Ad Unicam convegno sulla giustizia disciplinare

Martedì, 04 Settembre 2012 02:00 | Letto 1354 volte   Clicca per ascolare il testo Ad Unicam convegno sulla giustizia disciplinare La Scuola di Specializzazione in diritto civile di Unicam, in collaborazione con il Centro di Studi giuridici sui Diritti dei consumatori delluniversità di Perugia, organizza per i prossimi 14 e 15 settembre, presso il teatro “F. Marchetti” di Camerino, un convegno dedicato al tema della giustizia disciplinare nelle professioni legali. La manifestazione è stata onorata dal conferimento di una medaglia da parte del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, onorificenza concessa per la rilevanza nazionale e per i significativi temi trattati nel convegno. Nella lettera trasmessa al direttore della Scuola, prof.ssa Lucia Ruggeri, il presidente Napolitano esprime “vivo apprezzamento per liniziativa, che viene realizzata nel solco della tradizione prestigiosa dellinsegnamento del diritto civile nellateneo camerte e su impulso della Scuola di Specializzazione improntata al magistero di Pietro Perlingieri”. Il giudice, lavvocato e il notaio svolgono funzioni fondamentali per il buon funzionamento della società civile. Cosa accade se lo svolgimento di queste professioni avviene in modo non corretto, violando codici comportamentali e regole giuridiche? Quali organi possono valutare la correttezza del comportamento dei professionisti nel settore legale? Di questo tema parleranno i numerosi relatori del convegno, che gode, tra laltro, del patrocinio della prefettura di Macerata, della regione Marche, della provincia di Macerata, dellordine degli avvocati di Camerino, del consiglio notarile e del comune di Camerino. Le tre sessioni in cui è articolato il convegno saranno presiedute da Luigi Rovelli, presidente della II sezione della Cassazione Civile, da Guido Alpa, presidente del consiglio nazionale forense e da Giancarlo Laurini, presidente del consiglio nazionale del notariato.     Il professor Pietro Perlingieri, già rettore delluniversità di Camerino, è stato il fondatore della Scuola di specializzazione in diritto civile, unica in Italia, e ha sempre mantenuto un forte legame con la città ducale e il suo ateneo, dove continua a tenere corsi di interpretazione annuali. “Insegno teoria dellinterpretazione – così il professor Perlingieri – anche sulla falsariga del grande Emilio Betti. Cerchiamo di mantenere vivo questo insegnamento come caratteristica propria della scuola, con unapertura a tutte le nuove problematiche sia costituzionali che comunitarie ed europee, con un aggiornamento del metodo ermeneutico, base fondamentale per il giurista”. La scuola di specializzazione da lei fondata ha superato i decenni. Può sentirsi orgoglioso e soddisfatto. “Di questo sono molto felice, come del fatto di aver dedicato la mia attività a questo scuola. Spero che anche in futuro la scuola possa avere quello che merita perchè svolge una funzione sociale e culturale importantissima non solo per il territorio marchigiano, ma anche per tutto il paese”. Molti sono i giuristi, anche stranieri, che si sono formati in questa scuola. “Certamente. Diversi titolari di cattedre giuridiche dellAmerica latina sono nostri allievi e con essi abbiamo continui contatti. Forse è questa la strada che Camerino dovrebbe ripercorrere per rilanciarsi a livello nazionale e internazionale”. Il tema del prossimo convegno di Camerino tocca aspetti importanti, trattando degli errori di giudici, avvocati, notai. “Errare umanum est. Però è evidente che se ci sono delle responsabilità di queste bisogna rispondere. In questo convegno ci interessiamo soprattutto della responsabilità disciplinare, quindi di una responsabilità diversa da quella civile o amministrativa. La giustizia disciplinare, dunque, nel rispetto delle norme deontologiche che debbono esserci sia per i magistrati, sia per gli avvocati, sia per i notai. Chiaramente la distinzione delle funzioni comporta anche una diversa normativa, ma resta il principio di fondo che ogni potere deve avere una propria responsabilità. Se, infatti, cè potere senza responsabilità possono avvenire anche degli arbitri”.

