Notizie di spettacolo nelle Marche
Un kit di dispositivi di protezione per i medici di base e le guardie mediche.
È l'iniziativa dell'unione Montana dei Monti Azzurri, insieme ai Comuni che ne fanno parte.
Capofila del progetto è stato il Comune di Sarnano che, con la protezione civile cittadina, ha cominicato oggi a distribuire il materiale: "È stata presa la decisione di dare supporto ai nostri medici di base - dice il sindaco, Luca Piergenitli - , fondamentali per il nostro territorio. Abbiamo creato dei kit con 10 mascherine monouso, 10 paia di guanti monouso, tre camici completi e delle salviettine disinfettanti.
Saranno consegnati ad ogni medico di base del territorio e alle quattro guardie mediche di Penna San Giovanni, Sarnano, Passo San Ginesio e Caldarola. Il mio Comune è capofila del progetto e la protezione civile sta già effettuando le consegne.
Ci tengo a precisare - spiega il sindaco - che le mascherine sono state donate dall'azienda sarnanese, Vallesi, mentre la ferramenta Perogio ha donato guanti e salviettine. I camici sono stati acquistati dal presidente dell'unione Montana, Giampiero Feliciotti.
L'obiettivo - conclude - è quello di dare aiuto ai nostri medici di base fondamentali per il territorio in questa emergenza".

GS

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Non aveva sospeso la propria attività di produzione di capi di abbigliamento. Disposta dal Prefetto la chiusura per 30 giorni di una azienda settempedana. A scovare l'imprenditore furbetto è stata la guardia di finanza della tenenza di Camerino. Due giorni fa i militari hanno controllato due extracomunitari, marito e moglie, a bordo di un’auto, esibendo una autodichiarazione con cui specificavano di far ritorno a casa dopo un turno lavorativo in un’azienda di San Severino che produce abbigliamento. 

La circostanza ha però insospettito i militari, oltre al fatto che l'azienda non era autorizzata a rimanere aperta in forza del decreto “ferma Italia”. Gli accertamenti sono stati quindi immediatamente eseguiti nella sede dell’impresa ove il titolare  ha dichiarato di aver riconvertito l’attività da confezione di abbigliamento a produzione di D.P.I. - dispositivi protezione individuale (mascherine).  

E’ bastato poco ai militari per accertare che, in realtà,l’azienda stesse continuando la sua ordinaria attività di produzione di capi di abbigliamento, anche perché di mascherine prodotte non ne sono state rinvenute. Viceversa è stato accertato come nei locali aziendali fossero in produzione solo gonne e cinture.  

Il rappresentante legale della società è stato sanzionato ed   è stata disposta anche la chiusura provvisoria di 5 giorni dell’attività al fine di impedire la prosecuzione delle violazioni. Inoltre è stata richiesta al Prefetto di Macerata uno specifico provvedimento di chiusura dell’attività produttiva per ulteriori 25 giorni. Il provvedimento è stato eseguito questa mattina.
g.g.


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"E' una delle migliori strutture della zona, ho voluto ringraziarli così".
Sono queste le parole di Alessio Spurio, corrispondente di Tribuna Stadio, che ha consegnato una sua personale donazione in favore della casa di riposo di Treia.
"Vorrei fare un ringraziamento speciale - ha scritto in una lettera consegnata alla struttura - , in questo momento così drammatico che stiamo vivendo.
Io ho avuto il piacere di conoscere questa realtà dove è stata accudita mia zia per nove anni, fino a che non è venuta a mancare un anno fa all’età di 101 anni.
Il modo in cui il personale accoglie e si occupa degli ospiti è davvero impagabile. E' per questo che ringrazio il responsabile Orazio Coppe e tutti gli operatori con cura, amore e sensibilità, si prendono cura dei nostri cari, come fossero loro familiari. Così come ringrazio il Comune per l'impegno.
Un pensiero - conclude - a tutti i pazienti che sono ancora nella struttura, con cui ho condiviso tante feste organizzate.
La bella notizia è che i tamponi effettuati nella casa di riposo sono tutti negativi. La speranza è che tutto questo finisca presto".

