Nuovi casi di positività al Covid tra gli ospiti della casa di riposo di Sarnano: nello specifico sono risultati positivi 9 ospiti e 3 operatori, per un totale di 15 ospiti e 4 operatori positivi.

"La situazione è complessa - dice il sindaco, Luca Piergentili - stiamo lavorando di concerto con Asur, Usca e Pars, la cooperativa che gestisce la casa di riposo ed è impegnata h24 in questa situazione. Sappiamo bene che quando il virus entra nelle case di riposo tende a propagarsi.
Dopo i primi 6 positivi abbiamo messo in quarantena altri ospiti. Logicamente immaginavamo che i numeri sarebbero aumentati. Abbiamo fatto i tamponi nei tempi regolari, a distanza di 5 giorni per non avere risultati falsati. Dopo questi esami altri pazienti sono risultati positivi e sono stati messi in isolamento.
Ora - annuncia il sindaco - stiamo valutando la possibilità di trasferire almeno una parte dei pazienti positivi in altre strutture perchè con la crescita dei numeri rischiamo di non avere abbastanza spazio per tenerli in isolamento rispetto ai pazienti sani.
La situazione è sotto controllo dal punto di vista sanitario - tranquillizza Piergentili - .
Grazie all'Asur abbiamo ottenuto da oggi la presneza per 12 ore al giorno dei medici dell'Usca: un monitoraggio ulteriore per la struttura a cui si aggiungerà l'arrivo dei medici e infermieri militari, a cui stiamo lavorando, che darebbero supporto alla casa di riposo che lavora con meno personale per via dei contagi".

GS
C'è chi pensa che le limitazioni siano deleterie per il turismo e chi, invece, come il sindaco di Fiastra, continua a ribadire dalla primavera scorsa che è il turismo ad essere deleterio per i contagi.
Una posizione su cui resta fermo ancora oggi, stilando il bilancio di un anno che definisce "da dimenticare".

"Speriamo che il 2020 termini il prima possibile - esordisce - . È un anno da dimenticare sotto tani aspetti, ma principalmente su quello sanitario. Ci ha distrutto la vita sociale e si è portato via la vita di tanti cittadini ed è a loro che va il pensiero dell'amministrazione che rappresento. Purtroppo puntare il dito contro qualcuno in queste situazioni non risolve il problema, ma servono solo coesione ed unità di intenti".

Quindi espone il problema delle presenze in montagna sia d'estate che d'inverno: "Mentre nel primo periodo Fiastra si era salvata - spiega - in questa seconda fase abbiamo avuto dei contagi che, sebbene si stiano risolvendo, ci hanno fatto preoccupare. 
Durante la prima ondata, con il lockdown generale, tutti erano stati costretti a restare nei propri Comuni e ne siamo usciti abbastanza bene, ora invece non sono previste queste restrizioni e noi vediamo gente che non fa altro che venire in montagna, quasi pensando che qui ci sia l'immunità dal virus. Invece anche qui l'immunità ce la dobbiamo guadagnare.
Vedere centinaia di auto che si riversano sulle nostre montagne non ci fa stare tranquilli - denuncia - . Vediamo ogni giorno quali sono le conseguenze di questi contagi: sono drammatiche".
Infine la stoccata nei confronti delle recenti dichiarazioni del presidente di Confinfustria Macerata, Domenico Guzzini: "Non è vero che l'economia deve venire prima della vita delle persone - conclude Scaficchia - . Abbiamo sentito battute infelici, senza pensare che l'economia la portano avanti i vivi, non i morti".

GS

Il bilancio del 2020 sarà approfondito nella prossima edizione de L'Appennino camerte in uscita la prossima settimana. 
Sono oltre 1600 i casi di contagio da Coronavirus sul posto di lavoro nella Regione Marche, 12 i morti. Numeri diffusi da INAIL, che preoccupano fortemente Cgil Marche. Dal sindacato arrivano richieste di chiarezza alla Regione e all’Asur sui sistemi di tracciamento e sui protocolli di sicurezza sul lavoro, punti focali, da migliorare, come Daniela Barbaresi, Segretario generale, e Giuseppe Santarelli, Segretario regionale e responsabile della sicurezza e della salute sul lavoro, hanno sottolineato in una nota.

