatto delle necessarie delibere e decreti da parte del Comune, con la presa visione e il diritto di osservazioni da parte dei cittadini. In pochi giorni – osserva ancora Morosi- siamo riusciti insieme a raggiungere un buon risultato: la riunione del primo tavolo aveva prodotto solo la presa d’atto della progettualità e , il successivo summit ’operativo’ è approdato all’accettazione alla quale , manca soltanto ormai l’atto formale burocratico che la ufficializza”.

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In piazza Cavour, procedono intanto i lavori di nuova messa in sicurezza dei campanili della cattedrale che avevano subito un aggravamento in seguito alla forte scossa dell’aprile scorso e di quelle parti che non erano state mai interessate da alcun puntellamento. “ L’operazione- spiega il direttore dell’ufficio ricostruzione dell’arcidiocesi - è indispensabile proprio al fine della successiva riapertura della piazza dove comunque tutti gli altri palazzi sono già stati messi in sicurezza e puntellati. Una volta che l’impresa avrà completato la messa in sicurezza, sarà necessario un atto ufficiale del comune che attesti l’avvenuta messa in sicurezza della piazza per dare modo, sia ai cittadini di potervi accedere liberamente, sia ai tecnici di poter iniziare le progettazioni dei palazzi che, come concordato, non verranno più interessati dalla perimetrazione”.

C.C.

piazza chiesa

 

Donare mette in moto un circolo virtuoso di condivisione. E’ nello spirito di comunione e reciprocità che l’Arcidiocesi di Camerino San Severino Marche, ha deciso di ricambiare la solidarietà a suo tempo ricevuta dalla Caritas di Cremona, destinandola a sua volta alla comunità di Ussita. Una delle tensostrutture che, grazie alla generosa attenzione della diocesi cremonese, all’indomani del sisma avevano raggiunto Camerino, verrà recapitata al borgo dell’entroterra montano.  Tra i più gravemente colpiti dalle scosse del 2016, a tutt'oggi  il comune di Ussita è ancora  privo di un centro di aggregazione per i suoi abitanti. Lo ha deciso l’arcivescovo Francesco Massara che ha fatto della condivisione e del lavoro di squadra il motto fondante della sua ordinazione. La tensostruttura che verrà donata è quella che era stata montata nel campetto vicino alle scuole del D’Avack in via Macario Muzio. Utile nell’immediatezza dell’emergenza, il tendone successivamente è rimasto inutilizzato anche perché nel frattempo, il comune di Camerino è riuscito a mettere a disposizione altri locali. “ Tenere quella struttura ferma e inutilizzata – dice don Marco Gentilucci- ci è sembrato tradire la generosità dimostrata nei nostri confronti. Nel giro che abbiamo compiuto le scorse settimane con l’arcivescovo Francesco sul territorio della diocesi, si sono potute toccare con mano le difficoltà che tante comunità continuano a vivere, nonostante siano trascorsi due anni dal sisma. Ad Ussita abbiamo potuto notare l’inesistenza di punti aggregativi per la comunità ed è così che, confrontandoci in arcidiocesi, abbiamo deciso di condividere il poco che abbiamo. Siamo felici di questo gesto che farà vivere ancora il dono che Cremona ci ha fatto”.

Carla Campetella

Domenica 11 novembre 2018 alle ore 16:30 si terrà a Tolentino nella Chiesa del Sacro Cuore (centro storico), la Santa Messa in rito romano antico, in suffragio del Maestro Don Costantino Fefè (direttore emerito della Cappella Musicale del Duomo di Camerino) e del Professore Magistrato Lanfranco Ferroni, Organista del Duomo Camerte, recentemente scomparsi.

Organista della celebrazione sarà il Maestro Maurizio Maffezzoli.

 

don costantino

Il Maestro Don Costantino Fefè, Canonico della Basilica Cattedrale Camerte, Rettore della chiesa di Capriglia di Pievetorina e Presidente onorario della Cappella Musicale del Duomo di cui è stato per molti anni Direttore  ha dedicato tutta la vita al ministero della Musica Sacra, fra i suoi titoli accademici spicca anche quello in Canto Gregoriano conseguito presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra.

 

Lanfranco Ferroni

Il Magistrato Prof. Lanfranco Ferroni è stato per decenni Organista del Duomo di Camerino e dell’omonima Cappella Musicale che è rinomata in Italia e all’estero.

