Dopo 38 anni di servizio, Alberto Piantoni da alcuni giorni è in pensione. Assunto dal comune di San Severino Marche nel 1984 come operatore ecologico, è poi passato al servizio segnaletica e ha svolto mansioni da autista. Nel suo ultimo incarico ha assunto il ruolo di coordinatore degli addetti esterni alle manutenzioni.

Una serata di saluti quella che ha riunito i colleghi e gli amici. Con loro anche il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del consiglio comunale Sandro Granata, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Paoloni e il responsabile dell’area tecnica Massimo Boldrini. Insieme hanno augurato a Piantoni una buona pensione, ringraziandolo per il lavoro fatto in quasi quaranta anni di servizio.
Prosegue l’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata a sostegno della popolazione ai tempi del coronavirus.

L’accordo nazionale sul ritiro delle pensioni agli over 75, come noto, è parte del più ampio sforzo messo in campo dall’Arma dei Carabinieri e da Poste Italiane per contrastare la diffusione del virus e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone, e, in particolare, dei soggetti a maggior rischio, garantendo sempre il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
Una collaborazione che è stata possibile grazie alla capillarità delle stazioni dei Carabinieri e degli Uffici Postali, entrambi  presenti anche nei più piccoli paesi dell’entroterra. 

Questa mattina a Civitanova, il Comandante della locale Stazione si è recato all’ufficio postale di via Duca degli Abruzzi per poi consegnare la pensione ad una 90enne, vedova, e un 78enne.

Particolarmente felice di aver ricevuto aiuto da parte dei Carabinieri è stata la signora di 90 anni che aveva telefonato alla caserma della locale Stazione.

GS
È stata una 77enne di Recanati la prima cittadina della provincia di Macerata a beneficiare della convenzione tra Poste Italiane e l'Arma dei Carabinieri che dà la possibilità agli over 75 che percepiscono la pensione in contanti di chiedere di ricevere gratuitamente il denaro a casa, delegando al ritiro i Carabinieri. La signora, che vive con il marito più anziano di lei e con difficoltà di deambulazione, si è rivolta al Comando Stazione di Recanati che ha subito provveduto a venirle incontro.

Il Colonnello Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, spiega che “l’accordo rientra tra le iniziative adottate dall’Arma per salvaguardare le fasce deboli della popolazione e ridurne i rischi da contagio. Le Stazioni Carabinieri sono così ancora una volta una espressione di protezione ravvicinata che, superando il pur indispensabile esercizio dei compiti di polizia, diventa “funzione sociale”.

Si tratta di un modo in più per garantire la tradizionale vicinanza dei Carabinieri alla popolazione, quel servizio di prossimità al cittadino che caratterizza da oltre due secoli la nostra Istituzione. 

La convenzione si avvale della capillarità su tutto il territorio nazionale sia dei Comandi Stazione che degli Uffici Postali per fornire un servizio essenziale a favore degli anziani, che durerà per tutto il periodo dell’emergenza COVID-19”.
g.g.
L’accordo stipulato tra l’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane risale a ieri. Si tratta di una convenzione a livello nazionale grazie alla quale tutti i cittadini over 75 che ricevono le pensioni negli uffici postali e le ritirano in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro a casa loro, delegando al ritiro i Carabinieri.
Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione; abbiano un libretto o un conto postale; a quelli che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.
Questo accordo va nella direzione di limitare spostamenti fisici e assembramenti specie per i soggetti più a rischio come gli anziani. Inoltre, l’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari da reati a loro danno quali truffe, rapine e scippi.

Come funziona? I Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici Postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. 
Gli interessati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste oppure chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni. 

“La collaborazione - si legge in una nota - è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste Italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici Postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale. L’Arma e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19”. 

G.G.

Un cittadino extracomunitario di 43 anni residente a Caldarola è stato denunciato dai carabinieri per truffa aggravata. La sorella dell’uomo, di appena 51 anni, era gravemente malata e per questo l’INPS le aveva riconosciuto oltre alla pensione di invalidità, anche l’assegno di accompagnamento. Poichè la donna viveva con il fratello, ha acceso un conto corrente cointestato, cosicché quest’ultimo aveva pieno titolo a prelevare la pensione una volta accreditata. Rientrata nel paese di origine nell'aprile dello scorso anno la donna è deceduta. L’uomo, approfittando del fatto che le autorità del paese di origine non hanno comunicato l’evento al comune di Caldarola, per dieci mesi ha continuato a prelevare le somme accreditate dall’INPS sul conto corrente, fino a quando i carabinieri hanno scoperto la truffa. Così oltre a denunciare l’uomo alla Procura della Repubblica, hanno immediatamente fatto sospendere l’erogazione della pensione da parte dell’INPS. L’ammontare complessivo intascato dall’uomo si aggira sui 9000 euro.

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