Taglio del nastro questa mattina a Camerino per la ristrutturazione del fabbricato "Corpo D" del complesso universitario Colle Paradiso che ospita la mensa oltre che il bar e gli uffici dell’Erdis Marche, Presidio di Camerino.
"Giornata bellissima per tutti", Così il direttore generale dell Erdis avv. Angelo Brincivalli-  "Finalmente viene restituito alla città un edificio importante che serve per garantire agli studenti quello che è il loro diritto di cittadinanza: poter beneficiare di servizi, di una mensa e di alloggi adeguati a ciò che si aspettano e che, nel momento in cui per il loro percorso di studi vivono fuori casa, possano sentirsi come a casa propria e vivere il luogo al massimo della loro esperienza educativa e formativa. Erdis - ha aggiunto- è ente strumentale di supporto della Regione Marche ma anche dell'ateneo camerte che, negli anni del post sisma, ha posto in essere una serie di azioni incredibili per poter mantenere radicato in questa città lo spirito e la volontà degli studenti di continuarvi a studiare".
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Si aggiunge dunque anche questo ulteriore segnale di ripartenza e rinascita al lungo elenco di azioni intraprese sin dall'immediato post sisma nella città universitaria, per testimoniare l'affetto e l'inscindibile legame, che accoglie e cinge in un abbraccio l'intera comunità universitaria. Oltre al direttore generale Brincivalli che ha fatto da moderatore nel successivo momento illustrativo, sono intervenuti all'inaugurazione la presidente di Erdis Marche Maura Magrini, l'assessore regionale Stefano Aguzzi, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il rappresentante degli studenti Unicam Yari Ferroni, l'ingegnere Michele Pompili DO Erdis.
Numerose le autorità istituzionali,civili, militari e religiose che hanno presenziato alla cerimonia insieme ai prorettori di Unicam, al personale dell'Erdis presidio di Camerino, ai dirigenti e alle maestranze delle ditte che hanno in concreto operato al raggiungimento del risultato. Tra i presenti, l'onorevole Patrizia Terzoni e sempre in rappresentanza della Regione Marche il presidente della I Commissione consiliare permanente Renzo Marinelli
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In seguito al sisma del 2016 parte del fabbricato ha riportato danni e inagibilità. Specie per l'area più colpita degli uffici amministrativi Erdis ha dovuto quindi optare per una nuova sistemazione, facendone rimanere alcuni all’interno del fabbricato, dislocati in spazi appositamente liberati; altri in aree diverse ma sempre all’interno del complesso universitario di Colle Paradiso. I lavori, che hanno previsto l’adeguamento sismico del fabbricato ed il miglioramento energetico, hanno avuto un costo di oltre 4 milioni e 200mila euro. L’opera è stata in buona parte finanziata con fondi POR FESR 2014-2020, messi a disposizione dalla Regione Marche.
L’intervento era iniziato a dicembre del 2019 e,rispetto alla data prevista del dicembre 2021, è stato concluso con qualche mese di anticipo. Nel corso del'incontro illustrativo dei lavori realizzati, nel sottolineare la consapevolezza del forte rapporto che l'ateneo di Camerino è capace di instaurare con i suoi studenti, il direttore generale di Erdis  Brincivalli ha dichiarato che l'ente è disponibile ad essere di supporto per far sì che questo solido rapporto prosegua anche nel futuro.
"Un supporto che significa sostegno a quella che è la principale attività educativae formativa dell'università. Siamo davvero entusiasti di questa giornata che vede la restituzione di un luogo che vede transitare studenti di tutte le nazionalità. E questa è una caratteristica meravigliosa della città di Camerino che vede rappresentato il mondo. E il mondo, basta vedere cosa scrivono gli studenti sui social, si ricorda di Camerino". Nei suoi ringraziamenti rivolti alle autorità presenti, Brincivalli ha voluto includere le persone dei dipendenti pubblici che hanno tanto lavorato per il raggiungimento di un obiettivo, citando in particolare l'operato di Roberto Pettinari e Francesca Pennacchioli e, per la parte della ristorazione, quello di Rita Cesari. Tenacia e caparbietà delle persone camerti il valore in risalto nelle sue parole.
