Potranno lasciare i container entro il 2021 i carabinieri di Caldarola che, dopo il sisma del 2016, avevano adottato la soluzione provvisoria lungo via Aldo Moro.

Lo spiega il sindaco Luca Maria Giuseppetti annunciando che i lavori di ampliamento del nuovo municipio permetteranno di ospitare provvisoriamente l'Arma dei carabinieri.

"Erano mesi - dice il primo cittadino - che l'Arma aveva chiesto di poter spostare i quattro carabinieri, che sono nei container dal 2016, in un luogo più consono.
Purtroppo, la loro ex caserma è ancora in fase di progettazione per la ricostruzione, in attesa del via libera del Ministero. Per il nostro paese è importante continuare ad avere i militari come punto di riferimento, così abbiamo pensato di lasciare una parte del nuovo ampliamento del municipio all'Arma fino a che non sarà ripristinata la vecchia struttura. Si tratta di una scelta che abbiamo fatto insieme al Prefetto e che troverà attuazione nei prossimi mesi.
Entro la fine dell'anno - confida il sindaco - spero di trasferire la caserma nel nuovo stabile. Spero che non ci siano problematiche burocratiche, ma con le ordinanze fatte dal Commissario Giovanni Legnini molto probabilmente andremo più veloci e mi auguro che entro la fine del 2021 i carabinieri possano essere nella nuova struttura".

Per quanto riguarda l'ampliamento, il sindaco spiega che i costi rientreranno con l'affitto richiesto alla Prefettura per l'Arma: "L'ampliamento è stato concesso dalla Protezione Civile - dice Giuseppetti - . Noi avevamo un importo da spendere nel palazzo comunale di piazza Vittorio Emanuele II,  quello che prima ospitava gli uffici comunali. Quella struttura, però, non sarebbe stata più consona a quell'utilizzo e abbiamo chiesto alla Protezione Civile di poter usufruire di una parte di quel contributo per delocalizzare gli uffici.
Le spese per ospitare la caserma nell'ampliamento ammonteranno a circa 40mila euro, ma saranno coperte dall'affitto che ci verrà corrisposto. 

Guardando al futuro - conclude - quella resterà la sede permanente del municipio: ci sembra un luogo idoneo anche per la vicinanza dell'ufficio postale e delle scuole e, in attesa che sia terminata la ricostruzione della vecchia caserma, ospiteremo anche i carabinieri".

GS
Spaccio di hashish, denunciato un giovane a Civitanova. Lo fa sapere la Questura. Nell’ambito dei controlli contro lo spaccio, gli agenti del commissariato di Civitanova hanno controllato un giovane, trovato in possesso di 25 grammi di hashish. I poliziotti quindi hanno esteso la perquisizione all’automobile e alla sua abitazione. Le operazioni hanno fatto luce su una serie di materiali tipicamente usati per la divisione il confezionamento delle dosi. Il ragazzo, incensurato, è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.  


La Polizia di Stato del Commissariato di Civitanova ha rintracciato inoltre , negli scorsi giorni, due cittadini extracomunitari di origine nordafricana, irregolari sul territorio nazionale e per questo muniti di provvedimento di espulsione.
L’azione si è svolta durante i controlli di routine delle aree a rischio degrado della città rivierasca: gli agenti hanno avvicinato i due, fermandoli e rilevando l’irregolarità della loro presenza in Italia grazie ai controlli dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata. Il Prefetto ha emesso il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale e, con Ordine del Questore, i due dovranno lasciare il Paese.

red.
Trasporto pubblico e rientro a scuola.
Sono stati questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto ieri, in videoconferenza, tra il prefetto Flavio Ferdani, i Rappresentanti Provinciali e Regionali della Scuola, del Trasporto pubblico locale e ferroviario, i Sindaci dei Comuni di Macerata, Civitanova, Recanati, Corridonia, Matelica, San Genesio, San Severino Marche, Cingoli, ed il rappresentante di Regione Marche.

L'incontro è stato convocato per effettuare un monitoraggio sulla risposta del sistema trasporti nella prima settimana della ripresa dell'attività didattica in presenza del 50% degli studenti frequentanti gli istituti scolastici sopra detti a fronte di una pari capienza dei mezzi pubblici.

"Sono state analizzate - si legge in una nota della prefettura - le strategie e le soluzioni messe in campo per assicurare la capillare diffusione della conoscenza, anche in modalità telematica, da parte degli studenti delle disponibilità dei mezzi pubblici e sulle misure adottate negli scali di maggiore affluenza al fine di evitare assembramenti e garantire il distanziamento fisico.

Anche da parte del Dirigente scolastico provinciale non sono state segnalate particolari criticità ed ha confermato che prosegue l’attività per completare un percorso formativo degli studenti da parte del personale Asur,  affinchè gli studenti diventino loro stessi "protagonisti" della cultura della prevenzione per fronteggiare l'emergenza sanitaria.

 I Sindaci dei Comuni hanno rappresentato come anche le verifiche “a terra” da parte del personale delle Polizie Locali, degli steward, del volontariato e delle Forze dell’Ordine hanno permesso di evitare pericolosi assembramenti.

Dall’esito dell’incontro - conclude la nota - è emerso che dal punto di vista complessivo il sistema ha retto. Il monitoraggio continuerà anche nei prossimi giorni per riscontrare eventuali problematiche ed individuare gli accorgimenti risolutivi per garantire che il trasporto e l'attività didattica avvenga in condizioni di sicurezza".

