Lavoro in nero, nei guai una società che gestisce un ristorante e uno stabilimento balneare a Civitanova. La guardia di finanza, nel corso di controlli, ha trovato ben otto lavoratori completamente in nero. È successo un paio di sere fa sul lungomare Piermanni.

Al momento dell’intervento tutti e otto erano intenti a svolgere le loro mansioni all’interno del ristorante: camerieri, baristi e lavapiatti di età compresa tra i 20 e 30 anni, di cui sei italiani, un albanese e un pakistano. Sei ragazzi e due ragazze. 

Dai primi riscontri eseguiti dai finanzieri è subito emerso che 8 dei 35 lavoratori presenti al lavoro erano sprovvisti del contratto di assunzione e della preventiva comunicazione agli enti preposti. 

Per le situazioni di “lavoro nero” rilevate sono state avviate, da parte dei milita??U?#???̍~?@|?lle di Civitanova Marche, le procedure per l’irrogazione della maxisanzione prevista dall’attuale normativa che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro per ciascuna posizione irregolare. 

Nei confronti della società che gestisce il ristorante e lo stabilimento balneare dovrà, inoltre, essere valutata l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio in quanto il personale accertato in nero supera del 20% il personale impiegato al lavoro al momento dell’accesso.

g.g.

Sequestrati mille articoli contraffatti tra scarpe, occhiali da sole, borse e bigiotteria. Segnalata una persona sotto il profilo amministrativo.

I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio, hanno effettuato diversi interventi al fine di contrastare efficacemente i fenomeni illeciti della vendita di prodotti contraffatti e dell’abusivismo commerciale. 

Il dispositivo di controllo ha visto impegnate diverse pattuglie che hanno setacciato il lungomare ed i punti più sensibili della città balneare. 

Una persona è stata segnalata per i provvedimenti di competenza sotto il profilo amministrativo in quanto aveva posto in vendita merce senza essere in possesso della licenza per il commercio ambulante, altri improvvisati commercianti extracomunitari hanno preferito darsi alla fuga ed abbandonare le mercanzie per strada.  

g.g. 

Il Capitano Danilo Torti, dopo tre anni di permanenza al comando della Compagnia di Macerata, lascia le Marche per assumere l’incarico di Capo Ufficio Amministrazione presso la Scuola Addestramento di Specializzazione di Orvieto. 

Al suo posto, si è insediato il Capitano Emilio Fuscellaro. Originario di Macchia d’Isernia (IS), classe 1990, l’Ufficiale, celibe, si è arruolato nel Corpo nel 2009 ed ha frequentato l’Accademia della Guardia di Finanza fino al 2014.

Al termine dell’attività addestrativa, è stato assegnato, come suo primo incarico, alla Compagnia di Foggia, dove ha ricoperto l'incarico di Comandante della Sezione Operativa Volante fino a luglio 2016.

In seguito, è stato assegnato alla Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila, dove ha ricoperto l'incarico di Comandante di plotone.

Da oggi assume il comando della Compagnia di Macerata.

Laureato in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria, ha altresì conseguito, presso l'Università degli Studi di Bergamo, la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza. 
Gaia Gennaretti

Operazione, durante la notte, all’Hotel House. I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati hanno tratto in arresto, per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, un cittadino di origine pakistana. Sequestrati circa 120 grammi di eroina pura e materiale da taglio e confezionamento.  

Prosegue l’attività della Guardia di Finanza finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, attraverso il controllo economico del territorio, che quotidianamente viene posto in essere dal Corpo mediante il dispiego di pattuglie operative. 

Nella nottata, è infatti scattato un blitz all’interno dell’Hotel House, in un appartamento occupato da un immigrato, giunto a Porto Recanati da poco tempo, che da diversi giorni veniva tenuto sotto osservazione in quanto sospettato di spacciare sostanze stupefacenti. 

Nel corso della perquisizione domiciliare, venivano rinvenuti, occultati, circa 120 grammi di eroina pura, oltre a circa 60 grammi di sostanza da taglio ed altro materiale utile al confezionamento dello stupefacente.

Il responsabile, un cittadino pakistano di 45 anni, munito di regolare permesso di soggiorno, è stato tratto in arresto e associato alla Casa Circondariale di Montacuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
g.g.