Le fasce di lavoratori più colpite, ovviamente, quelle che svolgono professioni legate all’ambito sanitario: infermieri, medici, operatori socio-sanitari, operatori socio-assistenziali e personale non qualificato dei servizi sanitari, ma il contagio non risparmia i settori delle amministrazioni pubbliche, il magazzinaggio, i trasporti, l’industria manifatturiera.

Ai microfoni di Radio C1 inBlu, Daniela Barbaresi ha affermato: “Abbiamo evidenziato dati che crediamo preoccupanti, alla luce della nuova ondata della pandemia. Nel mese di ottobre sono stati 180 i casi in più rispetto al mese precedente, un dato che mette a dura prova il sistema sanitario regionale, visto che la maggior parte dei contagiati sul luogo di lavoro appartengono a quel settore. Ricordiamo che oggi i lavoratori socio-sanitari in isolamento domiciliare sono 622, un numero certamente significativo e preoccupante. Chiediamo alla Regione e all’Asur che vengano rese più efficienti, rapide e chiare le misure di tracciamento e del contenimento del contagio. Ci sono molti lavoratori che vivono con familiari contagiati, ma subiscono gravi ritardi nei tamponi. Queste persone vivono una situazione di incertezza, che oltre a non permettere loro di lavorare, è anche fortemente preoccupante”.

Red.
"Piano piano i decessi di questa ondata a Treia si avvicinano a quelli della prima ondata, cresce ancora il numero dei morti da coronavirus a Treia: è stato registrato infatti il quarto decesso di questa seconda ondata".

Commenta così il sindaco Franco Capponi l'ultimo decesso che lo coinvolge direttamente dal momento che Gina Capponi è sua zia.

La donna aveva 91 anni compiuti ma nessun altro problema di salute.

Si è ammalata di Covid una settimana fa e dopo un periodo di cure in casa martedì era stata ricoverata a Macerata per l’aggravarsi della situazione respiratoria e  ieri sera è deceduta.

“Avevo la speranza che ce l’avrebbe fatta – dice il sindaco - per la sua fibra robusta e perché, oltre ad essere in buona salute, era sempre positiva, grazie anche alle attenzioni che le prestava la famiglia e alla contentezza per l’arrivo di due Bis-nipoti Ambra e Alessandro, di pochi mesi, che letteralmente erano la sua vita”.

zia

Prosegue poi l'appello di sensibilizzazione che l'amministrazione rivolge ai cittadini dall'inizio dell'emergenza: "Invitiamo tutti a continuare a tenere alto il livello di attenzione, al rispetto delle distanze di sicurezza inter-personali  e ad  utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuale.

Alla comunità treiese si chiede la massima collaborazione e responsabilità, perché solo tutti insieme e con un grande senso di responsabilità si può sconfiggere questa insidiosa malattia".

Treia oggi conta 165 persone in isolamento, di cui 101 positive al Covid.
Treia ha registrato il secondo decesso legato al Covid in questa seconda ondata autunnale. Dopo i sei della prima ondata primaverile, oggi ha perso la vita Bruna Foglia, 56enne, che da tempo combatteva con una malattia. Molto conosciuta in comune, era ricoverata all’Hospice di San Severino Marche. Il sindaco Franco Capponi ha fatto le condoglianze alla famiglia: il marito della donna, Euro Colcerasa è dipendente del comune treiese.

Il sindaco Capponi ha quindi fatto il punto sulla situazione Coronavirus nel treiese: “Abbiamo 162 persone in isolamento, di cui 110 positive: questa seconda ondata è pericolosa tanto quanto quella della scorsa primavera, anzi i numeri in costante aumento fanno capire come la situazione sia grave. Raccomando a tutti di continuare a tenere alto il livello di attenzione, rispettando le distanze e utilizzando sempre i dispositivi di protezione individuale. Alla comunità treiese si chiede la massima collaborazione e responsabilità, perché solo tutti insieme si può sconfiggere questa insidiosa malattia”.

