Si celebra oggi 18 marzo la Giornata mondiale del riciclo - Global Recycling Day. Un’occasione per Cosmari di ricordare i risultati raggiunti nei comuni maceratesi che da un decennio, grazie al servizio “Porta a Porta” avviato nella stragrande maggioranza di città e paesi, sono ai vertici, sia a livello regionale che nazionale, per la percentuale di raccolta differenziata.

Nel 2020 la percentuale media è stata del 74,96% ritornando a salire in confronto al 2019 e al 2018. Molti i comuni che sono sopra l’80% come Visso, Camporotondo di Fiastrone, Belforte Del Chienti, Appignano, Montecassiano, Urbisaglia, Montelupone. Un buon inizio per questo 2021, la percentuale media è superiore al 75%. Il ciclo dei rifiuti prevede che i materiali riciclabili vengono selezionati dai dipendenti Cosmari, recuperati e avviati al recupero come “materia prima seconda” e affidati ai consorzi di filiera del sistema Conai, per avere una nuova vita ed essere trasformati in quello che erano originariamente o in nuovi oggetti.

E’ importante focalizzare l’attenzione sulle “buone pratiche” che i cittadini possono seguire per la differenziazione dei rifiuti. Bisogna rispettare alcune facili regole come controllare il giorno e la tipologia di rifiuto da conferire, osservando gli orari di esposizione fuori casa dei sacchetti. Occorre ricordare che si possono riciclare tutti gli imballaggi in plastica, carta, cartone, cartone per bevande (tipo tetrapak), alluminio, barattolame metallico, vetro (bottiglie e barattoli), oltre a rifiuti organici (scarti di cibo), indumenti usati, oli vegetali esausti.

Altra regola del 'riciclo perfetto' è quella di rimuovere cibo e liquidi dai materiali riciclabili, basta sciacquare velocemente l’oggetto. Non si ricicla la carta sporca. Tutti gli imballaggi compostabili possono essere gettati nell’umido o organico. Importante anche utilizzare i centri di raccolta (le isole ecologiche comunali) per gettare i cosiddetti rifiuti Raee (elettrici ed elettronici) ma anche gli ingombranti oppure le lampadine fluorescenti ma anche toner.

Le aziende possono trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale dei rifiuti e della plastica magari utilizzando materiali innovativi, tra cui le bioplastiche evitando contenitori usa e getta o comunque materiali non riciclabili. Sicuramente in tempo di pandemia questo discorso è più complicato ma è fondamentale ricordare che la riduzione della produzione dei nostri rifiuti è un obiettivo da perseguire ogni giorno.

B.O.
Falsi netturbini tentano la truffa a Tolentino, Cosmari rimarca il protocollo di smaltimento rifiuti per i positivi al Coronavirus. Una signora di Tolentino, nella mattinata di oggi, ha ricevuto una telefonata da una persona sconosciuta, con numero privato che si è qualificata come un operatore del Cosmari.

Ai microfoni di Radio C1 inBlu, il direttore generale Giuseppe Giampaoli ha sottolineato come il protocollo di smaltimento dei rifiuti impone l’assenza di contatto e che gli operatori non chiederanno di entrare nelle abitazioni, né per la consegna dei kit, né per il recupero dei rifiuti: “Tutti i dipendenti di Cosmari indossano divise facilmente riconoscibili e ogni volta si qualificano agli utenti in base alle proprie mansioni. Oltre a questo noi veniamo avvisati dalle autorità competenti e a nostra volta, pochi minuti prima di passare per la raccolta, avvisiamo i cittadini di portare fuori i rifiuti, già differenziati grazie al kit che lasciamo fuori dalle abitazioni, per poi raccoglierli evitando il contatto. Nessuno – chiude Giampaoli –, per ovvie ragioni di sicurezza, cercherà mai di entrare nelle abitazioni. I ‘furbetti’ in questo caso sono facilmente riconoscibili”.

Red.
Giunto quasi a conclusione il primo anno di presidenza dell’Assemblea di Ambito n. 3 Macerata da parte del sindaco di Morrovalle, Stefano Montemarani, e del vice presidente Paolo Stella, Assessore del Comune di Fiuminata.

Durante l’assemblea di giovedì scorso sono stati affrontati diversi temi chiave relativi ai fronti sui quali la governance dell’Ente di Ambito si è impegnata.