È laureato in scienze della sicurezza economica-finanziaria, ha frequentato il corso di perfezionamento post laurea in intelligence e sicurezza nazionale ed è attualmente iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Bergamo. È il tenente Alessandro Tomei, il nuovo comandante della Guardia di Finanza Tenenza di Camerino. Originario di Rho, Milano, classe 1992, è celibe e si è arruolato nel Corpo nel 2011 frequentando l’Accademia della Guardia di Finanza fino al 2016. Come primo incarico ha ricoperto il ruolo di Comandante della 1^ sezione operativa del II nucleo operativo e del I nucleo operativi all’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze-Peretola. Da oggi è al comando della tenenza ducale dopo l’avvicendamente col Capitano Antonio Di Palo. Quest’ultimo, dopo tre anni di permanenza a Camerino, lascia per assumere il comando della Compagnia di Siena.

Gaia Gennaretti

 

Visita importante, questa mattina per la Guardia di Finanza di Camerino. Il personale, insieme al Comandante provinciale, colonnello Amedeo Gravina, al Comandante della tenenza, il capitano Antonio Di Palo e al tenente Alessandro Tomei, che a giorni subentrerà al comando della tenenza, hanno accolto il Comandante Interregionale dell’Italia Centro Settentrionale e dell’Italia Centrale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Edoardo Valente.

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Nel corso dell’incontro, sono state affrontato le tematiche più rilevanti relative al personale, con particolare attenzione rivolta a chi è stato direttamente o indirettamente colpito dagli eventi sismici, all’attività operativa e alla logistica.

La visita, è stata l’occasione per il Generale di rivolgere ai finanzieri camerti il proprio ringraziamento per l’impegno e lo spirito di servizio profuso nel territorio sia nelle attività di prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità che di vicinanza verso l’intera comunità, culminata con le operazioni di soccorso attuate sin dalle prime ore dopo il sisma. 

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A tale ultimo proposito, l’Alto Ufficiale ha voluto personalmente consegnare alcuni encomi solenni ai militari che, coraggiosamente, con altissimo senso del dovere e spirito di sacrificio, benché anch’essi direttamente o indirettamente colpiti negli affetti e incuranti del pericolo, si sono prodigati nel prestare aiuto e assistenza alla popolazione colpita, in particolare alle persone più bisognoso, assicurando, nel contempo, anche un'efficace opera di prevenzione da possibili fenomeni di sciacallaggio.
g.g.

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Prosegue la stretta della Guardia di Finanza sull’economia illegale: a Porto Recanati, in due distinte operazioni, sono stati sequestrati oltre 300 articoli contraffatti. Denunciate quattro persone. Si è agito dapprima sul lungomar, dove i militari hanno sequestrato una 30ina di paia di scarpe con i marchi contraffatti di Adidas, Nike e Saucony. Poi, l’attenzione delle fiamme gialle di è concentrata nei pressi dell’Arena Gigli ove era in corso un evento musicale. In questo caso i finanzieri hanno sequestrato più di 250 t-shirt col marchio contraffatto della band che si stava esibendo. Le operazioni di servizio di questo tipo proseguono senza sosta, per reprimere ogni forma di illegalità nel commercioanche per risalire all’intera filiera del falso per colpire i produttori e i loro canali di approvvigionamento.

g.g. 


“Notte Rosa” di Porto Recanati. Scattano i controlli straordinari della Guardia di Finanza e vengono sequestrati oltre duemila articoli contraffatti o irregolari nonché cocaina e hashish. Una persona denunciata e cinque segnalate all’autorità giudiziaria. Tutto questo è il frutto di un articolato dispositivo speciale di controllo economico messo in campo dai finanzieri di Porto Recanati in occasione della notte rosa tenutasi sabato scorso. Un duro colpo è stato assestato al commercio di prodotto contraffatti o non sicuri per la salute pubblica. 

Nella notte tra sabato e domenica scorsa, diverse pattuglie, in abiti civili, hanno setacciato le principali vie cittadine. Da questa operazione, ad un bengalese sprovvisto di permesso di soggiorno, sono stati sequestrati 300 articoli contraffatti, con la denuncia dello stesso alla Procura della Repubblica di Macerata; a tre suoi connazionali, più di 1.900 articoli in violazione alla Legge Regionale che regola il commercio ambulante sulle aree pubbliche, con il conseguente deferimento sotto il profilo amministrativo; nei pressi dell’Hotel House, infine, a due pakistani, poco più di cinque grammi tra hashish e cocaina, con segnalazione alla locale Prefettura.
g.g.

Un'evasione di circa 47milioni di euro e 14 persone denunciate. Si è conclusa l'indagine della Guardia di Finanza di Civitanova volta a disarticolare una maxi frode fiscale i cui attori protagonisti erano delle società operanti nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio di calzature e accessori. Le indagini, coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio, sono state avviate due anni fa e hanno riguardato un gruppo di imprese locali legate l'una all'altra da stretti rapporti commerciali.

Avvalendosi di una serie di prestanome e della collaborazione di imprenditori e imprese compiacenti, anche residenti all'estero, si sono avvalse di fatture relative ad operazioni inesistenti al fine di evadere e/o di consentire di evadere le imposte.

L’attività investigativa ha peraltro permesso di individuare quattro società “cartiere”, risultate avere sede una all’estero e tre in altre regioni italiane.

Complessivamente, la frode fiscale accertata ammonta a circa 47 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi, con un’imposta sul valore aggiunto evasa pari ad oltre 15 milioni di euro. 

Sono 14 le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria la quale ha disposto il sequestro per equivalente di beni e disponibilità finanziarie, per un importo fino a concorrenza delle imposte evase.

La lotta all’evasione fiscale e soprattutto alle grandi frodi costituisce un obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, teso a tutelare non solo le entrate per i bilanci dello Stato e degli Enti locali, ma anche imprese e professionisti che operano nella piena e completa osservanza delle leggi.

Gaia Gennaretti

“La vera piaga del nostro Paese è la cultura dell’illegalità. Dobbiamo tutti farci carico del compito di costruire una società più pulita, giusta e trasparente”. Questo è il commento di Daniel Taddei, segretario generale di Cgil Macerata che fa seguito alla notizia sui 120 “furbetti” del Cas (contributo per l’autonoma sistemazione) scoperti dalla guardia di finanza di Camerino. In totale, circa 500mila euro il denaro sottratto indebitamente alle casse dello Stato.

Il problema, secondo Taddei, è la cultura diffusa dell’illegalità che va combattuta per far risollevare il territorio e tutto il Paese: “ Non si possono mettere sullo stesso piano le infiltrazioni della criminalità organizzata nei cantieri post sisma e l'ultima truffa scoperta dalla Finanza sulle illecite erogazioni del Cas - dice - ma c'è una sottile linea nera che lega questi crimini: lo sfregio dei diritti per  il tornaconto personale. Lo sfruttamento del lavoro, la corruzione, le mafie, si nutrono del sottobosco quotidiano di meschinità che vengono perpetrate con la connivenza omertosa dei cittadini”. Chi chiede raccomandazioni, chi evade le tasse, chi chiede o concede favori, chi propone o accetta condizioni illecite o chi affitta appartamenti ai clandestini: questi sono solo alcuni degli atteggiamenti tipici della società alimentati da leggi e pratiche attuate dai governi e dalle classi dirigenti: “Le responsabilità schiaccianti sono da attribuirsi ai governi ed alle classi dirigenti - continua - che hanno permesso, in alcuni casi sostenuto, con leggi e con pratiche il dilagare di questi comportamenti, sottraendo risorse e demotivando le Autorità preposte alla prevenzione,  controllo e repressione”. È per questo, incalza Taddei, che la preoccupazione aumenta quando viene messa in discussione tutta la normativa del Codice Appalti, della legge sul Caporalato, proponendo condoni e sanatorie: “si depotenzia il quadro normativo ma soprattutto si incentiva la cultura dell’illegalità”.

Allora la ricetta per salvare il Paese o il territorio o persino una singola comunità è soltanto una, ovvero che tutti si assumano la responsabilità e il compito di lavorare, giorno dopo giorno, per una società più pulita, più giusta e più trasparente “contro le connivenze, l’illegalità, i clientelismi, contro chi minimizza la portata del fenomeno. L'azione costante di chi si oppone, di chi pretende chiarezza e rispetto delle regole, è il mezzo più efficace che si possa utilizzare dal basso. Un rinnovato senso di legalità - sottolinea - agganciato alla ricostruzione della responsabilità civile, politica e morale di questo Paese, a tutti i livelli della società, in cui soprattutto la politica ha l'obbligo di impegnarsi, mostrando anche più spirito di servizio, più rispetto verso i cittadini”.
Gaia Gennaretti

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