Nel mirino dei ladri, ancora una volta, il negozio Chienti bike in località Le Grazie a Tolentino.
Nella notte tra lunedì e ieri, i malviventi sono entrati nel locale sfondando la porta di ingresso e portando via tre biciclette per un valore complessivo di circa 20mila euro.
Immediatamente è scattato l'allarme e sul posto sono intervenuti i carabinieri, la sorveglianza e il titolare, ma i ladri si erano già dileguati.
Ancora grande delusione per i commercianti che si trovano a subire il quinto furto degli ultimi anni: l'ultimo lo scorso anno, ma in quel caso il bottino era di circa 200mila euro.
Sul fatto indagano i carabinieri.
GS
È accaduto ieri sera a Castelraimondo, in via Loreto. L'uomo, un italiano residente a Civitanova, A.G. le sue iniziali, si trovava all'interno di un auto parcheggiata quando i militari della compagnia di Camerino lo hanno visto e lui ha tentato di fuggire.
Il malvivente, classe 1977, non appena ha visto i militari è infatti sceso dall'auto e ha cercato di allontanarsi a piedi, abbandonando la borsa che aveva appena sottratto dall'auto e che è stata restituita alla proprietaria.
Subito fermato dai carabinieri, l'uomo si trova agli arresti domiciliari in attesa del giudizio in direttissima.
GS
A dare l'allarme è Carlo Morosi, responsabile dell'ufficio ricostruzione ed edilizia della Diocesi di Camerino - San severino Marche che ha denunciato il fatto ai carabinieri.
"Lo abbiamo scoperto ieri - spiega Morosi - durante uno dei sopralluoghi che facciamo periodicamente nelle chiese danneggiate dal sisma per controllare le messe in sicurezza.
Ho visto che la messa in sicurezza della chiesa di Valfornace, che comprendeva, oltre a delle travi in legno, alcune tirantature in acciaio, era stata modificata.
Due di questi tiranti, infatti, i più bassi, sono stati rimossi, mettendo a repentaglio la sicurezza della chiesa".
L'ingegnere accende così i riflettori su un problema che potrebbe aumentare in vista dell'inizio di nuovi cantieri e lancia un appello ai cittadini: "Questo è un problema che riguarderà, purtroppo, gli immobili sacri che sono posti in località piuttosto isolate e difficilmente controllabili costantemente sia da noi che dalle forze dell'ordine - prosegue Morosi - . L'appello è ai cittadini affinchè controllino periodicamente l'avvicendarsi di auto o persone che potrebbero aggirarsi furtivamente intorno a questi immobili e di avvisarci quanto prima per scongiurare, insieme alle forze dell'ordine, che queste messe in sicurezza possano essere rimosse per essere riutilizzate da imprese poco affidabili nei loro cantieri".
GS
I malviventi sarebbero passati dal retro della struttura, dove si trova una azienda di indumenti e calzature da lavoro, per poi eludere i sistemi di allarme ed entrare nella struttura.
Una volta dentro, i ladri hanno fatto esplodere la cassaforte che conteneva l'incasso della giornata di ieri. Il personale del servizio dell'istituto di vigilanza avrebbe infatti dovuto prelevarla questa mattina.
L'esplosione causata dai malviventi ha attivato il sistema antincendio e, quindi, immediatamente si è attivata la vigilanza, ma una volta arrivata sul posto i ladri erano già fuggiti con un bottino di alcune migliaia di euro.
Sul fatto indagano i carabinieri di Tolentino che stanno svolgendo i sopralluoghi anche nelle aree vicine e hanno già acquisito i sistemi di video sorveglianza.
GS
A raccontare dell'accaduto è il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti, proprietario della farmacia del suo paese che, da qualche tempo, aveva preso provvisoriamente in carico anche lo sportello farmaceutico di Cessapalombo.
"La dottoressa Tortolini - spiega Giuseppetti - aveva lasciato e l'Asur ha affidato alla farmacia di Caldarola (per motivi di vicinanza) la gestione provvisoria, in attesa del concorso per la nuova assegnazione. E' mia figlia che si occupa dell'apertura al mattino e al pomeriggio e questa mattina, quando è arrivata in farmacia, ha trovato tutto a soqquadro e ha dato l'allarme".
Indagano i carabinieri.
GS
Il primo è avvenuto tra le 16 e le 19 di ieri a casa di una anziana. I ladri, approfittadno della sua assenza, si sono introdotti in casa forzando una finestra.