GS
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Un nuovo Polo museale nel palazzo vescovile "Scina Gentili" di San Severino Marche potrà essere realizzato grazie al finanziamento di 1 milione e 100 mila euro che la Commissione Europea ha inserito nel POR- FESR approvandone la modifica. 
Le opere d’arte dell'Arcidiocesi camerte settempedana, attualmente ricoverate subito dopo il sisma nello stesso palazzo, ritroveranno allestimento nel polo museale della sede del Palazzo vescovile Scina Gentili. Il deposito verrà riorganizzato  grazie a un progetto di rifunzionalizzazione deciso dalla Regione Marche. La  Commissione Europea, infatti, con Decisione del 26 marzo 2020, ha approvato la modifica del Programma Operativo regionale Marche FESR 2014-20, nel quale è inserito il finanziamento per 1 milione e 100 mila euro.  Il complesso architettonico di 2820 mq, disposti su cinque livelli e oggetto di risanamento conservativo e miglioramento sismico dopo il terremoto del 1997, non aveva subito danni significativi dall’ultimo sisma del 2016 e si presenta come sede ideale per allestire spazi funzionali nel rispetto dei criteri tecnico scientifici e degli standard museali. 

“Ho comunicato questa mattina la buona notizia a S.E. Monsignor Massara – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – con grande soddisfazione, perché finalmente l’enorme patrimonio artistico di un’area così colpita potrà presto essere fruito di nuovo. Questo magnifico edificio soddisfaceva , infatti, anche per le buone condizioni strutturali, l’esigenza di trovare contenitori idonei al recupero e valorizzazione del patrimonio storico artistico gravemente colpito dagli eventi sismici,  con particolare riferimento a quello proveniente dalle chiese e monasteri gravemente lesionati . Sarà un ulteriore motivo di richiamo per questo bellissimo territorio che merita la massima valorizzazione anche culturale e in chiave turistica. L’inserimento del finanziamento di 1 milione e 100 mila permetterà così di concludere un iter progettuale e amministrativo durato un anno che aveva previsto riprogrammazione finanziaria dopo i 248 milioni di fondi aggiuntivi legati al sisma. “

“Questa notizia per noi è segno di gioia e speranza - afferma Monsignor Francesco Massara-. Sarà il Museo della Rinascita, perché conterrà tutte le opere della diocesi, tranne quelle della città di Camerino, attualmente visibili nel deposito Venanzina Pennesi. Un patrimonio immenso e preziosissimo, purtroppo fortemente danneggiato dal sisma, che potrà essere conservato e che costituisce la storia e l’identità del nostro territorio”.

L’idea progettuale si fonda sul riutilizzo dei locali a sede espositivanon solo come raccolta delle numerose opere d’arte della zona che sono attualmente non visibili, ma anche una sede di laboratori di restauro delle opere – quadri, tavole, affreschi e sculture - che avevano subito danni. 
Gli interventi riguarderanno una attenta dislocazione delle diverse funzioni con conseguente predisposizione impiantistica e allestimento, in modo da realizzare ambienti idonei al ricovero/deposito delle opere d’arte, ambienti per la loro esposizione nonché ambienti per lo studio e la consultazione con particolare riferimento al patrimonio archivistico. Saranno altresì ricavati spazi per funzioni amministrative e ricettive e particolare attenzione sarà data alla creazione di ambienti multimediali necessari all’implementazione dell’offerta museale, anche con finalità di catalogazione e monitoraggio del patrimonio storico artistico.

Si potrà procedere ora alla stipula di un accordo in corso di definizione, fra Regione Marche e Arcidiocesi di Camerino San Severino, proprietaria dell’immobile settempedano e soggetto attuatore dell’intervento, che ne disciplinerà tempi (progettazione, appalto ed esecuzione delle opere) e modalità di rendicontazione della spesa.
C.C.

