Betti, a 100 anni dalla pubblicazione de "Il re pensieroso", lettura scenica delle scuole

Giovedì, 01 Dicembre 2022 19:37 | Letto 590 volte   Clicca per ascolare il testo Betti, a 100 anni dalla pubblicazione de "Il re pensieroso", lettura scenica delle scuole Si intitola Il re centenario lappuntamento che ad un secolo dalla pubblicazione della raccolta poetica di Ugo Betti Il re pensieroso, vedrà protagoniste a Camerino le scuole secondaria di primo grado Boccati e i licei Varano in una lettura scenica dei versi del grande poeta camerte. Liniziativa, organizzata in collaborazione tra i due istituti scolastici col patrocinio del comune di Camerino, è prevista questo sabato 3 dicembre  alle ore 17,30 nellaula magna del Polo scolastico di via Madonna delle Carceri. Dopo i saluti istituzionali a cura delle autorità civili e scolastiche, lavvocato Giuseppe De Rosa, già direttore del Centro studi bettiani, interverrà sul tema Centanni di solitudine. La parola passerà poi alle docenti dei licei di Camerino Angela Amici e Rita Coviello. Quindi, gli alunni delle scuole medie e dei Licei daranno vita alla lettura scenica delle poesie di Ugo Betti con accompagnamento musicale a cura di Gianluca Aureli«Abbiamo favorevolmente accolto la proposta dellex direttore Giuseppe De Rosa, per celebrare i cento anni dalla pubblicazione della raccolta poetica Il re pensieroso, che segna linizio della carriera di Ugo Betti come scrittore - spiega la professoressa Angela Amici -. Una genesi che affonda radici proprio dalla sua esperienza come prigioniero durante la prima guerra mondiale. È lo stesso Ugo Betti a scoprirsi poeta durante la prigionia: da quel momento egli non solo prende consapevolezza delle proprie doti di scrittore ma la scrittura gli si rivela come mezzo per esternare alcune riflessioni che lo accompagneranno sempre, fino alla produzione drammaturgica». Costituito da 39 testi poetici, Il re pensieroso offre ad una prima lettura dei versi che appaiono molto lontani dalla guerra, come linno alla natura che rinasce che ritroviamo nella poesia La primavera tra le più celebri di Ugo Betti e contenuta nella raccolta. «In realtà, ad una lettura attenta, questo desiderio di evasione e di sogno e questa volontà di soffermarsi nella natura che rinasce nasconde invece una profonda malinconia - osserva la docente -. Emerge più che altro il desiderio di trovare certezze, di ritrovare il bello della natura in un momento drammatico come può essere quello di una guerra. Con la professoressa Coviello abbiamo voluto intitolare il nostro intervento proprio traendo spunto dalla poesia in cui è più evidente il rapporto del poeta con la città di Camerino: Forse uno straniero cammina solo solo per le viuzze scoscese di quel vecchio paese. Lambientazione potrebbe far pensare a dei luoghi dello spirito, ma nella realtà, chi conosce Camerino sa bene che questi luoghi traggono ispirazione dalle viuzze camerti, da quella città che Ugo Betti non ha mai dimenticato e che, proprio nel momento della guerra, diventano per lui di estrema importanza. Camerino rappresenta per Ugo Betti il nido familiare, un nido che è un po, per così dire, di matrice pascoliana. Quel nido che rappresenta la certezza degli affetti e delle tradizioni. Dunque, Il re pensieroso è una raccolta molto significativa per la genesi della carriera bettiana di scrittore e soprattutto per tutto ciò che Betti scriverà, sia come novelliere che come drammaturgo». Tra i versi e i passi significativi che sabato 3 dicembre verranno letti dagli alunni, figura anche Ricordi dedicata alla sua Camerino.«In quei valori, tradizioni e certezze che hanno sempre legato Ugo Betti alla propria città natale e che hanno permeato tutta la sua produzione - conclude Angela Amici- credo che tutta la città si ritrovi, anzi, il desiderio è che tornino ad essere vivi. Ringrazio lamministrazione comunale e in particolare il sindaco Lucarelli e lassessore alla cultura Nalli per aver concesso il patrocinio a questa iniziativa. Volontà comune di tutte le istituzioni scolastiche e civili è di non far morire la memoria di Ugo Betti».C. C.     
Si intitola "Il re centenario" l'appuntamento che ad un secolo dalla pubblicazione della raccolta poetica di Ugo Betti "Il re pensieroso", vedrà protagoniste a Camerino le scuole secondaria di primo grado "Boccati" e i licei Varano in una lettura scenica dei versi del grande poeta camerte.
L'iniziativa, organizzata in collaborazione tra i due istituti scolastici col patrocinio del comune di Camerino, è prevista questo sabato 3 dicembre  alle ore 17,30 nell'aula magna del Polo scolastico di via Madonna delle Carceri. 
Dopo i saluti istituzionali a cura delle autorità civili e scolastiche, l'avvocato Giuseppe De Rosa, già direttore del Centro studi bettiani, interverrà sul tema "Cent'anni di solitudine". La parola passerà poi alle docenti dei licei di Camerino Angela Amici e Rita Coviello.
Quindi, gli alunni delle scuole medie e dei Licei daranno vita alla lettura scenica delle poesie di Ugo Betti con accompagnamento musicale a cura di Gianluca Aureli