"Che questa giornata resti nella memoria  come un momento nel quale la caparbietà marchigiana di lavorare e quella camerte in particolare, hanno realizzato qualcosa di utile per l'educazione dei ragazzi e per far sì che i giovani possano trovarsi bene in questa meravigliosa città".
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Col suo saluto, la presidente di Erdis Marche Maura Magrini si è augurata che il nuovo capitolo che ha coinvolto tutti "da chi è stato dietro le quinte a chi sul palcoscenico", possa essere di buon auspicio per tutta la macchina della ricostruzione dei luoghi duramente colpiti dal sisma e "d'auspicio anche per un ritorno alla normalità, che non è sempre scontata specie ad oggi", 
Il pensiero più forte il rettore Claudio Pettinari lo ha rivolto agli studenti e ha voluto ripercorrere i vari passaggi dei 5 anni trascorsi; dalla paura iniziale di perdere tutto del primo giorno fino all'investimento di ogni risorsa materiale e organizzativa, pur di offrire didattica, strutture residenziali, servizi, pur di restare accoglienti come sempre è stato.
"La struttura che oggi viene restituita - ha detto il rettore Pettinari- ha dato tanto, non solo ad Unicam, ma alla Regione Marche. Una struttura quella di Colle Paradiso che ha sempre accolto tutti, dagli studenti ai docenti, ai ricercatori di tutto il mondo. Ci è stata donata da Enrico Mattei che guardava alla formazione come elenento fondamentale di crescita  del paese. A seguito di una laurea honoris causa che l'università di Camerino gli aveva concesso Enrico Mattei ha deciso  di sostenere la costruzione di questa struttura". Nell'evidenziare delle difficoltà che si sono dovute fronteggiare, sempre a testa alta, nonostante i 33 mila metri quadri che Unicam debba ancora recuperare, il rettore ha sottolineato la capacità dell'ateneo di conservare ed elevare la sua competitività, portando in alto in tutto il mondo il nome della regione Marche:"Ci siamo abbassati come i giunti, abbiamo fatto passare la piena e ci siamo subito rialzati".
Il rappresentante degli studenti Unicam Yari Ferroni ha espresso soddisfazione e definito di straordinaria importanza l'intervento di ristrutturazione del corpo D di Colle Paradiso che "restituisce  alla comunità studentesca di Unicam una struttura fondamentale. Un ulteriore passo per attribuire di nuovo centralità alle strutture frequentate dagli studenti e che, si aggiunge agli impegni di cui Erdis si è fatto promotore e cioè di garantire l'assegnazione della Borsa di studio al 100 per cento degli studenti idonei indicati nelle graduatorie definitive approvate dall'Ente regionale diritto allo studio per l'anno accademico 2021-2022 , nonchè l'obiettivo dichiarato di ampliare il numero dei potenziali destinatari di borse di studio. La pandemia ha incrementato le disuguaglianze e questa misura contribuisce a dare risposta alle esigenze reali degli studenti".
Gioia e soddisfazione nei sentimenti espressi dal sindaco Sandro Sborgia evidenziando che " Il taglio del nastro e l'inaugurazione di una struttura per noi assumono un'importanza diversa, molto più profonda di quella che può essere la normale realizzazione materiale di una costruzione  in una realtà non segnata dagli eventi del sisma. Sono tuttavia doppiamente orgoglioso perchè questa struttura continua a rappresentare e perpetrare quella che è la vocazione di Camerino: una vocazione educativa e formativa per le nuove generazioni e la capacità di creare e consolidare rapporti umani che restano solidi nel tempo". Grato alla Regione e all'Erdis, il primo cittadino ha richiamato all'importanza di "investire in queste zone. Penso che concentrare ogni sforzo nelle realtà che più di tutte hanno sofferto, sia fondamentale e anche strategico per lo stesso sviluppo della nostra regione. Quando si concentrano gli sforzi per l'università, quando lo si fa per la sanità e per i servizi pubblici necessari in queste aree, io credo che si renda un servizio alla collettività in generale, non alle sole persone che abitano il territorio, ma all'intero Paese. Queste sono aree che necessitano di interventi pesanti e di una strategia di sviluppo sostenibile ed è per questo che l'attenzione verso questi luoghi deve essere massima. È anche quello un possibile modo per rimettere in moto un circuito economico di cui questa regione e questo Paese hanno estremamente bisogno". 

