A Serrapetrona si torna a far festa con “Appassimenti aperti_in piazza”, la manifestazione organizzata dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini per promuovere il vitigno autoctono Vernaccia Nera. Dopo il successo della prima giornata, domenica 21 novembre il borgo torna ad essere meta ideale degli appassionati del buon vino e dei sapori autentici, per celebrare la Vernaccia di Serrapetrona docg e il Serrapetrona doc: vini di grande personalità, non riproducibili altrove, espressione del territorio e della dedizione dei produttori. Cuore della manifestazione sarà la piazza di Serrapetrona, dove le cantine Alberto Quacquarini, Fontezoppa, Colleluce, Terre di Serrapetrona, Podere sul lago e Vitivinicola Serboni accoglieranno i visitatori per le degustazioni.

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Impegnato in prima linea nell’organizzazione dell’evento il Comune di Serrapetrona: “E’ l’edizione del rilancio, dopo lo stop dello scorso anno dovuto alla pandemia – dice il sindaco Silvia Pinzi – Una manifestazione che quest’anno assume un significato particolare, perché oltre al problema sanitario, la pandemia ha generato difficoltà di natura socioeconomica da non trascurare. Insieme con Imt, produttori, Proloco e i tanti volontari, abbiamo creduto fortemente nella ripartenza e grazie ad un grande lavoro di squadra abbiamo dato vita ad un’edizione necessariamente un po’ diversa vista la situazione, ma piena di energia e di voglia di guardare avanti. Siamo impazienti di accogliere nuovamente i visitatori con il meglio del nostro territorio: i vini da Vernaccia Nera in primis, ma anche le tipicità gastronomiche, l’artigianato, le proposte culturali, le bellezze naturalistiche”.

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In piazza accanto alle degustazioni della Vernaccia di Serrapetrona docg e del Serrapetrona doc ci saranno anche street food e quelle tipicità locali che meglio esaltano le qualità di questi vini. Assicurata un’atmosfera animata e festosa, anche grazie alle incursioni musicali e alle esibizioni degli artisti di strada, oltre al mercatino che si snoderà lungo le vie con le creazioni dei maestri artigiani. Saranno aperti e visitabili i siti culturali: la Chiesa di San Francesco con il celebre Polittico di Lorenzo d’Alessandro, la Chiesa di Santa Maria di Piazza con l’esposizione dedicata alle opere salvate dal sisma e Palazzo Claudi con la mostra “Fossili, il passato ritrovato”.
Si apre un nuovo affascinante capitolo nel percorso di valorizzazione del cosiddetto “tesoro di Serrapetrona”, patrimonio di reperti dall’inestimabile valore scientifico. Dal 6 novembre e per tutto il 2022 Palazzo Claudi, a Serrapetrona, ospiterà la mostra paleontologica “Fossili, il passato ritrovato”, voluta dal comune di Serrapetrona, sostenuta dalla Regione Marche e realizzata con il fondamentale apporto scientifico della Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Scienze della Terra; l’evento ha ricevuto inoltre il sostegno di: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Unione Montana dei Monti Azzurri, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Fondazione Claudi e Fìdoka.

Il tesoro di Serrapetrona è composto da reperti archeologici e paleontologici provenienti dal sequestro di una collezione privata detenuta illegalmente e rinvenuta a Serrapetrona nel dicembre 2006. Da allora è stata avviata l’attività di studio e valorizzazione a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e della Sapienza Università di Roma; per rendere fruibile al grande pubblico questo ampio patrimonio è stato avviato un percorso di musealizzazione che ha già preso forma in tre esposizioni tenute nel 2010, 2012 e 2017. La nuova mostra segna una nuova importante tappa di questo percorso.

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"La Regione ha sostenuto questa iniziativa con risorse destinate ad eventi di rilievo regionale – dichiara Giorgia Latini, assessore alla Cultura della Regione Marche -. Questa mostra ha carattere scientifico e culturale e, coinvolgendo le scuole, si arricchisce di un contenuto educativo. In riferimento all’intera collezione, va ricordato che il piano triennale della cultura ha dedicato attenzione al patrimonio archeologico, evidenziando l'opportunità di creare una rete che contribuisca a valorizzarlo e a farlo conoscere ai più, non soltanto agli addetti ai lavori, anche grazie all'utilizzo di fondi comunitari. Tesori come quello di Serrapetrona meritano la massima attenzione anche per le ricadute che possono avere sul turismo. Siamo una Regione ricca di luoghi di interesse e collezioni come questa contribuiscono a renderci più attrattivi".

Un momento importante per la comunità di Serrapetrona: “Ancora una volta la cultura è segno di rinascita – sottolinea il sindaco Silvia Pinzi –; dopo il terremoto del 2016 e una pandemia ancora non sconfitta, rilanciamo con forza questo progetto che oltre ad avere un alto valore scientifico punta a valorizzare il territorio e le sue tante risorse. Il tesoro di Serrapetrona è molto più ampio rispetto a quanto mostrato nelle esposizioni e l’obiettivo, a cui l’Amministrazione sta già lavorando, è creare un Polo museale permanente”.

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E' stata riaperta al traffico la strada provinciale "Serrapetrona - Torre Beregna", a seguito del sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal presidente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari, insieme al sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi.

La strada era rimasta danneggiata dal terremoto che aveva provocato una frana a ridosso del fiume, costringendo l’Amministrazione provinciale a dover chiudere l’arteria.  La chiusura della strada ha creato notevoli disagi ai residenti della frazione di Serrapetrona che sono stati costretti a utilizzare, in questo arco temporale che ha riportato alla normale viabilità, una piccola strada secondaria. Il lavoro di ripristino è stato consistente, in quanto il tratto danneggiato si trovava a ridosso di una scarpata scoscesa e molto alta; pertanto è stato necessario eseguire delle palificate per realizzare un muro di sostegno.

Durante il sopralluogo, effettuato alla presenza dell’ingegnere della Provincia Giuseppe Mundo, del geometra comunale Paolo Mariantoni e dell’assessore comunale Michele Borri, si è evidenziata la necessità di prolungare le barriere di sicurezza per ulteriori 30 metri, lavori che saranno effettuati dall’Amministrazione provinciale.

"Esprimo soddisfazione per il completamento dei lavori e per il risultato raggiunto - ha dichiarato il presidente Pettinari - ma al tempo stesso evidenzio che i tempi di esecuzione sono stati eccessivi. Nonostante l’impegno assiduo dei tecnici ANAS che hanno cercato di rimuovere tutti gli ostacoli in ogni maniera, l’intervento ha registrato un ritardo non giustificabile. Pertanto c’è l’amarezza per i disagi creati all’utenza di questo territorio, già duramente colpito dal sisma».

Aggiunge il sindaco Pinzi: «Era fondamentale ripristinare la viabilità perché il nostro Comune ha un territorio vasto e con frazioni distanti tra loro. Di fatto, questa provinciale è l’unica via per raggiungere l’area camerte e la chiusura prolungata ha isolato completamente due frazioni. Mi unisco alla soddisfazione espressa dal Presidente che ringrazio per l’interesse costante, così come la struttura ANAS. In casi urgenti come questo, per un ripristino dopo il terremoto, ci sono aspetti burocratici che devono essere snelliti: ci sono dei meccanismi fortemente condizionati dalla burocrazia, specie nel settore degli appalti, che cozzano con le semplificazioni. Avere una rete stradale efficiente e sicura è fondamentale per la ripartenza dell’entroterra e solo con interventi puntuali e celeri possiamo garantire un futuro alle aree interne e alle sue attività economiche».

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