Riconoscere un truffatore e sapersi difendere dai raggiri più comuni. È questo l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione portata avanti dal comando provinciale dei carabinieri di Macerata. Negli ultimi due anni quasi cento incontri, di cui 29 nel 2022, in cui i carabinieri raggiungono le parrocchie e i circoli della provincia e forniscono indicazioni e raccomandazioni sulle truffe e sui furti più diffusi – falsi operatori delle compagnie telefoniche, energetiche o assicurative, il furto con la “tecnica dell’abbraccio, la truffa dello specchietto e molti altri –, oltre a spiegare quali sono le accortezze da osservare per prevenire queste situazioni e per scoraggiare i malintenzionati. Un lavoro anche psicologico, quello dei militari. Insieme al vademecum su come riconoscere un truffatore e ai recapiti utili a richiedere aiuto, gli anziani vengono anche invitati a denunciare i tentativi di furto o di truffa. Capita spesso, infatti, che le vittime non denuncino i fatti per vergogna, a volte nascondendo gli episodi anche ai familiari.

Gli incontri in presenza organizzati quest’anno si sono tenuti a Sarnano, San Severino Marche, Loro Piceno, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Montelupone, Camerino, Ussita, Pieve Torina, Fiuminata, Sefro, Pioraco, Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Visso, Valfornace, Fiastra e Serravalle del Chienti. A partecipare sono state circa 1200 persone. I carabinieri fanno sapere che in calendario sono previsti ulteriori 61 incontri, di cui 43 nelle parrocchie e 18 nei circoli e nei centri per anziani nei prossimi mesi, grazie alla collaborazione con le tre diocesi del territorio provinciale.

l.c.
Aumenta il numero delle truffe a danno degli anziani: sempre più spesso il mezzo sembra essere lo smartphone. Lo ha denunciato Uil Pensionati Marche, sottolineando come la situazione legata al Covid, il lockdown prima e le restrizioni poi, hanno fatto sì che molti anziani abbiano preso possesso di telefoni collegati a internet senza, spesso, comprenderne a pieno possibilità e potenzialità. Così si sono moltiplicati tentativi di truffa legati alla richiesta di dati sensibili. Il modus operandi è spesso lo stesso: messaggi o mail in cui si chiede di aggiornare la propria posizione INPS o dati riguardanti i propri conti corrente. I truffatori si nascondono spesso dietro sigle di pregio o nomi di importanti istituti di credito, spesso soggetti con cui gli anziani intrattengono davvero rapporti. A tal proposito è bene ricordare come i propri dati sensibili non vengano mai richiesti da queste istituzioni via mail o messaggio.
“Purtroppo i truffatori oggi si servono del mezzo più utilizzato dalle loro vittime – avverte Marina Marozzi, Segretaria Generale UIL Pensionati Marche –. Molti anziani in questi mesi in cui sono stati costretti a rimanere chiusi in casa hanno potuto mantenere i contatti con le persone care solo attraverso il telefono. Per molti è stata l’occasione per acquistare apparecchiature che consentono anche la videochiamata. Ma se tutto questo non può che essere positivo e aver contribuito ad alleviare il senso di solitudine di molti anziani, nello stesso tempo ha scatenato le aspettative dei malintenzionati. Istituzioni e Banche non richiedono mai informazioni sensibili per email o per messaggio – conclude la Segretaria – ed è, quindi, assolutamente opportuno diffidare di questi messaggi tanto più quando maneggiamo apparecchiature di cui si conoscono soltanto le minime funzioni”.

Red.
Finge di essere dipendente comunale e le ruba 1500 euro.
E' accaduto ieri pomeriggio, a Sarnano. Vittima una 70enne che questa mattina ha sporto denuncia ai carabinieri.
La donna, ieri pomeriggio, avrebbe aperto la porta ad una sedicente operatrice comunale che ha bussato alla sua abitazione con il pretesto di verificare la raccolta dei rifiuti.
L'anziana l'ha fatta entrare e si è distratta con lei quando un complice è entrato nell'appartamento mettendo a soqquadro le stanze e portando via 1500 euro di denaro in contanti e monili in oro custoditi in camera da letto.
Sul furto indagano i carabinieri.