Il dettaglio progettuale di tutta l'opera,  è stato quindi illustrato dall'ingegnere Michele Pompili, motore dela realizzazione di tutti i lavori eseguiti per restituire la mensa e gli uffici ammnistrativi e che sarà anche il Rup dei lavori che presto interesseranno il Mattei 1 sempre a Colle Paradiso per 11 milioni di euro e finanziati per 5 mln e mezzo di euro dalla Regione Marche con fondi della Legge 338.  Molto sentito il plauso che l'ingegnere ha voluto indirizzare alla società KS costruzioni che si è occupata di tutti i complessi lavori di miglioramento sismico ed efficientamento energetico della struttura Corpo D, dimostrando grande professionalità competenza e serietà. "Un cantiere avviato a gennaio 2020  quando a soli due mesi di distanza il Covid ha cambiato il mondo. Ebbene nonostante la data di conclusione lavori fosse quella di fine dicembre 2021, noi inauguriamo una struttura il 15 settembre. Ks costruzioni ha dunque dimostrato di essere una società seria".
Tante le figure a vari livelli che l'ingegnere Pompili ha voluto ringraziare di persona, sintetizzate infine nell'efficienza e nell'entusiasmo di uno staff al completo che ha permesso di pervenire al taglio del nastro. Le conclusioni sono state lasciate all'assessore regionale Stefano Aguzzi intervenuto in rappresentanza della regione Marche, ente che ha consentita tutta l'operazione. Nel farsi portavoce dei saluti del presidente Acquaroli e dell' assessore alla pubblica istruzione e università Giorgia Latini, complimentandosi con chi ha lavorato  con concretezza e merito per il raggiungimento del risultato e con chi ha portato avanti tutto il percorso, Aguzzi  ha sottolineato che tutte le parole che si potrebbero dire in un'inaugurazione a Camerino in particolare vanno dette con un'aggiunta: " Qui noi siamo in un territorio che è stato fortemente toccato da un sisma e da una situazione terribile, che vale purtroppo a contraddistinguere la città da tante altre realtà. Tutto quello che dunque avremmo detto, sostenuto e portato avanti in una qualsiasi altra inaugurazione, qui va innalzato al quadrato e va fatto ancora di più col cuore. Qui- ha rimarcato Aguzzi- va fatto ancor più con grande orgoglio. E se c'è una cosa che questa mattina io sono riuscito a cogliere non conoscendo questo territorio, nè chi vi opera direttamente, io posso dire che qui, con mia enorme soddisfazione, io colgo l'orgoglio di chi qui vive, opera, ha portato  avanti questa operazione. Lo vedo in tutti voi che finora non conoscevo. Sono molto contento di vedere un'opera così bella e dele percorso che è stato portato avanti - ha concluso- Sono molto soddisfatto di vedere che qui in questi territori c'è una voglia incredibile di guardare avanti, con determinazione e forza e nonostante le grandi difficoltà  Una voglia di guardare avanti con forza e determinazione che dovremmo avere tutti in quanto tutti stiamo uscendo da una situazione grave e generalizzata determinata dalla crisi pandemica che rischiava di metterci in ginocchio sotto tanti puni di vista. Di fronte a questa capacità di reagire che abbiamo notato qui, nonostante il sisma, nonostante il sopraggiungere della pandemia , come potremmo  oggi noi non essere orgogliosi per quello che qui è stato fatto . Come potrei non essere felice io e soddisfatto nel ringraziarvi di cuore per tutti i vostri meriti in questo percorso che ci motiva tutti  con più forza ad andare avanti".
Dopo la proiezione di un filmato che ha tracciato  le varie tappe di tutta l'operazione, ci si è spostati nella sala mensa per lo scoprimento di una colonna che mostra i lavori di rinforzo eseguiti sulla struttura, al quale ha fatto seguito la benedizione dei locali da parte del parroco don Marco Gentilucci.
Oltre ai lavori di sistemazione, l'Erdis ha investito una somma ulteriore di 400 mila euro per il completo rinnovo delle attrezzature delle cucine e per l'implementazione delle macchine che effettuano i ricambi d'aria all'interno dei locali mensa. 

c.c.

  



Si torna in classe. Alla fine della seconda estate di pandemia, i giovani marchigiani sono pronti a ripartire in presenza: sarà il terzo anno scolastico con alle spalle l’ombra del Covid, ma l’augurio delle istituzioni è quello che questo 2021-2022 possa essere quello di una “semi-normalità”. Tante regole, anche stringenti, ma una parvenza di epoca pre-pandemica. Anzitutto a partire da un fatto: il ritorno in aula è al 100%, dopo una stagione di trattative che sembrava infinita. Regole che sembrano essere chiare, su cui il Governo ha discusso a lungo e che hanno spaccato anche l’opinione pubblica. Green pass, campagna vaccinale, mascherine, ricambio dell’aria, disinfezione dei locali, trasporti rafforzati: queste le strategie che sono state imbastite per la sicurezza dei ragazzi.

Ma non tutto fila liscio. Il Green pass e il vaccino continuano a dividere e a sollevare polemiche: l’ultima arriva da Fabriano. Un’insegnante di una locale scuola media sembra essere destinata alla sospensione, dopo aver comunicato al collegio docenti la sua intenzione di non vaccinarsi e di non sottoporsi al tampone ogni 48 ore. Insomma, nella sua visione non avrebbe senso il provvedimento del Green Pass, in quanto anche “i vaccinati potrebbero contrarre il virus e contagiare, il tampone non sempre è veritiero”. Continuano i dibattiti, quindi.

Nel frattempo però, casi particolari come questo restano delle eccezioni. La campagna vaccinale procede spedita e i numeri sono confortanti. Se lo scorso autunno l’inizio dell’anno scolastico significò l’aumento dei contagiati, questo primo scorcio di settembre porta con sé la crescita della popolazione immunizzata. Allo stato attuale il 68,8% dei ragazzi in età scolare ha ricevuto la prima dose, il 46,6% è immunizzato con due dosi, il 31,2% non ne ha invece ricevuta neanche una. Rispetto a una settimana fa la crescita dei primi due parametri è stata rispettivamente del 3% e del 6%, mentre la diminuzione dei non vaccinati è di circa il 3%.

Sembrano comunque evidenti dei fatti. La frattura tra la fascia 12-15 anni e quella 16-19 è piuttosto netta. Nei dati forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche viene sottolineata questa spaccatura. A livello regionale la differenza è ben marcata: un solco del 15% tra chi ha ricevuto le prime dosi (61,4% contro 76,4) e addirittura 27% (33,4% contro 60) per i cicli completi. La tendenza però sembra essere di buon auspicio: gli stessi dati, paragonati a quelli della settimana scorsa, evidenziano un aumento della popolazione immunizzata con una dose del 4% per la fascia 12-15 e del 2% per quella 16-19. I cicli completi sono aumentati rispettivamente dell’8 e del 5%.

Tra le province, la “bandiera nera” spetta a Macerata. I dati tendono a ricalcare quelli dell’aumento dei contagi registrato da Ferragosto in poi. Macerata è infatti ultima, in percentuale sulla popolazione, tra i cinque capoluoghi marchigiani. Questo sia per le adesioni alle prime dosi (59,1% contro la media regionale di 68,8%), sia per cicli completi (35,5% su 46,6) e, conseguentemente, prima per non vaccinati (40,9% contro 31,2%).

In questo quadro, le maggiori istituzioni regionali hanno oggi inviato messaggi di saluto e di augurio agli studenti. Spicca quello del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha richiesto “la massima attenzione da parte di tutti: per vincere la sfida sulla pandemia bisogna restare concentrati, rispettare le regole e pensare che ognuno possa essere l'elemento fondamentale. Speriamo tutto vada per il meglio – ha commentato in occasione del Consiglio Regionale –: siamo convinti che questa stagione possa riportare alla scuola in presenza senza interruzioni. Il ritorno in classe – conclude Acquaroli – è una delle sfide più importanti per trovare risposte che speriamo siano positive”.

l.c.
“È solo un palliativo”.

Il presidente dell'Unione Montana Marca di Camerino e sindaco di Pieve Torina, seppur riconoscendo l’impegno della Regione e dell’Anci, non ferma la sua battaglia a difesa delle classi del cratere che rischiano di essere soppresse.

“Io ringrazio il presidente dell’Anci, Valeria Mancinelli, e l’assessore regionale Giorgia Latini insieme a Guido Castelli, che si sono adoperati per raggiungere questo risultato. Ma è un risultato che risulta essere un palliativo, in quanto non modifica l’assegnazione delle classi. È solamente un ‘ponte’ che ci troveremo fino a giugno”.

Dati alla mano, il presidente ricorda “la normativa del 2016 che garantiva una opportunità ai cittadini, e quindi agli alunni di questi territori, di avere una scuola degna di questo nome. Il sisma ha azzerato le nostre comunità ed il diritto allo studio è fondamentale. È riconosciuto dalla Carta Costituzionale ed è evidente che noi, da questo punto di vista, chiediamo giustizia. Oltre al fatto che, per quanto riguarda Pieve Torina, nonostante abbia i numeri per avere una classe all’interno dei parametri nazionali, questa norma viene disattesa”.

Gentilucci punta, quindi, il dito contro il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti: Per quanto riguarda la scuola – dice il sindaco – lui è lo Stato nel territorio e disattende la legge per vessare in particolar modo i centri più piccoli di una terra già colpita. Questo è inaccettabile”.

Parole che provengono da un sindaco impegnato nella difesa del suo paese e dell’entroterra, tanto che, proprio nel settore scolastico, ha lanciato un incentivo per i nuovi iscritti a Pieve Torina: “Io sono uno dei tanti sindaci che si stanno adoperando per fare di tutto affinchè queste comunità possano riemergere – dice - . Per quanto riguarda Pieve Torina abbiamo creato un incentivo di 300 euro per ogni nuovo iscritto in prima elementare. Rappresenta, dal nostro punto di vista un premio a tutte quelle famiglie che hanno deciso di rimanere qui”.

GS
Una stanza del Palazzo delle Marche di Ancona alla memoria dell'avvocato Emanuele Grifantini.
L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale delle Marche ha accolto all'unanimità la proposta avanzata dal Vice presidente Gianluca Pasqui di intitolare una delle due aule istituzionali dedicate alle riunioni delle commissioni consiliari alla memoria dell'avvocato. Emanuele Grifantini.
Scomparso nel 2007, a seguito di una inesorabile malattia, l'avvocato Grifantini fu per diversi anni sindaco di Camerino e poi assessore regionale alla Sanità. "Uomo di vastissima cultura e politico di grande spessore - si legge nella nota di Gianluca Pasqui - , è stato negli anni un vero e proprio punto di riferimento per quel territorio montano verso il quale nutriva un amore profondo e un fortissimo attaccamento e per il quale ha combattuto fino all'ultimo battaglie importantissime come, ad esempio, quella per il mantenimento del tribunale.
Ringrazio il presidente del Consiglio regionale Dino Latini e i colleghi dell'Ufficio di presidenza - ha detto il vice presidente - per aver accolto questa proposta con la quale, in primo luogo si rende omaggio a una delle figure più importanti del panorama politico regionale recente. Inoltre, con questo atto, si conferma l'attenzione verso la popolazione dell'entroterra maceratese che ormai da troppi anni vive una situazione di grande disagio per una serie di situazioni che ben si conoscono".

GS
“La responsabilità di un trattamento sanitario, in materia di vaccinazioni, è prerogativa del Parlamento. Le direttive devono arrivare dall’Istituto Superiore della Sanità. Troppa poca chiarezza sugli obblighi. La profilassi ne risente”. Sono parole dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, che preferisce non sbilanciarsi in materia di obbligatorietà della vaccinazione: “La questione è giuridica e soprattutto molto delicata. Non sta alla Regione pronunciarsi, ma di certo vorremmo maggiore chiarezza in merito e maggiori certezze dalla scienza”.

Intanto l’estensione del Green Pass agli ambiti del lavoro e dell’accesso ai luoghi a rischi assembramento è, in queste ore, al vaglio del Governo. In giornata è prevista una cabina di regia con i rappresentanti della maggioranza. Le indiscrezioni parlano di una forte spinta da parte del Ministero della Sanità e dello stesso Presidente del Consiglio, Mario Draghi in favore di un Green Pass più “forte”. Acceso il dibattito con le forze di maggioranza che frenano sull’irrigidimento della certificazione verde. Sul tavolo anche la questione legata alla revisione dei parametri per la definizione delle zone “a colori”.

In questo quadro, ieri è stato giorno di confronto tra le Regioni. Il summit, guidato dal Governatore friulano Fedriga con i vari assessorati alla Sanità, ha portato a indirizzi per certi versi allineati a quelli del Governo in materia di revisione dei parametri. Si discute, tuttavia, sulle percentuali. “Troppo basse quelle pensate da Roma – ha detto Saltamartini – . Una soglia del 5% per le terapie intensive Covid nelle Marche rappresenterebbe uno spazio di manovra pressoché nullo per i nostri ospedali: dei nostri 230 posti, occuparne 13 con pazienti affetti da Coronavirus significherebbe finire in zona gialla. Un’altra variabile che abbiamo chiesto di considerare è quella della popolazione effettiva: in questo momento abbiamo molti turisti. I residenti non rappresentano una base credibile su cui fondare le percentuali. Queste discussioni saranno al vaglio della conferenza Stato-Regioni, insieme a quella della percentuale di vaccinati: più immunizzati abbiamo, meno probabilità di avere posti occupati avremo. Anche questo va considerato. Tratteremo sulle percentuali, non sui criteri. Noi partiamo dal 20% di posti in terapia intensiva occupati e dal 30% di posti letto ‘ordinari’, il Governo offre rispettivamente il 5% e il 10%”.

Saltamartini ha quindi proseguito parlando del Green Pass: “Non è stato chiesto parere alle Regioni, tuttavia la stragrande maggioranza dei Governatori ha espresso un sostanziale assenso alle idee del Governo centrale”.

In chiusura, la posizione dell’assessore sui casi di sanitari contagiati negli ospedali di Camerino e Civitanova, oltre all’aumento dei casi nel Maceratese registrato nell’ultima giornata: “I contagi rappresentano l’onda lunga delle ‘Notti Magiche’ e dei festeggiamenti. Sulla questione dei sanitari contagiati e non vaccinati torna ancora d’attualità la questione giuridica – spiega Saltamartini – : dire che alcune fasce di popolazione sono obbligate alla vaccinazione significa, implicitamente, dire che la popolazione stessa lo è. Prima che professionisti questi soggetti sono cittadini. La linea deve arrivare dall’alto, non dalla Regione. Queste persone siano comunque consapevoli delle conseguenze penali in caso di contagio di pazienti da loro assistiti”.

Lorenzo Cervigni


Seppur in mattinata le Marche siano state superate da altre Regioni nei parametri per la definizione delle zone di rischio, il livello di attenzione in tema Covid resta alto. Il Presidente Francesco Acquaroli ha riportato la calma, sostenendo che “i dati della nostra Regione sono in linea con le medie nazionali”. Gli ha fatto eco l’assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, che ha sottolineato, però, la fondamentale importanza della campagna vaccinale – entro luglio i cittadini con due dosi effettuate saranno la maggioranza – , e il dialogo, vivo e in divenire, con il Ministero della Sanità per la revisione dei parametri legati alla definizione delle zone gialle.

“Le Marche non rischiano la zona gialla, basta allarmismi” ha detto Acquaroli. L’assessore Saltamartini si è invece soffermato maggiormente sulle criticità del momento: “Il problema principale è la grande capacità di diffusione della variante Delta, che a breve sarà quella preponderante. L’eventualità che colpisca coloro che hanno rinunciato alla vaccinazione è alta, con conseguenti rischi di contrarre sintomi che potrebbero portare all’ospedalizzazione. Sono circa 300 mila coloro le persone non vaccinate – continua Saltamartini – , un numero alto. In questa fase di contrazione dei contagi, le altre patologie rimaste indietro nella cura a causa dei 18 mesi contraddistinti dal Covid hanno bisogno di essere trattate. Ricorrere a posti letto per il Coronavirus in questa fase intaserebbe nuovamente le nostre strutture. Siamo sicuri – chiede – che la scelta di non vaccinarsi sia giusta?”.

Poi il dialogo con il Ministero per la revisione dei criteri per le restrizioni: “Nella Conferenza delle Regioni abbiamo chiesto questo allo Stato. C’è un’intesa per rivedere il protocollo. Ma non dobbiamo dimenticare però – prosegue l’assessore – che solo nella provincia di Macerata abbiamo 12 mila ultrasessantenni non vaccinati. Mi sento di dire questo: se vogliamo continuare a godere di questa ritrovata libertà, è necessario provvedere rapidamente alla vaccinazione. Il film visto nell’ultimo anno e mezzo è un qualcosa che potrebbe verificarsi di nuovo, quindi invito tutti a valutare la vaccinazione. Senza immunità di massa – conclude Saltamartini – rischiamo nuovamente un autunno difficile”.

l.c.
“È precisa responsabilità della Regione garantire che la sanità sul territorio risponda alla logica del principio di equità, il diritto alla salute deve essere preservato”. Lo ha detto il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, in occasione della donazione di un bracciale emostatico al reparto di Ortopedia del nosocomio camerte. Iniziativa di Cia e ASeS. “Una gara di solidarietà ha coinvolto il nostro ospedale – ha sottolineato Sborgia – . Sono lieto che molti ricordino l’importanza del nostro presidio ospedaliero”.
Tra le istituzioni, presente anche lo stesso Presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Il Governatore ha ribadito il suo impegno a garantire una sanità trasversale, senza favoritismi politici. Non senza, però, rivendicare quanto portato avanti dal suo governo.

“La sanità deve tornare sul territorio – ha detto proprio il Presidente Acquaroli – , ma ricordiamoci che ci portiamo dietro dei dati e delle decisioni prese da amministrazioni precedenti, punti poi aggravati dalla pandemia. Ci tengo a sottolineare che lo Stato si sta muovendo per ‘salvare’ la sanità di alcune Regioni, che erano leader e ora faticano a far quadrare il loro bilancio in materia. Noi siamo diventati benchmark in questo senso, i nostri conti sono a posto”.

Poi il Presidente quieta gli animi, rispondendo e acconsentendo agli appelli del sindaco Sborgia: “Zero polemiche, la parola d’ordine è sinergia. È nostro dovere migliorare il sistema sanitario senza cadere in favoritismi. La pandemia ha esaltato le nostre risposte, serie e oneste. Questi gesti – Acquaroli torna sulla donazione del bracciale emostatico – sono fondamentali. Il nostro operato deve essere all’altezza dei gesti che abbiamo visto. Dovremo rifondare il sistema sanitario, basandolo sugli insegnamenti della pandemia e su un’oculata gestione delle risorse. Il nostro sarà un ‘buon governo’ se farà il bene della popolazione, in maniera paritaria. È il nostro dovere istituzionale”.

Il tema sarà approfondito nel prossimo numero di Appennino Camerte.

l.c.
Un flashmob davanti alla sede della Regione Marche ad Ancona. Così gli agricoltori hanno protestato per il massiccio aumento della popolazione di cinghiali nel corso della pandemia. Nei mesi di chiusura pressoché totale quando, a causa delle restrizioni, non sono state effettuate le campagne di contenimento, la crescita del numero di esemplari è stata esponenziale.

La richiesta degli agricoltori, sintetizzata dall’hashtag #stopcinghiali, è quella di vedere in atto un piano straordinario di abbattimenti per riportare equilibrio tra natura e colture.

Stando ai dati, Coldiretti ha calcolato un aumento della popolazione di cinghiali di circa il 15% a livello nazionale. I branchi, molto più numerosi, si spingono sempre più vicino alle zone abitate, mettendo così a rischio sia le colture e con loro gli affari, sia l’incolumità di persone e animali domestici, rappresentando una fonte di danni ingenti per le aziende agricole.

Coldiretti, al fianco degli agricoltori nella manifestazione, chiede "maggiore tempestività nell’applicare la norma che prevede che siano gli stessi agricoltori, purché muniti di licenza, a poter procedere con l’abbattimento nel loro fondo durante le fasi del ciclo produttivo previste dalla legislazione. Maria Letizia Gardoni, Presidente di Coldiretti Marche, ha affermato come sia necessario “rendere operativi questi strumenti, applicando la norma in maniera corretta. Per questo chiediamo alla Regione Marche maggiore tempestività, coordinamento e controllo sugli Atc. Caccia, agricoltura e tutela dell'ambiente – prosegue Gardoni – possono e devono interagire tra loro positivamente per la gestione del territorio".

Poi la richiesta: "A nome di Coldiretti – chiude la Presidente – , chiediamo l'adozione dello Statuto unico regionale per gli Ambiti Territoriali di Caccia, fondamentale, dopo il passaggio delle competenze dalle Province alla Regione, per uniformare procedure ad oggi difformi sul territorio, soprattutto per quel che riguarda procedure e modulistica dei risarcimenti dei danni".

l.c.
Demolire e ricostruire due ponti per evitare le esondazioni e per credere nella mobilità lenta. Sono cominciati questa mattina, a Fiuminata, i lavori di demolizione del ponte Castello per il quale è stata fatta una bretella temporanea che permette l’attraversamento del corso d’acqua.

Lo stesso intervento, riguarderà più avanti il ponte Cimitero, sempre di Fiuminata, ed un progetto gemello è stato realizzato per Pievebovigliana, dove i lavori cominceranno entro l’anno.

Proprio per questo, stamattina, oltre al sindaco Vincenzo Felicioli, all’ingegnere Vincenzo Marzialetti ed al direttore dei lavori Giordano Piancatelli era presente anche il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca.

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“Lo scopo dell'intervento è il ripristino dell'officiosità idraulica del fiume Potenza – spiega il direttore dei lavori – mediante opere di manutenzione straordinaria.
I ponti attuali a tre campate hanno evidenti segni di ammaloramento alle strutture in cemento armato, oltre ad essere sotto dimensionati per i livelli di massima piena del fiume Potenza.
I nuovi ponti, antisismici, saranno realizzati in acciaio con unica campata sopra la massima piena del fiume Potenza e saranno appoggiati su isolatori sismici.
Il ponte Castello – precisa – che collega il capoluogo Fiuminata alla località Castello, sarà sostituito temporaneamente da un bypass provvisorio realizzato a valle dell'opera da eseguire. Durante la fase esecutiva del ponte Cimitero la viabilità verrà, invece, deviata sulla strada comunale San Cassiano”.


“I progetti sono gemelli – dice Marzialetti – ed hanno un costo di 750mila euro ciascuno, vale a dire 2700 euro al metro quadrato. Le opere sono realizzate con i fondi POR FESR 2014-2020 e gli interventi sui due ponti di Fiuminata si inseriscono all’interno dei 7 cantieri che stanno partendo tra l’alto Chienti e l’alto Potenza con i fondi comunitari”.

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Vincenzo Marzialetti e Giordano Piancatelli

Soddisfatto il sindaco Vincenzo Felicioli che vede in questi lavori una importante opportunità, non solo a livello di sicurezza, ma anche per il turismo: “Nel nostro Comune – dice – sono cinque i ponti interessati dai lavori: questi due saranno demoliti e ricostruiti, mentre altri tre saranno oggetto di manutenzione. Il fiume Potenza, negli ultimi anni, ha dato qualche problema, quindi l’intervento previsto con i fondi europei consentirà anche il risanamento dell’alveo e degli argini dl fiume, sempre per impedire che possano avvenire gli episodi che nel 2012 hanno creato nella valle di Fiuminata problemi importanti.

Noi siamo felici di questo – confida - anche perché stiamo scommettendo tutti molto su una mobilità lenta, ambientale, che permetta di effettuare le escursioni con le e-bike.

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Vincenzo Felicioli

Attività che consentiranno a questi territori di sopravvivere perché non potremo mai più pensare che ci saranno insediamenti industriali. Non dico che non li vogliamo: li vorremmo ma non ci saranno. Credo che l’obiettivo della Regione di investire sulla mobilità dolce per collegare tutti i Comuni delle Marche con le piste ciclopedonali sia una strategia vicente.

Non solo consentiranno alla gente di muoversi e di conoscere le bellezze della regione, ma permetteranno ai nostri territori di poter tornare, in piccola parte, a vivere”.

GS
Come quando si è pronti per lo scatto iniziale di una corsa, dopo un lungo periodo di allenamento, ma si resta fermi ai box perché manca qualcosa.

Cosa? In questo caso, per la corsa che le farmacie avrebbero fatto per inoculare i vaccini a partire da oggi, mancano le credenziali di accesso al portale per la parte burocratica della campagna vaccinale.

Lo dicono i farmacisti della provincia a cui si aggiunge la loro portavoce, la presidente di Federfarma Macerata, Ida Maria Kaczmareck, coinvolta in questo caso non solo come rappresentante, ma anche come titolare della farmacia di piazza del Popolo a San Severino Marche: “Noi, nonostante siamo stati tra i primi a dare la disponibilità – dice – non siamo ancora presenti nell’elenco delle farmacie che hanno aderito all’iniziativa. Come a noi è capitato a molti altri e questo crea malcontento tra cittadini e farmacisti. Sembra che alcuni di noi siano più bravi perché hanno già avuto modo di cominciare, ed altri no.

Molti farmacisti erano già pronti anche con le prenotazioni per poter partire oggi, ma senza credenziali non si può iniziare”.

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Un problema riscontrato anche dalla farmacia Giuseppetti di Caldarola e dalla farmacia Milesi Ferretti di Camerino.

Ha, invece, deciso di attendere la prossima settimana, di sua spontanea volontà, Michele Rinaldi della farmacia di Treia: “Ho già circa 20 vaccini prenotati – dice – e comincerò con le inoculazioni da venerdì 2 luglio. Ieri ho inviato l’ordine ed ho ricevuto la conferma di avvenuta ricezione”.

Le consegne dei vaccini alle farmacie, infatti, vengono effettuate ogni giovedì, come spiegano anche Alberto ed Ambrogio Marcelletti delle due farmacie di Tolentino: “Siamo iscritti all’elenco con entrambe le farmacie – spiegano – ma effettuiamo l’inoculazione solo in quella del centro città perché il cortile che abbiamo a disposizione ci permette di avere lo spazio necessario. Ci stiamo organizzando per somministrare le dosi anche nell’altro locale, questo ci permetterebbe di raddoppiare le prenotazioni. Questa mattina – prosegue Ambrogio Marcelletti – abbiamo inoculato le prime dosi e proseguiremo fino alle 16 per un totale di 30 dosi Pfizer e 5 di Janssen. 

La prossima settimana ne abbiamo in programma, complessivamente, 60 di Pfizer e 5 di Janssen”.

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Un dubbio sollevato da Alberto Marcelletti è infine quello che riguarda la possibilità, per i farmacisti, di effettuare solo la prima dose: “Non ne comprendo il motivo – dice - , anche perché se dovessero esserci delle reazioni allergiche si verificherebbero piuttosto sulla prima dose, anziché nella seconda. Visto che all’utente viene data la possibilità di effettuare il vaccino vicino casa, questa comodità dovrebbe restare anche per la seconda dose”.

GS

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