Notizie di spettacolo nelle Marche
Ha sentito attorno a sé l'affetto di tutti e ha voluto far sentire a quanti gli sono stati vicini col pensiero e con la preghiera la sua voce.

Il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, ha infatti parlato dalla stanza dell’Ospedale di Cremona, dove è ricoverato da venerdì sera nel reparto di Pneumologia dopo alcuni giorni di febbre e accertamenti che hanno evidenziato un interessamento polmonare.
Poche frasi, un minuto di telefonata per ringraziare, rassicurare, invitare alla preghiera per tutti e augurare una buona domenica.

«In queste ore – dice – tantissimi, dalla diocesi di Cremona e dalle Marche, mi hanno manifestato la loro vicinanza e il loro affetto in questo momento di difficoltà. Voglio anzitutto ringraziarvi e rassicurarvi, perché le terapie sono iniziate e tutto procede secondo i protocolli desiderati».

"Napolioni - si legge in una nota della diocesi di Cremona - è affidato alle cure dello staff medico del Unità operativa di Pneumologia guidata dal dottor Giancarlo Bosio. Questa mattina è stato sottoposto al test del tampone, di cui sono ancora attesi gli esiti; nel frattempo la forma di polmonite virale diagnosticata è in fase di trattamento con ossigeno e terapia antivirale, come sta avvenendo per tutti i casi analoghi".

«Guardo avanti con fiducia – dice ancora il vescovo nel suo messaggio audio – soprattutto grazie alla preghiera di tutti, e alla preghiera per tutti: non solo per il Vescovo, ma per tutti i malati, per tutti i medici, per il personale che si prodiga straordinariamente e per tutta la collettività che ha bisogno di attraversare questo deserto per vivere una splendida Pasqua. Quindi  – conclude – buona domenica, anche dall’ospedale».

GS
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Ci sono messaggi di speranza che arrivano al termine di un'altra settimana in cui il Coronavirus ha messo a dura prova anche le Marche.
Sono stati dimessi, infatti, da Torrette i primi due pazienti affetti da COVID-19.
Lo annuncia il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli: “Entrambi hanno superato la fase acuta della malattia e presentano condizioni cliniche e psicologiche perfettamente compatibili la prosecuzione della convalescenza in ambito domiciliare. Sia i pazienti che i familiari sono stati adeguatamente istruiti sui comportamenti di sicurezza da adottare. Da questo momento in poi i pazienti saranno monitorati dai servizi territoriali competenti”.

“In entrambi i casi - spiega Marcello Tavio, direttore della struttura complessa di malattie infettive Ospedali riuniti di Ancona e presidente della Società scientifica italiana malattie infettive - non c’è stato bisogno di terapia di supporto degli organi vitali, ma di sola di terapia medica e di semplice monitoraggio; a conferma del fatto che i soggetti senza comorbosità presentano un andamento molto più lineare e favorevole rispetto ai soggetti anziani e/o defedati. I pazienti potranno essere dichiarati “guariti” quando la scomparsa della sintomatologia si accompagnerà alla negativizzazione della carica virale nelle secrezioni respiratorie (tampone). Resteremo in stretto contatto con i servizi territoriali per condividere il resto del percorso, per reinserire le persone nella società civile e nel mondo del lavoro nel modo più rapido e sicuro possibile”.

GS
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Le relazioni sono importanti e si capisce quanto lo siano, quando c’è qualcosa che ti impedisce di metterle in pratica. Lo sanno bene i territori colpiti dal terremoto del 2016 dove la dimensione di vita è mutata in pochi secondi e dove una compagna di vita quotidiana come la scuola, improvvisamente è venuta a mancare. Eppure, grazie al coraggio di genitori e insegnanti, grazie all’incredibile forza di volontà dei bambini, dai tendoni agli alberghi, toccando anche i luoghi di fortuna più disparati marini e montani, il vuoto spiazzante è stato subito colmato. Quell’esperienza drammatica è stata una battaglia vinta e lo sarà anche la nuova emergenza sanitaria che richiederà un nuovo sforzo e la spinta solidale di tutti. Ma a dire che “Andrà tutto bene” sono le energie positive che bambini, famiglie, maestre e presidi delle zone colpite dal sisma sanno già che potranno mettere in campo. Va in questo senso la lettera aperta e il messaggio su You Tube che Mara Amico, dirigente dell’IC G. Lucatelli di Tolentino e dell’Istituto Comprensivo ‘Simone De Magistris” di Caldarola, ha voluto inviare ai ragazzi, costretti a casa dalla sospensione delle lezioni per l’emergenza del Coronavirus.