"La questione dell’attingimento per l’acquedotto del Nera - si legge in una nota - che sembrava sbloccata dopo la sentenza di fine 2019 - favorevole all’AAto – e che aveva fatto ripartire il procedimento regionale di concessione, ha subìto un nuovo stop a seguito del ricorso in Cassazione presentato del Parco dei Sibillini, mentre la questione delle centraline idroelettriche concesse a privati lungo la condotta, dopo anni di ricorsi e carte bollate, sembra prossima ad una conclusione positiva".

Al centro del dibattito anche il gestore unico di Ambito, "la cui costituzione - spiegano - è necessaria per il prossimo affidamento in house del servizio. Non si è riusciti a giungere ad una conclusione condivisa e, a breve, verrà convocato un incontro ristretto fra sindaci per riuscire a sbloccare una situazione la cui soluzione positiva diventa sempre più urgente.

È stata approvata la convenzione con l’ATA rifiuti - aggiungono nella nota - che consentirà a questa di contare ancora per due anni sulla struttura dell’AAto idrico per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali ed è stato annunciato che entro settembre l’assemblea verrà nuovamente riunita per deliberare le tariffe del servizio per il periodo 2020-2023, come stabilito dalla recente deliberazione ARERA sull’argomento: la previsione che si può effettuare ad oggi è che nel 2020 la tariffa unica di Ambito, introdotta nel 2018, rimarrà invariata rispetto al 2019".
A commentare il bilancio del primo anno di attività è lo stesso presidente Stefano Montemarani: “Sono molto soddisfatto di quanto realizzato in questo primo anno di presidenza – riferisce – soprattutto per quanto riguarda l’impulso dato agli investimenti nel settore idrico e il ristorno erogato agli utenti che hanno sopportato gli aumenti tariffari più gravosi dopo l’adozione della tariffa unica di Ambito. In particolare mi riferisco ai finanziamenti che l’AAto distribuisce ai nostri gestori pubblici sempre più impegnati nel completamento delle necessarie infrastrutture fognarie e depurative che consentiranno ai nostri territori di mantenere elevatissimi standard di qualità ambientale”. Gli investimenti sulle reti fatti dai gestori, ammontano a circa 8 mln di euro nel 2019.

Finanziata anche l’installazione di dispenser di acqua potabile nelle scuole del territorio per ulteriori 25.000 euro nel 2020.

GS
“Non vi lasceremo soli”. Pare di sentirla questa frase, come un eco che oggi più che mai rimbomba. A riempirsene la bocca non solo il Governo all’epoca del sisma ma anche tanti altri enti, istituzioni e servizi. Tra questi, anche le Poste Italiane che proprio ai piccoli comuni d’Italia, come lo è Fiuminata, ha sempre detto di voler mantenere quei servizi minimi che altri (come le banche, ma non solo) non garantiscono. E in piena emergenza Coronavirus però cosa è successo? “Sono tre anni che a Fiuminata è chiusa la banca - è la voce di protesta del sindaco, Vincenzo Felicioli - e l’attività di questo servizio veniva svolta dalle Poste. A ottobre 2019 sono stato convocato da Poste Italiane, insieme ad altri 5mila sindaci dei piccoli comuni, e ci è stato detto che sarebbero sempre state vicine a questi piccoli paesi. Mi chiedo in quale modo, se hanno chiuso l’ufficio?”.

Ma non finisce qui. A Fiuminata è stata anche chiusa l’isola ecologica e il centro del riuso con il risultato che per le vie del paese non è difficile trovare sacchetti della spazzatura in giro. “Ho ricevuto una mail da parte del Cosmari che mi informava di questa chiusura. Tra l’altro la nostra isola ecologica è intercomunale con Pioraco e Sefro, e chiudono in emergenza sanitaria? In questo momento sta aumentando la spazzatura, specie per fazzoletti da naso e quant’altro, e la gente ha paura di tenerli in casa, quindi li lascia per strada. E noi dove li dovremmo portare? Ieri sera - incalza - se li è portati a casa un consigliere comunale. Non è possibile, non è pensabile”. In ultimo, sospeso anche il servizio delle borse lavoro gestito dall’Unione Montana: “Io avevo dedicato le persone in forza a Fiuminata per il servizio manutenzioni e ora, per un mese, sono stato costretto a far loro un contratto ad hoc di cui si farà carico il Comune. Non si possono prendere queste decisioni senza concertarle con gli enti comunali”.

