Notizie di spettacolo nelle Marche
Identificato dai Carabinieri forestali il soggetto che ha sparato, alcune settimane, contro un gatto. Il fatto era accaduto a San Severino, località Serripola. L'animaletto era stato soccorso da un ambulatorio di veterinari della città che, oltre ad averlo operato per tentare di salvargli la zampa, aveva anche provveduto a preparare la documentazione necessaria per sporgere denuncia alle forze dell'ordine. E ieri è stato lo stesso ambulatorio a comunicare sulla sua pagina social che dopo le dovute indagini, i forestali avrebbero identificato il soggetto responsabile della violenza che ora dovrà rispondere di maltrattamento di animale, reato punibile secondo il codice penale. 

g.g.

(In foto, la lastra effettuata sul gattino)
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Son quattro le ordinanze, prima pubblicate e poi messe in standby, che la Corte dei Conti ha bloccato. La loro validità è stata sospesa e al momento trova applicazione la normativa previgente. In particolare si tratta dell'ordinanza 80, 84, 85 e 86. Insomma, oltre alle mancanze che gli imputano i professionisti, il commissario Farabollini pare non godere di fortuna: "Queste ordinanze - commenta Roberto Di Girolamo, del sindacato Inarsind - andrebbero viste e concordate con la Corte dei Conti prima di essere pubblicate. Le quattro ordinanze sono importante specialmente la 80, cosiddetta 'omnibus' perché conteneva 14 ordinanze precedenti e fra le altre cose, cercava di trovare una soluzione alle varianti che sono fondamentali nei progetti di restauro". Le altre ordinanze era quella che riguardava il Piano per i beni culturali ecclesiastici che prevedeva, in sostanza, il trattamento delle curie alla stessa stregua dei privati nella ricostruzione delle chiese; l'85 era quella che eliminava le gare d'appalto nei contratti privati: "Prima bisognava fare una gara con tre ditte e poi affidar i lavori". La 86 normava il dissesto idrogeologico e spiegava come bisognasse agire in casi di edifici situati in zone soggette a dissesti. "Non so perché la Corte dei Conti ha richiesto chiarimenti - torna a dire Di Girolamo - ma così sembra come se tornassimo al 1 gennaio 2019. Saranno situazioni sicuramente provvisorie ma ci creerà comunque qualche piccolo problema non solo a noi professionisti ma anche agli uffici ricostruzione. Questi ultimi non potranno approvare, ad esempio, delle varianti che sono state presentate ai sensi dell'ordinanza 80 che per il momento è sospesa. Quindi si accumulano ritardi su ritardi ma comunque la scadenza del 31 dicembre 2019 rimane, cioè 70mila progetti che dovrebbero essere presentati entro la fine dell'anno. E come si fa? E’ impossibile. Servono visione, pianficazione e programmazione - cpnclude - proseguire con interventi spot non risolverà le cose".
g.g.



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Commozione a Tolentino per la scomparsa all'età di 75 anni di Carlo Ferranti, uomo conosciuto e attivo in città sia nella politica che nello sport. A lungo dirigente dell'Unione Sportiva Tolentino, Carlo Ferranti, che ha ricoperto importanti incarichi all'interno del Partito Socialista Italiano, è stato anche consigliere comunale e in diverse legislature ha ricoperto la carica di assessore. Carlo Ferranti lascia la moglie Bruna e il figlio Massimo, che dal padre ha ereditato la passione per il calcio prima quale giocatore e in seguito come allenatore. Messaggi di cordoglio sono giunti alla famiglia dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, a nome dell’amministrazione comunale e della città, che ha sottolineato l’impegno politico e personale di una persona che ha vissuto da protagonista la vita politica e amministrativa di Tolentino, e dal mondo dello sport.
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Mercoledì, 04 Settembre 2019 15:44

Montagnano, incidente con tre feriti

Incidente a Montagnano di Camerino intorno alle 15.
Due auto si sono scontrate per cause ancora in corso di accertamento da parte della polizia stradale di Camerino.
Sul posto i sanitari del 118 per soccorrere i tre feriti lievi. Si tratta di una madre, con la figlia e la nonna. Una di loro è stata trasportata all'ospedale di Camerino, mentre le altre due all'ospedale di San Severino.

