Notizie di spettacolo nelle Marche
La città di San Severino Marche ha festeggiato il ritorno, dopo un quarto di secolo, della locale società di volley, che oggi veste la maglia della Sios Novavetro, in serie B. Un traguardo già salutato sul campo, dopo la vittoria della finale play off del campionato maschile nella sfida disputata a San Benedetto del Tronto, ma che l’Amministrazione comunale settempedana ha voluto celebrare con una cerimonia di consegna di targhe e pergamene a dirigenti, tecnici e membri del team.

Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, insieme all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, hanno così deciso di incorniciare, facendosi portavoce del sentimento comune di tutti i settempedani, il magico momento.

“Siamo fieri di voi – ha esordito il sindaco Piermattei, portando il proprio saluto alla squadra - Siete stati dei guerrieri perché avete combattuto fino all’ultimo e, se possibile, siete andati anche oltre tenendo sempre alti i valori dello sport, dello stare insieme e della socialità. Questo vi fa ancora più onore al di là dei meriti raggiunti. Da settempedani abbiamo fatto il tifo per voi e continueremo a farlo perché quello che abbiamo vissuto come un sogno poi realizzatosi continuerà a darci gioie e soddisfazioni” - è stato poi l’auspicio espresso dal sindaco.

Alle sue parole si è unito l’assessore allo Sport di San Severino Marche, Paolo Paoloni: “Questo traguardo è tutto vostro perché viene da lontano, premia i vostri sacrifici e i vostri sforzi rispecchiando i valori di una società straordinaria”.

Poi la consegna di due targhe. La prima al presidente dell’Ad San Severino Volley, Cesare Martini, per “la splendida promozione nel campionato nazionale di serie B e per il ritorno nella categoria che compete alla grande tradizione pallavolistica settempedana”. La seconda al direttore sportivo, Giovanni Soverchia, per “l’impegno, la dedizione, la capacità e la conoscenza messe a disposizione della squadra per il raggiungimento della promozione del campionato nazionale di serie B di pallavolo”.

Riconoscimenti sono poi stati assegnati al primo allenatore, Adrian Pablo Pasquali, al secondo allenatore, Fabio Broglietti, e al capitano, Lorenzo Muscolini, che da 23 anni veste la maglia della società di volley cittadina.

Pergamene di ringraziamento “per la prestigiosa promozione” sono state consegnate, dal sindaco Piermattei e dall’assessore Paoloni, a tutti gli altri componenti del team Sios Novavetro: Mattia Belardinelli, Diego Boldrini, Fabiano Calisti, Matteo Di Felice, Ludovico Ferrara, Daniele Giorgi, Gabriele Marinozzi Osamudiame, Tommy Palombarini, Andra Petrocchi, Lorenzo Giuliano Plesca, Gaetano Rizzuto, Diego Romitelli, Kevin Vita.

L’Amministrazione comunale ha infine ringraziato i membri del direttivo societario: insieme al presidente, Cesare Martini, e al direttore sportivo, Giovanni Soverchia, il segretario, Sandro Casoni, l’economo, Stefania Caciorgna, il vice presidente, Veruska Marini, e il consigliere e storico componente del gruppo, Sergio Manuale.
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Un quadrangolare di calcio a scopo benefico per ricordare la figura di Biagio Micari. Questo l’evento previsto per questo venerdì 23 giugno allo Stadio della Vittoria di Tolentino.

“Con Biagio uniti per ricordare e donare” è una giornata di solidarietà a sostegno dei ragazzi con disabilità e autismo

L'iniziativa mira a sensibilizzare e sostenere le attività delle associazioni Omphalos e Prossimamente, che si dedicano all'assistenza e al sostegno dei ragazzi con disabilità e autismo.