Felicioli è un medico, quindi rammenta bene il giuramento di Ippocrate secondo cui prima di tutto viene la salute. Ma è anche vero che un piccolo Comune, già in difficoltà, non può essere privato di servizi essenziali: “Capisco che le persone, i dipendenti abbiamo paura ma Fiuminata ha un territorio molto vasto, con frazioni che distano anche 17 chilometri dal centro. Se l’ufficio postale chiude, come facciamo visto che non c’è la banca? Siamo tutti sono preoccupati, basti pensare ai  medici dell’ospedale. Cosa dovrebbero fare? E le forze dell’ordine? Non si gestisce così l’emergenza - stigmatizza - perché i cittadini hanno bisogno di vedere che le istituzioni ci sono. Io non l’ho chiuso il Comune, si riceve previo appuntamento e uno per volta. Non è possibile che ci sia chi si alza la mattina, prende una decisione senza coinvolgere i sindaci, non è possibile che un cittadino vada all’ufficio postale e trovi chiuso e io non ne so nulla. Sono tutti amici, voglio bene a tutti, ma un appello: se non ci aiutano almeno non ci ‘impiccino’. Le Poste e l’isola ecologica un servizio minimo devono garantirlo”.

Gaia Gennaretti
Anche il Cosmari corre ai ripari a seguito dell'evolversi della situazione epidemiologica, adottando ulteriori misure per evitare il contagio.

Da oggi, infatti, fino a nuova comunicazione, "tutti i centri di raccolta comunali e intercomunali (isole ecologiche) e i centri del riuso - si legge in una nota - rimarranno chiusi al pubblico e quindi non sarà più possibile conferire rifiuti fino a nuova disposizione.
Sono, inoltre, sospese le attività che possono generare polveri sospese, come i soffioni delle spazzatrici o le attività di decespugliazione. Saranno incentivate le attività di disinfezione e di lavaggio con prodotti igienizzanti, nei limiti del personale disponibile".

La raccolta differenziata porta a porta è un sistema di raccolta di rifiuti che prevede una prima divisione dei vari materiali che quotidianamente troviamo nelle nostre abitazioni e che gettiamo mediante l’utilizzo di appositi sacchetti di diverso colore a seconda del composto. Essa viene poi ritirata periodicamente a domicilio. Questa suddivisione permette in una fase successiva un trattamento di smaltimento o recupero pertinente che può essere la discarica, l’incenerimento per l’indifferenziata, il compostaggio per l’organico ed il riciclo nel vero e proprio significato della parola per il vetro, la carta, l’alluminio, la plastica, ecc… Il recupero di quest’ultimi materiali costituisce un grande vantaggio per la sostenibilità dell’ambiente ma anche per il recupero di materie prime ed energia che se venissero depositate nel sacchetto della raccolta indifferenziata (color giallo) in fase di termodistruzione provocherebbero un maggior impatto atmosferico.

I Comuni di Pioraco, Fiuminata e Sefro invitano tutti i loro cittadini a prestare una maggiore attenzione nei confronti della raccolta differenziata così da migliorare i propri dati mensili ed annuali. Sul sito web cosmarimc.it è possibile vedere come in due dei tre suddetti Comuni la percentuale della raccolta differenziata rispetto al 2018 sia sensibilmente scesa. Lo scorso anno Pioraco aveva una percentuale del 71,60% mentre quest’anno 66,35%, il dato mensile più alto del 2019 è stato registrato con un 80,60% a marzo ed il più basso con un 58,29% a luglio. Il paese della carta nel 2012-2013 è stato premiato come “Comune Riciclone” ma quei risultati sembrano ormai lontani. Fiuminata nel 2018 aveva raggiunto il 64,34% mentre quest’anno la raccolta differenziata si è fermata al 57,07% ed il dato mensile più alto è quello di giugno con il 76,89% mentre il più basso quello di marzo con un 40,34%.
Il Comune di Sefro invece rispetto agli altri due del comprensorio ha migliorato il suo dato, lo scorso anno la percentuale era del 59,83% mentre quest’anno è del 69,72% ed il miglior dato stagionale raggiunto è pari al 76,59% in agosto mentre il peggiore è stato registrato a gennaio con un 54,24%. I tre paesi hanno in comune un’isola ecologica, la quale è attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, dove i cittadini possono portare il materiale non smaltibile tramite il normale sistema di raccolta, un esempio possono essere i rifiuti ingombranti tipo elettrodomestici, mobilio, ecc… i quali non possono essere gettati mediante la raccolta porta a porta. Essa è nata con lo scopo di evitare lo smaltimento di questi prodotti in discarica per recuperare così le risorse e tutelare nel miglior modo possibile l’ambiente circostante nel quale noi ogni giorno viviamo. A partire dal 7 dicembre, vista la stagione invernale, il Centro di Raccolta di Valle Orsina sarà aperto esclusivamente tutti i sabati dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che con impegno cercano di rispettare nel miglior modo possibile questo sistema di raccolta creando vantaggi non solo per sé stessi ma anche per gli altri.