GS
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Mercoledì, 04 Settembre 2019 13:06

Dramma in mare, muore un giovane

Si presume che sia un malore la causa della tragedia avvenuta a Scossicci, stamattina intorno alle 12. Un giovane, pare straniero, stava facendo il bagno quando ha avuto un malore ed è deceduto. Il 118 è subito intervenuto sul posto ma i tentativi ddi sanitari non sono valsi a salvargli la vita. Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Civitanova. 


g.g.
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Valfornace ha dato il suo ultimo commosso addio a Raul Lucarini, storico calzolaio di Pievebovigliana, spentosi lo scorso lunedì all’età di 105 anni. Un’intera comunità si è stretta intorno ai familiari del 'nonnino del paese', sempre pronto a scambiare parole con tutti e lucidissimo fino alla fine dei suoi giorni.
Lo scorso aprile, nella ricorrenza del suo speciale compleanno, in segno d’affetto e di stima da parte dell'intera collettività, l'omaggio di una targa gli era stato tributato dal sindaco e dall’amministrazione comunale.
E’ un pezzo di storia di Valfornace e, di Pievebovigliana in particolare, che se ne va. Raul è davvero nel cuore di tutti”.
Parole toccanti e affettuose quelle del sindaco Massimo Citracca che lo ricorda seduto su una panchina del paese. “E’ lì che negli ultimi anni era solito sostare ma, come vedeva passare qualcuno, era subito pronto ad alzarsi per far vedere come fosse ancora in perfetta forma. Teneva molto a far notare dell’essere autosufficiente senza gravare sulla famiglia”.
Dimostrazione concreta della formidabile tempra di Raul Lucarini anche l’essere rimasto al lavoro dalla sua bottega di calzolaio, fino all’età di 95 anni.
Una figura attivissima che trasmetteva grande positività. In tutta la sua lunga vita ha sempre lavorato - ricorda il sindaco di Valfornace-  All'inizio faceva il taxista e, con la sua Fiat 1100, riportava a destinazione le persone che dai paesi limitrofi arrivavano a Pieve con il pullman. Intrapreso anche il lavoro di ciabattino, ricordo che sin da bambino passavo davanti alla sua bottega per andare a scuola. Sempre sorridente e cordiale con tutti, non mancava mai di fare una battuta, anche su quello che lui faceva, distribuendo consigli sulle calzature e su come conservarle al meglio. Una persona a me particolarmente cara e che ho molto apprezzato, anche per questo insieme agli altri amministratori, abbiamo voluto festeggiare con un omaggio i suoi 105 anni”.
Al raggiungimento di un invidiabile traguardo, dopo aver vissuto per parecchi mesi in affitto a Matelica insieme ad alcuni familiari, Raul Lucarini aveva aggiunto anche quello di poter tornare nel borgo che aveva sempre amato, Sapeva di non poter riuscire a rivedere la sua casa d’origine danneggiata dal terrremoto, eppure non si è arreso. Giusto poco più di un anno fa, c’era anche lui in fila con gli altri cittadini ad attendere le chiavi della sua Sae di Pievebovigliana.
Lucarini Paola De Micheli
“ Presente anche l’onorevole Paola De Micheli, all’epoca Commissario straordinario – dice Citracca- proprio in quella occasione Raul le raccomandò di essere presente alla data del suo compleanno perchè si sarebbe fatta grande festa. Ho bene in mente anche il suo desiderio di tutto il tempo che ha preceduto la consegna delle casette ‘fammi morire a Pievebovigliana, non mi far stare lontano dal mio paese’, mi diceva. Voleva tornare qui e, anche in questo – conclude il sindaco-  la sua figura è da esempio della forza e della tenacia dei marchigiani e delle persone di montagna che, magari silenziosamente, sono prontissimi a rimboccarsi le maniche per cercare di ripartire, ma sempre dai luoghi dove sono stati e dove sono vissuti”.
cc
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"E' un fallimento, il sindaco Pezzanesi dimostra ancora una volta la sua incapacità di ascolto nei confronti della città". Un attacco duro quello del consigliere regionale Sandro Bisonni nei confronti delle scelte del sindaco Giuseppe Pezzanesi e dell'amministrazione per ciò che concerne l'istituto Don Bosco. Da ultime novità pare che si stia intraprendendo la strada di dividere in due la scuola ma secondo Bisonni sarebbe il classico caso della "toppa peggiore del buco".
"C'era stata anche una raccolta firme - racconta Bisonni - per mantenere la scuola in centro, per ridargli vitalità e non farlo morire. La recente affermazione del sindaco in cui dice di voler convertire l'edificio esistente in uso pubblico certifica che quell'edificio sia recuperabile dal punto di vista sismico. Non si capisce perché si debba spostare la scuola, aumentando il disagio dei cittadini, gli spostamenti e quindi l'inquinamento, e il consumo di suolo". Sono scelte, ed è proprio questo aspetto che Bisonni sottolinea: scelte e non necessità "come il sindaco ha voluto far intendere, in nome della sicurezza. 
Una scelta - incalza - di chi non riesce ad ascoltare le tante voci che si sono alzate a difesa della vitalità del centro storico e di chi non riesce a vedere al di là dell'immediato, dimostrando mancanza di visione e totale incapacità di risposta alle reali esigenze dei cittadini.”

