Minacce e intimidazioni nel tentativo di estorcere denaro, due arresti nella notte. È successo a Civitanova Marche dove, dopo alcuni giorni di ricerca, i carabinieri della Compagnia locale hanno rintracciato due uomini, entrambi trentasettenni, che all’inizio di giugno avevano minacciato un commerciante quarantaquattrenne di Porto Recanati. Il primo è stato fermato al casello dell’A14 a Civitanova mentre rientrava a casa accompagnato dal fratello, l’altro nella sua abitazione a Potenza Picena. Durante le perquisizioni domiciliari seguite all’arresto, i militari hanno rinvenuto oltre 60 grammi di cocaina e circa 1.300 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio, oltre a diverso materiale tipicamente utilizzato per dividere la droga in dosi.

Entrambi sono stati trasferiti nel carcere di Montacuto, dove sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Si contestano loro i reati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, tentata estorsione aggravata in concorso e violazione di domicilio aggravata.

La ricostruzione. Qualche settimana fa i due sono entrati a casa della vittima, tentando di estorcergli mille euro. Fatti aggravati dalle minacce, a cui sono seguiti i fatti. Schiaffi di fronte alla moglie e al figlio e danni alla sua auto e alla recinzione dell’abitazione con una mazza da baseball. Immediato l’inizio delle indagini dei militari, in sinergia con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Macerata e con i colleghi delle stazioni di Porto Potenza e Porto Recanati. Una volta raccolte prove a sufficienza, l’Autorità Giudiziaria ha emesso ordinanza di misura cautelare in carcere, soprattutto in considerazione della brutalità con cui i due arrestati hanno agito.

Arrestato un uomo per estorsione. Si tratta di un 39enne residente in provincia di Macerata per cui sono scattate le manette dopo un’operazione svolta dalla sezione operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata. I dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà oggi alle 11. 

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In manette un 39enne della provincia di Macerata. Ad incastrarlo i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile diretto dal tenente D’Antonio. L’operazione è tata illustrata stamattina dal tenente colonnello Ingrosso. È successo nel pomeriggio di ieri ma tutto era iniziato nella mattinata quando un 41enne in stato di disagio e preoccupazione si è presentato ai Carabinieri chiedendo aiuto poiché da alcuni giorni riceveva minacce da un suo conoscente. Tra le lacrime il malcapitato ha raccontato di aver incontrato qualche giorno prima un soggetto in un bar dove entrambi stavano giocando alle macchinette. Il soggetto aveva speso una discreta somma (circa 400 euro) senza alcuna vincita. Terminato il denaro, visto che riteneva, secondo un calcolo di probabilità, che la macchinetta avrebbe potuto erogargli vincite dopo una serie di tentativi andati a vuoto, ha imposto ai presenti di non utilizzarla poiché sarebbe tornato con altro denaro. Una sorta di diritto di prelazione sul videopoker. La vittima dell’estorsione non ha ascoltato e ha usato proprio quella macchinetta vincendo una piccola somma. L’estorsore, una volta tornato e scoperto che l’uomo non aveva ascoltato e aveva per di più vinto ha cercato il suo numero di telefono  E lo ha chiamato minacciandolo che se non gli avesse consegnato la somma di 400 € lo avrebbe “ammazzato” e che “non doveva farsi più vedere in giro”.  Alle minacce verbali che avevano già scosso il denunciante, si sono aggiunti una serie di messaggi di minaccia accompagnati da una sequela di turpiloqui. In preda al panico la vittima si è rivolta ai Carabinieri che lo hanno invitato ad acconsentire ad un incontro per la consegna del denaro. All’appuntamento si sono presentati anche i militari che dopo aver assistito alla consegna del denaro hanno arrestato il 39enne.  I militari hanno poi è seguita una perquisizione nell’abitazione dell’uomo e hanno rinvenuto oltre 6 g di cocaina e del materiale per il confezionamento e taglio della droga .

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Nei guai un giovane Kosovaro. Arrestato in flagranza di reato. È avvenuto ieri pomeriggio a Sarnano, in seguito alla conclusione di un’articolata attività di indagine da parte dei carabinieri della locale stazione. I militari hanno arrestati in flagranza di reato un residente a Sarnano, O.A. classe ’97 e nato in Kosovo. Celibe, operaio e incensurato, è stato denunciato due giorni fa da un coetaneo che gli aveva dovuto elargire, addirittura dal 2014, in seguito a ripetute minacce, diverse somme di denaro per un ammontare totale di 7mila euro circa. Il kosovaro utilizzava i soldi per alimentare il suo vizio del gioco alle slot machines.

I militari della stazione di Sarnano l’hanno sorpreso, ieri, mentre si faceva consegnare dalla vittima 160 euro. La somma è stata sequestrata e l’autorità giudiziaria ha immediatamente disposto gli arresti domiciliari. Attualmente sono in corso indagini per chiarire se ci siano altre vittime del giovane che sarà difeso da un avvocato nominato d’ufficio, Alberto Cristallini.
g.g.

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