Con l'obiettivo di promuovere l'inclusione e diffondere la consapevolezza, l'evento prevede un emozionante quadrangolare di calcio che coinvolgerà giocatori e allenatori provenienti dalle squadre Elfa Tolentino, Caldarola, Juve Club, US Tolentino, il gruppo Fedelissimi e L’Amicizia 1998. Tutte squadre dove Biagio Micari, ha dato il suo contributo negli anni come sostenitore, dirigente e direttore sportivo.
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Vandali in azione nel territorio di San Severino Marche. Questa volta i soliti ignoti se la sono presa con la segnaletica stradale che indica il divieto di circolazione e sosta sui prati in località Monte Acuto – Roccaccia, al confine con il comune di Cingoli, in un’area in aperta campagna.

La segnaletica, che interdice il passaggio sui prati di mezzi motorizzati e meccanici, è stata divelta per poi essere abbandonata a terra tra il verde.

La Polizia Locale di San Severino ha avviato un’indagine per risalire ai responsabili e ha subito ascoltato alcuni residenti in zona. Per evitare danni al patrimonio saranno installate foto trappole in tutta l’area.


Roccaccia

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Il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione “Casa Amica”, ente che gestisce la locale casa di riposo.

La nuova governance è composta da Angelo Montaruli (presidente), Chiara Marsili (vicepresidente) e dai consiglieri Anna Rita Biancofiore, Giovanni Biondi e Tiziana Vitali.

Il Consiglio di amministrazione si riunirà per la prima volta giovedì.

L’Amministrazione comunale augura alla nuova squadra un buon lavoro e ringrazia Sante Elisei e i consiglieri del precedente CdA per quanto fatto a beneficio della Fondazione.

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Due persone arrestate e sei denunciate è il bilancio dei controlli effettuati nel fine settimana dai carabinieri della compagnia di Macerata.

I militari hanno dato esecuzione ad un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona a carico di un 21enne straniero, pregiudicato, condannato ad una pena di 5 anni e 2 mesi per i reati di rapina ed estorsione, commessi nel luglio 2021 a Riccione.

Stessa sorte è toccata ad un 30enne, anch’esso gravato da precedenti di polizia, che è stato arrestato dai militari della Stazione di Corridonia in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Urbino: gli è stata sospesa provvisoriamente l’esecuzione della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale per violazione della legge sugli stupefacenti.

Entrambi si trovano presso il carcere di Fermo.

Sei, invece, sono state le persone deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Macerata per guida sotto l’influenza dell’alcool.

L’episodio più sorprendente ha visto protagonista un operaio 37enne: l’uomo, fermato durante la notte a Macerata alla guida della sua auto è stato sottoposto ad accertamento etilometrico. L’esito è stato impietoso: tasso pari a 2.00 g/l, ovvero quasi il quadruplo del consentito. Per lui patente ritirata, veicolo sequestrato e, ovviamente, denuncia a piede libero.
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Profonda commozione e cordoglio ha suscitato a Pieve Torina la notizia della morte di Graziella Aquili, vedova Palmieri.  Stimata e conosciuta in tutto l’entroterra per la sua innata gentilezza e  professionalità, la storica commerciante si è spenta all'età  di 81 anni. Una notizia appresa con dolore dall’intera comunità pievetorinese per la quale, quella donna sempre cordiale e disponibile che sapeva consigliare chiunque aprisse la porta del suo negozio di abbigliamento, ha rappresentato per circa mezzo secolo un punto di riferimento in fatto di stile ed eleganza. Amore per il lavoro, passione e capacità imprenditoriali hanno contribuito a farne conoscere garbo e professionalità, ad accrescere la stessa economia locale.
Diversi anni fa il passaggio di testimone alla nuora nella gestione del settore abbigliamento, mentre lei ha continuato a seguire l'attività commerciale riservata alla biancheria per la casa. Poi nel 2016, il dramma del terremoto ha sconvolto ogni cosa, costringendo ad abbassare le saracinesche dell’attività di famiglia. L’inagibilità delle case di residenza ha spinto a trasferirsi in altra città della provincia maceratese.
Non è stata questa l’unica dura prova che l’efferato destino le ha messo sulla strada: nel volgere di pochi mesi l’uno dall’altro, si è ritrovata a piangere le morti del giovane figlio Priamo, noto per la sua attività di gioielliere e quella del marito Decio Palmieri.
Ora, a suscitare il cordoglio dell’intera comunità, la perdita di quel sorriso che rimarrà nei ricordi di chiunque l’abbia incrociato.
La piangono i figli Marica e Leonardo, i cinque amati nipoti e i parenti tutti. I funerali si sono svolti questa mattina nella chiesa parrocchiale San Vincenzo Maria Strambi di Piediripa. La salma è stata poi tumulata nel cimitero di Pieve Torina. 