Nella foto sotto, Madonna di Macereto 1490-1500 attribuita a Luca Antonio Barberetti
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Approvato nel corso dell'ultimo consiglio comunale, tenutosi in via telematica, il bilancio di previsione per l'anno 2020. Un bilancio sicuramente austero, che paga le conseguenze delle minori entrate che inevitabilmente si verificheranno per molteplici voci. E' un bilancio però che mette al centro i servizi alla persona. Nella stessa occasione il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, ha fatto sapere che si sono finalmente risolte le controversie fra le imprese che avevano provocato lo stop alla ricostruzione dell'Itts Divini. "E' un bilancio molto particolare quello che abbiamo approvato - spiega l'assessore Tarcisio Antognozzi -, approntato alcune settimane fa, quando lo scenario in cui ci si muoveva era ben diverso. Ci avevamo lavorato molto insieme agli assessori e agli uffici per renderlo concreto, strutturalmente adeguato alla carenza di entrate che ormai è un male cronico e pensato per avere una visione nel medio termine. Ci costringerà ad intervenire più volte nel corso dell'anno, riaccertando le minori entrate perché ci sarà, lo sappiamo, un impoverimento della nostra comunità. Sicuramente il nostro obiettivo centrale sarà il servizio alla persona perché in questo momento nessuno può essere lasciato solo". Infatti nessuno, nemmeno i consiglieri di minoranza hanno voluto obiettare e scendere nel merito di critiche politiche o polemiche, proprio in rispetto al momento particolare. Sarà un bilancio che dovrà fare i conti anche con l'annullamento di eventi e manifestazioni e con l'impoverimento di alcuni servizi, "ma abbiamo comunque un bilancio solido che ci consentirà di garantire alla città una vita serena anche in questo momento. Alcune scelte forti sono state quelle di confermare le aliquote Irpef e il piano delle opere pubbliche perché producono lavoro, ricchezza e possono essere il volano per far ripartire il lavoro nell'intero comprensorio". Il sindaco ha voluto osservare un minuto di silenzio in rispetto delle vittime del virus e abbracciare e ringraziare i loro familiari nonché medici, ospedalieri e di famiglia, e forze dell'ordine. Poi ha fatto il punto sulla situazione post sisma e non solo, con particolare riferimento ai lavori pubblici: "Sono terminati i lavori di rifacimento dei marciapiedi in viale Mazzini e via San Michele. Con l’avanzo delle opere sarà realizzato anche il marciapiede al di sopra del cavalcavia che congiunge queste due vie. Successivamente verrà realizzato, con i fondi della Protezione Civile, anche il marciapiede in prossimità della seconda rotatoria che porta al cimitero di San Michele. In questo caso procederemo ad un allargamento. Poi verrà realizzato un altro tratto che dal cimitero raggiungerà l’inizio della pista ciclabile verso Tolentino, nei pressi sempre del villaggio Sae". Per queste opere si dovra però attendere lo sblocco dei cantieri legato all’emergenza Coronavirus. Sono stati affidati, invece, i lavori di manutenzione straordinaria dei colombai e delle tombe ipogee del cimitero di San Michele ed è in fase di progettazione l’ampliamento dello stesso cimitero. "Verrà anche realizzato, nei pressi del santuario del Glorioso, il Centro di aggregazione, che interesserà tutto il quartiere. L’opera, finanziata dalla Protezione Civile, è stata progettata dal Comune. Per palazzo Governatori abbiamo avuto il via libera anche da parte dell’Anac per procedere all’appalto mentre per il Municipio e l'Ipsia Pocognoni siamo in attesa delle autorizzazioni. Per quanto riguarda l’Itts Divini - ha fatto sapere - finalmente si sono risolte le controversie tra imprese che avevano nei mesi scorsi fermato i lavori. Il nuovo Commissario sta seguendo personalmente la situazione e ci sono certezzdperché il cantiere possa ripartire terminata questa difficile emergenza".
g.g.