Care alunne, cari alunni
sento il bisogno di scrivervi per provare a spiegare cosa sta succedendo.
I vostri genitori l'avranno fatto sicuramente, ma io vorrei raccontarvi come è la Scuola oggi, in questi giorni e cosa stiamo facendo.
Arrivare al mattino nel totale silenzio senza vedervi, senza sentirvi è davvero triste.
Ma tutto questo è stato deciso per il nostro bene! Tutti insieme possiamo e dobbiamo fermare questo contagio facendo la nostra parte affinché le persone maggiormente a rischio siano protette.

I vostri insegnanti stanno cercando di coinvolgervi attraverso alcune attività che caricano nel Registro elettronico.
In questi giorni cercheremo di coordinarci al meglio magari utilizzando anche altri canali.Vorrei farvi sapere che se siete in difficoltà perché non avete un computer con cui lavorare, potete dire ai vostri genitori che qui ce ne sono diversi, possono venirli a prendere, gli uffici sono aperti tutti i giorni dalle 8 alle 14. li porterete quando tornate a scuola.

Per noi le emergenze non sono una novità, ricordiamoci il lungo periodo di chiusura a causa del sisma. La nostra scuola aveva subito alcuni danni e siamo rimasti a casa per tanti giorni, eppure siamo riusciti a completare l'anno scolastico! Abbiamo lavorato per recuperare il tempo perduto e ci siamo riusciti , ce la faremo anche stavolta.
ANDRA’ TUTTO BENE 
Mara Amico

C C.
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Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale.
Sono questi i temi al centro del decreto legge approvato dopo l'ultima riunione del Consiglio dei Ministri terminato in nottata.

Le norme in materia di amministrazione della giustizia mirano ad assicurarne continuità ed efficienza, fermo quanto già previsto dal decreto-legge del 23 febbraio scorso e dai relativi decreti attuativi, dalle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal Ministero della salute anche d’intesa con le Regioni, dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della giustizia.

Il decreto, tra l’altro, prevede che, fino al 31 maggio prossimo, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l’autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del Coronavirus,con l'obiettivo di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone.

Per quanto riguarda le norme in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale, l’obiettivo è quello di rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del Ministero della salute, attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali.
Si prevedono, infatti: l’assunzione di medici specializzandi, secondo le norme specificate nel decreto stesso, da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell’SSN; l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.

GS

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Sono arrivati a 200 i tamponi positivi nelle Marche secondo l'aggiornamento del Gores di questa mattina.
Erano 796 quelli effettuati dalla Sod Virologia dell'ospedale di Torrette. Dopo gli aggiornamento di ieri che vedevano 7 contagi positivi in provincia di Macerata è stato chiuso, in via precauzionale, il reparto di Dermatologia dell'ospedale della città a causa di un medico che sarebbe risultato positivo al tampone per il Coronavirus.
Si tratterebbe di un dottore che accusava già da giorni i sintomi dell'influenza e per questo non si era recato a lavoro da circa una settimana. Una volta effettuato il tampone ha scoperto di essere positivo al Coronavirus.
Ora si trovano in quarantena i pazienti del reparto di Dermatologia e i familiari del medico.
Stando all'aggiornamento dei dati, divisi per provincia, alle ore 10, la provincia di Macerata conta appunto 7 casi positivi; quella di Ancona 38; Fermo 3; Pesaro resta la provincia con il numero più alto: 152.
Due i decessi avvenuti nelle ultime ore: uno a Marche Nord, si tratta di un 78enne con patologie pregresse e uno all'ospedale di Torrette di 59 anni con diverse patologie.

GS
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Apprensione, anche a Camerino, per le condizioni di salute di monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona ma con le radici nella città ducale.

A seguito di alcuni giorni di febbre altalenante e di qualche difficoltà alle vie respiratorie, infatti, oggi pomeriggio, dopo alcuni esami clinici, il vescovo Antonio Napolioni è stato ricoverato all’Ospedale Maggiore di Cremona per sottoporsi ad ulteriori accertamenti ed in particolare alla prova del tampone per valutare un possibile contagio del Coronavirus.