Carla Campetella 
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Il prossimo lunedì 19 giugno, nel corso di una cerimonia presenziata dall'arcivescovo Massara, i carabinieri di San Severino Marche  restituiranno alla diocesi il quadro rubato diciassette anni fa dalla chiesa di Sant'Antonio Abate  della frazione di Castel San Pietro 

Nel mese di settembre del 2022, grazie alla segnalazione di un cittadino, i carabinieri della stazione di San Severino Marche si sono recati a effettuare un controllo all’interno di un laboratorio di restauro.
È qui che i  i militari hanno individuato un quadro che, per le caratteristiche del soggetto rappresentato e per le dimensioni, poteva corrispondere  all'opera 
intitolata “Sant’Antonio Abate davanti al corpo di San Paolo primo eremita", oggetto di furto denunciato il 30 dicembre del 2006 dal parroco dell’epoca.
Le ricerche effettuate dai carabinieri di san Severino Marche hanno condotto ad una perfetta corrispondenza tra  l’effige fotografica presente agli atti e  l'immagine rappresentata nel  dipinto individuato all’interno dell’esercizio commerciale, 
È stato quindi richiesto l’ausilio del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona, specializzato in materia, per la conferma del dato anche in relazione all’autenticità dell’opera d’arte.

Di fondamentale importanza si è rivelata, ancora una volta, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, la più grande del mondo con oltre 8 milioni di files relativi a beni da ricercare, gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Il reparto di Ancona ha immediatamente effettuato il raffronto con i dati custoditi all’interno del sistema, riscontrando effettivamente la provenienza illecita del dipinto, consentendone, dunque, l’immediato sequestro.


Le successive indagini hanno consentito di verificare che il titolare del negozio era stato incaricato da un committente privato del restauro dell’opera, che consisteva nella stuccatura e ripresa del colore nelle parti mancanti.

Nei giorni successivi i carabinieri hanno invitato in caserma un cittadino residente  a Castel San Pietro, frequentatore della parrocchia di quella frazione, il quale ha fornito ulteriori riscontri sulla corrispondenza dell’opera rubata, evidenziandone il deterioramento nel colore dovuto verosimilmente alle condizioni di conservazione.

Il committente è stato quindi identificato dai reparti operanti congiuntamente, che lo hanno deferito alla Procura della Repubblica di Macerata per il reato di ricettazione di beni culturali. 

La cerimonia di restituzione dell'opera è in programma lunedì 19 giugno alle ore 12 nell'aula conferenze del museo dell'arte recuperata MaRec in via Cesare Battisti a San Severino Marche. 
Interverranno  Mons. Francesco Massara,, il sindaco di Saan Severino Marche Rosa Piermattei, il comandante della Compagnia carabinieri di Tolentino maggiore Giulia Maggi, il luogo tenente Massimiliano Lucarelli comandante stazione carabinieri di San Severino Marche, la direttrice del MaRec dottoressa Barbara Mastrocola  e lo storico dell'arte dottor Matteo Mazzalupi.   











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Si è tenuta ieri all'Università di Camerino  la sesta edizione de “Il Bello di Unicam”, iniziativa fortemente voluta dal rettore Claudio Pettinari fin dall’inizio del suo mandato rettorale.
Un appuntamento dedicato non solo alla valorizzazione delle eccellenze dell’ateneo di Camerino, ma anche alla promozione dell’importanza della scienza, della ricerca scientifica, della comunicazione, specialmente in questo particolare momento che stiamo vivendo.