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Operativo il reparto Covid di Macerata. Il personale è già pronto ad accogliere i primi pazienti in arrivo. Questa mattina, con la partecipazione del Vescovo Mons. Marconi e del direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, è stato aperto il reparto di emergenza covid-19 di Macerata. In tutto 30 i nuovi posti che, grazie al supporto determinante della Fondazione Andrea Bocelli, hanno potuto essere garantiti e che la Fondazione aspira di far arrivare a 50. 
Molte delle postazioni sono monitorizzate per prestazioni di medicina d’urgenza. Nella struttura sono presenti anche Ipad per consentire ai pazienti di effettuare delle videochiamate ai propri familiari. E’ di pochi giorni fa la notizia della donazione delle postazioni da parte della ABF con il rinnovo dell’impegno a continuare a supportare il territorio marchigiano, e in particolare le aree del sisma 2016 dove la fondazione è attiva da tempo con interventi di ricostruzione.
“Una collaborazione proficua tra istituzioni e Fondazione privata che ha permesso di realizzare grandi cose a favore delle nostre comunità, allora le scuole e oggi gli ospedali: l’ospedale di Camerino con i 4 ventilatori polmonari e i dpi e il reparto di Macerata – dice il Governatore Ceriscioli – E’ un grande contributo per il quale ringraziamo ilfondatore Andrea Bocelli per la sua carica, il suo spirito, la sua presenza, sono motivo per noi di grande valore che hanno saputo dare in questi anni forza alle nostre realtà”.
“Quando sono arrivato nelle Marche, nel 2017, la prima parola che mi ha accolto e che ancora riecheggia nel  mio cuore e in quello di tutti in ABF è stata Grazie. Un grazie sentito, che veniva dalle tante persone che con ABF avevamo scelto di supportare.” – dice il Maestro Bocelli – “Una gratitudine e una fiducia nata dall’azione, che viviamo con grande responsabilità perché è testimonianza di stima, quella stima che auspichiamo di continuare a meritare dando il nostro contributo ad una terra, le Marche, a cui siamo legati ma anche al nostro  intero Paese”.
ABF intanto continua a lavorare per raccogliere fondi sulla piattaforma “gofundme.com – ABF per emergenza covid-19” per aiutare e supportare l’attività di ulteriori reparti e ospedali. E’ possibile inviare il proprio contributo anche in ulteriori modalità scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino
Quanto al nuovo reparto Covid di Macerata la palazzina che accoglieva l’Hospice “Il Glicine” , trasferito con la sua attività in una analoga struttura di accoglienza a Montecassiano, è stata destinata come area di degenza per pazienti COVID-19 positivi ed il personale dell’hospice è stato chiamato a sostenere le attività dell’emergenza
pandemica. Obiettivo è  dunque di poter ampliare l'offerta attuale di 30 postazioni letto del nuovo reparto all'ospitalità per 50 pazienti. 
C.C.
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Giovedì, 09 Aprile 2020 13:35

Pennesi: "Non tenete i cittadini in apnea"