 

Sarà Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo, a inaugurare il 683esimo anno accademico dell'Università di Camerino. La cerimonia, dal titolo "Ricerca, Formazione, Sviluppo: Universitas Europa",  è in programma per il 26 novembre a partire dalle 10:30 all'auditorium Benedetto XIII. Sono previsti gli interventi del Presidente della Regione Luca Ceriscioli, del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, del Presidente del consiglio degli studenti Riccardo Cellocco, del rappresentante del personale tecnico e amministrativo Stefano Burotti e del rappresentante del personale docente Barbara Re. In ultimo, prima della relazione che presenterà il rettore di Unicam Claudio Pettinari, l'intervento del direttore generale Vincenzo Tedesco. 

g.g. 

Al via a Camerino la messa in sicurezza dei campanili della cattedrale Santa Maria Assunta. L’opera è commissionata dal Comune e i lavori diretti dall’ingegnere Carlo Morosi. L’intervento consiste nel puntellamento dei due campanili ed è volto alla riapertura al pubblico di piazza Cavour.

g.g.

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Staffetta indie rock per raccogliere fondi da destinare all’allestimento di una sala prove musicale a Camerino. Ben 6 rock band marchigiane del circuito indipendente hanno risposto sì alla chiamata, decise ad esibirsi a titolo gratuito in una gara di solidarietà mirata a raggiungere l’obiettivo. La maratona musicale prenderà il via alle 18.30 di sabato 17 novembre dalla Geo struttura del City Park e vedrà alternarsi sul palco Le Colonne D’ErcoleCapabròMagazzini della Comunicazione, Radio Warszawa, Le Mani Sporche e Chien Bizarre. Una mobilitazione solidale quella dell’indie rock marchigiano a favore del progetto dell’allestimento di un luogo deputato alla musica che possa diventare punto di riferimento per i giovani musicisti e stimolo per la formazione di nuovi gruppi e band musicali a Camerino. L’evento di sabato è organizzato dall’Associazione Culturale Musicamdo in collaborazione con l'Associazione IoNonCrollo, il Comune di Camerino e circa 30 musicisti marchigiani.Alla manifestazione hanno aderito numerosi e prestigiosi sponsor: da EKO Group all’Università di Camerino, dal servizio di autolinee CONTRAM S.P.A. alla Distilleria Varnelli, dal Pub birreria Asterix alla GMA Ristorazione, passando per Full Service.    Ingresso gratuito con libera offerta per l’evento che prevede anche la possibilità di intrattenersi per la cena, grazie all’allestimento di un’area ristorazione con stand gastronomici di attività del territorio.

C.C.

nella foto sotto Le Mani Sporche

le Mani sporche

 “Strategie per la ricostruzione”, al centro del terzo incontro informativo rivolto alla popolazione  organizzato dal Comitato Concentrico di Camerino. L'appuntamento è fissato per venerdì 9 novembre alle ore 17.30 nella sala riunioni del Seminario nuovo, in via Macario Muzio . Le finalità attuative della pianificazione e le relative norme, saranno affrontate grazie al contributo del prof. Massimo Sargolini, architetto e professore ordinario di urbanistica dell’Università degli Studi di Camerino.  Il prof. Sargolini  è membro del Comitato Tecnico Scientifico della struttura del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione post-sisma e coordinatore del progetto "Nuovi sentieri per le aree interne dell'Appennino marchigiano" che, in collaborazione tra i quattro atenei delle Marche, ha l’obiettivo di creare nuovi percorsi e prospettive di sviluppo per l’area montana.

L'ordinanza n. 39 del settembre 2017 regola la pianificazione attuativa connessa agli interventi di ricostruzione. Avvenute  le perimetrazioni, senza i Piani Attuativi in pratica nessun intervento di ricostruzione può essere autorizzato in centro storico. 