Lisa Grelloni


Centro sociale di Montagnano gremito a Camerino in occasione del primo dei tre incontri pubblici sulla raccolta differenziata, organizzati dal Comune  in collaborazione con il Cosmari, rappresentato dal responsabile della comunicazione Luca Romagnoli e dal Capo area Paolo Domizi. Presenti all'incontro anche l'architetto Maurizio Forconi dell'ufficio tecnico del Comune di Camerino e Andrea Isidori, comandante della Polizia municipale della città ducale.
Principale novità, illustrata dall'assessore all'ambiente Marco Fanelli,  la reintroduzione del servizio porta a porta che aveva subìto un freno dopo il sisma. Ottobre sarà una sorta di mese di formazione per la cittadinanza, poi da novembre partirà il nuovo modello da seguire per la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti. Altre novità in arrivo prevedono il prolungamento dell'orario di fruibilità dell'isola ecologica e l'avvio di un protocollo in accordo col Cosmari, per il ritiro degli ingombranti a casa.
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"L'esigenza per cui abbiamo ritenuto di coinvolgere la città arriva dal dato che ha evidenziato un forte calo negli ultimi anni, della differenziata nel Comune di Camerino - ha detto Marco Fanelli- Dobbiamo provare a dare un'altra immagine della nostra città, cercando di utilizzare un nuovo metodo. Se poi non dovesse funzionare, naturalmente si faranno i dovuti cambiamenti, ma bisogna lavorare per migliorarci. Tutti possiamo e dobbiamo rendere migliore la città. Obbligo dell'amministrazione è anche di tutelare chi non rispetta le regole. Dopo un periodo di rodaggio, quindi, inizieranno anche i dovuti controlli ed eventualmente le sanzioni. Se c'è l'impegno a seguire un percorso di crescita credo che anche chi è più restio si adeguerà perché vedere la città più bella piace a tutti".