"Il vescovo ha commentato - si legge in una nota della diocesi di Cremona - ha commentato: «Dopo alcuni appuntamenti quotidiani “In casa con voi”, ora starò anche “In ospedale con voi”».

GS
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Una fine tragica quella del giovane arbitro Antonio Martiniello, noto alle cronache locali per essere stato colpito da un Daspo solo qualche settimana fa per una testata ad un portiere e, successivamente, sottoposto alla misura del braccialetto elettronico per stalking.
Per questa accusa il 31enne si trovava agli arresti domiciliari.
Ha deciso di farla finita questo pomeriggio, intorno alle 16, lanciandosi sotto un treno all'altezza di Porto Potenza, lungo la tratta Adriatica.
Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco e i sanitari del 118.

( nella foto è in campo durante una gara )

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Venerdì, 06 Marzo 2020 16:55

Scontro a Tolentino, in due all'ospedale

Incidente, oggi a mezzogiorno, in via Pertini a Tolentino, all'altezza della rotonda per il centro commerciale Oasi.
Per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale, un furgone dotato di cestello condotto da un 39enne del posto avrebbe invaso l'altra corsia scontrandosi con una Lancia Lybra condotta da una48 anni, anche lei tolentinate, che sopraggiungeva in senso contrario.

Il furgone, dopo essersi scontrato con l’autovettura, ha proseguito prima contro il guard rail all’altezza di Poltrona Frau, attraversando nuovamente la strada fino a salire sulla scarpata e rovesciandosi sul proprio lato sinistro.


incidente 6 marzo 1

Sul posto i sanitari del 118 con due ambulanze che hanno trasportato i due feriti al pronto soccorso di Macerata. Le loro condizioni non sembrano gravi.

Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Tolentino.

GS


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Venerdì, 06 Marzo 2020 15:26

Unicam, lauree in videoconferenza

All’Università di Camerino la laurea è online. Nonostante l’emergenza Coronavirus, infatti, non si fermano le sedute di laurea. Così, attraverso il sistema di videoconferenza Cisco Webex attivato da Unicam per far fronte alle difficoltà causate dal sisma del 2016, 26 studenti dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, hanno sostenuto l’esame di laurea.

All’avvio della seduta ha voluto essere presente anche il Rettore Claudio Pettinari, unitamente al Prorettore vicario Graziano Leoni, al Prorettore alla Didattica Luciano Barboni e al Direttore Generale Vincenzo Tedesco.

“In pochissimo tempo, grazie all’ausilio delle infrastrutture informatiche che già Unicam ha in dotazione – ha sottolineato il Rettore Pettinari - siamo riusciti a dare alle nostre studentesse ed ai nostri studenti l’opportunità di conseguire il titolo di studio, senza dover aspettare ancora e creare ulteriori disagi. Chiedo a tutti loro di interpretare questo periodo come una diversa modalità di usufruire dei servizi e delle attività didattiche che Unicam non ha mai smesso di erogare: la salute, il benessere e la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti sono la nostra priorità, sempre. Voi siete il presente del nostro futuro: proseguiamo insieme a lavorare, affinché possa essere bellissimo. E sarà così”.



Da lunedì 9 marzo e fino al 15 marzo, laddove calendarizzate, le lezioni per tutti i corsi di laurea di tutte le sedi dell’Ateneo saranno svolte esclusivamente in modalità telematica. Le lezioni torneranno ad essere in presenza non appena le Istituzioni preposte lo consentiranno, fermo restando l’utilizzo costante della piattaforma telematica a beneficio degli studenti che non possono partecipare alle lezioni.
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Incendio nel primo pomeriggio a Pioraco. Le fiamme hanno interessato la pizzeria "Il tramonto" che dopo il sisma del 1997 svolgeva la propria attività in una struttura di legno. Lanciato l'allarme sul posto due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Camerino che hanno provveduto a spegnere il rogo. Ancora non si conoscono le cause che hanno innescato l'incendio, avvenuto nel giorno di chiusura dell'esercizio, con gli stessi vigili del fuoco impegnati nelle verifiche insieme ai carabinieri della locale stzione. "Proprio pochi giorni fa - commenta il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi - i titolari della pizzeria avevano ricevuto il premio qualità per la loro pizza. Un episodio che purtroppo danneggia un'attività commerciale del nostro comune e che aggiunge danno ad un momento per tutti sicuramente difficile".
f.u.

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il punto da dove è partito l'incendio

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Radioc1inblu

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