GS
Un nuovo ospedale Covid che se la curva dei contagi non dovesse diminuire. E' quanto hanno chiesto i sindaci dell'Ambito Sociale Territoriale maceratese al direttore generale dell'Asur Marche, Nadia Storti, nell'incontro promosso dal prefetto di Macerata Flavio Ferdiani, su sollecitazione del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli in qualità di capofila dell'ambito territoriale, che ha visto anche la presenza dei vertici delle forze dell'ordine e dei primi cittadini.

"Abbiamo ritenuto necessario chiedere un intervento sulle principali criticità che l'andamento della curva epidemiologica ha messo in luce nel nostro territorio - a parlare il sindaco di treia Franco Capponi - Oggi il problema principale riguarda la carenza di posti nelle terapie intensive e semi intensive per cui, qualora la curva dei contagi non abbia un'inversione di tendenza, abbiamo chiesto ai vertici dell'Asur Marche di individuare un nuovo ospedale Covid per superare l'emergenza. Una questione che la dottoressa Storti ha preso a cuore e nei prossimi giorni arriverà anche una proposta in tal senso".

Il nuovo DPCM ha suscitato, nei giorni scorsi, grande trambusto tra le amministrazioni locali: stando alle bozze, ai sindaci sembrava essere stata deputata la competenza di inasprire le misure di sicurezza varate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino ad arrivare a concedere loro la possibilità di prendere provvedimenti che potessero disporre la chiusura di strade e piazze delle città. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) aveva parlato di “scaricabarile” da parte del governo, vista la forte responsabilità che avrebbe gravato sulle spalle degli amministratori, e di un provvedimento che sembrava decentrare eccessivamente la responsabilità del controllo della diffusione del contagio da Coronavirus. Il Viminale ha poi specificato come le decisioni in merito non spettino ai sindaci: l’articolo 1 del DPCM è stato “smussato”, come ha comunicato il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e la palla è stata passata ai prefetti e ai comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Ne ha parlato, ai microfoni di Radio C1 inBlu, anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “In situazioni di potenziale pericolo per la cittadinanza, con assembramenti o episodi che possano favorire la diffusione del contagio, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avrà la possibilità di inasprire le misure fino ad arrivare alla chiusura di piazze e strade. Sono argomenti che saranno trattati in seno al comitato, che avrà quindi il compito di adeguare le misure alle specifiche situazioni che avvengono in quei momenti e in quei luoghi. È chiaro che per i sindaci sarebbe stata una grande responsabilità, ma non avremmo parlato solo di prendere una decisione grave, ma di avere poi la forza di renderla efficace e di farla rispettare: non è detto che i comuni abbiano a disposizione gli strumenti per farlo. Se non li hanno il provvedimento diventa fine a sé stesso. Il problema sull’osservanza della misura sarà garantito in questo modo non soltanto dalle forze del comune, ma anche da quelle della provincia”.

Red.
Sono 40 gli accessi nei cantieri dell’area del cratere svolti dal gruppo interforze, dal giorno della sua costituzione ad oggi.
A renderlo noto è la Prefettura di Macerata dopo una riunione allargata, su impulso del Direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma, alla quale hanno partecipato il Prefetto Carmine Valente, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, i dirigenti della Struttura di Missione, i vertici delle locali Forze di Polizia e i componenti del gruppo interforze.

Sono state analizzate situazioni di comune interesse riferite a società operanti sul territorio della provincia di Macerata nella continua ricerca del controllo delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016.

Sono stati verificati, inoltre, gli esiti degli ultimi accessi effettuati dal gruppo interforze e sono state programmate ulteriori visite ai cantieri della ricostruzione.

GS

Rinnovato il patto sulla sicurezza tra Prefettura e Comune di San Severino.  Una collaborazione tra enti, una sinergia per garantire sicurezza, e aumentare la percezione della sicurezza dei cittadini. Una delle azioni da mettere in campo in virtù di questo patto, è il potenziamento del sistema già esistente di videosorveglianza urbano. Di questo, in verità, se ne era già accennato quando Jacopo Orlandani divenne assessore, qualche mese fa, in seguito al rimpasto in giunta dopo l’abbandono delle deleghe del vicesindaco Giovanni Meschini. All’epoca il neo assessore disse che uno dei progetti su cui avrebbe lavorato sarebbe stato proprio il rafforzamento delle azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità anche tramite una rete di telecamere con visualizzazione e collegamento diretto con la locale stazione dei Carabinieri. 

Per fare ciò, la normativa consente al Comune, dopo aver siglato il patto con la Prefettura, di accendere anche dai finanziamenti. 

“Quello sulla videosorveglianza - spiega l’assessore Orlandani - è uno dei maggiori investimenti che andiamo a fare. Abbiamo già iniziato ad ampliare la rete esistente aggiungendo delle telecamere in zona San Michele, dove sono le soluzioni abitative emergenziali, e nella zona industriale di Taccoli. È in fase di realizzazione anche nella frazione di Cesolo e nel centro città. Le telecamere fanno una mappatura costante del territorio e le auto possono essere controllate anche attraverso i sistemi dei paesi vicini, qualora abbiano firmato anche loro il patto. Tutte queste opere - sottolinea infine - richiedono un investimento importante che è coperto dal bilancio. Qualora ottenessimo dei finanziamenti, li useremmo per espandere la rete ad altre zone”.
g.g.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo