Un palasport rinnovato, in linea con le più recenti normative di sicurezza. È quanto avrà a disposizione la città di San Severino, dopo che i lavori di riqualificazione interna sono finalmente giunti a conclusione.

Un “Ciarapica” tirato a lucido dunque, con gli interventi che lo hanno riguardato che ne aumenteranno notevolmente gli standard di sicurezza, oltre a quelli estetici: adeguate le balaustre, le scale e le tribune. Sotto il profilo antincendio, invece, il sottotetto e i montanti delle finestre sono stati trattati e resi ignifughi, le pavimentazioni rifatte. Sarà ora la volta delle opere esterne di efficientamento energetico, con la realizzazione di un “cappotto”.

Lavori imponenti sotto il profilo finanziario, realizzati grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale e ufficio del Commissario straordinario. Per gli interni le spese si aggirano intorno ai 250mila euro, mentre per le opere esterne sono stati stanziati circa 400mila euro.

l.c.
Lunedì 25 gennaio ripartono in presenza al 50% le scuole superiori della Regione Marche. Contram Mobilità è pronta ad accompagnare gli studenti in totale sicurezza e nel rispetto delle normative in vigore. La società consortile che gestisce ed eroga il trasporto pubblico locale nella provincia di Macerata è pronta a partire con circa 40 autobus in più, a potenziamento delle tratte più frequentate, per garantire il rispetto della capienza consentita: il 50 % dei posti totali dei mezzi, sia posti a sedere che in piedi.

Come a settembre, anche lunedì alle principali fermate e terminal sarà presente personale Contram Mobilità e steward unicamente dediti a dare informazioni sulle linee e indicazioni sul rispetto delle distanze e l’obbligo di indossare la mascherina attendendo il bus. Tramite l’App aziendale “Contram Mobilità”, disponibile gratuitamente sia per iOS che per Android, sono state già inviate notifiche (circa 20.000 contatti sono stati raggiunti) con tutte le indicazioni per viaggiare in sicurezza con i bus Contram.


”Affrontiamo questa nuova ripartenza con il massimo impegno inteso sia come potenziamento delle linee, grazie a tutti i lavoratori che avranno un maggiore impegno e a tutte le aziende consorziate, sia come rispetto di tutte le norme di sicurezza e igienizzazione dei mezzi che vengono sanificati ogni giorno dal nostro personale addetto – così il presidente Stefano Belardinelli - Mai come ora, nel pieno del servizio invernale, l’offerta del servizio pubblico marchigiano è stata così corposa: in tutta la provincia saranno attivate circa 40 bus aggiuntivi rispetto alla situazione pre-Covid, sulla base delle indicazioni emerse dal tavolo di coordinamento provinciale, per accompagnare il nuovo avvio della didattica negli oltre 25 istituti scolastici di 2° grado del maceratese dislocati in numerosi Comuni della provincia. Grazie ad un importante confronto con il Prefetto, che ci teniamo a ringraziare per il prezioso supporto e stimolo, abbiamo anche avviato una campagna di comunicazione con nuovi strumenti ed applicazioni per informare i nostri utenti su quanto abbiamo fatto e quanto continueremo a fare per garantire il massimo rispetto delle normative anti-Covid”.

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L'App Contram Mobilità


Si rafforza la collaborazione tra il Comune di Macerata e il Comando provinciale dei Carabinieri per il potenziamento degli strumenti tecnologici per la sicurezza.

Durante un incontro nella sede dei Carabinieri con il Comandante Provinciale Nicola Candido, il Tenente Massimiliano d'Antonio e il Comandante della Polizia Locale, Danilo Doria, il Comune ha consegnato e installato nella centrale operativa dei Carabinieri di Macerata il sistema “Police Street” per la rilevazione in OCR delle targhe delle auto. Un dispositivo che consentirà ai Carabinieri l’accesso ai dati della videosorveglianza disponibili nella centrale operativa della Polizia Locale, in maniera più diretta e immediata, per rendere ancor più veloci ed efficaci le operazioni di controllo

L’assessore alla Sicurezza del Comune di Macerata, Paolo Renna, ha commentato: “Con questa iniziativa, il Comune rafforza ulteriormente la sinergia con le Forze dell'ordine per la tutela e la sicurezza dei cittadini. Proseguendo sul percorso intrapreso, è questa la strada maestra per raggiungere, il livello di sicurezza che la città di Macerata merita. Dobbiamo collaborare tutti insieme per far tornare la città come era: un'isola felice”.

Il Comandante provinciale dei Carabinieri Nicola Candido: “Questo sistema facilita chi lavora per la sicurezza della città. Unito all'attività principale di collaborazione tra Forze dell'Ordine e Polizia locale, dà un contributo importante in questo settore”.

Il commento del Comandante della Polizia Locale maceratese, Danilo Doria: “La fornitura del sistema ‘Police Street’ per il dialogo tra centrali operative è fondamentale per il lavoro in rete delle Forze di Polizia territoriali.”

L’obiettivo è di ampliare la rete dei Comuni connessi al sistema di videosorveglianza fino a coprire l’ambito provinciale e regionale.

Red.
Il nuovo DPCM ha suscitato, nei giorni scorsi, grande trambusto tra le amministrazioni locali: stando alle bozze, ai sindaci sembrava essere stata deputata la competenza di inasprire le misure di sicurezza varate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, fino ad arrivare a concedere loro la possibilità di prendere provvedimenti che potessero disporre la chiusura di strade e piazze delle città. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) aveva parlato di “scaricabarile” da parte del governo, vista la forte responsabilità che avrebbe gravato sulle spalle degli amministratori, e di un provvedimento che sembrava decentrare eccessivamente la responsabilità del controllo della diffusione del contagio da Coronavirus. Il Viminale ha poi specificato come le decisioni in merito non spettino ai sindaci: l’articolo 1 del DPCM è stato “smussato”, come ha comunicato il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e la palla è stata passata ai prefetti e ai comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Ne ha parlato, ai microfoni di Radio C1 inBlu, anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia: “In situazioni di potenziale pericolo per la cittadinanza, con assembramenti o episodi che possano favorire la diffusione del contagio, il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica avrà la possibilità di inasprire le misure fino ad arrivare alla chiusura di piazze e strade. Sono argomenti che saranno trattati in seno al comitato, che avrà quindi il compito di adeguare le misure alle specifiche situazioni che avvengono in quei momenti e in quei luoghi. È chiaro che per i sindaci sarebbe stata una grande responsabilità, ma non avremmo parlato solo di prendere una decisione grave, ma di avere poi la forza di renderla efficace e di farla rispettare: non è detto che i comuni abbiano a disposizione gli strumenti per farlo. Se non li hanno il provvedimento diventa fine a sé stesso. Il problema sull’osservanza della misura sarà garantito in questo modo non soltanto dalle forze del comune, ma anche da quelle della provincia”.

Red.
Nasce l’alleanza tecnico-scientifica per la sicurezza di ponti e viadotti italiani.
A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera a Genova, anche l’Università di Camerino, insieme ad altre realtà italiane, ha dato vita al Consorzio FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione e monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) che metterà in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese, promuovendo e coordinando le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale.

In particolare, i consorziati valuteranno i vari rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuoveranno la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture, oltre a sviluppare e utilizzare tecniche innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento di ponti, viadotti e altre strutture esistenti.

“Il Consorzio è un’importante occasione per mettere a disposizione della collettività le esperienze teoriche e sperimentali dei maggiori centri di ricerca nazionali che si occupano di infrastrutture - dice Andrea Dall’Asta, docente di Ingegneria Strutturale della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che rappresenta l’Ateneo nel consorzio, insieme al collega Alessandro Zona -  , con l’obiettivo di dare il nostro contributo alla soluzione di un problema sempre più attuale che richiede con urgenza soluzioni innovative ed efficaci".

GS








Un progetto specifico che, su base volontaria, prevede che gli agenti della polizia locale prestino servizio, al di fuori dell'ordinario orario di lavoro, garantendo un presidio per tutto il periodo delle feste natalizie.
E’ questa l’azione messa in campo dall’assessore Giovanni Gabrielli di concerto con il comandante Davide Rocchetti, per aumentare la sicurezza in città, soprattutto in vista delle festività natalizie.

“Il Comune di Tolentino – afferma l’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Giovanni Gabrielli - ha visto nel corso degli anni un'importante evoluzione socio-economica, che ha portato il suo territorio ad una veloce e costante espansione. Si è passati da una connotazione provinciale e prettamente rurale, ad una realtà cittadina accompagnata da un importante sviluppo industriale e culturale, appoggiata da un notevole sviluppo urbanistico.
Il territorio comunale è quotidianamente sede di eventi culturali e ricreativi che attraggono a se, anche in orari serali e notturni, un flusso notevole di persone,anche dai paesi limitrofi. Da qui nasce l'esigenza, molto sentita, di una maggiore tutela della sicurezza urbana, anche in previsione del vicino periodo natalizio.
Sicurezza che viene garantita oltre che dalle altre forze dell'ordine, sicuramente dal Corpo di Polizia Locale di Tolentino, che si adopera sia in termini di circolazione stradale sia in termini di presidio e controllo del territorio e conseguente sicurezza personale percepita da chi risiede a Tolentino ma anche da chi vi si trova di passaggio”.

giovanni gabrielli


Gli fa eco il comandante Rocchetti: “Si cerca di espletare questi tipi di servizio – ricorda - oltre a tutte le altre incombenze alle quali gli operatori di Polizia Locale devono sopperire quotidianamente, nonostante lo stesso Corpo di Polizia Locale sia notevolmente sottodimensionato. Permangono perciò difficoltà oggettive ad istituire un regolare controllo del territorio in particolare del centro storico, specie il pomeriggio, sera e in orari notturni”.

Questi servizi verranno svolti di norma in divisa ed in pattuglia automontata, fatti salvi i servizi da svolgere in borghese per esigenze di servizio. La pattuglia operante in orario serale e notturno (dalle ore 21 alle ore 24) sarà composta da almeno tre operatori di Polizia Locale.

“Lo scopo del progetto – si legge in una nota del Comune - è quello di attuare maggiori controlli di polizia stradale, un più capillare controllo del territorio e garantire un maggiore contrasto al degrado urbano e sociale permettendo una migliore fruibilità del territorio da parte dei cittadini oltre che svolgere gli ordinari servizi quotidianamente garantiti”.

GS
Si è parlato di ordine e sicurezza pubblica del territorio, con particolare riferimento alla ricostruzione post terremoto e all’apertura dei cantieri edili, in un incontro che si è tenuto a Camerino, alla biblioteca giuridica di Unicam. Dell’argomento hanno trattato il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il questore Antonio Pignataro, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Roberti, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, il vice prefetto Gigli, il dottore Innocenzi e la dottoressa Pascucci della Questura. Presenti anche il comandante della Compagnia carabinieri di Camerino, Roberto Cara, i comandanti delle stazioni dei Carabinieri ricadenti nella giurisdizione della compagnia camerte e i sindaci dei comuni del territorio. Nel corso dell’incontro si è trattato anche della questione della ricostruzione delle caserme di Camerino, Matelica, Fiastra, Pieve Torina, Valfornace, Visso e Ussita danneggiate dal terremoto.

(f.u.)

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i sindaci, le autorità e le forze dell'ordine presenti

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l'intervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia


Per la videosorveglianza nei Comuni delle Marche sono in arrivo 1.356.214,14 euro di fondi dell'ultimo bando. "È solo un primo passo - fa sapere il Ministero dell'Interno - perché il governo ha già stanziato altri 90 milioni previsti dal decreto Sicurezza. Uno sforzo finanziario aggiuntivo che intende aumentare il numero di Comuni coinvolti in tutta Italia. L'obiettivo - si legge nella nota - è migliorare il controllo del territorio, con una particolare attenzione ai centri più piccoli. "In provincia di Ancona arriveranno 22.570 euro, in quella di Ascoli Piceno 696.693,30 euro, in quella di Fermo 114.370,40 euro, in quella di Macerata 329.184 euro e in quella di Pesaro e Urbino 193.396,44 euro".
    "Avevamo promesso attenzione e maggiore sicurezza alle comunità locali. - commenta il ministro dell'Interno Matteo Salvini - Il finanziamento agli impianti di videosorveglianza va in questa direzione e si aggiunge al fondo sicurezza urbana per i grandi centri".

Fonte Ansa

Cambio di personale per il compito di mantenere la sicurezza nell'area container di via Colombo a Tolentino. Dopo la fine dell'impegno dei volontari della protezione Civile che hanno garantito i turni nei container di Tolentino fino all'ultimo giorno del 2018, ora il primo cittadino annuncia la soluzione che è stata decisa per sopperire al problema e per continuare con la garanzia della sicurezza in quella zona. "Come promesso - annuncia il sindaco, Giuseppe Pezzanesi - abbiamo accelerato i vari passaggi, ed è stato deciso per l'impegno di una associazione con esperienza nel sociale che metterà personale a disposizione per la sicurezza. Insieme a loro anche un addetto alla sicurezza che a turno sarà presente per tutelare i cittadini. I due volontari della Protezione Civile saranno così sostituiti con due o tre presenze impegnate nel sociale e un addetto alla sicurezza. Gli orari in cui vigileranno, ancora da definire, dovrebbero essere dalle 8 alle 11; dalle 12 alle 14 e dalle 18.30 alle 20.30. La nuova soluzione sarà attiva da sabato o al massimo da lunedì prossimo". GS 

Rinnovato il patto sulla sicurezza tra Prefettura e Comune di San Severino.  Una collaborazione tra enti, una sinergia per garantire sicurezza, e aumentare la percezione della sicurezza dei cittadini. Una delle azioni da mettere in campo in virtù di questo patto, è il potenziamento del sistema già esistente di videosorveglianza urbano. Di questo, in verità, se ne era già accennato quando Jacopo Orlandani divenne assessore, qualche mese fa, in seguito al rimpasto in giunta dopo l’abbandono delle deleghe del vicesindaco Giovanni Meschini. All’epoca il neo assessore disse che uno dei progetti su cui avrebbe lavorato sarebbe stato proprio il rafforzamento delle azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità anche tramite una rete di telecamere con visualizzazione e collegamento diretto con la locale stazione dei Carabinieri. 

Per fare ciò, la normativa consente al Comune, dopo aver siglato il patto con la Prefettura, di accendere anche dai finanziamenti. 

“Quello sulla videosorveglianza - spiega l’assessore Orlandani - è uno dei maggiori investimenti che andiamo a fare. Abbiamo già iniziato ad ampliare la rete esistente aggiungendo delle telecamere in zona San Michele, dove sono le soluzioni abitative emergenziali, e nella zona industriale di Taccoli. È in fase di realizzazione anche nella frazione di Cesolo e nel centro città. Le telecamere fanno una mappatura costante del territorio e le auto possono essere controllate anche attraverso i sistemi dei paesi vicini, qualora abbiano firmato anche loro il patto. Tutte queste opere - sottolinea infine - richiedono un investimento importante che è coperto dal bilancio. Qualora ottenessimo dei finanziamenti, li useremmo per espandere la rete ad altre zone”.
g.g.

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