E’ nata la terza generazione della famiglia Maccari. La piccola Maria Vittoria figlia di Janet e Lorenzo Maccari, secondogenito di Gaetano e Mara Maccari ha ricevuto l’abbraccio anche degli zii Federico e Miriam, primo e terzogenita dei fondatori di Entroterra Spa.

Il sorriso di papà Lorenzo e mamma Janet conosciutisi a Milano ai tempi dell’università e sposatisi a Camerino nel giugno 2022, disegnano la felicità dell’intera famiglia Maccari e di tutti gli oltre 80 dipendenti e collaboratori dell’azienda che produce pasta fresca e secca all’uovo, di semola e di grano antico Hammurabi nel cuore dell’entroterra marchigiano.

La piccola Maria Vittoria Maccari è nata nella notte tra sabato e domenica all’Ospedale di Macerata con il peso di 3,8 Kg. La famiglia Maccari ci tiene particolarmente a ringraziare l’equipe del Prof. Mauro Pelagalli dell’UO Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata per l’attenzione, la professionalità e l’affetto ricevuti.





La chiusura di tutte le attività voluta dal Governo eccetto quelle ritenute indispensabili, garantisce la produzione della filiera agroalimentare. A confermare che non ci saranno difficoltà di approvvigionamento e che le file nei supermercati per fare le scorte non si giustificano è Federico Maccari, Ceo di Entroterra Spa che produce pasta all’uovo, di semola e di grano antico.

«Mi sento di rassicurare tutti i cittadini marchigiani ed italiani – dice Maccari – perché in mezzo alle gravissime difficoltà che tutti viviamo, almeno quella del cibo non dovremo affrontarla. La nostra azienda è pienamente operativa grazie alla disponibilità di tutto il personale della cui tutela e salute ci occupiamo con grande scrupolosità anche nel rispetto delle norme sul contegno del contagio imposte dal Governo. Sono in contatto con gli altri colleghi anche attraverso il coordinamento di Confindustria Macerata e nessuno di noi farà mancare il suo apporto sia nel fresco come frutta e verdura, che nel secco come la pasta».

Il timore di contagi c’è – insiste Maccari - ma il lavoro aiuta». «Purtroppo nell’entroterra già col terremoto abbiamo vissuto l’esperienza di lavorare in situazioni psicologiche difficili e abbiamo trovato proprio nel lavoro un’arma per guardare al futuro con fiducia» – ricorda Maccari.

Per quanto concerne la produzione ecco perché in cittadini non devono temere. «La nostra azienda utilizza solo ingredienti 100% italiani e quindi non c’è difficoltà di approvvigionamento. Abbiamo ampie scorte, e la produzione prosegue tranquillamente perché grano e uova arrivano regolarmente in azienda. Produciamo circa 400 quintali di pasta al giorno e potremmo aumentare la capacità produttiva fino a 500 quintali. Inoltre siamo distribuiti in tutta la grande distribuzione da nord al centro-sud e, dalla scorsa settimana, anche la pasta Hammurabi di grano antico è distribuita anche in ulteriori 200 punti vendita in Lombardia. Questa pasta è particolarmente adatta in questo periodo nel quale si è più sedentari dovendo stare a casa, considerando che il noto nutrizionista prof. Giorgio Calabrese, medico specializzato in scienze dell’alimentazione e consulente del Ministero della Sanità, ha richiamato ad un’alimentazione equilibrata e all’assunzione di proteine vegetali che aumentano le difese immunitarie. Pasta Hammurabi ad esempio ne ha il 22%, più di qualsiasi altra pasta di semola».
“Comunicare la città di Camerino con attenzione”. E’ l’invito che Federico Maccari, amministratore delegato de “La Pasta di Camerino”, rivolge a direttori di testate, giornalisti, corrispondenti e collaboratori, richiesta accolta e condivisa da responsabili, giornalisti e collaboratori di Radio C1inblu e L’Appennino camerte, anche a nome dei dipendenti dell’azienda e di quanti, anche con l’indotto, hanno trovato in una delle principali aziende private del territorio opportunità di lavoro e fonte di sostentamento. Un appello quasi accorato agli operatori della comunicazione, ma anche ad amministratori e politici, affinchè “alla città di Camerino non si associ il concetto di virus”, dopo che la regione ha scelto la struttura ospedaliera camerte quale centro per la cura dei pazienti affetti da Covid 19.

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la famiglia Maccari con il cuoco Scipioni

“La salute di tutti noi è la priorità e quindi è giusto mettere a disposizione tutte le strutture e le professionalità per uscire da questa terribile emergenza – dichiara Federico Maccari – Il rischio, però, è che Camerino venga associata al virus e questo comporterebbe un aggravarsi dei problemi che abbiamo avuto e continuiamo ad avere con il terremoto nei confronti della città, della sua Università e delle attività produttive del territorio”. Ancora una volta, dunque, anche se in modo diverso, l’azienda della famiglia Maccari dimostra il proprio attaccamento alle proprie radici. Mentre, infatti, nell’immediato periodo post sisma la scelta fu quella di aprire un nuovo stabilimento creando ulteriori posti di lavoro, “in questa circostanza – continua l’amministratore delegato – è necessario fare squadra e comprendere l’importanza di proteggere il nostro territorio che è troppo fragile dopo il concatenarsi di situazioni che rischiano di mettere in ginocchio un intero comprensorio. Una comunità che, invece, ha bisogno di ritrovare fiducia, speranza e azioni concrete per realizzare quel progetto di crescita di cui ha assolutamente bisogno. Oggi più che mai bisogna fare attenzione a ciò che si fa, ma soprattutto a ciò che si comunica”.

f.u.

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