“Dopo il successo delle precedenti edizioni, abbiamo fortemente voluto ripetere questa iniziativa – ha sottolineato il Rettore Pettinari – anche per quanto di positivo gli atenei e i centri di ricerca italiani stanno dando al nostro Paese. Quest’anno il tema chiave della giornata è stato “etica”, declinata in diversi ambiti quali la didattica, la ricerca, le professioni e la comunicazione e ne abbiamo discusso con importanti personalità del mondo dell'università, della scienza, della società e del giornalismo che sono stati con noi e che ringrazio per aver accettato il nostro invito”.

I lavori dell’intera giornata sono stati coordinati dal rettore Pettinari, alla presenza del dott. Angelo Capulli, fratello di Maria Grazia Capulli, giornalista camerinese e ideatrice della rubrica giornalistica del Tg2 “Tutto il bello che c'è". Scomparsa prematuramente otto anni fa, è a lei che l'appuntamento è annualmente dedicato.  

“Etica, medical professionalism e scuole di medicina” è stato il tema dell’intervento di Marco Montorsi, rettore di Humanitas University, mentre Riccardo Pietrabissa, rettore dello IUSS di Pavia si è interrogato sul valore della ricerca.
Casi concreti e buone pratiche che dimostrano quanto sia importante l’etica negli atenei sono stati presentati dal rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, mentre “Scienza, tecnologia e disuguaglianze” sono state al centro dell’intervento di Eugenio Coccia, direttore IFAE Barcellona.
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Marco Tarquinio, editorialista del quotidiano Avvenire, ha focalizzato il suo intervento su “Le parole e i testi della guerra e i fatti della pace”, mentre Sara Rainieri, prorettrice alla ddattica e servizi agli studenti dell’Università di Parma, ha chiuso le relazioni del mattino con un focus sull’etica nella didattica.

Nel pomeriggio si sono succeduti gli interventi del giornalista Vittorio Roidi su “Etica del giornalista al tempo dell’intelligenza artificiale”, della prorettrice vicaria dell’Università di Roma 3 Anna Lisa Tota su “Eco-parole: verso un’ecologia della conversazione?” e di Rita Cucchiara dell’Università di Modena e Reggio Emilia su “Towards trustworthy AI?”


Al termine della mattinata è avvenuta la consegna dei “Premi di laurea in memoria di Maria Grazia Capulli”, iniziativa resa possibile grazie alla volontà manifestata dal dott. Angelo Capulli di voler ricordare la sorella giornalista attraverso il finanziamento di un premio, per un importo di duemilacinquecento euro, volontà che l’Ateneo ha accolto con grande entusiasmo tanto da voler integrare con una somma di pari importo un ulteriore premio.
I premi sono destinati alle migliori tesi, elaborati scientifici, prodotti di ricerca, pubblicazioni su riviste scientifiche e brevetti, presentati da laureate e laureati Unicam degli ultimi due anni, e dottorati o assegnisti di ricerca Unicam o di spin off dell'Ateneo

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Sono giunte quasi 40 candidature e ad aggiudicarsi i premi, consegnati dal rettore Pettinari e dalla famiglia Capulli, sono state Alessia Mavillonio, laureata triennale Unicam in Biosciences e and Biotechnology , con la sua tesi di laurea inerente l’analisi della proteina TBX3 nel tumore mammario, dal titolo “Immunohistochemical approaches to evaluate TBX3 expression in breast cancer of transgenic mice”, che la commissione ha ritenuto ben strutturata e argomentata e in grado di rappresentare un interessante e corposo punto di partenza per sviluppare ricerche successive mirate, e la dott.ssa Cristina Casadidio, assegnista di ricerca Unicam, con un lavoro dal titolo: “Biopolysmart: biomateriali intelligenti per il potenziamento di antibiotici”, con la commissione che ha evidenziato come l’argomento sia di stringente attualità ed il progetto di sicuro impatto, potenzialmente valido per ogni tipo di problematica biologico-sanitaria.