La Scuola di Specializzazione in diritto civile di Unicam, in collaborazione con il Centro di Studi giuridici sui Diritti dei consumatori dell'università di Perugia, organizza per i prossimi 14 e 15 settembre, presso il teatro “F. Marchetti” di Camerino, un convegno dedicato al tema della giustizia disciplinare nelle professioni legali. La manifestazione è stata onorata dal conferimento di una medaglia da parte del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, onorificenza concessa per la rilevanza nazionale e per i significativi temi trattati nel convegno. Nella lettera trasmessa al direttore della Scuola, prof.ssa Lucia Ruggeri, il presidente Napolitano esprime “vivo apprezzamento per l'iniziativa, che viene realizzata nel solco della tradizione prestigiosa dell'insegnamento del diritto civile nell'ateneo camerte e su impulso della Scuola di Specializzazione improntata al magistero di Pietro Perlingieri”. Il giudice, l'avvocato e il notaio svolgono funzioni fondamentali per il buon funzionamento della società civile. Cosa accade se lo svolgimento di queste professioni avviene in modo non corretto, violando codici comportamentali e regole giuridiche? Quali organi possono valutare la correttezza del comportamento dei professionisti nel settore legale? Di questo tema parleranno i numerosi relatori del convegno, che gode, tra l'altro, del patrocinio della prefettura di Macerata, della regione Marche, della provincia di Macerata, dell'ordine degli avvocati di Camerino, del consiglio notarile e del comune di Camerino. Le tre sessioni in cui è articolato il convegno saranno presiedute da Luigi Rovelli, presidente della II sezione della Cassazione Civile, da Guido Alpa, presidente del consiglio nazionale forense e da Giancarlo Laurini, presidente del consiglio nazionale del notariato.

 

 

Il professor Pietro Perlingieri, già rettore dell'università di Camerino, è stato il fondatore della Scuola di specializzazione in diritto civile, unica in Italia, e ha sempre mantenuto un forte legame con la città ducale e il suo ateneo, dove continua a tenere corsi di interpretazione annuali. “Insegno teoria dell'interpretazione – così il professor Perlingieri – anche sulla falsariga del grande Emilio Betti. Cerchiamo di mantenere vivo questo insegnamento come caratteristica propria della scuola, con un'apertura a tutte le nuove problematiche sia costituzionali che comunitarie ed europee, con un aggiornamento del metodo ermeneutico, base fondamentale per il giurista”. La scuola di specializzazione da lei fondata ha superato i decenni. Può sentirsi orgoglioso e soddisfatto. “Di questo sono molto felice, come del fatto di aver dedicato la mia attività a questo scuola. Spero che anche in futuro la scuola possa avere quello che merita perchè svolge una funzione sociale e culturale importantissima non solo per il territorio marchigiano, ma anche per tutto il paese”. Molti sono i giuristi, anche stranieri, che si sono formati in questa scuola. “Certamente. Diversi titolari di cattedre giuridiche dell'America latina sono nostri allievi e con essi abbiamo continui contatti. Forse è questa la strada che Camerino dovrebbe ripercorrere per rilanciarsi a livello nazionale e internazionale”. Il tema del prossimo convegno di Camerino tocca aspetti importanti, trattando degli errori di giudici, avvocati, notai. “Errare umanum est. Però è evidente che se ci sono delle responsabilità di queste bisogna rispondere. In questo convegno ci interessiamo soprattutto della responsabilità disciplinare, quindi di una responsabilità diversa da quella civile o amministrativa. La giustizia disciplinare, dunque, nel rispetto delle norme deontologiche che debbono esserci sia per i magistrati, sia per gli avvocati, sia per i notai. Chiaramente la distinzione delle funzioni comporta anche una diversa normativa, ma resta il principio di fondo che ogni potere deve avere una propria responsabilità. Se, infatti, c'è potere senza responsabilità possono avvenire anche degli arbitri”.

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