Con i nuovi fondi stanziati con la Legge di conversione del Decreto di Legge di Agosto e risorse reperite dal Commissario, si avvia infatti l’assunzione immediata di altri 138 dipendenti da destinare agli USR, che si aggiungono ai 640 degli organici attuali.
E si rafforza anche la struttura del Commissario Straordinario, con 12 nuove unità di personale e la nomina di due sub-commissari per l’esercizio dei nuovi poteri straordinari in deroga per le ricostruzioni complesse, Fulvio Soccodato e Gianluca Loffredo.
Metà alle Marche, l’Abruzzo riequilibra dei 138 nuovi tecnici in arrivo negli Usr, 72 sono assegnati alle Marche, la regione che ha subito i maggiori danni, 18 a testa agli uffici di Lazio ed Umbria e 30 all’Abruzzo, che recupera così il sottodimensionamento del passato.
L’intesa sul riparto delle nuove risorse è stata raggiunta ieri dai Presidenti delle quattro Regioni sulla base di una proposta del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini, che tiene conto dei carichi di lavoro attesi, ma potrà essere rivista a settembre, quando il quadro della ricostruzione pubblica e privata sarà molto più chiaro. Entro luglio, infatti, tutti i cittadini che non hanno ancora presentato i progetti, dovranno trasmettere attraverso i tecnici una manifestazione di volontà a presentare la domanda, con una prima quantificazione del contributo richiesto. E inoltre, nelle prossime settimane sarà avviato un censimento delle Opere Pubbliche che devono ancora essere finanziate.
GS
Visso e Ussita: senza corrente dalle 20:40 alle 14. La segnalazione di "Terremoto Centro Italia"
15 Dic 2018Non bastavano i disagi provocati dall'incuria con cui sono state costruite le Sae che pian piano stanno marcendo una dietro l'altra. Fra muffa e funghi ora, con la neve, i terremotati sono costretti a trascorrere quotidianamente almeno mezza giornata senza corrente. Già perché, stando ad una segnalazione del comitato Terremoto Centro Italia, sembra che fra Ussita e Visso sia mancata la corrente dalle 20:40 alle 14, lasciando gli abitanti di quelle zone senza riscaldamento e con diversi centimetri di neve. Una beffa continua e si spera almeno che i nuovi pannelli che servono a sostituire quelli fradici, attualmente conservati in un container della Protezione Civile in mezzo alla neve, non risentano dell'umidità a cui sono sottoposti visto che il numero delle Sae già interessate dai problemi ormai tristemente noti salgono di giorno in giorno e stanno sfiorando quota 400.
g.g.