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Circa mille persone, fra quelle presenti in sala e quelle collegate on line, hanno partecipato all’incontro dal titolo “La diga di Giampereto, un progetto nel cassetto, quale futuro?”, promossa dal consigliere delegato del comune di Sarnano, architetto Ermanno Dell’Agnolo 
Una enorme partecipazione che ha confermato il grande interesse che c’è a Sarnano in merito a questo argomento.
Dopo i saluti del sindaco Luca Piergentili, l’arch. Dell’Agnolo ha illustrato i lavori e i risultati raggiunti nel progetto partecipato del PRGC, passando poi a spiegare come l’opera diga si inserisce nell’ambiente in maniera naturale collegando gli spalti naturali di Mangani e Bisio.
Dell’Agnolo ha poi parlato della potenziale polifunzionalità della diga, mentre l’ing  Carlo Tacconelli ha spiegato le caratteristiche della CER Sarnano e i vantaggi  che potrebbe portare la diga a livello energia.
Diversi gli interventi del pubblico presente, fra cui quello di un ristoratore che ha evidenziato le possibili ricadute positive sulla comunità sarnanese e sul turismo.
L’intervento dell’avv Claudio Netti ha tracciato le attività del Consorzio di bonifica ed ha descritto le caratteristiche dei vari invasi delle Marche e ha proposto anche la visita ad alcune altre dighe.
Don Marcello Squarcia ha espresso gradimento alla proposta della gente di intitolare la diga all’Abbadia di Piobbico, mentre gli abitanti di Giampereto, che si troveranno in una piccola penisola del lago, hanno espresso parere favorevole all’intervento.
L'esposizione delle caratteristiche del progetto del geologo Tiberi ha dato con chiarezza l’immagine di ciò che ci si propone di fare.
Passando ai prossimi step, il Consorzio di bonifica tramite il geologo Tiberi redigerà il Business plan sia economico che di procedura amministrativa, mentre il Comune di Sarnano predisporrà in opera un misuratore fisso di portata nei pressi della paratia.
L'Amministrazione comunale si incontrerà con la regione Marche e con il Commissario alla ricostruzione per reperire le risorse.
Da ultimo, c’è stato l’Intervento proprio del Commissario alla Ricostruzione, sen. Guido Castelli, che ha confermato come tra i compiti del suo mandato ci sia anche quello dello sviluppo e difesa del territorio e ha preannunciato di voler incontrare il Sindaco per approfondire l’iniziativa per la costruzione della diga.
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I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Tolentino hanno chiuso il cerchio delle indagini su due persone, una 61enne di Roma e il nipote 33enne residente a Macerata, smantellando una rete di spaccio tra Tolentino e Macerata.

La donna nel gennaio 2021 era stata arrestata in flagranza di reato mentre stava cedendo una dose di cocaina e dalla successiva perquisizione domiciliare era stata rinvenuta altra sostanza stupefacente oltre a materiale per il taglio e confezionamento e a biglietti manoscritti con la contabilità della droga, da cui si poteva ipotizzare che la stessa venisse talvolta ceduta in conto vendita.

Le successive indagini dei carabinieri hanno consentito di ipotizzare una fiorente attività di spaccio di cocaina da parte della signora, come scoperto dagli inquirenti attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, i servizi di osservazione e le testimonianze raccolte.

Ora zia e nipote dovranno rispondere, in concorso, della vendita di 90 grammi complessivi di cocaina, in cambio di 7580 euro, a diversi acquirenti, con cessioni avvenute nel 2021 e 2022. Sono state inoltre accertate ulteriori cessioni effettuate dall’uomo per complessivi 43 grammi di cocaina con un profitto di 3.600 euro. Sono state portate inoltre all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria anche vendite effettuate dalla donna in autonomia per circa 30 grammi di stupefacente in cambio di 2540 euro, di cui dovrà rispondere in sede processuale.
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