«Abbiamo favorevolmente accolto la proposta dell'ex direttore Giuseppe De Rosa, per celebrare i cento anni dalla pubblicazione della raccolta poetica "Il re pensieroso", che segna l'inizio della carriera di Ugo Betti come scrittore - spiega la professoressa Angela Amici -. Una genesi che affonda radici proprio dalla sua esperienza come prigioniero durante la prima guerra mondiale. È lo stesso Ugo Betti a scoprirsi poeta durante la prigionia: da quel momento egli non solo prende consapevolezza delle proprie doti di scrittore ma la scrittura gli si rivela come mezzo per esternare alcune riflessioni che lo accompagneranno sempre, fino alla produzione drammaturgica».
Costituito da 39 testi poetici, "Il re pensieroso" offre ad una prima lettura dei versi che appaiono molto lontani dalla guerra, come l'inno alla natura che rinasce che ritroviamo nella poesia "La primavera" tra le più celebri di Ugo Betti e contenuta nella raccolta.
«In realtà, ad una lettura attenta, questo desiderio di evasione e di sogno e questa volontà di soffermarsi nella natura che rinasce nasconde invece una profonda malinconia - osserva la docente -. Emerge più che altro il desiderio di trovare certezze, di ritrovare il bello della natura in un momento drammatico come può essere quello di una guerra. Con la professoressa Coviello abbiamo voluto intitolare il nostro intervento proprio traendo spunto dalla poesia in cui è più evidente il rapporto del poeta con la città di Camerino: "Forse uno straniero cammina solo solo per le viuzze scoscese di quel vecchio paese". L'ambientazione potrebbe far pensare a dei luoghi dello spirito, ma nella realtà, chi conosce Camerino sa bene che questi luoghi traggono ispirazione dalle viuzze camerti, da quella città che Ugo Betti non ha mai dimenticato e che, proprio nel momento della guerra, diventano per lui di estrema importanza.
Camerino rappresenta per Ugo Betti il nido familiare, un nido che è un po', per così dire, di matrice pascoliana. Quel nido che rappresenta la certezza degli affetti e delle tradizioni. Dunque, "Il re pensieroso" è una raccolta molto significativa per la genesi della carriera bettiana di scrittore e soprattutto per tutto ciò che Betti scriverà, sia come novelliere che come drammaturgo».
Tra i versi e i passi significativi che sabato 3 dicembre verranno letti dagli alunni, figura anche "Ricordi" dedicata alla sua Camerino.
«In quei valori, tradizioni e certezze che hanno sempre legato Ugo Betti alla propria città natale e che hanno permeato tutta la sua produzione - conclude Angela Amici- credo che tutta la città si ritrovi, anzi, il desiderio è che tornino ad essere vivi. Ringrazio l'amministrazione comunale e in particolare il sindaco Lucarelli e l'assessore alla cultura Nalli per aver concesso il patrocinio a questa iniziativa. Volontà comune di tutte le istituzioni scolastiche e civili è di non far morire la memoria di Ugo Betti».

C. C.    
 

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