Red.
“In questo momento non abbiamo intenzione di chiudere il nostro centro storico, né i percorsi delle nostre montagne”. Sono le parole di Luca Piergentili, sindaco di Sarnano, che, in ragione della situazione Covid che nel suo comune va migliorando, non intende vietare ai turisti le visite alla sua cittadina. I dati sui contagiati nel sarnanese fanno ben sperare il sindaco, che si dice fiducioso: ”Sicuramente la situazione sta migliorando. Come molti sanno, abbiamo avuto un focolaio iniziale che aveva portato a circa 50 i positivi nel comune. Gli ultimi aggiornamenti di oggi fanno registrare un sensibile miglioramento: da quei 50 siamo passati ai 22 attuali, mentre oggi segnalo anche 4 guarigioni con sole 8 persone in quarantena. Per questi motivi devo ringraziare la popolazione sarnanese, che sta portando avanti questa battaglia in maniera esemplare”.

Piergentili torna poi sulla questione “chiusure”: sull’argomento non intende seguire la linea di altri sindaci dell’alto maceratese. “Noi non possiamo e non vogliamo in questo momento chiudere nei fine settimana il nostro centro storico – prosegue il primo cittadino di Sarnano –, né tantomeno i nostri percorsi turistici come successo in altri comuni: riteniamo che la Via delle Cascate Perdute e più in generale il nostro comune siano perfettamente in grado di garantire le condizioni di sicurezza imposte dalla normativa. A scanso di equivoci e in maniera preventiva stiamo pensando di attrezzare i nostri percorsi con del personale che faccia in modo che le norme anti contagio vengano rispettate in maniera più pressante”.

Red.
Sono buone le condizioni di salute del sindaco di Treia Franco Capponi, che nella scorsa settimana aveva contratto il Covid. Lo ha fatto sapere proprio il primo cittadino treiese, che in una nota inviata alla cittadinanza ha rassicurato tutti sulle sue condizioni di salute e ha rinnovato le sue raccomandazioni a tenere un comportamento responsabile, vista la nuova ondata di contagi e le nuove misure restrittive varate dal Governo, contenute nell’ultimo discusso dpcm siglato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La mia salute è abbastanza buona e spero che il tampone di giovedì possa testimoniare la mia uscita dall’infezione - queste le parole di Capponi -. La cosa che comunque mi preme di più è quella di mettervi al corrente che nelle Marche il numero dei contagiati stia salendo in maniera vertiginosa, con l’ondata che sta investendo la nostra provincia e anche il nostro comune. A Treia abbiamo più di quaranta positivi e ottantadue persone in quarantena: questi numeri devono farci riflettere sul fatto che le decisioni del governo, anche se dure, sono dovute alla nuova impennata del numero di infetti; limitate il più possibile i contatti, cerchiamo di essere tutti responsabili e attenti”.