Il gruppo consiliare matelicese di minoranza, "Per Matelica", ha chiesto la convocazione urgente della commissione Sanità e Servizi Sociali per discutere dialcune loro proposte rivolte in particolar modo alle famiglie in difficoltà, alle piccole imprese, attività commerciali, ricettive e di ristorazione, artigiani e liberi professionisti che in questi mesi sono messi a dura prova. La loro è una proposta su possibili risparmi che potrebbe fare l'amministrazione in modo da usare le risorse per l’immediata necessità e per la ripartenza. 
Questo perché, a loro avviso, l'amministrazione ha il dovere di intervenire con azioni concrete. Per Matelica ha chiesto che le mascherine vengano acquistate e donate alla cittadinanza in tempi rapidi e che ci sia una particolare attenzione per l'ospedale della città: "Abbiamo raccolto delle richieste arrivate dal nostro ospedale - spiega il consigliere Cinzia Pennesi - ad esempio, una maggior attenzione per la struttura a cui vanno garantiti tutti i presìdi necessari per lavorare in sicurezza. Se ci sono delle difficoltà in ospedale l'amministrazione se ne deve far carico. Ci sono poi molte persone in difficoltà economica e, pur col buon lavoro dei servizi sociali, è stata disposta una graduatoria di assegnazione che è molto aperta. Si rischia - continua - di distribuire risorse che sarebbero insufficienti per chi ne ha davvero bisogno solo per includere persone che percepiscono già aiuti, come il reddito di cittadinanza". Poi il gruppo consiliare propone di istituire un fondo straordinario nel bilancio comunale dove far confluire, al netto di possibili perdite economiche come minor incasso di multe o rette, i fondi delle economie di questi mesi, minor spesa di riscaldamento di scuole e di strutture sportive, rimodulare i finanziamenti per le attività sportive sospese, e i finanziamenti annuali per la gestione di strutture comunali che hanno purtroppo interrotto il servizio attuando una solidarietà verso chi è in sofferenza. Nel fondo potrebbero trovare spazio anche una parte dei finanziamenti inizialmente previsti per manifestazioni culturali e sportive e di spettacolo dal vivo che, seppur importanti nella politica del gruppo consiliare Per Matelica, in questo momento non potranno sicuramente svolgersi: "Non basta rinunciare alle indennità di carica per uno o più mesi - torna a dire Pennesi - servirebbe far confluire dei fondi destinati ad altro valutando esigenze più concrete. Tutto fa capo alla chiarezza, all'equità e alla trasparenza. Nell'ambito sportivo e culturale ci saranno sospensioni di manifestazioni importanti che erano un volano indispensabile per il settore della ricettività turistica, ad esempio. Realtà a cui il governo centrale non può ancora dare risposte perché saranno le ultime a ripartire probabilmente. Quindi serve riformulare la gestione delle risorse anche considerando che una ripresa ci sarà, non sappiamo quando, ma ci sarà e non dare risposte in questo senso signfica tenere le persone in apnea". Poi la critica aspra alla mancanza di 'creatività' telematica, per così dire, dell'amministrazione: "Non c'è nessuna iniziativa virtuale, stiamo assistendo a una Matelica che non ha neanche attivato le riunioni delle commissioni consiliari online. Le abbiamo dovute fare in presenza, perché secondo loro è troppo complicato attivare la modalità di videoconferenza. Eppure tutto il mondo si è spostato sul web. E da ultimo notiamo una disattenzione alle famiglie che magari non hanno a disposizione uno strumento di connessione o una rete internet consona, che sono diventati strumenti di connessione sociale. Molti saranno esclusi - conclude - ed è una cosa molto grave oltre al fatto che ciò rischia di sforare anche in problemi di natura sanitaria. Servono proposte reali che evidenzino una attenzione a tutte le esigenze".
g.g.
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Hanno donato la gratifica che riconosciuta dallo Stato per i servizi di controllo Covid 19 alla Croce Rossa di Tolentino.
Sono gli agenti della polizia locale della città che hanno voluto, con questo gesto, essere vicini al Comitato attivo in questo periodo di emergenza.
"Da quando siamo in periodo emergenziale a causa del Covid-19 - dice il sindaco Giuseppe Pezzanesi - , la Polizia Locale ha, sia di giorno che di notte, instancabilmente, effettuato servizi su tutto il territorio comunale di competenza, molti dei quali straordinari, per prevenire e anche sanzionare comportamenti non rispettosi delle disposizioni emanate con lo scopo di contenere il rischio di contagio.
Uomini e donne che, mettendo a repentaglio la propria salute, hanno effettuato controlli sia sulla strada che presso gli esercizi commerciali".