Anche sulla scelta di dividere la scuola in due pezzi, Bisonni non risparmia critiche: “LDividere la scuola in due lasciandone un pezzo in centro è la classica toppa peggiore del buco, che dimostra pure la mancanza di coraggio di andare sino in fondo alle proprie idee, perché è più che evidente che dividere una scuola in due non può essere né una soluzione logica né intelligente. In buona sostanza questa vicenda della Don Bosco decreta ufficialmente il totale fallimento del governo Pezzanesi - conclude - che non riesce a dare risposte utili ad una città così duramente colpita dal sisma e ancora ferma ai nastri di partenza, ma ancor più colpita dall'incapacità amministrativa del sindaco Pezzanesi”.
g.g.
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Scattate le manette per un ragazzo di 30 anni. Era alla guida della sua auto, alcuni giorni fa, quando i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Fabriano lo hanno fermato per un normale controllo su strada. Il giovane allora era stato subito costretto a confessae che era alla guida senza patente ma il suo nervosismo era risultato agli occhi dei militari assai strano. Per questo hanno voluto vederci chiaro proseguendo anche con una perquisizione domiciliare. E' stato così che i Carabinieri hanno scoperto che il ragazzo aveva 50 grammi di marijuana e un bilancino di precisione. Il materiale è stato sequestrato e il 30enne è stato arrestato. 
g.g.
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"Interventi che migliorano la qualità della vita di tutto il territorio". Così li descriveva, Angelo Sciapichetti, assessore regionale, i lavori conclusi sulla tratta ferroviaria Civitanova-Maecarata-Albacina che avevano tenuto la linea chiusa nei mesi estivi. All'Università di Macerata, insieme al rettore Francesco Adornato, e al direttore commerciale di RFI, Roberto Larghezza, Sciapichetti aveva illustrato, a giugno, la novità più importante, ovvero la fermata “Macerata Università” e il potenziamento infrastrutturale della linea.  “Un bellissimo traguardo per la Regione – affermava Sciapichetti –. Questa infrastruttura cambierà radicalmente il sistema logistico dei trasporti nella nostra provincia e non solo. Sono interventi che danno slancio e migliorano la qualità della vita di tutto il territorio e di tutti coloro che lo vivono, non solo i residenti ma anche studenti, docenti e personale dell'Università”.
La tratta è rimasta chiusa dal 1 luglio al 25 agosto in modo da evitare il più possibile disagi e ora le corse dei treni sono riprese regolarmente.
Sulla linea Civitanova – Albacina procedono poi i lavori per l'elettrificazione: al momento si stanno realizzando tutte le opere utili e preliminari all'allestimento dell'impianto vero e proprio. Nello specifico, l’ampliamento delle gallerie di Cincinelli, Convitto, San Giuseppe, Maricella e Colle di Gesso. In programma c'era anche l'esecuzione di lavori necessari alla realizzazione della nuova fermata
 in località Vallebona di Macerata, la cui ultimazione è prevista alla fine di quest'anno. Contestualmente nelle stazioni di Morrovalle e Corridonia verranno effettuati lavori di adeguamento che consentiranno, sempre entro la fine del 2019, l’attivazione del sottopassaggio dotato di rampe di accesso e l’innalzamento dei marciapiedi a standard europeo per facilitare l’accesso ai treni. L’investimento economico complessivo del Progetto di elettrificazione, che si completerà nel 2024, è di 110 milioni di euro ed è inserito nell’ambito del Contratto di Programma 2017-2021 fra Rete Ferroviaria Italiana e Ministero Infrastrutture e Trasporti, mentre quello per la realizzazione della nuova fermata di Macerata Università è di 1.650.000 euro.
L'Università aveva fatto richiesta della nuova fermata nel 2015 non solo per rendere più fruibile l'Ateneo ma anche per ridurre il traffico su strada e, di conseguenza, l'inquinamento atmosferico migliorando quindi la qualità della vita delle persone. 
 
Questa prima fase di lavori costa circa 40 milioni di euro.
g.g.
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Fermo a causa del temporale di ieri l’orologio di piazza della Libertà, a Macerata.  È fermo alle 17:30 dopo il forte temporale e la tempesta di fulmini che si è abbattuta sulla città. Oggi è saltato il tradizionale appuntamento delle 12 con il carosello dei magi e dell’angelo che rendono onore alla Madonna seduta in trono con il Bambino in braccio. La ditta di manutenzione, subito allertata, in giornata provvederà alla riparazione cercando di poter rispettare l’uscita degli automi prevista per le 18.
g.g.
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