Sargolini foto

" Noi ci accorgiamo che in questi centri storici da ricostruire e, Camerino è forse uno dei più importanti per la sua estensione e per i suoi risvolti emblematici  -spiega il prof. Sargolini- , c'è un problema di fondo: si rischia di intervenire in modo puntuale su elementi e parti della città tra loro separate e distinte, senza un pensiero complessivo,senza una visione più ampia che metta insieme le diverse parti della città che dopo la ricostruzione assumeranno un ruolo diverso da quello originario perchè comunque ci saranno dei cambiamenti; magari a Camerino non si avranno grandi modifiche  ma in altri nuclei da ricostruire i cambiamenti saranno molto rilevanti, come lo spostamento di parti abitate o di alcune funzioni, creazione di parti, nuovi ingressi alla città, parti che verranno demolite e non ricostruite. Tante sono dunque le questioni sul campo che non possono essere mai pensate isolatamente e che è necessario considerare in una visione complessiva e  questo è il senso del Documento Direttore- continua Sargolini-; senza tale visione complessiva della città di Camerino e di molte altre, noi rischiamo molto sul futuro di queste realtà. Non è pensabile che si possa ricostruire dei centri urbani, agendo per parti separate le une dalle altre, senza conoscere le interazioni che ci sono tra di loro. Il fatto che il Documento Direttore nell'ordinanza n.39 non sia previsto come un obbligo da parte delle amministrazioni - prosegue l'architetto- non significa che non sia importante. Personalmente non credo nella coercizione per poter far fare le cose, ma credo molto nella scommessa culturale. A quella ordinanza ci ho molto lavorato per capire cosa potesse essere utile per poter ricostruire;  si è molto discusso se presentare il Documento Direttore come obbligo o come strumento leggero e rapido che metta in gioco la comunità tutta, a prescindere dai colori politici.  Non è un Documento che fa il sindaco - sottolinea Sargolini- ma è un qualcosa che riunisce la cittadinanza tutta a riflettere attorno ad un tema. Il fatto che sia facoltativo non ne diminuisce l'importanza: il suo significato è quello di mettere in gioco la sfida di una scelta culturale di  una città che possa definirsi tale, una sfida che non può essere mai ritardata". 

C.C.

Lavori  di riparazione urgente della tubazione dell’acquedotto del consorzio dell’Acquasanta, che alimenta parzialmente la città di Camerino, a partire da questo mercoledì 7 novembre, determineranno la sospensione nell'erogazione dell'acqua potabile in diversi comuni. A Camerino, le località interessate dalla sospensione sono quelle di S. Gregorio, Pozzuolo, Le Tegge, Teggiole, Statte, Torrone, Capolapiaggia, Padullo, Sabbieta, Morro, Casale, Arnano, Calcina. L’Unione Montana di Camerino, ente proprietario dell’Acquedotto Comunitario dell’Acquasanta che serve i Comuni di Camerino, Fiastra (inclusa Acquacanina) Muccia e Valfornace (già Pievebovigliana e Fiordimonte), informa che a partire da  mercoledì 7 novembre, verrà interrotta alla partenza (opera di presa) l’erogazione dell’acqua potabile per urgenti lavori di manutenzione e messa in sicurezza della condotta presso l’attraversamento del T. Fiastrone alla confluenza col Fosso Valle Acquasanta in Comune di Bolognola. L’intervento si rende necessario in quanto questa importante infrastruttura  acquedottistica, specie nel suddetto tratto iniziale -realizzato in alta quota oltre 30 anni fa-,  ha subito pesanti conseguenze dall’azione combinata di eventi meteorici e sismici particolarmente gravi (evento alluvionale del nov.dic. 2013 e sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016). Nonostante l’urgenza ed il rischio di interruzione di pubblico servizio, per la collocazione dell’opera  in un contesto particolarmente impervio e fortemente vincolato, l’Ente si è dovuto far carico con ridotto personale tecnico di lunghe e complesse  procedure tecnico-amministrative  di finanziamento ed acquisizione di diversificati pareri e nulla osta dovendo poi, alla fine,  operare solo in brevi e ben determinati periodi in cui conciliare le condizioni idrauliche più favorevoli ( portate in regime di “magra”) e quelle di minor disturbo a salvaguardia dell’ittiofauna endemica. I Comuni interessati sono stati comunque avvertiti per tempo ed invitati a  predisporre cautelativamente servizi sostitutivi per garantire l'approvvigionamento idropotabile alle rispettive popolazioni unitamente ad ogni necessario accorgimento per il massimo risparmio della propria dotazione idrica. Salvo imprevisti, sarà garantito ogni impegno per ridurre al massimo i tempi per la riparazione della condotta (spostamento pozzetto e realizzazione nuova saracinesca di linea e scarico) ed il ripristino del normale servizio di alimentazione idropotabile

 

 

 

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