L'aspetto tecnico relativo alla raccolta differenziata è stato affrontato da Luca Romagnoli che è entrato nel dettaglio coinvolgendo anche la cittadinanza e rispondendo a ogni interrogativo e dubbio. Il responsabile della comunicazione del Cosmari ha approfondito tutti gli aspetti che possono condurre alle buone pratiche e ad una raccolta rifiuti più efficace. 
Prevista una campagna di sensibilizzazione e formazione rivolta agli studenti universitari in collaborazione con Unicam e con L'Ente Regionale ERDIS. Lo stesso verrà fatto anche con le scuole della città.
I prossimi incontri con la cittadinanza si svolgeranno mercoledì 23 ottobre alle 18 al centro Acli di Vallicelle (vicino all'Ipsia Gilberto Ercoli) e lunedì 28 ottobre alle 16.30 al centro sociale di San Paolo.
Formare la cittadinanza; aggiornare e comunicare novità riferite alla buona pratica della raccolta differenziata. E' lo scopo delle assemblee pubbliche programmate per il mese di ottobre dall'amministrazione comunale di Camerino nei diversi quartieri della città  Si comincia con tre incontri nel corso dei quali, anche attraverso il supporto di slide, si potrà avere una presa di coscienza di ciò che finora magari non si è ben compreso, migliorando e rendendo virtuosi i propri gesti quotidiani e favorendo un maggiore decoro della città. Gli incontri formativi sono stati fortemente voluti dall'ammnistrazione comunale, nel tentativo di invertire il trend negativo degli ultimi anni.
“Abbiamo ritenuto necessario muoverci in questa direzione – spiega Marco Fanelli, assessore all’ambiente – per cercare di sensibilizzare la cittadinanza verso una corretta pratica della raccolta differenziata, cosa in cui Camerino si è distinta per tanti anni diventando un esempio tra i Comuni non solo della Provincia, ma anche della Regione. Purtroppo – continua Fanelli – gli ultimi dati dicono esattamente il contrario e abbiamo atteso che passasse l’estate così da coinvolgere tutta la città in un nuovo percorso. Dal 77 per cento siamo scesi al 66 per cento di raccolta differenziata, con un calo dell’11 per cento che purtroppo ci ha fatto crollare vertiginosamente. Sono dati di una parabola discendente che è iniziata a calare già dal 2014 poi a seguito del sisma la situazione è ulteriormente peggiorata, quindi è necessario riorganizzarci”.
Col fondamentale supporto del Cosmari sono state programmate tre assemblee con i cittadini: la prima è prevista il 15 ottobre alle ore 18 al centro sociale di Montagnano; il 23 ottobre alle ore 18 al circolo Acli del quartiere Vallicelle (accanto all’Ipsia Gilberto Ercoli); il 28 ottobre alle 18,30 al centro sociale di San Paolo. Sarà solo la prima di una serie di iniziative che, attraverso incontri di formazione e un concorso a tema. vedranno anche il coinvolgimento dellUniversità, dei ristoratori e delle scuole della città.
cc

I problemi ambientali ancora al centro dell’attenzione del Consigliere regionale, Sandro Bisonni. Questa volta a finire sotto la lente d’ingrandimento sono le macerie del terremoto situate nel deposito all'aperto presso il Cosmari, soprattutto in relazione all’eventuale presenza di amianto. Cinque i quesiti contenuti in una interrogazione e rivolti al Presidente della Giunta ed all’Assessore competente. Bisonni vuole sapere se l’Arpam era a conoscenza del deposito all’aperto ed eventualmente come sia intervenuta a riguardo; se il protocollo per la gestione corretta delle macerie preveda o meno questo stesso tipo di depositi, anche temporanei, presso il sito del Cosmari; per quale motivo non sono state trattate esclusivamente in opifici depressurizzati e se sono state, in forma preventiva, lavate e pretrattate al fine di eliminare le eventuali polveri di amianto. Infine, nell’atto si chiede se la gestione futura delle macerie nel sito in questione preveda o meno il loro trattamento negli opifici di cui si faceva cenno. “Sono ormai 25 anni – evidenzia Bisonni – che l’amianto è stato messo al bando eppure i dati del Ministero dell’ambiente sono allarmanti. I siti censiti sono 33.610, la cui massima concentrazione si registra nelle regioni Marche ed Abruzzo. Ad oggi le bonifiche eseguite sono poco più di 800 e quelli risanati, solo parzialmente, sono circa 340”. Il Consigliere ricorda, inoltre, che “la presenza di eternit o cemento amianto è ancora forte nelle scuole, negli ospedali, nelle residenze per anziani, così come nelle aree residenziali ed industriali, sia attive che dismesse. E’ noto che le fibre e le polveri dello stesso amianto, se inalate, sono cancerogene e responsabili di diverse e gravi patologie”. Detto questo, nell’interrogazione si fa presente che la potenza distruttiva del terremoto del 2016 ha prodotto tonnellate di macerie, che ora devono essere smaltite e che contengono frazioni disomogenee di materiali per la cui rimozione sono previste procedure particolari e definite. In base a notizie riportate anche a mezzo stampa, le autorità competenti in passato avrebbero riscontrato la presenza di amianto presso un deposto temporaneo. “Per la rimozione delle macerie - conclude Bisonni - il meccanismo pubblico individuato a livello nazionale prevede diverse e precise fasi d’intervento. La gestione delle materie, che potenzialmente potrebbero contenere amianto, anche sotto forma di polvere, dovrebbe avvenire, a mio avviso, in opifici posti in depressione. Vedere le macerie stoccate all'aperto lascia inevitabilmente perplessità e dubbi che mi auguro siano fugati dalla risposta dell'Assessore competente in materia”.
g.g.

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