A Sirolo la serata finale del premio Enriquez. Tra i premiati Michele Placido e Mariano Rigillo
30 Ago 2023
La cerimonia finale della XIX edizione del Premio Nazionale Franco Enriquez – Città di Sirolo e Regione Marche, si è svolta nella serata del 30 agosto al Teatro Cortesi di Sirolo.
L’intervento di Paolo Larici, direttore artistico della manifestazione e Presidentedel Centro Studi Internazionale per la Drammaturgia e del Premio Franco Enriquez, ha sottolineato l’importanza di avere più competenze tra le associazioni addette alla distribuzione e avere più coraggio nella programmazione. «Non dobbiamo avere paura di progetti di alto spessore perché non esiste un pubblico all’altezza, esiste il pubblico, disposto a mettersi in gioco ogni sera perché curioso e preparato da un’assidua e costante frequentazione, qui la proposta di una card per il teatro e lo spettacolo dal vivo che ne faciliti la fruizione, dobbiamo ripensare ad una formazione dell’ascolto che può avvenire solo proponendo temi e spettacoli di alto valore» le sue parole.
Tanti i premiati nelle diverse categorie alla presenza di personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo che hanno applaudito i premiati per il loro impegno civile e sociale.
Premi alla carriera per Filippo Timi, «interprete spiazzante che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia. Filippo Timi tocca il tema della disabilità mettendo a fuoco l’antitesi tra sogno e realtà, tra una società inclusiva e una società esclusiva e discriminante» e Elena Mannini per aver «arricchito il teatro italiano, la scenografia e il costume…espressione di una natura sinergica di intenti a metà tra arte e artigiano».
Lungo applauso per Michele Placido cui è andato il riconoscimento per miglior attore protagonista mentre a Mariano Rigillo è andato il premio per la direzione artistica, sensibile alla nuova drammaturgia.
Il Centro Studi Franco Enriquez ha voluto inoltre ricordare “Discorso sulla lettera a una professoressa della scuola di Barbiana e la rivolta degli studenti” diretto da Enriquez nel 1968 alla Biennale di Venezia. Alla Fondazione Don Lorenzo Milani di Firenzericonosce il lavoro di conservazione della memoria, «del messaggio e del patrimonio che la Scuola di Barbiana ha significato e significa per la crescita culturale, sociale e civile del nostro paese».
Il Premio Enriquez 2023 per la letteratura italiana è stato assegnato a Emilio Isgrò per la raccolta di versi Si alla notte (ed. Guanda). «Isgrò ci riconduce al cospetto di Jacopo da Lentini e alle sue origini siciliane, cesellando, come un fine artigiano, una poesia d’amore struggente». Invece a Gabriella Cinti è andato il premio «per una poesia drammaturgica che riveste un ruolo primario nell’affermazione di un linguaggio che vuole essere protagonista di un teatro». A Eugenio De Signoribusper la poesia che esprime «tutto l’amore, nel suo limite e nel suo illimite, quando non solo in suoni delle parole ma anche le cose indicate hanno un significato».
L’intervento di Paolo Larici, direttore artistico della manifestazione e Presidentedel Centro Studi Internazionale per la Drammaturgia e del Premio Franco Enriquez, ha sottolineato l’importanza di avere più competenze tra le associazioni addette alla distribuzione e avere più coraggio nella programmazione. «Non dobbiamo avere paura di progetti di alto spessore perché non esiste un pubblico all’altezza, esiste il pubblico, disposto a mettersi in gioco ogni sera perché curioso e preparato da un’assidua e costante frequentazione, qui la proposta di una card per il teatro e lo spettacolo dal vivo che ne faciliti la fruizione, dobbiamo ripensare ad una formazione dell’ascolto che può avvenire solo proponendo temi e spettacoli di alto valore» le sue parole.
Tanti i premiati nelle diverse categorie alla presenza di personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo che hanno applaudito i premiati per il loro impegno civile e sociale.
Premi alla carriera per Filippo Timi, «interprete spiazzante che mescola rabbia e dolore a una esilarante ironia. Filippo Timi tocca il tema della disabilità mettendo a fuoco l’antitesi tra sogno e realtà, tra una società inclusiva e una società esclusiva e discriminante» e Elena Mannini per aver «arricchito il teatro italiano, la scenografia e il costume…espressione di una natura sinergica di intenti a metà tra arte e artigiano».
Lungo applauso per Michele Placido cui è andato il riconoscimento per miglior attore protagonista mentre a Mariano Rigillo è andato il premio per la direzione artistica, sensibile alla nuova drammaturgia.
Il Centro Studi Franco Enriquez ha voluto inoltre ricordare “Discorso sulla lettera a una professoressa della scuola di Barbiana e la rivolta degli studenti” diretto da Enriquez nel 1968 alla Biennale di Venezia. Alla Fondazione Don Lorenzo Milani di Firenzericonosce il lavoro di conservazione della memoria, «del messaggio e del patrimonio che la Scuola di Barbiana ha significato e significa per la crescita culturale, sociale e civile del nostro paese».
Il Premio Enriquez 2023 per la letteratura italiana è stato assegnato a Emilio Isgrò per la raccolta di versi Si alla notte (ed. Guanda). «Isgrò ci riconduce al cospetto di Jacopo da Lentini e alle sue origini siciliane, cesellando, come un fine artigiano, una poesia d’amore struggente». Invece a Gabriella Cinti è andato il premio «per una poesia drammaturgica che riveste un ruolo primario nell’affermazione di un linguaggio che vuole essere protagonista di un teatro». A Eugenio De Signoribusper la poesia che esprime «tutto l’amore, nel suo limite e nel suo illimite, quando non solo in suoni delle parole ma anche le cose indicate hanno un significato».