Caldarola. I carabinieri lasceranno i container. Entro il 2021 sistemazione in municipio
26 Mar 2021Lo spiega il sindaco Luca Maria Giuseppetti annunciando che i lavori di ampliamento del nuovo municipio permetteranno di ospitare provvisoriamente l'Arma dei carabinieri.
"Erano mesi - dice il primo cittadino - che l'Arma aveva chiesto di poter spostare i quattro carabinieri, che sono nei container dal 2016, in un luogo più consono.
Purtroppo, la loro ex caserma è ancora in fase di progettazione per la ricostruzione, in attesa del via libera del Ministero. Per il nostro paese è importante continuare ad avere i militari come punto di riferimento, così abbiamo pensato di lasciare una parte del nuovo ampliamento del municipio all'Arma fino a che non sarà ripristinata la vecchia struttura. Si tratta di una scelta che abbiamo fatto insieme al Prefetto e che troverà attuazione nei prossimi mesi.
Entro la fine dell'anno - confida il sindaco - spero di trasferire la caserma nel nuovo stabile. Spero che non ci siano problematiche burocratiche, ma con le ordinanze fatte dal Commissario Giovanni Legnini molto probabilmente andremo più veloci e mi auguro che entro la fine del 2021 i carabinieri possano essere nella nuova struttura".
Per quanto riguarda l'ampliamento, il sindaco spiega che i costi rientreranno con l'affitto richiesto alla Prefettura per l'Arma: "L'ampliamento è stato concesso dalla Protezione Civile - dice Giuseppetti - . Noi avevamo un importo da spendere nel palazzo comunale di piazza Vittorio Emanuele II, quello che prima ospitava gli uffici comunali. Quella struttura, però, non sarebbe stata più consona a quell'utilizzo e abbiamo chiesto alla Protezione Civile di poter usufruire di una parte di quel contributo per delocalizzare gli uffici.
Le spese per ospitare la caserma nell'ampliamento ammonteranno a circa 40mila euro, ma saranno coperte dall'affitto che ci verrà corrisposto.
Guardando al futuro - conclude - quella resterà la sede permanente del municipio: ci sembra un luogo idoneo anche per la vicinanza dell'ufficio postale e delle scuole e, in attesa che sia terminata la ricostruzione della vecchia caserma, ospiteremo anche i carabinieri".
GS
La Polizia di Stato del Commissariato di Civitanova ha rintracciato inoltre , negli scorsi giorni, due cittadini extracomunitari di origine nordafricana, irregolari sul territorio nazionale e per questo muniti di provvedimento di espulsione.
L’azione si è svolta durante i controlli di routine delle aree a rischio degrado della città rivierasca: gli agenti hanno avvicinato i due, fermandoli e rilevando l’irregolarità della loro presenza in Italia grazie ai controlli dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata. Il Prefetto ha emesso il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale e, con Ordine del Questore, i due dovranno lasciare il Paese.
red.
Sono stati questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto ieri, in videoconferenza, tra il prefetto Flavio Ferdani, i Rappresentanti Provinciali e Regionali della Scuola, del Trasporto pubblico locale e ferroviario, i Sindaci dei Comuni di Macerata, Civitanova, Recanati, Corridonia, Matelica, San Genesio, San Severino Marche, Cingoli, ed il rappresentante di Regione Marche.
L'incontro è stato convocato per effettuare un monitoraggio sulla risposta del sistema trasporti nella prima settimana della ripresa dell'attività didattica in presenza del 50% degli studenti frequentanti gli istituti scolastici sopra detti a fronte di una pari capienza dei mezzi pubblici.
"Sono state analizzate - si legge in una nota della prefettura - le strategie e le soluzioni messe in campo per assicurare la capillare diffusione della conoscenza, anche in modalità telematica, da parte degli studenti delle disponibilità dei mezzi pubblici e sulle misure adottate negli scali di maggiore affluenza al fine di evitare assembramenti e garantire il distanziamento fisico.
Anche da parte del Dirigente scolastico provinciale non sono state segnalate particolari criticità ed ha confermato che prosegue l’attività per completare un percorso formativo degli studenti da parte del personale Asur, affinchè gli studenti diventino loro stessi "protagonisti" della cultura della prevenzione per fronteggiare l'emergenza sanitaria.
I Sindaci dei Comuni hanno rappresentato come anche le verifiche “a terra” da parte del personale delle Polizie Locali, degli steward, del volontariato e delle Forze dell’Ordine hanno permesso di evitare pericolosi assembramenti.
