La presentazione di un libro, "Giacomo Matteotti - il fascismo tra demagogia e consenso" è stata l'occasione con cui l'Associazione Culturale Macerata Rinnova ha ricordato, con un convegno che si è tenuto all'Asilo Ricci, la figura del deputato socialista assassinato dagli squadristi fascisti il 10 giugno 1924.
All'evento erano presenti il prof. Mirko Grasso (curatore del volume e rappresentante della Fondazione Rossi-Salvemini), il prof. Francesco Rocchetti dell’Istituto Gramsci Marche e il dott. Marco Sigona, Presidente della stessa associazione Macerata Rinnova.
All'evento erano presenti il prof. Mirko Grasso (curatore del volume e rappresentante della Fondazione Rossi-Salvemini), il prof. Francesco Rocchetti dell’Istituto Gramsci Marche e il dott. Marco Sigona, Presidente della stessa associazione Macerata Rinnova.
A concludere la serata l’intervento dell’ex sindaco socialista di Civitanova, Ivo Costamagna: “Se c’è un insegnamento che si possa trarre dalle parole di Matteotti e che possa essere non solo storicizzato ma anche attualizzato, è la necessità di un autentico riformismo di cui lo stesso Matteotti si faceva promotore e che era la strada da seguire”, commenta Costamagna.
Alessio Botticelli
Ivo Costamagna, Presidente del Comitato No Fiera Covid Civitanova Marche, torna a far sentire la propria voce sulla questione sanitaria regionale: “Sta emergendo un dato inconfutabile: la Fiera Covid di Civitanova Marche, a differenza degli impegni presi praticamente da tutti, da Ceriscioli a Saltamartini e per ultima dalla dottoressa Storti, non è stata affatto riservata agli abitanti dell’Area Vasta 3 nè tantomeno utilizzata, almeno principalmente, per lo scopo per cui era nata e cioè la terapia intensiva.
Questo - scrive in una nota - non perché manchino nella nostra provincia i pazienti Covid da ricoverare nella Fiera, come non sono pochi quelli che necessitano della terapia intensiva anche se un modulo viene “prestato” all’Umbria perché, contemporaneamente, si pensa di far diventare Covid la rianimazione dell’ospedale di Civitanova.
Insomma - dichiara Costamagna - Civitanova e la provincia di Macerata stanno diventando, per arroganza amministrativa prima ed approssimazione gestionale poi, il lazzaretto dell’Italia centrale. Persino Bertolaso in Umbria, dove è consulente, ha preso atto che è meglio evitare le “astronavi” ed attrezza strutture collegate ai presidi ospedalieri esattamente come avevano chiesto mille cittadini con la nostra petizione e con la lettera di diffida all’allora presidente Ceriscioli dello scorso mese di aprile, prima cioè che iniziassero i lavori alla Fiera. E pensare - conclude - che alcuni ancora ci chiedono le scuse.
La verità - conclude - è figlia del tempo!”
Alessio Botticelli
Questo - scrive in una nota - non perché manchino nella nostra provincia i pazienti Covid da ricoverare nella Fiera, come non sono pochi quelli che necessitano della terapia intensiva anche se un modulo viene “prestato” all’Umbria perché, contemporaneamente, si pensa di far diventare Covid la rianimazione dell’ospedale di Civitanova.
Insomma - dichiara Costamagna - Civitanova e la provincia di Macerata stanno diventando, per arroganza amministrativa prima ed approssimazione gestionale poi, il lazzaretto dell’Italia centrale. Persino Bertolaso in Umbria, dove è consulente, ha preso atto che è meglio evitare le “astronavi” ed attrezza strutture collegate ai presidi ospedalieri esattamente come avevano chiesto mille cittadini con la nostra petizione e con la lettera di diffida all’allora presidente Ceriscioli dello scorso mese di aprile, prima cioè che iniziassero i lavori alla Fiera. E pensare - conclude - che alcuni ancora ci chiedono le scuse.
La verità - conclude - è figlia del tempo!”
Alessio Botticelli