red.
Buone notizie quelle che oggi sono arrivate dalla Casa di Riposo di Pioraco. L’Azienda Sanitaria ha ufficializzato che tutti i tamponi effettuati agli ospiti ed ai dipendenti sono risultati negativi.
“Ringrazio la direttrice Antonella Finelli - ha detto Matteo Cicconi, primo cittadino del paese della carta - e il presidente della cooperativa, Franco De Felice perchè sono stati, sin dal primo momento, scrupolosi, premurosi e particolarmente attenti.
L’invito che rivolgo loro è quello di continuare a mantenere alta l’attenzione perchè in queste strutture dove la fragilità è elevata, essa dovrà essere mantenuta ancora per molto tempo visto che come sappiamo l’emergenza non è finita”.
L'elogio per il personale arriva anche dalla Casa Albergo che in una nota scrive: "Si coglie l'occasione per elogiare pubblicamente - si legge nella nota - tutto il personale che con spirito di abnegazione ha seguito tutte le direttive impartite già a partire dal 25 febbraio (prima dei divieti notificati dall'Asur) osservando diligentemente tutte le procedure.
Un ringraziamento particolare va all'AssCoop, la quale ha sempre garantito nella persona del suo Presidente Franco de Felice un alto livello di protezione della salute dei suoi assistiti contribuendo ad assicurare una elevata qualità dei servizi erogati mettendo a disposizione del personale tutti gli strumenti utili ad assicurare tutto ciò.
Un enorme riconoscimento va al sindaco del comune di Pioraco che con la sua lungimiranza si prodiga quotidianamente per l'unico scopo da tutti condiviso: la serenità e la salute degli anziani.
La Casa di Riposo di Pioraco nonostante i risultati ottenuti continuerà a mettere in atto tutte le Misure di Prevenzione legate al Covid-19 fornendo ai dipendenti i dispositivi di protezione individuale per consentire il corretto svolgimento delle attività della struttura oltre a continuare a rilevare la temperatura corporea sia al personale che agli ospiti due volte al giorno”.

Lisa Grelloni


Primo caso di contagio anche a Serravalle. A dare notizia è il sindaco Emiliano Nardi, sulla sua pagina Facebook: "Purtroppo - scrive - è stato accertato un primo caso isolato di Coronavirus anche a Serravalle di Chienti. Oltre al paziente positivo, che si trova ricoverato al Covid Hospital di Camerino, si registra anche una persona in quarantena.
Ci tengo a sottolineare che ad oggi questo è l'unico caso rilevato. L'amministrazione - precisa - ha da subito messo in campo tutte le procedure affinchè questo resti un singolo caso e la situazione rimanga sotto controllo. L'invito è sempre quello di restare a casa e di adottare tutte le procedure di distanziamento sociale e sanitarie ben note. Continuiamo ad osservare le regole come abbiamo fatto fino ad oggi in modo tale che la situazione resti quella che è, ovvero assolutamente sotto controllo.

GS

Nessun caso di positività al Coronavirus o presenza di situazioni sospette è stato registrato sia negli ospiti della Casa di riposo Chierchetti di Gagliole, sia nella residenza protetta di Sarnano che in quella di Urbisaglia.  Le misure stringenti e le precauzioni adottate hanno dunque, nei tre casi, sortito degli effetti positivi.
" Ad ora -afferma il sindaco di Gagliole Sandro Botticelli- nessuna positività registrata.. E' l'esito dei tamponi tutti negativi effettuatti in via precauzionale sugli ospiti della struttura,  dopo l''invito rivolto da me medesimo e dalla direttrice Laura Taccari all'Asur . Al momento dunque- continua Botticelli- possiamo stare tranquilli, pur essendo ovvio che tutto è dipeso  prima di tutto dalla solerzia di chi dirige la casa di riposo, in quanto fin da subito sono state applicate tutte le misure restrittive e molto rigorose da parte di chi di dovere". A preoccupare era stata in particolare e, nonostante tutte le precauzioni prese, la positività al Covid-19 riscontrata nel medico della struttura.  "La nostra premura è stata proprio quella di chiedere  immediatamente i tamponi per gli ospiti che comunque  avessero avuto dei sintomi ma l'esito negativo dei test ci ha rincuorati . Del resto, - prosegue il sindaco- il medico giustamente si è immediatamente auto- isolato in casa e la possibilità di contagio ha dunque potuto essere prevenuta".  La solerzia nel rispettare molto rigidamente  le norme, come del resto è avvenuto  per  tutte le case di riposo non in tutte le situazioni ha sortito positivo effetto.  " In questo momento , di certo non possiamo parlare di bravura- sottolinea Botticelli-; oltre ai contatti che si sono potuto avere con una persona positiva, è infatti  anche la casualità che gioca molto in questo caso. Per quel che ci riguarda,  dobbiamo ringraziare solo il Signore  se  in questo momento,  così come per  altre case di riposo vicine, non abbiamo casi di positività". Anche nel caso di Gagliole tuttavia il sindaco lamenta carenze nei dispositivi di protezione individuale  di sicurezza per gli operatori della struttura e per gli stessi ospiti: " Le mascherine e tutti gli altri dispositivi di protezione sono assolutamente necessari; sappiamo che vanno utilizzati con parsimonia ma è anche vero che il loro utilizzo è di breve durata. Purtroppo vuoi la difficoltà di reperimento, vuoi i costi saliti alle stelle, ne siamo rimasti sprovvisti  ed è indispensabile averne una scorta.  L'impegno al reperimento di questi materiali indispensabili c'è naturalmente sia da parte dell'ammnistrazione comunale che della direzione della struttura, in quanto rappresentano  la garanzia e la sicurezza del personale e degli stessi ospiti e se venissero a mancare sarebbe davvero grave.  La Protezione Civile ne ha recapitata una fornitura, tuttavia si tratta di mascherine che non sono così professionali da far stare tranquilli gli operatori". La struttura di Gagliole ospita 42 persone anziane alle quali si aggiungono in una costruzione adiacente ulteriori 8 persone con disabilità. Sin dalla chiusura alle visite dall'esterno, gli ospiti hanno continuato a svolgere le loro attività e, assistiti da personale, attraverso le video chiamate, possono interagire con i loro cari.  " Noi sindaci ci teniamo in contatto quotidianamente proprio per attenzionare le nostre realtà delle residenze degli anziani e proprio ieri abbiamo inviato una lettera all'Asur Area Vasta 3 per cercare di intervenire  con l'effettuazione di tamponi , unica maniera per verificare che la situazione è tranquilla". 