Dall’esito dell’incontro - conclude la nota - è emerso che dal punto di vista complessivo il sistema ha retto. Il monitoraggio continuerà anche nei prossimi giorni per riscontrare eventuali problematiche ed individuare gli accorgimenti risolutivi per garantire che il trasporto e l'attività didattica avvenga in condizioni di sicurezza".
GS
"Abbiamo ritenuto necessario chiedere un intervento sulle principali criticità che l'andamento della curva epidemiologica ha messo in luce nel nostro territorio - a parlare il sindaco di treia Franco Capponi - Oggi il problema principale riguarda la carenza di posti nelle terapie intensive e semi intensive per cui, qualora la curva dei contagi non abbia un'inversione di tendenza, abbiamo chiesto ai vertici dell'Asur Marche di individuare un nuovo ospedale Covid per superare l'emergenza. Una questione che la dottoressa Storti ha preso a cuore e nei prossimi giorni arriverà anche una proposta in tal senso".
Ne ha parlato, ai microfoni di Radio C1 inBlu, anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “In situazioni di potenziale pericolo per la cittadinanza, con assembramenti o episodi che possano favorire la diffusione del contagio, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avrà la possibilità di inasprire le misure fino ad arrivare alla chiusura di piazze e strade. Sono argomenti che saranno trattati in seno al comitato, che avrà quindi il compito di adeguare le misure alle specifiche situazioni che avvengono in quei momenti e in quei luoghi. È chiaro che per i sindaci sarebbe stata una grande responsabilità, ma non avremmo parlato solo di prendere una decisione grave, ma di avere poi la forza di renderla efficace e di farla rispettare: non è detto che i comuni abbiano a disposizione gli strumenti per farlo. Se non li hanno il provvedimento diventa fine a sé stesso. Il problema sull’osservanza della misura sarà garantito in questo modo non soltanto dalle forze del comune, ma anche da quelle della provincia”.
Red.
A renderlo noto è la Prefettura di Macerata dopo una riunione allargata, su impulso del Direttore della Struttura di Missione Antimafia Sisma, alla quale hanno partecipato il Prefetto Carmine Valente, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, i dirigenti della Struttura di Missione, i vertici delle locali Forze di Polizia e i componenti del gruppo interforze.
Sono state analizzate situazioni di comune interesse riferite a società operanti sul territorio della provincia di Macerata nella continua ricerca del controllo delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 2016.
Sono stati verificati, inoltre, gli esiti degli ultimi accessi effettuati dal gruppo interforze e sono state programmate ulteriori visite ai cantieri della ricostruzione.
GS
San Severino: con il patto per la sicurezza, più telecamere per la videosorveglianza urbana
07 Giu 2018Rinnovato il patto sulla sicurezza tra Prefettura e Comune di San Severino. Una collaborazione tra enti, una sinergia per garantire sicurezza, e aumentare la percezione della sicurezza dei cittadini. Una delle azioni da mettere in campo in virtù di questo patto, è il potenziamento del sistema già esistente di videosorveglianza urbano. Di questo, in verità, se ne era già accennato quando Jacopo Orlandani divenne assessore, qualche mese fa, in seguito al rimpasto in giunta dopo l’abbandono delle deleghe del vicesindaco Giovanni Meschini. All’epoca il neo assessore disse che uno dei progetti su cui avrebbe lavorato sarebbe stato proprio il rafforzamento delle azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità anche tramite una rete di telecamere con visualizzazione e collegamento diretto con la locale stazione dei Carabinieri.
Per fare ciò, la normativa consente al Comune, dopo aver siglato il patto con la Prefettura, di accendere anche dai finanziamenti.
“Quello sulla videosorveglianza - spiega l’assessore Orlandani - è uno dei maggiori investimenti che andiamo a fare. Abbiamo già iniziato ad ampliare la rete esistente aggiungendo delle telecamere in zona San Michele, dove sono le soluzioni abitative emergenziali, e nella zona industriale di Taccoli. È in fase di realizzazione anche nella frazione di Cesolo e nel centro città. Le telecamere fanno una mappatura costante del territorio e le auto possono essere controllate anche attraverso i sistemi dei paesi vicini, qualora abbiano firmato anche loro il patto. Tutte queste opere - sottolinea infine - richiedono un investimento importante che è coperto dal bilancio. Qualora ottenessimo dei finanziamenti, li useremmo per espandere la rete ad altre zone”.
g.g.