GS

Questa mattina il secondo incontro con il comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, Giacomo De Carlini, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle truffe.
Dopo l’incontro della scorsa settimana dove è stato affrontato il problema della guida in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti, oggi i riflettori sono stati accesi sulle truffe e sul vademecum per contrastarle.
Forze dell’ordine e stampa, quindi, insieme per essere d’aiuto alla sensibilizzazione dei cittadini.
“Le truffe - ha spiegato il comandante - sono molto frequenti ed hanno un impatto sociale molto alto. Oltre al danno economico, c’è anche la mortificazione nei confronti di coloro che la subiscono, soprattutto se anziani.
Quando le vittime sono anziani, infatti, il danno è triplo: principalmente economico e psicologico, ma si distruggono le certezze di una vita, tanto che l’anziano, per la vergogna, non denuncia e  spesso non si confida nemmeno con i parenti”.
Il reato che prevede una pena da sei mesi a tre anni di reclusione con multe che vanno dai 51 ai 1032 euro, viene messo in pratica con diverse tecniche note in tutta Italia e che nello specifico vengono utilizzate anche in provincia.
Si va dalla truffa dei finti carabiniere e avvocato che contattano la vittima chiedendo dei soldi per un parente che ha avuto un incidente, alla truffa dello specchietto; dalla frode informatica al phishing; dalla tecnica dell’abbraccio, fingendo di essere un vecchio conoscente o l’amico di un parente, alla seduzione della vittima a cui viene fatto intendere che potrebbero esserci rapporti più intimi e, una volta in casa, la persona sedotta non solo viene “abbandonata” ma si accorgerà presto che mancano anche i suoi averi custoditi in casa.

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Per quanto riguarda la zona di competenza della Compagnia di Tolentino, di truffe dello specchietto se ne registrano tra i 20 e i 3 casi l’anno, mentre di frodi informatiche tra le 100 e le 150. D Un fenomeno costante, quest’ultimo, ma tenuto sotto controllo grazie all’attenzione dei server che si occupano della vendita online. 

Due le persone che sono state, invece, sedotte e derubate a Tolentino durante l’estate appena trascorsa.
“Possiamo dire - ha proseguito De Carlini - che grazie alle tante segnalazioni, soprattutto sui falsi operatori, le forze dell’ordine sono riuscite a fare un controllo più capillare sul territorio”. 
Da qui ne scaturisce il vademecum per prevenire le truffe e per aiutare i militari dopo che sono successe: “Bisogna essere sempre particolarmente vigili - raccomanda il comandante - . La truffa è dietro l’angolo.
Consiglio di non condividere mai con nessuno le proprie abitudini, soprattutto sui social. Di affidarsi sempre alle forze dell’ordine, senza avere vergogna di denunciare di essere stati vittima di truffe. Sappiamo che questo è chiedere troppo, perché si chiede alla vittima di ricordare qualcosa che l’ha particolarmente mortificata, ma non bisogna perdere la fiducia nelle istituzioni e bisogna chiamare il 112 alla prima avvisaglia.
È importante parlare con i parenti più stretti di quello che succede, anche delle cose più banali che potrebbero servire per capire di essere stati vittima di un raggiro. Mai fornire informazioni personali alle mail che arrivano per posta elettronica. 
In caso di truffa dello specchietto - aggiunge - non fermarsi e se si viene fermati a forza, cercare di prendere con discrezione quanti più dati inerenti la macchina che lo ha fermato. Infine un appello a figli e nipoti affinché si prendano cura degli anziani. Oltre ad essere un dovere morale, aiuta l’anziano stesso ad uscire dalla mortificazione della eventuale truffa patita, lo aiuta a parlarne e a dare il via alla collaborazione con le forze dell’ordine”. 




L'argomento sarà ulteriormente approfondito nella prossima edizione deL'Appennino Camerte.




GS

Dopo i ritardi causati dalla burocrazia arrivano anche le truffe. Davvero sembra non esserci pace per i cittadini dell'alto maceratese colpiti duramente dal terremoto. Alcuni cittadini, infatti, segnalano telefonate di ignoti, sia su utenze fisse che mobili, che spacciandosi per dipendenti ENEL comunicano l'invio di bollette inerenti consumi di energia elettrica.

Una telefonata finalizzata a verificare se l'interlocutore "abbocca" alla truffa, così che successivamente la fantomatica bolletta viene spedita con allegato un bollettino postale con conto corrente "fasullo" ed intestato al malfattore o ad un prestanome.

In presenza di tali situazioni l'invito è quello di contattare, prima di procedere al pagamento, tramite i numeri verdi le società che inviano tali bollette in moda tale da verificarne l'autenticità, tenuto conto che per i residenti nei comuni del cratere sismico la spedizione delle bollette di energia elettrica e gas-metano sono state interrotte e che tali sospensioni, che sarebbero dovute scadere nel mese di Aprile, sono state prorogate per ulteriori 6 mesi.

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