Una volta dentro hanno rovistato nelle stanze dell'appartamento portando via oggetti in oro.
Ancora da quantificare il valore del bottino.
Ma i malviventi, non è chiaro se gli stessi, hanno provato ad entrare anche in casa di un altro tolentinate.
Il colpo è però sfumato quando il proprietario li ha scoperti.
I ladri, infatti, in questo caso sono saliti sul balcone al primo piano e hanno tentato di forzare una porta finestra quando il proprietario li ha visti.
I malviventi sono quindi fuggiti facendo perdere le proprie tracce.
Su entrambi i casi indagano i carabinieri.
GS
A finire nel mirino dei malviventi una abitazione inagibile di proprietà di un geometra.
I ladri si sono introdotti nella casa disabitata a causa del sisma, portando via solo uno strumento topografico utilizzato dal professionista per il lavoro.
Un fatto che ha comunque creato indignazione fra i cittadini dal momento che i ladri hanno preso di mira una abitazione danneggiata dal terremoto.
Sul furto indagano i carabinieri.
GS
Ladri entrano in una bifamiliare e rubano oro e preziosi nelle cassaforti confinanti. E’ accaduto ieri sera a Tolentino, in contrada Asinina, e a raccontare il fatto, dopo essersi sfogata in un post su Facebook, è la speaker di Multiradio, Giusi Minnozzi. “Mentre eravamo in casa – racconta la giovane – abbiamo sentito dei rumori fortissimi provenire dalla villetta confinante alla nostra. Mia mamma, che dormiva nella stanza corrispondente a quella dove i ladri sono entrati nell’altra abitazione, ha sentito rumori ancora più violenti. Ha provato a chiamare la vicina ma era al piano di sotto e non ci è stato possibile metterci subito in contatto con loro”. Per entrare, i malviventi hanno rotto una persiana della bifamiliare e hanno portato via la cassaforte dell’abitazione. In questo modo, buttando giù il muro, si sono accorti che dietro a quel forziere c’era anche la cassaforte dell’abitazione della Minnozzi e hanno portato via anche i suoi preziosi. “Abbiamo vissuto attimi di paura – racconta Giusi Minnozzi – e ci spiace per tutti i ricordi che ci sono stati sottratti e per i momenti vissuti dai nostri vicini. Vederli così impauriti mi ha distrutto”. Sul fatto indagano i carabinieri che sono intervenuti immediatamente sul posto.
Il setto nasale rotto per aver inseguito i ladri a casa del suo vicino. È quanto successo a un matelicese alcune sere fa, intorno alle 22:30, in via Sabbatini. Quattro i malviventi che si sono introdotti in una abitazione di un condominio nel quartiere Regina Pacis, riuscendo ad arrampicarsi fino al terrazzo e rompendo poi la finestra. Mentre i malviventi riuscivano a trafugare circa 1.500 euro in contanti, il vicino si è accorto dei rumori e ha notato gli uomini correre verso l’auto per fuggire. Ha provato a rincorrerli per fermarli ma i tre lo hanno aggredito e poi sono riusciti a fuggire col bottino. Il matelicese è stato ricoverato per la frattura al naso e sull’episodio indagano ora i Carabinieri.
g.g.
Ancora un furto messo a segno ai danni della filiale di Caldarola della Banca dei Sibillini. Alle prime luci dell'alba, erano circa le 4 del mattino, ignoti hanno fatto saltare in aria lo sportello bancomat dell'istituto di credito, fuggendo poi con un bottino di circa 10mila euro. L'allarme è stato dato da un carabiniere di servizio all'interno della caserma, situata poco distante dalla banca, che è corso subito sul posto, con i ladri che, nel frattempo, si erano già dileguati. Sull'episodio indagano i carabinieri della locale stazione che stanno cercando di risalire agli autori del furto attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza. La filiale era già stata presa di mira dai malviventi appena due anni fa ed anche in quel caso, nella notte di Natale, era stato fatto saltare lo sportello bancomat della vecchia sede provvisoria, il container posto in viale Umberto I. Neppure la nuova location, sempre un container, ma situato a pochi metri di distanza dalla caserma dei carabinieri, ha fermato i ladri. Laconico il commento del presidente Stefano Tolomeo: "Forse non vale nemmeno più la pena di tenere aperte le sedi della banca in queste zone ormai abbandonate da tutti".