Tutto sotto controllo anche per quel che riguarda  la residenza protetta per anziani di Sarnano. " Fin dalla scorsa settimana- dichiara il sindaco Luca Piergentili-  siamo riusciti ad avere i tamponi e quindi  siamo sicuri che tra i nostri ospiti e tra i nostri operatori non ci sono casi di covid-19  Noi abbiamo fatto questo perché il dott. Bruè  che è il medico di base tra i suoi  utenti ha anche persone ospiti della casa di riposo. Il dottore è risultato positivo ed è domiciliato a San Ginesio, per cui a seguito di questo suo caso  abbiamo fatto i tamponi a tutti.  72 in tutto i tamponi negativi e riferiti ai 51 ospiti della struttura e al personale che vi opera".   Se non altro a Sarnano non viene evidenziata al momento una carenza di dispositivi di protezione  individuale.  "Fortunatamente siamo riusciti ad ovviare a questo problema perché con l'aiuto di donazioni private di aziende sarnesi e di una società locale,  la nostra casa di riposo è stata rifornita di tutti i dispositivi che permettono agli operatori di lavorare con tranquillità" .  Seppur limitate rispetto a prima, continuano a svolgersi gran parte  delle attività ricreative all'interno della struttura " Qualche restrizione c'è stata - dice il sindaco-  perché noi dai primi di marzo abbiamo dovuto vietare l'ingresso  alle associazioni che davano una mano per questa tipologia di attività ; adesso se ne sta occupando esclusivamente il  personale della Pars che ha la gestione della casa di riposo;  gli ospiti  hanno comunque la possibilità di fare  videochiamate con i loro cari, già dall'inizio dell'emergenza . La situazione è sotto controllo - conclude il sindaco - noi abbiamo preso tutte le precauzioni sin dal primo momento poi abbiamo anche personale molto qualificato e quindi andiamo avanti fortunatamente senza alcun tipo di problema.  Adesso abbiamo intrapreso un'iniziativa insieme a tutti i comuni dell'Unione Montana per chiedere che  i nostri medici di base e dei nostri presidi  siano forniti di un kit comprensivio di mascherine,calzari e tute . Speriamo di riuscire a venir fuori da questa situazione critica per tutti il prima possibile. L'importante è che le persone stiano a casa e osservino le regole,  soprattutto nel rispetto di chi sta lavorando per far sì che questa emergenza dura il meno possibile". 

C.C.








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