In poco più di un mese sono state controllate 1.357 persone di cui 62 sono state segnalate all’autorità competente (1 anche per reati che nulla avevano a che fare con il Civid-19). Inoltre sono stati controllati 76 esercizi commerciali, anche più volte, tra cui negozi e supermarket, sempre per verificare il rispetto delle norme anti coronavirus. A questi vanno aggiunti i controlli con il sistema OCR e i servizi di controllo sugli autobus urbani ed extraurbani e i controlli presso la Stazione Ferroviaria.
Gli agenti hanno deciso, di loro spontanea volontà, di donare i compensi previsti e erogati dallo Stato proprio per effettuate i servizi di controllo, in beneficenza.
Fondi donati al comitato locale della Croce Rossa, con l’intento di essere di aiuto ai volontari che, in questo particolare periodo, stanno svolgendo un importante quanto indispensabile servizio a favore di tutta la comunità ed in particolare delle persone malate.
Il comandante David Rocchetti ha consegnato alla presidente della Croce Rossa, Monica Scalzini, 1.120 euro.
"Tutti insieme e in maniera unanime e spontanea – precisa Rocchetti – abbiamo deciso di donare i nostri indennizzi straordinari, messi a disposizione, per i controlli sul territorio per contenere la diffusione del Covid-19. E’ un piccolo gesto che vuole testimoniare il nostra attaccamento alla città di Tolentino e che vuole essere da esempio per altri che potranno fare altrettanto, aiutando organizzazioni solidali, come la Croce Rossa, che in maniera assolutamente volontaristica è al fianco – del resto come noi – di chi soffre e si trova in difficoltà. Il nostro compito – ricorda il comandante – è quello di far rispettare le norme e i regolamenti comunali, di prevenire e di aiutare i cittadini, percependone bisogni e necessità e solo come ultima ratio di sanzionare eventuali comportamenti sbagliati. A tal proposito abbiamo scritto al Premier Conte per veder riconosciuto il nostro status di agenti di pubblica sicurezza e per veder valorizzato il nostro operato e di tutti i nostri colleghi italiani".

GS

VIDEO SOTTO 


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“Il mondo è un immenso pianto - disse Ermes Ronchi, presbitero e teologo italiano - ma a Pasqua diventa un immenso parto. Di vita, di futuro, di speranza, di nuovi orizzonti, di lacrime asciugate”.

Il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi ed il parroco Don Cherubino Ferretti hanno voluto esprimere così il loro sentito augurio mediante un videomessaggio pasquale rivolto a tutti i cittadini, tra ricordi commossi, servizi attivati per fronteggiare quest’emergenza che ha impaurito i nostri cuori, ringraziamenti e speranza riversata nel futuro con l’affidamento nel contempo alla preghiera.

Lisa Grelloni

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Una città, come quella di Tolentino, votata da sempre alla pelletteria e all'artigianalità, non poteva non mettere in campo la propria professionalità in questo momento difficile.
I Mastri pellettieri di Tolentino consorzio fra imprese, infatti, in collaborazione con Federmoda CNA, hanno attivato la produzione di mascherine chirurgiche, ad uso pubblico, svolgendo attività di approvigionamento dei materiali e del loro taglio.
Il consorzio ha invitato a collaborare le aziende del territorio per effettuare la cucitura e alcune hanno risposto in maniera positiva e confidano in nuove collaborazioni.

Le mascherine dopo essere state preparate, vengono cucite dai lavoratori delle aziende pellettiere che hanno aderito, per poi tornare al Consorzio per le ultime fasi di confezionamento. 


Le mascherine vengono igienizzate prima di essere consegnate per la vendita che avviene direttamente nella sede del Consorzio in viaRossini a Tolentino sia in quantitivi importanti che per i singoli cittadini. 

GS

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